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Autore: Cucuzza2    04/07/2011    15 recensioni
Bill era giusto per Fleur.
Fleur era giusta per Bill.
Fleur aveva scoperto in sé un talento naturale per le bistecche al sangue.
Bill aveva scoperto di amare ogni tratto di Fleur, con tutti i suoi pregi e, soprattutto, con tutti i suoi difetti.
[Partecipante all'1h Contest indetto da Mazza94]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bill/Fleur
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Andrà tutto bene.
 
Il bambino mosse un piccolo passo ed avanzò verso suo padre, tenendo qualcosa in mano.
“Cos’hai, Louis?”
Il bambino biondo dischiuse piano le dita. Una fogliolina del giardino.
“Ma è bellissima! Dove l’hai trovata?”
“Vitino a tuella tosa bianca... Lì.”
Così dicendo indicò una tomba, in un angolo del giardino di Villa Conchiglia.
“Tos’è?”, aggiunse, continuando ad indicarla.
“È...”, mormorò, in difficoltà. Non parlava mai della fine ai suoi figli, ma prima o poi avrebbe dovuto decidersi. “Sai, durante la guerra moriva tanta gente.”
“Lo to. Però tu e la mamma non siete morti, v-vero?”
“Certo che no, piccolo. Siamo ancora qui, siamo ancora qui con te.”
Louis si allontanò, l’aria soddisfatta. Bill invece rimase pensieroso.
 
Quella breve conversazione aveva risvegliato in lui numerosi ricordi.
Primo fra tutti, la morte di Dobby.
Non conosceva quell’elfo, e sinceramente per lui non aveva mai significato nulla la morte di qualcuno di quella specie. Un ragionamento ipocrita, se ne rendeva conto.
Però per lui e Fleur era stato strano vederlo seppellito proprio nel loro giardino.
 
“As-tu jamais penséchepotremmo faire la stessa fine?”
“Andrà tutto bene, Fleur. Andrà tutto bene.”
 
Era stato quello il periodo che, più di ogni altro, li aveva uniti. Trovava molto carine le frasi fatte che in tempo di pace Fleur gli bisbigliava al mattino e con le quali lo salutava la sera, ma il loro amore cominciava e trovava compimento nella certezza di poter morire un attimo dopo.
Si erano conosciuti in quel Torneo Tremaghi dal quale sarebbe iniziato tutto il trambusto; la guerra li aveva cercati, trovati ed uniti.
Era stato con la paura dell’assenza di un domani che Bill aveva superato tutte le incertezze e l’aveva sposata.
Vedere quei Mangiamorte irrompere a metà cerimonia era stata, per loro, la conferma di aver fatto la scelta giusta.
 
L’amava ancora, ne era sicuro. Il tempo non era più il loro, il mondo cambiava e rinasceva dalle sue ceneri, ma loro no, loro non erano cambiati con esso.
Bill era giusto per Fleur.
Fleur era giusta per Bill.
Fleur aveva scoperto in sé un talento naturale per le bistecche al sangue.
Bill aveva scoperto di amare ogni tratto di Fleur, con tutti i suoi pregi e, soprattutto, con tutti i suoi difetti.
 
Erano diversi, ma inspiegabilmente - o forse spiegabilmente, almeno per chi ama - a nessuno dei due importava.
 
Riaprì gli occhi, e vide ancora una volta quella lastra davanti a sé.
“Qui giace Dobby, un Elfo Libero.”
D’un tratto gli venne voglia di ringraziarlo ad alta voce, anche se lui non avrebbe potuto sentirlo. In fondo, ormai lo aveva capito: non era nella morte che avevano trovato il loro noi, ma nella vita di chi lottava per sé, per gli altri, per un ideale.
 
“Billì, qu’est-ce que tu fais?”
“Pensavo”, sussurrò. “A noi.”
Fleur lo guardò negli occhi, percorse con lo sguardo ogni ciocca di quei capelli rossi, ogni lampo di quelle occhiate che lui era solito lanciare intorno a sé.
“Dominique ha mal di pancia, viens.”
Bill annuì e la seguì dentro casa, osservando l’espressione del suo volto.
Era una tragedia, per lei.
Lui sapeva cosa provasse, perché in quell’attimo lo provava anche lui.
Le passò un braccio attorno alle spalle.
 

 
“Ma andrà tutto bene, Fleur. Andrà tutto bene.” 

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Quindicesima classificata: Taminia con “Andrà tutto bene"

 

 

Correttezza ortografica: 8.90/10

Lessico e stile: 8.80/10

Aderenza al tema: 5/5

Originalità: 9,5/10

Caratterizzazione dei personaggi e rispetto IC: 9.5/10

Gradimento: 9/10

Totale:  50.70/55

 

Nel complesso una buona storia, con qualche imprecisione.

Grammaticalmente parlando, c’è qualche sbavatura presente nel testo, probabilmente dovuta alla fretta di consegnare.

“Lo to. Però tu è la mamma non siete morti, v-vero?” Questo è un classico errore da fretta. Non serve che io ti dica che l’accento non ci voleva.

