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Autore: wari    30/06/2011    6 recensioni
Perché è estate, sì, e fa caldo, e c'è già Kiba che se ne strafotte della temperatura e ti sta comunque addosso, quindi sessanta chili di maremmano a rincarar la dose non sono ben accetti. A maggior ragione se quello stare addosso è finalizzato ad attività intime che dovrebbero riguardare solo lui e Kiba. O che in ogni caso non dovrebbero riguardare un cane. Non sul suo letto, almeno.
[Kiba/Shikamaru di buon compleanno, per slice]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Benvenuti a “il primo paragrafo della Kiba/Shikamaru che teoricamente spetterebbe a slice per il suo giocondo compleanno”. Dunque sì, sono una mer*a umana esattamente come sembra: non sono riuscita a finirla. Abbiamo quindi queste settecentoquindici parole che saranno seguite dal resto non appena uscirò dallo shuraba pre-orale, promesso T__T. Intanto, c'è un piccolo extra shikamaroso che non c'entra un tubo, ma Shikamaru c'entra sempre, quindi va bene lo stesso, no? … no?
Vabbè, auguri ali! *stelle filanti*






Aria calda



Quando fa troppo caldo per uscire, si resta in casa.
È un ragionamento perfettamente logico, lineare, pulito; così semplice che c'è quasi da restare delusi a scoprire che sia stato partorito dal cervello sopraffino di Shikamaru Nara. Anche se poi, a conti fatti, le strategie semplici restano le più efficaci.
La strategia del giorno è scaturita dalla comunissima azione di affacciarsi alla finestra e constatare che la giornata sarebbe stata umida e calda, con l'aria estiva ingabbiata sotto una cappa fumosa di nuvoloni compatti e ferrigni.
Quindi alta pressione atmosferica, elevato tasso d'umidità, caldo soffocante e presumibili precipitazioni in arrivo: semplicemente, Shikamaru Nara sarebbe rimasto in casa a godersi la sua meritata giornata di riposo ad irregolarissima cadenza pseudo-settimanale: ne ha da recuperare una cinquantina e probabilmente avrebbe visto un altro paio di Hokage al potere prima di riuscirci.
Insomma, ha diritto alle ferie e può passarle come meglio crede. Solo che da un po' le sue già rade giornate di riposo hanno assunto strane, inquietanti sembianze; sembianze ghignanti e odorose, vagamente selvagge e molto, molto nude.
«Senti» comincia. La sua voce un poco strascicata suona bizzarra nel silenzio frusciante della stanza. L'aria umida sta appiccicata alle imposte accostate, appiccicata al letto sfatto e appiccicata alla sua pelle, e lo fa insofferente. Magari è anche stupido perché è colpa dell'aria, mica di qualcuno, solo che gli viene proprio voglia di sbuffare. Una voglia matta. E Kiba non aiuta.
Kiba Inuzuka si dà giusto la pena di sollevare un poco il busto, prima di tornare a schiaffarsi a pancia in giù abbracciato al cuscino, esibendo un'espressione appagata, una chioma arruffata ed una quasi totale nudità con la grazia di un capobranco sessualmente soddisfatto dal suo harem di femmina alfa, beta, gamma, ma volendo pure zeta e omicron, ché mica è schizzinoso.
Shikamaru focalizza l'attenzione sulla linea della sua schiena, più distratto di quando ha cominciato a parlare.
«Non si può andare avanti così» riprende, deciso a mantenersi lucido e perfettamente operativo: in condizione normali gli viene meglio quando può star steso in orizzontale su di una superficie morbida, e anche se pare un controsenso non lo è. Solo che gli viene un po' meno bene quando accanto a lui c'è Kiba – nudo, per di più – e quindi la condizione favorevole e quella sfavorevole si annullano a vicenda e finisce che lui non riesce a pensare come si deve.
«Che intendi?» domanda la sua nuda distrazione, apparentemente rilassato; il lenzuolo è caduto giù dal letto e ormai a coprirgli le vergogne c'è solo il pelo bianco. No, non il suo.
E siccome di certo non è neanche di Shikamaru, il possibile proprietario resta uno solo.
Akamaru è bianco e peloso e affettuoso e caldo. Sopratutto caldo.
Caldo, caldo, caldo.
Come se non bastasse - e già basta, eh. Mica è solo caldo, è caldo tre volte accidenti! - sta esattamente dove non dovrebbe stare, cioè sopra di lui. In estate.
Perché è estate, sì, e fa caldo, e c'è già Kiba che se ne strafotte della temperatura e ti sta comunque addosso, quindi sessanta chili di maremmano a rincarar la dose non sono ben accetti. A maggior ragione se quello stare addosso è finalizzato ad attività intime che dovrebbero riguardare solo lui e Kiba. O che in ogni caso non dovrebbero riguardare un cane. Non sul suo letto, almeno.
E poi il cane è caldo, fuori fa caldo, dentro fa caldo, stupido caldo, che seccatura.
Il caldo si offende e gli soffia nell'orecchio.
«Kiba...» rantola Shikamaru, trascinandosi dietro una a liquefatta. Piega il cuscino con entrambe le mani, premendolo sulla testa per salvare le orecchie da un altro assalto, e Kiba se la ride.
Shikamaru lo sente appena, soffocato dall'imbottitura. Invece, senza udito, gli altri sensi si acuiscono e sente perfettamente un'altra cosa.
«Eh, no! Akamaru!»
«Oh, che schif... Akamaru!» gli fa eco Kiba, e però si sta sganasciando, lui. «Akamaru, non si fa!»
Finalmente al centro dell'attenzione, così come del letto, Akamaru scuote il testone soddisfatto e sbuffa un po'.
Kiba ride tenendosi la pancia, le spalle che sussultano ad ogni singhiozzo e le ginocchia spigolose piegate.
Non solo il cane nel letto. Il cane caldo nel letto. No, pure il meteorismo deve avere, quel benedetto cane.
Shikamaru precipita di nuovo sul cuscino, liquefatto.




