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Autore: _Breath    29/06/2011    6 recensioni
Nelle mie fantasie più remote avevo una bambina con i capelli rossi del padre e le lentiggini spruzzate sul corpo, gli occhi caramellosi e il sorriso più bello del mondo.
Nei miei sogni si chiamava Annabelle, Annabella Weasley; non suonava neppure tanto male.
Avevo vissuto per sette anni con quella convinzione per questo mi risultò strano- no, che dico stranissimo- quando venni a scoprire che presto il mio nome da nubile sarebbe mutato da Granger in Malfoy.
Malfoy.
Una blasfema, bestemmia, un insulto al potere divino, un … una catastrofe!
Tutte le mie concrete speranze si spezzarono al suolo come la boccetta del polisucco che mi aveva cacciato in quel dannato guaio e l’odio che nutrivo per quel dannato donnaiolo biondo divenne… astio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ho sempre odiato profondamente Draco Malfoy.
Quel suo ghigno bastardo che sembra voler implicare solamente che lui è il Dio del mondo, il nuovo Merlino. Ma sbaglia.
Da grande cervellona quale sono- anche se molti sbagliando mi definiscono secchiona  perché secchione è colui che s impegna arrivando a risultati medi i miei invece,modestia a parte, sono eccellenti- posso benissimo dire che di Merlino ne esiste solo uno e non sarà certamente lui a cambiare il tutto.
Quando Draco camminava per i corridoio beffeggiando me, Ron ed Harry erano sempre volati molti insulti, molti dei quali si limitavano ad un “furetto” e a un “ zannuta”, anche se dei vecchi dentoni mi era rimasto  ben poco.
Ero stata la ragazza di Viktor Krum e nonostante fossi di una bellezza ben sotto la media avevo le mie armi nascoste.
Non mi curavo, mai lo avrei fatto per gli uomini. Avevo tutto quello che volevo: degli amici, un obbiettivo da raggiungere e una vita incasinata. Potevo passare le mie giornate davanti uno specchio a cercare di dare una forma ai miei capelli ammassati disordinatamente sulla testa?
Certo che no! Io dovevo supportare Harry, lì dove Ron non sapeva arrivare.
Dunque non avevo mai avuto un buon rapporto con Malfoy.
Lui era cinico, cattivo, voleva accanto a se solo persone pronte a venerarlo e ragazze disposte ad aprirgli volgarmente le gambe; io invece volevo cambiare il mondo, muovere la bacchetta e coronare il mio sogno d’amore con Ron.
Sì, Ron, esatto.
Quel ragazzo a volte demente, altre dolce e comico, rosso come i suoi fratelli, sconsideratamente orgoglioso quasi quanto me e migliore amico di Harry James Potter.
Avevo sempre avuto un rapporto contrastante con le altre ragazze, tutte apparte Ginny.
Ginny Weasley era  l’unica fanciulla che potevo quasi considerare amica. Mi ero sempre sentita più a mio agio con i ragazzi, ma no non sono omosessuale o come più dite voi lesbica.
Sono normale, etero, basti dirvi che amavo Ron.
Non ero sarcastica; la mia ironia era seppellita insieme alle mie scarpe con il tacco nello stesso baule immenso  e intoccabile dove si nascondeva il trucco e l’ultima minigonna inguinale.
Diversamente ero saccente, vera, spiritosa a volta di una sarcasmo pungente e affilato che venne cacciato solo verso la fine del quarto anno.
Potevo sembrare una so tutto io petulante,  ma invece ero solo una asfissiante ragazza mossa dalla sete di conoscenza. Può sembrare anche che sia la stessa cosa, ma da ragazza permalosa quale ero preferivo essere definita nel secondo modo.
Nascondevo la mia bacchetta accuratamente tra le pieghe del maglione e trovavo ridicolo celarla sotto la gonna o tra il reggiseno come invece faceva la Parkinson.