“ma il loro amore cominciava e trovava compimento nella certezza di poter morire un attimo dopo.” Personalmente ho trovato un poco spiacevoli i due imperfetti, considerando che presenti precedentemente una frase che riguarda il presente della storia, per poi introdurre la frase sull’inizio del loro amore, che è obbiettivamente antecedente alla prima. Per questo non ho gradito l’imperfetto: perché anche nella frase precedente lo utilizzavi, e, a mio parere, sarebbe giusto esprimere il rapporto di antecedenza con un trapassato remoto.

C’è inoltre una frase che mi risulta pressoché incomprensibile. La citerò, comunque, tra poco, parlando dello stile.

Per ultimo, “in giro a sé” credo non sia un’espressione corrente. Probabilmente “attorno a sé” sarebbe più appropriato.

Passando allo stile, ti propongo questa frase: “D’un tratto gli venne voglia di ringraziarlo ad alta voce, anche se lui non avrebbe potuto sentirlo, perché aveva capito che non era nella morte che li avvolgente che in tempo di guerra avevano trovato il loro noi, ma nella vita di chi lottava per sé, per gli altri, per un ideale.”

Così, a lettura distaccata da quando l’hai scritta, hai capito qualcosa? XD

Perché, con sincerità parlando, ho potuto solo immaginare il senso che volevi esprimere. Ovvio, hai scritto questa storia in molto poco tempo, qualche svista ci può stare. Eppure, anche in altri punti ho notato una certa forzatura di stile, subordinazioni a volte un poco ‘macchinose’. Il mio consiglio è quello di rendere più fluido il tuo stile, che pure, in molteplici punti, scorre molto bene.

Il lessico è a posto, appropriato e adatto alla situazione. Hai adattato il tuo lessico anche alle parole di un bambino e, per quanto la “T” al posto della “C” sia qualcosa che odio seriamente nei bambini (XD) ho apprezzato il tuo variare dal punto di vista lessicale a seconda del contesto.

Ti devo comunque segnalare il tuo “ripercorse con lo sguardo” un poco inadatto, considerando che non vi era stato un “percorrere con lo sguardo” precedente.

Sono sottigliezze, accortezze, già. Purtroppo ammetto di essere un poco puntigliosa ^^

Passiamo al tema, dicendo che sono pienamente soddisfatta di come è stato rispettato.  Hai sicuramente analizzato il rapporto di coppia tra Bill e Fleur, facendo di esso il tema centrale del racconto. Hai dato una spiegazione, a tuo modo, al loro essere coppia, hai dato una loro morale e un loro perché.

L’originalità è presente largamente nel testo, in quanto mi è parso innovativo il tuo modo di associare a Dobby il rapporto di coppia tra i due. In effetti, Bill e Fleur sono la coppia per eccellenza della seconda battaglia, insieme a Remus e Ninfadora. Si sono sposati nell’avversità, si sono trovati nell’avversità. Avresti dovuto insistere un poco di più su Dobby, spiegare meglio perché Dobby è associato alla coppia. L’ho capito cosa intendi, Dobby rappresenta il punto estremo di difficoltà che la coppia vive, ciò che mette davvero i due davanti alla guerra.  Eppure, nonostante questa buona idea, che mi è parsa originale, per buona parte della storia tu hai preferito insistere sulle diversità dei due, che si sposano poi nell’accettazione l’uno dell’altra. Questo, pur essendo un buon argomento, è sicuramente quello più utilizzato parlando e leggendo di Bill e Fleur. Non posso darti un punteggio completamente pieno in originalità, nonostante, ne abbia trovata molta nella storia.

La caratterizzazione di Bill è buona, l’ho trovata spiccata e credibile. A parte nei momenti in cui ciò che scrivi si confonde un po’, hai espresso con chiarezza i pensieri del ragazzo: i suoi sentimenti arrivano al lettore.

Fleur è l’unica nota in parte negativa riguardante la caratterizzazione dei tuoi personaggi. L’immagine che emerge di lei da questa storia è quella della donzella innamorata, che fa affidamento sul suo uomo e si appoggia  lui per tutto. E’ vero, Fleur a volte può apparire un personaggio debole in parte, bisognoso di aiuto. Eppure, nel corso della saga, ho trovato più volte una certa forza affascinante in lei. Nell’episodio in cui Bill viene morso, ad esempio.

Ecco, qui non ho visto molto di questa forza. Non mi sono sentita di toglierti molto a livello di punteggio, in quanto, come puoi immaginare, questa è una mia interpretazione dell’IC del personaggio, e, almeno in questo contest, ho dato molto più peso al modo di caratterizzare, a come si riesce nella storia a far emergere un personaggio.

Tu ci sei riuscita, le personalità dei tuoi due protagonisti si esprimono chiaramente.

Peccato per alcune sbavature stilistiche: quando ci sono parti che non si comprendono fino in fondo, in una storia, è molto difficile poi che ci prenda fino alla fine.

In ogni caso, la tua storia ha potenzialità. Sono sicura che su un tempo più esteso saresti riuscita a raggiungere un livello quasi pieno ^^ 



 
   
 
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