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Autore: _A_    30/06/2011    2 recensioni
Aro e Renata:
Arrivammo nel suo ufficio. Era l’ unico luogo al riparo da sguardi indiscreti, dove nessuno poteva infastidirci.
Aro si sedette alla scrivania ed iniziò a compilare dei fogli.
Io lo osservavo con la coda dell’ occhio, fingendo di guardare il panorama toscano dalla finestra.
Era una bella giornata e il sole che penetrava attraverso i vetri faceva brillare la sua particolarissima pelle, rendendolo ancor più affascinante.
Appena terminò si avvicinò a me cingendomi la vita.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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<< Renata… Renataa… Renataaa !!!>>
<< Hey, Heidi>>, dissi un po’ frastornata.
<< Non so se te ne sei accorta o forse eri immersa in uno dei tuoi meravigliosi sogni ad occhi aperti, ma è da un pezzo che ti sto chiamando !>>, disse irritata.
Heidi era così, le dava fastidio quando, per un motivo o per un altro, non veniva ascoltata.
Posai la spazzola con la quale stavo pettinando i miei lunghi boccoli color cioccolato e mi voltai verso di lei.
<< Scusami, non ti ho sentita, stavo riflettendo…>>, dissi cercando di giustificarmi.
Heidi alzò gli occhi al cielo << Cosa dici, adesso puoi andare da Aro che ti cerca disperatamente, oppure devi ancora riflettere ed interrogarti sui misteri dell’ Universo?>>, disse in tono sarcastico.
Balzai immediatamente in piedi.
<< Aro mi sta cercando?!>>, ripetei sgranando gli occhi.
<< Si, si ! Svegliati Bella addormentata!>>, disse Heidi brusca.
Scesi di corsa al piano di sotto e mi precipitai nella Sala dei Troni. Mi incamminai con passo più lento verso Aro.
<< Renata, finalmente>> , disse cortese come sempre
<< Perdonatemi Maestro…>>, mi limitai a rispondere.
Non potei non notare lo sguardo assassino di Jane che quasi mi trafiggeva.
<< Renata, dovresti venire con me, se non ti dispiace…>>, disse Aro alzandosi dal trono e porgendomi la mano. Annuì  lasciando che la mia mano si appoggiasse sulla sua.
Appena uscimmo dalla sala furono inevitabili i commenti poco garbati di Jane che si era notevolmente infuriata.
Aro non riuscì a trattenere una risata.
<< Sai>>, disse << A volte lo faccio a posta…>>
Sorrisi non capendo a cosa si riferiva.
<< Mi diverte vedere Jane che si ingelosisce…>>, disse guardandomi e rispondendo ad una domanda, in realtà mai pronunciata.
Arrivammo nel suo ufficio. Era l’ unico luogo al riparo da sguardi indiscreti, dove nessuno poteva infastidirci.
Aro si sedette alla scrivania ed iniziò a compilare dei fogli.
Io lo osservavo con la coda dell’ occhio, fingendo di guardare il panorama toscano dalla finestra.
Era una bella giornata e il sole che penetrava attraverso i vetri faceva brillare la sua particolarissima pelle, rendendolo ancor più affascinante.
Appena terminò si avvicinò a me cingendomi la vita.
Mi imbarazzavo un po’ quando faceva così, però allo stesso tempo, mi piaceva essere coccolata dal mio sovrano, mi faceva sentire protetta e forte. Questo ovviamente Aro lo sapeva, e non si faceva scappare occasioni.
Mi spostò delicatamente dalla finestra, forse per evitare che qualcuno potesse vedermi. Allungai leggermente il collo e scorsi due meravigliose vampire, Sulpicia e Athenodora, accompagnate da Caius e Marcus. 
Restai in silenzio con le spalle contro il muro. Mi sentivo terribilmente in colpa nei confronti di Sulpicia, cercavo di mettermi nei suoi panni per capire cosa provasse. Quasi certamente mi odiava e non potevo darle torto.
Aro mi sollevò il mento con la punta della dita e mi guardò profondamente negli occhi. Percepiva il mio sottile disagio.
<< Hey…>>, disse dolcemente, spostandomi un capello che si era posato sulle labbra.
Non riuscivo a parlare, neanche a ragionare. Ero totalmente persa tra le sue braccia, mentre dentro di me sentivo le fiamme ardere ogni piccola parte, e questa volta sapevo che non era sete.
I nostri volti si avvicinarono facendo sfiorare le nostre labbra. Improvvisamente il mio corpo fu come trafitto da un miliardo di spilli appuntiti e il piacere di quel momento si trasformò in dolore lancinante. Caddi a terra gridando e contorcendomi, non avevo mai provato tanto dolore in vita mia.
<< Jane, basta !>>, disse Aro autoritario.
Di colpo il male cessò. Ripresi a respirare affannosamente.
Aro si inginocchiò al mio fianco prendendomi la mano e accarezzandomi la fronte per tranquillizzarmi.
<< Va meglio?>>, chiese premurosamente.
<< Si>>, dissi con un filo di voce.
Cercai di rialzarmi , ma Aro mi prese immediatamente in braccio e mi portò nella mia stanza facendomi stendere sul letto.
<< Riposati>>, disse baciandomi la fronte e lasciandomi sola 
  
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