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Autore: Mione_Malfoy    06/07/2011    5 recensioni
Questa è una one-shot molto, ma moooolto strana... ha come protagonista Voldemort ma chi non è abituato alle brutte sorprese non la legga... hihi! non dico altro! se siete curiosi leggete, ma poi non lanciatemi i pomodori! xD
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Avada Kedavra



Non posso crederci. Non posso proprio crederci. Io, Voldemort, un essere spregevole e senza cuore mi sono innamorato. E della creatura più bella e pura che ci possa essere nella terra. Non è possibile, non è possibile, continuo a ripetermi come un dannato. Beh, effettivamente è quello che sono. Un dannato. Un demone che deve uccidere per prendere potere. Ma le sensazioni che provo mentre tolgo la vita a qualcuno… sono inimmaginabili. Almeno questa era la mia unica certezza qualche mese fa. Che non avrei potuto mai provare delle emozioni più forti di quelle. Quanto mi sbagliavo… ma non posso ammetterlo. Non posso ammettere che Silente, quel vecchio pazzo ma per mia sfortuna anche potentissimo, aveva ragione dicendo che l’amore era un sentimento fortissimo. Ma si sbagliava anche. Perché ammetteva che io non avrei mai potuto provarlo. Ma non ci posso fare nulla se ora, mentre mi avvio nella casa dei Potter, ho una sensazione pesantissima sullo stomaco, come se stessi facendo la cosa più sbagliata del mondo. E forse la mia coscienza ha ragione. Perché sto per uccidere l’unica persona di cui mi sono innamorato. Perché neanche da ragazzo ho mai provato quell’emozione che ti scuote tutto. E, in teoria, neanche ora potrei.
 

 
Lily Evans. O Lily Potter. Potter… come ha mai potuto sposare quello stupido senza cervello di un Potter?! Aveva anche la possibilità di poter stare con Severus. Almeno è più intelligente.
Perché, si, mi sono innamorato di lei. Non so quando tutto è iniziato, non so neanche quando l’ho vista per la prima volta, ma da un po’ di tempo ad ora parecchie volte mi perdo ad immaginarla nella mia mente. L’unica cosa che so di sicuro è che succede veramente e non è solo un sogno (troppo lungo per esserlo).
Mi avvio verso casa Potter. È modesta, nulla di troppo sfarzoso. Eseguo un veloce Alohomora ed apro la porta lentamente, senza farla cigolare. Cerco di guardare oltre la porta lasciata socchiusa della cucina. C’è James (quel troglodita) che legge la Gazzetta del Profeta (come se sapesse che cosa c’è scritto… dubito che sappia leggere) e Lily di spalle a lui che, con alcuni colpi di bacchetta prepara la cena ad Harry, il loro bambino seduto su un seggiolone mentre gioca con un pupazzo. Poi Lily si avvicina al suo bambino è gli dà da mangiare e poi si avvicina a James scoccandogli un bacio sulle labbra. Oddio, che scena da diabete. Prendo silenziosamente un respiro profondo ed entro con una maschera di freddezza sul viso per non far vedere il dolore che sto provando vedendo gli occhi spaventati di Lily. Mi avvicino a James e gli punto la bacchetta sul cuore. Prima di lanciare l’anatema che uccide sento una voce implorarmi
“ Ti prego, non uccidere nostro figlio, non farlo! È l’unica cosa che ci rimane! “ Lily è in ginocchio ai miei piedi. Va bene Lily, ti accontenterò. Ma ovviamente non lo dico. Uccido subito James senza il minimo ripensamento e dopo punto la bacchetta, tremando leggermente, ai miei piedi dove vi è ancora Lily. Ha gli occhi chiusi, in modo che non possa vedere le sue iridi verdi. Meglio così. Non riuscirei ad ucciderla guardandola negli occhi e distruggerei la mia copertura. Prendo un respiro profondo.
“ Avada Kedabra. “ un sussurro, e la vita del mio unico amore finisce. Sto per andarmene quando un pianto mi fa girare verso il piccolo. Harry piange, tendendo le mani verso suo padre e sua madre morti. Guardo i suoi occhi. Sono verdi, lucidi. Mi ricordano troppo sua madre. Se lo lascio vivo e lo ri-incontro da grande, non riuscirei mai ad ucciderlo. Perciò punto la mia bacchetta sul suo corpicino scosso dai singhiozzi e, girandomi da un altro lato, lo uccido. Ameno questo è quello che immaginavo di aver fatto. Perché dopo pochi secondi sento ancora il suo pianto. Mi giro e lo vedo che tende una mano a sua madre ed una piccola cicatrice sulla fronte a forma di saetta mi ricorda quello che ho appena fatto e l’avvenimento più strano che ho visto. Un bambino, un neonato ancora sul seggiolone, ha resistito a me. Me, che ho ucciso migliaia di gente, anche maghi molto potenti… un bambino è riuscito a resistermi. E dopo capisco, guardando le mani congiunte del piccolo e di Lily.
Lo ha difeso. Lo ha difeso, anche se era morta. Esco velocemente e distruggo la casa, sicuro che il bambino non può morire, difeso dalla sua mamma.
Da quel giorno persi potere. Per undici lunghi anni, non feci nulla. Tutti credettero che era grazie al Bambino-che-era-sopravvissuto, ma si sbagliavano e anche di grosso. Non tornai per tutti quegli anni poiché avevo ucciso il mio unico amore. Con due parole, avevo levato la vita alla persona più importante della mia vita, anche se la conoscevo a malapena e lei m conosceva come l’uomo che aveva ucciso molti, troppi uomini. Con due parole ho ucciso Lily Evans, la persona di cui ero innamorato.
 
 
“ Avada Kedavra. “
 
 
Ok, ok, so che è scioccante, ma la mia mente contorta lo ha voluto pubblicare! xD spero che vi piaccia (anche se dubito fortemente!) Ciao!
Alice_cullen_granger       


  
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