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Autore: Densie Arya    09/07/2011    4 recensioni
Pairing: Draco/Astoria (occasionalmente Draco/Pansy Astoria/Blaise, mai nei particolari.)
Astoria Greengrass è oppressa dal peso della sua famiglia, sopratutto dalla figura imponente di sua sorella Daphne.
Le sue amiche, se così si possono definire, sono solo delle ragazze invidiose e senza alcun affetto verso di lei.
Draco Malfoy è oppresso dal peso della sua famiglia, soprattutto dalla figura impotente di suo padre.
Sulle sue spalle grava il futuro del nome della sua nobile stirpe, e lui deve riuscire ad uccidere Albus Silente, come Voi-Sapete-Chi gli ha ordinato.
Eppure succede qualcosa che neppure lui aveva previsto: la McGranitt punisce Tiger e Goyle.
Ora chi lo aiuterà con il suo piano?
Chi altri se non quella fastidiosa ragazzina con la risposta pronta?
E una volta che il piano sarà attuato, cosa porterà Draco a sposare Astoria?
-Cambiamenti lievi del 6 e del 7 libro. Nulla a che vedere con la storia generale (Silente che muore... Harry che cerca gli Horcrux e sconfigge il cattivone Lord Voldemort. Insomma, tutto invariato.)
-Cercherò di rendere Draco il più IC possibile, se vedete qualcosa che non va, segnalatemelo.
-Il rating potrebbe salire.
COMMENTATE!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Draco/Astoria
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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L'Odioso Draco Malfoy e la mia Maledetta Voglia di Guai
Capitolo 2 – Cosa Si E’ Disposti A Fare.. Per Amore?

All’inizio non capivo il motivo che ha spinto Draco Malfoy a chiedere il mio aiuto, ma pian piano in me si affermava una realtà sempre più imponente: qualunque cosa facesse lì, doveva essere davvero importante.
Quando ne ho avuto la conferma? Beh, circa due settimane dopo l’ultimo episodio.
Convenevoli a parte, seppur passassimo molto tempo insieme, Draco non si rivelò essere particolarmente logorroico.
Tutt’altro.
Passa interminabili momenti senza parlare e, a dirla tutta, questa situazione inizia a starmi un po’ stretta.
“Draco? E’ ora di andare...” dico, con la faccia nella Stanza delle Necessità e il resto del corpo fuori.
“Vattene, Greengrass!” sento la sua voce, ma non proprio come me l’aspettavo.
Invece di essere freddo e distaccato come al solito, si poteva sentire chiaramente panico e tristezza.
“Nessuno mi dice quello che devo...” mi blocco, mentre lo raggiungo verso il punto dove lavora di solito.
La Stanza delle Cose Nascoste è grande quanto un piccolo paesello.
Quando arrivo nei pressi del grande armadio, che sembra suscitare molto interesse in Draco, la vista mi sconvolge.
Lui è a terra, con la faccia tra le mani, in una posizione che riesce ad angosciare anche me.
Non si accorge della mia presenza, non sembra neppure aver sentito le mie ultime parole.
“...fare.” concludo, con un tono tutto diverso dal precedente.
Lui, di tutta risposta, si alza velocemente e mi punta la bacchetta sul petto.
I suoi occhi sono rossi, ma la sua espressione non lascia trasparire niente di quel che ha provato fino ad ora.
“Ti avevo detto di andartene, Greengrass!” la sua voce è quasi un urlo.
Non l’ho mai visto così: ora, oltre alla tenerezza suscitata da quella visione, mi fa paura.
Terrore.
E lui, ovviamente, lo capisce dal mio sguardo.
“Ora vattene, Greengrass! E se solo osi dire a qualcuno quel che hai visto... Nemmeno tuo padre potrebbe contrastare Fenrir Greyback.”
Nessuna lacrima scenderà dal mio volto, mai.
Io, com’è ovvio che sia, scappo.
Non per te.
Mai.
Non piangerò mai per te, Draco.
Ti voglio.
Nessuna lacrima scenderà dal mio volto, mai.
Perché Pansy sì? E Daphne? Sei stato con entrambe. Perché con me non ci hai neppure provato?
Non per te.
Ti amo.
Non piangerò mai per te, Draco.
Ti amo da quando sei stato a cena a casa mia, due anni fa.
Una lacrima solitaria solca il mio viso.
Nessun’altra lacrima scenderà dal mio volto, mai.
Per te.
Non piangerò più per te, Draco.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
POV Draco
E’ tutto inutile, non ce la farò mai a terminare il lavoro entro Luglio, come mi ha chiesto il Signore Oscuro.
E mi ucciderà.
La mia famiglia cadrà in miseria, in lutto, in vergogna.
Tutto a causa mia.
Non voglio dover uccidere Silente.
Sarà un po’ pazzo, rimbambito, filopotter e fondamentalmente buono, che odio!
Ma io non sono un assassino.
Neanche l’Oscuro Signore in persona è riuscito ad ucciderlo.
