Allora, prima di tutto ringrazio Jessy per la sua bellissima fanfiction, perchè senza di lei non avrei mai conosciuto l'Hummerwood e per avermi concesso di scrivere questa one-shot.

IMPORTANTE: questa shot è una What if...? del 18# capitolo della fanfiction di Chemical Lady, “Blaine Anderson presents: the Pips”. Se non l'avete letta (consiglio vivamente di farlo) capirete poco, se non nulla.

Detto questo vi lascio alla storia che comincia con un pezzo tratto dal capitolo in questione, le spiegazioni a dopo.

Desclaimer: non possiedo nessuno dei personaggi citati che, purtroppo, appartengono alla Fox e a Ryan Murphy

Di lacrime e speranze.

Thad si scostò dalla porta.

Aveva decisamente sentito abbastanza e aveva già deciso come agire…

Prese la pastiglia di Xanax, sorreggendola tra due dita e fissandola prima di buttarla giù con un sorso di birra.

No, decisamente non era il massimo, ma faceva comunque effetto.

Era salito prima dalla cena con la scusa di dover usare il bagno, ma in realtà lo aveva fatto per prepararsi psicologicamente a quello che di lì a pochi minuti sarebbe successo.

Si passò una mano sul viso, facendo mente locale su tutto quello che era accaduto in quelle ventiquattro ore.

Solo la notte precedente si trovava al cimitero con Kurt appoggiato a sé, davanti alla lapide di sua madre, iniziando a intravedere all’orizzonte un barlume di speranza per se stesso e una sua ipotetica storia seria con il piccolo Hummel.

E ora arrivava Blaine con il suo tempismo….

La porta si aprì lentamente e Kurt entrò reggendo in mano un paio di bottigliette d’acqua.

Gli sorrise, appoggiandole sulla scrivania “Le avevamo finite…. Ti servono per prendere il medicine dopo e poi…”

“Kurt tu per me non significhi nulla, lo sai vero?”

Kurt si voltò a guardarlo e, dietro lo stupore del ragazzo più piccolo, Thad riuscì a scorgere... era forse dolore quello? Possibile?....

No Thad, si disse, non provare neanche a vacillare, avevi detto che l'avresti fatto, ti eri anche preparato il discorso, ora non puoi semplicemente mandare tutto a puttane.

“Thad cosa stai dicendo? Hai preso le medicine?” chiese Kurt sperando, suo malgrado, che l'avesse fatto. Il comportamento di Thad gli sembrava semplicemente troppo strano e sperò con tutto il suo cuore che il ragazzo più grande si rimangiasse le parole appena formulate. Non poteva fargli questo, non adesso che stava credendo in un “loro” e che aveva rinunciato a Blaine dopo le numerose delusioni che gli aveva dato quest'ultimo. Ma una parte remota del suo cuore gli disse che Harwood non stava scherzando, che aveva deciso di tagliare i ponti, una volta visto che Kurt gli si stava affezionando, perchè non era quello che voleva da lui...

“Ho detto che per me non significhi nulla, Kurt. Per quanto riguarda i baci, credo che fossero semplicemente un modo per non sentirmi solo. Mi dispiace ma tu devi tornare a sbavare sulle scarpe del nano infame ed io devo tornare a starmene da solo”

Stavolta gli occhi di Kurt si riempirono di lacrime... Thad si ripetè di ignorarlo, di farlo per il suo bene, perchè Kurt non meritava uno come lui, instabile psicologicamente, ma uno come Blaine, perfetto in tutto. E ora che Anderson aveva finalmente aperto gli occhi e capito quello che Harwood aveva compreso da tempo, tutto quello che Thad poteva fare era mettersi da parte, pur essendo doloroso, e lasciare che Kurt avesse il futuro felice che meritava, senza lui.

Kurt non riusciva a capire: aveva forse fatto qualcosa di sbagliato? Si, disse una vocina maligna nella sua testa, gli stavi troppo addosso, come con Finn l'anno scorso... anzi ti sei illuso di tutto, come con Blaine poco tempo fa.

E mentre pensava questo e a quanto si era sentito bene a trascorrere quegli ultimi giorni in compagnia del suo compagno di stanza, non potè far nulla per impedire a quell'unica, solitaria lacrima, di scendere dai suoi occhi cerulei, in quel momento vuoti.

Thad osservò come incantato quella lacrima percorrere la guancia di porcellana di Kurt, quasi deturpando la sua immacolata bellezza. Voleva fare qualcosa, non riusciva a capire perchè Kurt stesse così male per lui. Forse è solo sensibile, si disse, o forse tiene a me più di quanto credessi.

A questo pensiero qualcosa nel suo petto si risvegliò. Era la stessa sensazione che provava ogni qual volta che pensava a se e Kurt in un ipotetico futuro insieme. La stessa di quando lo vedeva sorridergli sincero. Una sensazione calda, ed estranea a lui. La speranza... quella che i medici gli avevano portato via, parlandogli della sua malattia. Quella che tornò per la prima volta quando Kurt non lo respinse dopo aver saputo il suo “segreto”.

E in quel momento Thad si diede coraggio. Fu proprio quella sensazione, la speranza, a fargli pensare che non avrebbe dovuto rinunciare a Kurt. Che se si fosse impegnato, forse sarebbe riuscito anche lui a dare un futuro felice a Kurt. Anzi, che ci sarebbero riusciti insieme, come una coppia, fregandosene di cosa avrebbero detto gli altri.

