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Autore: Lord_Envy    10/07/2011    3 recensioni
Il secondo (atteso?) capitolo della saga "Dèi ed altri dèi" è qui! Avviso chi seguirà la storia che questo secondo 'libro' analizzerà meglio i caratteri dei vari protagonisti e si vedranno nascere relazioni più concrete... ecco a voi una citazione:
''Allora, che vi sta succedendo?'' domandò la donna ma nessuno dei quattro rispose.
''Tranquilli, so tutto di voi'' sussurrò sorridendo e i quattro si irrigidirono scambiandosi sguardi preoccupati ''Mi manda il professor Fos. Lui al momento è occupato con faccende burocratiche troppo noiose'' e gesticolò guardando in alto.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domani ho gli orali :@ scusate il ritardo ma la maturità è impegnativa XD
 
Dancing part II
 
Wasser fu aiutato da Jord a sedersi su una panchina poco lontana da lì per poi andare a prendergli un po' d'acqua.
''Come stai?'' domandò Led sedendosi accanto.
''Stanco...'' disse portandosi una mano sulla fronte per staccarsi le gocce di sudore e le lacrime congelate dalla ragazza.
''Ti aiuto?'' domandò con fare materno mentre appoggiava la testa sulla sua spalla.
''No... faccio da solo.'' sorrise debolmente poco prima di inarcare la schiena dal dolore.
''Stai bene?'' domandò Led sollevandosi di scatto vedendo il ragazzo contorcersi. Wasser aveva le labbra serrate mentre con il solo braccio destro tentava di togliersi la giacca e successivamente la camicia.
''Che fai? Vuoi una mano?'' domandò Led preoccupata ma Wasser rispose con un secco 'no' mentre si sbottonò solo i primi tre bottoni della camicia.
Mantenendo costante quell'espressione di dolore trattenuto, il ragazzo si scoprì la spalla sinistra la quale era completamente ricoperta da cristalli azzurrini e gelidi.
Led si portò una mano sulla bocca mentre un senso di colpa la riempì fino al midollo.
''Scusa...'' sussurrò mentre si alzò dalla panchina ed entrò nel locale ignorando le frasi che Wasser le urlava per rassicurarla che non la riteneva responsabile.
* * * * *
''Stai bene? Ti vedo sotto shock...'' comentò Fuel vedendo Brand evidentemente turbata.
''Cosa? Sì, sto bene... hai visto Luft?'' domandò sondando la sala da ballo per trovarla (perché una persona che ha voglia di piangere ha voglia di mettersi al centro pista... perdonatela.).
''No. Vieni, sediamoci.'' la invitò ma nel corpo di Brand circolava ancora troppa adrenalina per calmarsi.
''Sei bollente...'' commentò Fuel toccandole il polso e abbracciandola successivamente.
Appena in contatto con il petto del ragazzo, Brand esplose in pianto. Aveva accumulato tante tensioni in quei pochi minuti e ora quello di cui aveva bisogno e che non avrebbe mai potuto prevedere era un semplice abbraccio dalla persona che lei amava.
''Va meglio?'' domandò Fuel dopo qualche minuto e Brand si limitò ad annuire affondando ancora di più la testa nella sua camicia e stringendolo di più.
* * * * *
''Jord... Perché hai la camicia stropicciata?'' domandò Opera con un tono a metà fra il sospettoso e il preoccupato.
''Niente, ho dovuto trattenere Wasser dall'ammazzare Torm.'' spiegò il ragazzo stravaccandosi sul divanetto in pelle bianca che per poco con cedette al suo peso.
''Oddio! Perché? Che è successo?'' chiese Opera raggiungendo il suo cavaliere sul divanetto.
''No, una sciocchezza. Sai come sono fatti entrambi!'' disse, incapace di inventare una balla colossale in così poco tempo.
Impigrito dall'avvenimento che sarebbe rimasto comunque nella sua mente per tanto tempo, Jord scivolò sul divano fino a stendersi completamente e prima che potesse accorgersene si ritrovò Opera stesa su di lui che gli accarezzava i capelli.
''Sai cosa ci vorrebbe per migliorare la serata?'' domandò la ragazza poggiando la sua testa al petto di Jord.
''Cosa?'' mormorò Jord stropicciandosi un occhio.
''Un bacio!'' disse Opera avvicinandosi alle labbra del ragazzo.
* * * * * 
Ironia volle che l'unica persona a vedere che fine avesse fatto Luft fu, niente poco di meno che (rullo di tamburi) Silva.
Si stava facendo baciare dal suo cavaliere quando notò la ragazzina entrare in bagno.
Con una scusa si allontanò da quella piovra (che trallaltro era non sapeva neanche baciare bene) e si avvicinò alla porta del bagno aprendola con la stessa cautela di un artificiere all'opera.
Aprì la porta sulla quale troneggiava la scritta Signore ed entrò nella stanza tutta bianca con lavandini, specchio babilonico e una decina di cabine.
Silva iniziò a scandagliare acusticamente il territorio perché non riusciva a capire dove si fosse rintanata la ragazzina ma alla fine riuscì a percepire un tenue singhiozzo.
Silva bussò timidamente.
''Occupato!'' annunciò Luft con voce spezzata.
''Sono Silva... Tutto bene? Ti ho vista piangere.'' spiegò la ragazza appoggiando l'orecchio contro la porta.
''S-sì.'' singhiozzò asciugandosi le lacrime dal volto.
''Va bene. Prendi - e passò un fazzoletto di stoffa sotto la soglia della porta- é pieno di lavanda: ti farà sentire meglio.'' 
''Grazie.'' sussurrò Luft prendendo il pezzo di stoffa da sotto la porta.
* * * * *
''Non mi dire che hai pianto anche tu!'' si lamentò Wasser mentre vide arrivare Brand.
''Taci!'' disse sbattendo la borsetta sulla panchina e appoggiando le mani sulla sua spalla.
''Cavolo... si è data da fare!'' commentò Brand vedendo tutto il braccio sinistro del ragazzo.
''Non l'ha fatto apposta: é stato un incidente!'' ruggì cercando di non far trasparire il dolore che provava.
''Luft come sta?'' domandò mentre sentiva già un formicolio al braccio.
''Non lo so. Tu come stai?'' sorrise Brand mentre si dava da fare a scongerargli il braccio.
''Sto benissimo... sto 'da Wasser' '' commentò annuendo ''Ehi, Aquila, pronto a tornare a casa?'' aggiunse il biondo non appena vide Jord uscire dal locale.
''Mmm? Sì... sì...'' rispose il ragazzino sedendosi affianco al ragazzo. ''Come mai sei così felice?'' domandò distrattamente.
''Perché Led gli ha congelato il braccio in segno d'amore.'' ironizzò Brand mentre finiva di sciogliere l'ultima brina rimasta.
''Divertente!'' ironizzò ''Veramente non so perché... deve per forza esserci un motivo per cui io debba essere felice?'' domandò il biondo mentre vedeva arrivare Fuel, Luft e Led.
 