Perché io?
Mio padre ha fallito il recupero della profezia al Ministero, ecco perché.
Perché io devo sempre pagare gli errori e le scelte dei miei genitori?
Quel Marchio Nero sul mio avambraccio sinistro non sarà mai un simbolo di lealtà verso il mio Signore, ma un segno indelebile della mia impotenza.
Odio essere impotente.
Impotente verso il mio futuro.
Sorpasso la parete di pietra della mia Sala Comune e poso la bacchetta sul tavolino più vicino, poi il mio sguardo corre verso una persona sdraiata sul divanetto più lungo.
E’ piuttosto tardi ormai, sono passate circa 6 ore da quando l’ho cacciata via in quel brusco modo.
Quasi mi sento in colpa.
Quasi.
Mi avvicino e mi siedo sulla poltrona di fronte a lei.
Lei, ovviamente, sta dormendo.
E’ quasi l’una.
Il mio sguardo si posa sul suo corpo sottile e piccolo.
Così diverso da quello di sua sorella.
Meno maturo, certamente.
I suoi lineamenti del viso sono più dolci, più innocenti.
Come ho potuto credere che avresti potuto aiutarmi?
Non ti trascinerò nell’oblio dove sono destinato a cadere io.
Io non ho più speranze, ormai.
Non è giusto chiederti di abbandonare la tua innocenza per coadiuvarmi in questa impresa impossibile.
Quando dormi quel cipiglio sulla tua fronte sparisce, lasciando spazio ad un’espressione tranquilla che non ti ho mai visto.
Forse perché io non sono esattamente il tipo che ti fa sentire tranquilla.
Vero, Astoria?
Sei sempre così impegnata a rispondermi a tono che non sono mai riuscito a capire che c’è qualcosa di diverso in quello che sei.
Come se nessuno sappia chi sei realmente.
Me lo chiedo da giorni, ormai, perché ho chiesto aiuto proprio a te.
E la risposta è già con me.
Ma non lo saprai mai, piccola Greengrass.
Io sono Draco Malfoy, e voglio restare da solo fino alla fine dei miei giorni.
La mia morte prematura non dovrà ferire nessun altro.
Solo me.
E’ la mia morte, dopotutto.
Forse mia madre se ne farà una ragione.
Zia Bellatrix, per spaventarmi (forse), ha detto che non appena sarò morto i miei genitori avranno un altro figlio, per dimenticarmi.
Io non voglio crederci.
Li odio già abbastanza per aver immischiato in questa assurda faccenda.
Astoria apre gli occhi, interrompendo qualsiasi mio pensiero.
Devo tenerla lontana da me.
Non voglio avere qualcun altro sulla mia coscienza.
Oltre me e Silente (se riuscirò nella mia impresa impossibile, si intende).
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
POV Astoria
Apro gli occhi e di istinto mi stiracchio, ci metto un po’ prima di capire che Draco è davanti a me.
Devo dire qualcosa di pungente, ora!
“Sembra tu abbia visto un fantasma, Malfoy.”
“Forse sembri un fantasma, appena sveglia.”
Uhm. Cosa dovrei dirgli?
Mi alzo, aggiustandomi la gonna in maniera nervosa.
“Suppongo che tra noi non ci sia più alcun...”
Proprio in quel momento, Blaise scende le scale.
Mi guarda di traverso, ma è verso Malfoy che punta la bacchetta.
“Credevo fossi più astuto, Malfoy. Farti la mia ragazza nella Sala Comune non è esattamente un’azione che può definirti tale.” Blaise Zabini è il più cretino del mondo!
“E cosa ti fa credere che..” non riesce a finire la frase.
“Stupeficium!”
Mi metto tra Draco e Blaise.
“Protego”
Il mio incantesimo funziona, ma è troppo debole per reindirizzare l’attacco.
“Così lo difendi, anche?”
“Non avevo bisogno dell’aiuto di una ragazzina.” mi rivolge uno sguardo glaciale e schifato e poi la sua attenzione si concentra su Blaise.
“Spero che tu sappia contro chi ti sei messo, Zabini.”
“Nessuno tocca ciò che è mio, Malfoy.”
“SMETTETELA, entrambi!” sospiro, senza più alcuna pazienza e con il cuore in frantumi per l’ultimo sguardo di quel lurido schifoso. “Tra me e questo ragazzino viziato non ci sarà mai nulla, Blaise. Ora decidi, o la smetti con queste patetiche scenate di gelosia, o per me...”
Non continuo la frase, so già la risposta guardandolo negli occhi.
Pende dalle mie labbra.
Povero illuso.
“Beh, Buonanotte, Malfoy. Spero davvero che soffocherai con il cuscino.”
“Zabini, davvero ti fai tenere in pugno in questo modo?”
Faccio un cenno al mio ragazzo di non rispondere.
“Io ho qualcosa che i suoi amici non avranno mai.”
Detto questo, mi dirigo verso il mio ragazzo che mi cinge le spalle e lo bacio.
