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Autore: Kat Logan    04/07/2011    4 recensioni
Alcune persone riescono a fermare il rumore che fanno i tuoi pensieri più profondi.
Un'incontro/scontro unirà quattro persone diverse: Cherry, una ragazza dal carattere difficile che se la prende con il mondo. Tiffany un'amica fedele. Gerard,un giovane talentuoso che ha rinunciato all'amore per inseguire i suoi sogni e Frank, l'amico che i sogni li aveva quasi persi dopo la scomparsa della propria ragazza.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era stato tutto troppo veloce.
Una vera e propria corsa contro il tempo.
L’ambulanza era arrivata sul posto dell’incidente grazie ad alcuni automobilisti che si erano premurati di chiamarla e di soccorrere le due vittime alla guida.
 
Tiffany aveva rischiato di svenire dopo una crisi isterica non appena aveva ricevuto la notizia dell’incidente di Frank, ma aveva tenuto duro per essere di supporto a Gerard e agli altri ragazzi della band.
Cherry, come faccio senza di te in questa situazione di merda?
Il suo pensiero correva all’amica che evidentemente non aveva letto il messaggio, perché per quanto ferita e fuori di testa fosse non avrebbe certo ignorato quella notizia. Non avrebbe mai ignorato Frank.
 
Il gruppo di amici era nella sala d’aspetto bianca e asettica dell’ospedale.
Mikey era seduto su una scomoda sedia che tamburellava nervoso le dita sulle proprie gambe, buttando la testa all’indietro per fissare il soffitto, che a quanto pare aveva un effetto calmante su di lui.
Ray era rimasto in piedi, immobile, nel bel mezzo della stanza. Affondava le mani nelle tasche dei Jeans e il suo sguardo vagava da un dottore ad un altro, per poi guardare le infermiere prese dal loro lavoro mentre con la coda dell’occhio controllava Gerard, che era seduto con le mani nei capelli e la testa bassa.
La sua espressione era indecifrabile. Gli occhi verdi brillanti erano coperti dai capelli rossi fuoco.
Accanto a lui Tiffany gli teneva una mano sulla schiena che andava lenta su e giù, come una lunga carezza che potesse in qualche modo consolarlo.
Il suo piede calzato dalle converse viola, batteva piano sul pavimento.
Si domandava se l’amica avesse saputo qualcosa, dove si trovasse.
Il cellulare silenzioso non era di conforto per lei e quel silenzio quasi irreale, interrotto solo dai rumori ospedalieri stava rischiando di fare impazzire tutti che solitamente erano bombardati dagli schiamazzi di Frank.
 
Frankie. Il mio migliore amico…perché a lui? E se non si riprendesse più? No.No. Non voglio pensarci…
Gerard scosse la testa per tornare alla realtà e scrollarsi quel pensiero dalla mente.
“Andrà tutto bene Gee.” La voce calma di Tiffany lo placò per un momento.
Era come se avesse letto i suoi pensieri e gli avesse dato l’unica risposta che voleva sentirsi dire.
Il ragazzo alzò la testa e la guardò negli occhi sussurrandole un flebile “grazie”.
La ragazza rispose con un sorriso, augurandosi che quelle parole corrispondessero alla realtà.
Lanciò uno sguardo al cellulare muto e sospirò.
“Possibile che nessuno ci abbia ancora detto nulla?” Mikey scattò in piedi sbottando senza preavviso.
“Voglio un medico, qui, adesso!” disse minaccioso gesticolando enfaticamente.
Gli occhi degli amici gli furono addosso in un istante.
Da quando Mikey Way era così aggressivo e risoluto?
“Se non ti conoscessi mi incuteresti timore…” disse Ray, che con quella frase sembrò essere uscito dal coma nel quale era caduto dal momento che aveva varcato la soglia dell’ospedale.
“Spiritoso…”
Tiffany rise “Credo che Cherry ti abbia influenzata con il suo caratterino!”
Mikey a quelle parole si strinse nelle spalle per poi guardarsi le scarpe imbarazzato.
 
 
“SENTA NON M’INTERESSA! ORA LEI ME LO FA VEDERE!”
Una voce irritata e al limite dello stridulo echeggiò fino a loro.
Tiffany si alzò di scatto.
“Non può essere…”
“Che succede?” gli chiese Gerard prendendole la mano come a trattenerla.
“Sembra la voce di…”
 