Intanto altre lacrime avevano deciso di far compagnia a quella solitaria, mentre Hummel poteva vedere Thad iniziare un vero e proprio dibattito mentale, e chiedendosi, in un attimo di preoccupazione, se ne avesse prese troppe di pillole.

Ma l'abbraccio che seguì i suoi pensieri qualche istante dopo servì a cancellarli definitivamente (o renderli più fondati) mentre Thad lo stringeva come se fosse la sua unica ancora di salvezza in quella tempesta che lo tormentava da tempo... rendendolo balia delle onde.

“Scusami, non so cosa mi abbia preso, tu per me sei tutto, Kurt, tutto”

Kurt rimase del tutto sorpreso da quell'ultima dichiarazione. Non era semplice abituarsi agli strani sbalzi d'umore di Harwood...

Dopo qualche minuto, in cui entrambi regolarizzarono il respiro, sciolsero l'abbraccio guardandosi fisso negli occhi. Azzurro nel nero...

“Ora mi spieghi perchè hai detto una cosa del genere” disse Kurt serio, interrompendo quel tranquillo silenzio. E Thad lo fece. Disse tutto, forse per la prima volta in vita sua, di aver sentito Blaine parlare a Flint e Jeff, di aver avuto paura di perderlo, di aver deciso di spingerlo tra le braccia di Anderson e di aver fallito miseramente nel suo intento.

Thad osservò con attenzione Kurt, mentre gli raccontava cosa aveva detto Blaine, e lo trovò sorpreso ma non riuscì a decifrare nient'altro dalla sua espressione.

“Mi dispiace tantissimo Kurt, ma non ce l'ho fatta. Sappi che capisco benissimo se tu ora volessi fidanzarti con Blaine, metter su famiglia e avere figli nani che saltano sui mobili... non mi arrabbierò per questo, ma sarò felice finchè tu lo sarai”

Kurt guardò dritto Thad negli occhi. “Non voglio far soffrire Blaine, anche se l'idea mi alletta, dopo tutto quello che mi ha fatto passare. Ma so anche di non voler stare con lui. Ho avuto una cotta per lui dal primo momento in cui l'ho visto,” Thad sbuffò, ma Kurt continuò ignorandolo “ma solo poco fa mi sono reso conto che era solo una stupida cotta. Ho visto il vero Blaine, i suoi difetti, e ho capito di non amarlo. Mentre tu, Thad. Ho visto anche i tuoi di difetti e so che dovrò ancora imparare molto su te, ma sarò felicissimo di farlo se tu me lo consentirai”

E gli sorrise in un modo in cui solo Kurt sapeva fare. Thad non resistette più e si avvicinò al suo viso, lentamente, godendosi di quegli attimi che precedono il fatidico momento, osservando Kurt chiudere gli occhi e sporgere il viso verso il suo con le labbra dischiuse... in quel momento gli sembrò così vulnerabile, come se si stesse abbandonando totalmente a lui.

Il bacio arrivò, dolce come non lo era mai stato, ma allo stesso tempo intenso, emozionale.

In quel momento Thad fu sicuro che insieme avrebbero potuto affrontare qualsiasi cosa.

Anche gli sguardi sconvolti dei Warblers quando li avrebbero visti il giorno seguente mano nella mano. Flint si sarebbe arrabbiato, Blaine sarebbe stato deluso, tutti gli altri si sarebbero sconvolti e qualcun'altro che aveva aveva scommesso su di loro (come Trant) sarebbe stato soddisfatto.

Ma tutti con il tempo avrebbero capito, vedendo il sentimento che legava i due ragazzi e accettandoli come coppia, chi più chi meno velocemente. Presto le Hammerwood sarebbero divenute di moda . Magari Blaine, per il dispiacere di tutti, avrebbe ricominciato a fare serenate a commessi scandalizzati fin quando ne avrebbe finalmente trovato uno abbastanza stupido da dargli il suo numero di telefono e cadere vittima dei malefici Gremlins che erano sempre lì.

Ma in quel momento, mentre era steso sul letto sopra Kurt intento ad assaggiare le sue labbra, Thad si disse che per il resto ci sarebbe stato tempo... ora contavano solo loro.

Angolo dell'autrice:

Quindi, volevo spiegare che ho scritto questa one perchè ci sono rimasta male di come finiva la storia tra Kurt e Thad, e perchè trovo che insieme siano assolutamente fantasticissimi! Mi sono ispirata in particolar modo ad una frase del capitolo di cui parla la storia:

…. E Harwood si chiese se quel legame che sentiva di provare con il più piccolo fosse solo una sensazione sua o, se, in un remoto angolo del suo cuore, anche Kurt lo sentisse forte.

Mi ha davvero colpita e non ho potuto fare a meno di immaginare un'alternativa, ovvero “e se Kurt ricambiasse i sentimenti di Thad?” spero di non aver fatto i personaggi troppo OOC...ho cercato di attenermi ai caratteri che gli ha dato Chemical Lady il più possibile. Inoltre c'è anche una punta di ironia per smorzare la serietà.

Gradirei leggere cosa ne pensate: si accettano, ovviamente, anche critiche, ma tenete conto che questa è anche la prima storia in assoluto che pubblico.

Grazie in anticipo,

da Cla!