Sì, lo sto facendo per innervosire quel ragazzino viziato.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Sembra tutto così... Surreale.
Draco ha tentato di uccidere Silente, Piton lo ha fatto.
Un sacco di Mangiamorte dentro Hogwarts.
Non ricordo praticamente nulla di ieri sera.
Hogwarts sembra caduta in un silenzio magico, oggi.
Nessuno parla, nessuno mangia, nessuno gioca a scacchi e nessuno si rincorre nel parco.
Credo che siamo finiti.
“Astoria.” mi saluta qualcuno, ma io fingo di non vedere.
Ho perso Draco.
Draco è un Mangiamorte.
Ormai ne sono certa.
E non voglio più stare con lui.
Non condivido gli ideali del Signore Oscuro, seppur io sia vagamente fiera di essere Purosangue e non abbia subito perdite tra i miei cari.
Non voglio finire in mezzo alla guerra. Ci perderei troppo.
“Ehi, Story, cosa c’è che non va?” mi chiede mia sorella, lisciandomi i capelli.
“E’ vero? Draco ha tentato di uccidere Silente, come dice Potter?”
“Da quando in qua crediamo a ciò che dice Potter?”
“Tu sai qualcosa, Daphne! Devi dirmelo!”
“Perché credi nostro padre ci abbia avvertito più volte? Non ci sono dubbi, Draco è uno di loro.”
La mia espressione è ormai indecifrabile.
Avrebbe potuto dirmelo, ma non l’ha fatto. Non si è fidato di me.
E poi, perché avrebbe dovuto? Lui è Draco Lucius Malfoy, sono io quella perdutamente innamorata.
“Sbaglio o ti avevo detto che Draco è Off-limits? Perché tutti questi problemi?”
“Blaise... Lui è strano. Credo voglia seguirlo.” chi credi mi abbia raccontato quel che ha detto Potter, sorellina? “Beh, andiamo in Sala Grande, oppure qualcuno potrebbe insospettirsi.”
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Oggi è il giorno del funerale. Tutti sembrano meno pronti che mai a dire addio al Preside.
Il Preside migliore di Hogwarts.
Non lo avrei mai detto, non è mai stato molto amato tra noi Serpeverde.
Eppure, la sua morte ha avuto una strana ripercussione generale.
Mi avvicino alla Tavolata di Grifondoro, contro l'aspettativa di chiunque.
Ho bisogno di risposte.
“Potter?” dico, per farlo girare. Tutti mi guardano, ma non mi interessa. Non ora.
Lui è l’ultimo a girarsi verso di me, evidentemente troppo preso ad osservare il Ministro e il maggiore dei fratelli Weasley. Almeno credo. (NDA. Osserva Percy, ma Astoria non conosce gli altri, né ricorda che in realtà ci sono Charlie e Bill, prima di lui.)
“Avrei bisogno di parlarti.” Lui mi guarda, incuriosito, spento ma non mi dice di no.
Contro qualsiasi mia aspettativa, ed evidentemente anche contro quella di Ginny Weasley accanto a lui che lo guarda torva, lui si alza e mi fa cenno di uscire.
“Io... Sei la sorella di Daphne Greengrass, giusto?”
Annuisco, senza alcuna espressione sul viso, e gli allungo la mia mano.
“Astoria.” mi presento, senza saper bene fino a che punto mi sarei spinta per salvare la faccia a Draco.
Devo dargli una via d’uscita, ma solo se ciò che ha raccontato Potter è vero.
“E’ vero? Draco... Ha tentato di uccidere Silente? Ha il Marchio Nero? Ha usato l’Armadio Svanitore?”
“Come.. Come sai dell’Armadio?”
“Ti darò qualsiasi risposta tu stia cercando, Potter. Prima dimmi la verità su di lui.”
La mia curiosità verso quelle informazioni gli sembra piuttosto strana.
Come biasimarlo? Per tutti io sono solo la ragazza di Zabini.
“Tutto vero.”
“Collaborerò, Potter. E non intendo che ti darò una mano durante la battaglia. Mi infiltrerò tra le schiere dei Mangiamorte. Potrò darti notizie e qualsiasi altra cosa ti serva.”
“Immagino che i miei pregiudizi siano un po’ ovvi, ma tu cosa ci guadagni? E poi, hai solo 14 anni e l’anno prossimo sarai a scuola...”
“Nel caso in cui tu dovessi vincere contro l’Oscuro Signore, dovrai riabilitare il mio cognome. Mio padre è stato più volte accusato di essere una spia, e io non voglio rimetterci. E dovrai ristabilire lo status di un’altra famiglia che sceglierò. E’ vero, ho 14 anni, ma ho il mio modo personale di comunicare con mio padre. Non preoccuparti.”
“Scusami, Astoria, ora devo andare. Credo... che tu possa parlarne con la McGranitt, non sembrerà sospetto, fingerai solamente di avere dei problemi con la promozione in Trasfigurazione. Dille che abbiamo un accordo.”
  
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