“CHE COSA?! MI STA CHIEDENDO SE SONO PARENTE? BEH SI LO SONO!”
Il tono non accennava a diminuire.
Alcune persone si erano messe a fissare una ragazza dai lunghi capelli mori e la faccia stanca che gridava.
Tiffany seguita dagli altri andò in direzione della voce scrutando di tanto in tanto gli sguardi dei curiosi, fino a quando intravide la sagoma di chi non poteva confondere.
Cherry era li e stava aggredendo verbalmente l’infermiera bionda che le ripeteva di abbassare il tono della voce e cercava di non farsi gridare contro, minacciandola con una siringa di sedativo in mano.
“SONO LA MOGLIE!” esordì decisa. L’infermiera la squadrò con aria perplessa e Cherry se ne accorse.
Merda forse Jamia è qui, ha detto che è la fidanzata e io non posso essere la moglie!
“Ok, non sono la moglie.” Si corresse, sbuffando.
“Ma sono…” si fermò a pensare.
Cos’era? Un’amica? Una conoscente? Una con cui lui era stato a letto?
Cosa diavolo sono io?!
“E’ la fidanzata!” una voce maschile intervenne alle sue spalle, facendola girare.
“Oh Gerard!” Cherry cercò di trattenersi dal piangere e lo abbracciò forte nascondendo la faccia nella maglia del ragazzo.
L’infermiera lo guardò annuendo e appoggiando il sedativo, tirando un sospiro di sollievo.
“Finirai per farti rinchiudere in psichiatria se urli ancora in questo modo…” disse Tiffany andando ad abbracciarla.
Cherry le si avvinghiò addosso con tutte le sue forze cominciando a singhiozzare.
“Dai Cher, tranquilla!”
“tranquilla un cazzo! Quel deficiente…cosa stava facendo? Chi gli ha dato la patente?”
Nonostante i singhiozzi le parole le uscirono dalla bocca ben chiare.
“Stava cercando di fermarti. C’è stato un malinteso…”
Cherry si stacco da quella che considerava una sorella e la guardò confusa “Jamia è andata?” domandò tirando su col naso.
“Andata, sparita. Ha scelto te…per questo stava cercando di fermarti.”
La mora boccheggiò senza riuscire a ribadire, inspirò profondamente, cercando di serrare la mascella.
Era come se per tutto il tempo fosse rimasta in apnea, senza respirare e quella era stata una nuova boccata di ossigeno.
 
Un uomo in camice dai capelli radi e bianchi si avvicinò al gruppetto interrompendo la conversazione.
“Uhm, siete qui per Frank Iero?” domandò guardando la cartella clinica che teneva tra le mani.
“Si, si! Sono la fidanzata IO!” sottolineò Cherry presa da una nuova forza. Voleva ribadire il concetto, per chiarificarlo al mondo.
“Ha fatto un bel baccano…questo è…”
“Un ospedale lo so! Ma sa, sono un po’ scossa, ansiolitica e inizio a diventare aggressiva, quindi, può dirmi come diavolo sta Frankie?”
L’uomo s’irrigidì un momento, poi sospirò e guardando tutti quanti i presenti annunciò che Frank era fuori pericolo e si stava riprendendo.
“E’ stato fortunato…” concluse.
“Possiamo vederlo?” chiese Gerard rincuorato dalla notizia e sorridendo per la prima volta in quel pomeriggio che di bello non sembrava aver avuto più nulla dopo l’incidente.
“Si, certo! Però…” l’uomo lanciò un’occhiata significativa a Cherry prima di continuare “non tutti insieme e soprattutto, non stancatelo troppo!”
Cherry era già partita a passo spedito verso la stanza numero 23 da cui era uscito il primario, senza starlo a sentire.
Spalancò la porta pregando di non vedere Frank con una mano o un braccio rotto. Se non avesse potuto suonare la chitarra a causa sua si sarebbe sentita ancora più colpevole.
Non avrebbe mai potuto convivere con il fatto di aver distrutto i suoi sogni.
Avanzò lentamente, imbarazzata per il suo comportamento, ma nel vedere il sorriso che comparve all’istante sul viso di Frank, non appena sentì aprire la porta e la vide sulla soglia, corse senza paura verso il lettino bianco e gli gettò le braccia al collo.
“Ehi, ma guarda chi abbiamo qui! In un modo o nell’altro sono riuscita a fermarti!” disse il tatuato mentre la stringeva e nascondeva il viso nei lunghi capelli neri di Cherry.
La ragazza si staccò e gli mollò un pugno sulla spalla “IDIOTA!”
“Ahi! Oh sono tutto ammaccato io! Picchi i malati ora?!” borbottò massaggiandosi la spalla.
“No picchio gli idioti che mi fanno spaventare a morte!”
“Dovevo fermarti, spiegarti…”
“No, volevi diventare uno stupido budino di Frank Iero!” lo interruppe lei imbronciata e trattenendo a stento un violento singhiozzo.
“Non farmi mai più prendere uno spavento del genere!” aggiunse lei senza ammettere interruzioni con un gesto della mano.
“Sono felice anche io di vederti miss dolcezza!” Scherzò lui guardandola da capo a piedi.
“Non sto scherzando!”
“Ti amo!” La voce di Frank che diceva quelle due semplici parole la colpì come una bomba.
Cherry rimase impietrita “Cosa?”
“Non sto scherzando nemmeno io!” rispose lui e con un nuovo sorriso ribadì il concetto “Ti amo!”
Lei a quella dichiarazione non aveva ancora risposto, si sentì avvampare e il cuore sembrava volerle esplodere nel petto.
Lo guardò e pensò che lei non avrebbe voluto nessun altro che non fosse stato lui, così avvicinandosi alle labbra di Frank, prima di baciarlo le sussurrò “Ti amo anche io, brutto idiota”.
 
