Titolo:
Le
maniglie dell’amore
Autrice:
Acardia17
Pairing: gen (accenni di Ron/Hermione)
Rating: verde
Genere: Introspettivo, slice of life
Contoparole: 560 circa
Note: scritta per il “1h
contest” di Mazza, il che significa che questa
storiella è stata buttata giù in un’ora
esatta, sulla base del prompt “specchio”.
LE
MANIGLIE DELL’AMORE.
Ha
le labbra spaccate, gli occhi stanchi, il colorito
pallido, il petto costellato di segni di graffi che entro qualche ora
scompariranno. Ha la pelle delicata, – è
sufficiente appena la carezza di un polpastrello
per segnarla – i capelli sporchi, le macchioline lattiginose
sulla punta delle unghie. Ha le maniglie dell’amore, e un paio di
pantaloni che non le
vanno più.
Ha
un reggiseno bianco, e un paio di mutandine orlate
di pizzo. Oltre l’allacciatura aperta dei pantaloni ormai
troppo stretti se ne intravede
giusto il bordo superiore: il fiocchetto centrale pare un vaso di fiori
in
procinto di cadere da un davanzale, così timidamente
striminzito e sciupato,
soffocato dall’ombra dentellata di una chiusura lampo.
Sembrava tanto bello e
raffinato, mesi prima.
Ha
le mani piccole: troppo piccole, per un paio di
braccia così in carne. E ha le braccia in carne: ce le ha
ora, prima non le
aveva. Non così.
Ha
i fianchi larghi, e lo stomaco che gorgoglia per la
fame.
Ha
una bilancia, nascosta sotto l’armadio, e una guida
di "Dieci facili passi per perdere peso" sepolta sotto un dizionario di
Antiche
Rune, dalla parte opposta della camera.
Ha
voglia di piangere, e una guida di "Dieci facili
passi per superare la fine di un rapporto" sotto la gamba troppo corta
della
sedia sbilenca che funge da comodino a lato del suo letto.
Ha
le labbra spaccate, gli occhi stanchi, il colorito
pallido, e un sorriso un po’ meno gioioso rispetto a pochi
mesi prima. Ha qualche
chilo di troppo, un po’ di pancetta in eccesso.
Forse
si vuole un po’ meno bene.
Mentre
la signora Granger bussa alla porta della sua
camera, Hermione trasalisce, in piedi di fronte allo specchio.
Si
infila in fretta una maglietta, si toglie i
pantaloni stretti e si infila quelli larghi del pigiama, buttandosi sul
letto e
schiacciando con il sedere il libro di Aritmanzia che poco prima stava
studiando in vista dell’esame che sosterrà a
giorni.
Finge
indifferenza, pregando che la pagina che ha
sentito scricchiolare sotto di sé sia solo il riassunto
dell’unità precedente.
-
È ora di fare una pausa, non credi? – cinguetta
sua
madre, reggendo tra le mani una caffettiera e una tazza fumante.
– E sarà
meglio che tu spedisca un gufo ai tuoi amici e ti metta
d’accordo per una bella
gita in compagnia. Non voglio che tu t’imbruttisca
così sui libri.
Hermione
accoglie la tazza di caffè tra le mani, grata,
per poi rivolgere un’occhiata nostalgica alla cornice che una
volta conteneva
una vecchia foto di lei e Ron, appoggiata sulla sedia sbilenca accanto
al suo
letto.
Ora
contiene solo la foto del suo diploma: il suo viso
sorridente e la tunica da cerimonia che brilla sotto un miracoloso sole
inglese.
La
guida di dieci facili passi per superare la fine di
un rapporto sta benissimo là dove sta, sotto la gamba troppo
corta del suo improvvisato
comodino, ma forse sarà il caso di tirare fuori la bilancia
da sotto l’armadio.
Hermione
sorride appena con le labbra appoggiate al bordo
di ceramica della tazza. - No, neppure io, - mormora, fiduciosa.
-
Brava la mia bambina! – esulta sua madre, con
abbastanza entusiasmo da rischiare di far cadere la caffettiera.
-
La tua bambina ha ventidue anni, lo sai, vero?
-
Oh, non essere così fiscale. Anno più, anno
meno…
Ci
sono cose che lo specchio non riesce a vedere.
A
breve il giudizio dell’autrice del contest ;)