In poche parole ero diversa dal mondo femminile in genere e l’unica cosa che avevo in comune con loro era il sesso che mi ci caratterizzava.
Ah, cosa più importante ero una vergine convinta non nel senso frigido del termine ma in quello reale ovvero avevo dei valori che volevo portare avanti.
Sommariamente ero il tipo di ragazza che si immagina di vedere circondata da gatti, sola, con il proprio Grattastinchi a farle le fusa sul divano e una bacchetta nascosta nella cassaforte stile camera blindata di Gringott nella remota speranza di venire usata. Nelle mie fantasie più remote avevo una bambina con i capelli rossi del padre e le lentiggini spruzzate sul corpo, gli occhi caramellosi e il sorriso più bello del mondo.
Nei miei sogni si chiamava Annabelle, Annabella Weasley; non suonava neppure tanto male.
Avevo vissuto per sette anni con quella convinzione per questo mi risultò strano- no, che dico  stranissimo- quando venni a scoprire che presto il mio nome da nubile sarebbe mutato da Granger in Malfoy.
Malfoy.
Una blasfema, bestemmia, un insulto al potere divino, un …  una catastrofe!
Tutte le mie concrete speranze si spezzarono al suolo come la boccetta del polisucco che mi aveva cacciato in quel dannato guaio e l’odio che nutrivo per quel dannato donnaiolo biondo divenne… astio.
Dunque, mentre cammino con l’abito bianco nella chiesa con Malfoy schifato che cerca di guardare ovunque tranne che dalla mia parte, mi sento avvolgere da un senso di nausea.
La mia storia non sarà come quella di molte altre; non narrerà di come amore e odio possano mutare rispettivamente e nemmeno di come Draco Malfoy diventi il mio orsacchiotto tenero per la vita.
NO!
 Nonostante Hermione Jane Granger in Malfoy  si ritrovi ad assumersi questo enorme peccato la causa non è dettata da una notte di sesso sfrenato e di ormoni in subbuglio, tanto meno da un patto segreto tra i miei genitori e quelli del essere avanti a me stile anni 1700.
Non ci state capendo nulla, giusto?
Ebbene sì, nonostante sia un genietto in versione tascabile non ho mai avuto il dono della sintesi quindi siete pregati di seguirmi nell’antico viaggio delle mie memorie. Quel viaggio tortuoso che mi ha portato fino qui, fino questo matrimonio bestiale, pronta a prendere per marito Draco Malfoy, l’uomo che odiai fin da quando Hogwarts si riversò in me sottoforma della grandissima scuola che è, a undici anni.
Tutto iniziò un lontanissimo 27 Novembre, per colpa di Harry Potter- come sempre- e dei suoi assurdi piani concepiti con quella nocciolina microscopica di Ron Weasley.
Tutto iniziò a causa di una stupida, innocua, pozione polisucco …



Salve a tutti. Non sono brava a scrivere di Hermione in quanto non è il mio personaggio preferito ma ho voluto provare- dopo molto-  a scrivere una Dramione.
Draco lo adoro, eppure lo trovo complicato quindi spero di non perdermi lungo il percorso.
Posso dire che spero di non cadere nel classicco clicché e di rendere la storia più originale possibile; non garantisco una presenza costante perché è pur sempre estate e tra giornate al mare, piscina con gi amici sto ben poco davanti al PC ma spero di essere il più presente possibile.
Spero inoltre di non essere caduta nel banale e nel OOC totale: ho cercato di caratterizzare Herm nel modo più fedele possibile. Questo è un prologo al quale spero che commenterete (:
Vi ringrazio in anticipo e faccio il solito desclaimer dove dico che personaggi in foto e menzionati  nella storia non sono stati usati  a scopi di lucro.

Per chi volesse conoscermi o anche solamente dirmi che faccio schifo, vi dico che ho creato un profilo di FB:Manu Breath.
  
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