Extra − 400 parole
Le palpebre sono l'unica cosa che Shikamaru riconosca chiaramente come parte del suo corpo, il resto è un grumo formicolante di cui non riesce a distinguere nulla; se comandasse ad un arto di muoversi, è certo che quello lo ignorerebbe bellamente.
Non desidererebbe altro che restare così, immobile, finché il suo corpo non avrà recuperato tutte le energie che una giornata tra gli archivi ha prosciugato fino all'ultima goccia, ma considerato che doveva incontrare Ino e Chouji qualche era fa – ha perso del tutto il senso del tempo. Non c'è troppa luce? - è proprio il caso di svegliare, se non il suo corpo, almeno la sua forza di volontà.
Solleva le palpebre e inquadra la stanza intorno, trovandola luminosa ma fredda, poi fa leva sul gomito. Pensava peggio: non è così difficile mettersi seduto, e neanche tirarsi in piedi ed uscire senza ciondolare la testa, per raggiungere illeso il bagno.
Sente ancora come se avesse del cotone idrofilo ficcato nelle orecchie ad ottenebrargli i sensi, ma forse le cose potrebbero migliorare sciacquandosi la faccia. Apre il rubinetto, accoglie una generosa quantità d'acqua tra le mani a coppa, stupendosi giusto vagamente di quanto sia buffo percepire così poco la differenza di temperatura, come stesse sollevando solo aria, e chiude gli occhi.
Quando li riapre, a salutarlo c'è solo il comodino e dalle imposte accostate entra una striscia tenue di luce pomeridiana.
«Ma va' al diavolo» mugugna il genio, affranto.
Poi lascia ricadere la fronte sul cuscino, mortalmente scocciato.

«Alla buon ora, Hokage sama.»
Ino sta seduta davanti al tavolo, in cucina. Sistema dei fiori nel vaso, spiccando le foglie secche ed accostando i colori con occhio esperto; accanto a lei, Chouji sgranocchia.
Shikamaru non risponde allo sberleffo e neanche si domanda perché accidenti i due siano venuti fin lì, invece che aspettarlo sul luogo dell'appuntamento. E non perché è un genio: ha solo visto l'ora. Si limita a salutare con un cenno e raggiunge il tavolo.
«Se non fossi tu, chiederei perché sembri reduce da una notte insonne» cicala Ino, lanciandogli un'occhiata scettica. Lui si lascia scivolare su di una sedia.
«Non sai che fatica» replica, accettando una patatina, gomito sul tavolo e mano a reggere la testa. «Ho sognato di svegliarmi. Mi sono dovuto alzare due volte.»
«Oh, ma certo» concilia lei, sarcastica. «Un vero incubo!»
A coprire lo sbuffo fischiante di Shikamaru ci pensa Chouji, ridendo forte.




Nda
Hokage sama, nell'extra sta per qualcosa come “sua santità” o “vostra grazia” e voleva essere un tentativo di sarcasmo . Spero sia chiaro ^^'

Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a slice... okay, basta, ché sono anche stonata u_u'. Cos'è questo? Eh? Davvero, sono desolata, ma mancava un pezzo fondamentale solitamente conosciuto come “svolgimento” per poterla postare intera *muore*, ma Scar ha detto “vedrai che apprezzerà lo stesso”, e se lo dice la pissicologa io mi fido, no? T_T
L'extra shikamaroso c'entra anche se non c'entra perché
Shikamaru è l'uomo chiave (cit.), e basta XD

Comunque, a parte le mie cazzatelle mal riuscite, alice si merita tutti gli auguri del mondo shakerati con una buona dose di Giustizia&Culo che la faccia schizzare via, lontano da qualsiasi lido liscio e buio che attenti alla sua salute. Cento di questi giorni, e che siano particolarmente colorati, luminosi e dolci come i dango XD




  
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