 

LOS ANGELES
1 MESE DOPO

 
 
Rocky scorrazzava nel giardino tra gli ospiti della serata a casa di Cherry.
Ray si abbassò per coccolarlo un po’ e alzando lo sguardo vide le gambe di Tiffany avanzare verso di lui su un paio di tacchi vertiginosi poco adatti ad una grigliata.
“Hey, futura Way!” la salutò il ragazzo.
“Ciao Ray! Dove hai messo la tua nuova fidanzata?” domandò la ragazza sorridendo all’amico.
“E’ dentro con Mikey a fare non so che! Anzi…ora che ci penso…meglio che vada a controllare! Non vorrei mai che il nerd le mettesse le mani addosso!”
Ray si alzò in piedi urlando “Christaaaa!! Dove sei?!” e sparì all’interno della casa.
Tiffany rise intrecciando la mano in quella di Gerard che scosse la testa rassegnato alla follia degli amici.
“Allora…” disse sporgendosi verso la sua fidanzata “Che effetto fa…pensare che tra un po’ di tempo diventerai mia moglie?”
La ragazza rise scuotendo la coda alta in cui erano raccolti i suoi capelli “un effetto bellissimo!” baciò Gerard con passione, chiudendo gli occhi e per un momento le sembrò come la prima volta al bar del centro commerciale.
Il bacio al cappuccino che non poteva dimenticare, il bacio da cui era cominciato tutto quanto.
“Preparati, Cherry vorrà prendere il comando e organizzare il tutto!”
Gerard fece spallucce “Con un amico come Frank ho imparato a non temere più nessuno!”
“PICCIONCINIIII!” La voce di Frank che comparve zoppicante su due stampelle trapanò i timpani del rosso che fece una smorfia.
“Parli del diavolo e spuntano…”
“No, amico! Le corna a me no!” lo interruppe il moro.
“Bellezza…” aggiunse poi allungando un bacio sulla guancia di Tiffany che lo abbracciò con affetto.
“Ehi, tieni un abbraccio anche per me! Non me lo consumare!” Cherry saltellò dietro a Frank per farsi vedere dall’amica e la salutò per poi dare un bacio sulla guancia a Gerard.
“Allora? Siete pronti a rimpinzarvi?!” chiese ai due alzando due birre che aveva in mano per poi aggiungere “e a bere ovviamente!”
“Ora che convivi con Frank non ti è passata la voglia di bere?” scherzò l’amica.
“Non sia mai! Ti ricordo…che se non mi ubriacavo con la vodka quella sera…ora non saremmo qui!”
“Oh a proposito di essere qui! Non mi hai mai detto come hai fatto a trovarmi dopo l’incidente!” disse Frank inarcando le sopracciglia “hai un super radar per il sottoscritto?”
“No! Ho chiesto a Thomson! L’aereo ha avuto un guasto e abbiamo dovuto fare uno scalo, avevo visto il messaggio di Tiff e sono corsa subito da te!”
“Ottima scelta!” sorrise lui baciandole la testa.
“La migliore che potessi prendere!”
 
Cherry guardò i grandi occhi di Frank che la guardavano luminosi e ringraziò la notte in cui espresse il desiderio di incontrare nuovamente lo straniero tatuato.
Ora era davvero felice e grazie a lui era tornata a vivere.
A vivere una vita che non avrebbe mai scambiato con nessuno.
 
 
Note dell’autrice:
Ciao a tutti! Ecco il finale della mia prima storia sui My Chem! Alla fine tutto è bene quel che finisce bene!! Scusate per il ritardo, ho avuto l’ultimo esame all’università e per un motivo o per l’altro non sono riuscita ad aggiornare fino ad oggi.
Spero vi sia piaciuta e che vi abbia tenuto compagnia.
Grazie a tutte le persone che mi hanno commentata e sostenuta e un grazie speciale alla mia cara amica “Tiffany” che mi sta sempre accanto non solo nelle ff, ma nelle avventure di ogni giorno!
Kat
   
 
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