 
''Come sarebbe a dire che torni con Fuel e Brand?'' protestò Wasser tentando di moderare il volume della voce.
''Perché non voglio rischiare di congelarti mentre stai alla guida... é un'esperienza che non voglio ripetere.'' disse Led ricordando il suo passato.
''Ma non accadrà...'' obiettò Wasser che non finì la frase poiché fulminato dallo sguardo della ragazza che diceva 'Mai stai zitto che lo sai che può accadere'.
''Bene... ma appena arrivi a casa chiamami!''  ordinò il ragazzo mentre si allontanava con Luft e Jord.
Luft si sedette davanti mentre Jord si stese sul sedile posteriore.
''Pronti?'' domandò Wasser mentre accedenva l'auto con troppa determinazione e, senza neanche aspettare le risposte, sgommò via.
''Grazie per aver accettato di darmi il passaggio.'' disse educatamente Led salendo nella macchina di Fuel.
''Non voglio che tu faccia del male a Wasser!'' rispose prontamente Brand senza degnarla di uno sguardo.
 * * * * *
Il silenzio nella macchina di Wasser era insopportabile. Nessuno accese la radio e nessuno osava proferir parola chi per tristezza, chi per rabbia e chi per shock.
''Mi aspettavo qualcosa di diverso.'' commentò Jord mentre appoggiava il mento sul sedile di Luft.
''Cosa?'' domandò Wasser mentre guardava pensieroso la strada.
''Tutta questa serata... Io ed Opera... Tu con Led poi...'' commentò Jord lasciando la frase in sospeso più per incapacità di completarla che per altro.
''Io e Led cosa?'' domandò mentre stringeva le mani attorno al volante.
''Niente... Ti fa male stare vicino a lei, ma questo lo sai.'' commentò Jord tornando ad appoggiare la schiena sul sedile posteriore e a guardare il panorama notturno.
Calò di nuovo il silenzio e nessuno parlò fino a quando Wasser non riaccompagnò il suo amico a casa.
Il biondo si accorse che l'amica si era addormentata così decise di guidare in silenzio, senza disturbarla e lasciandola in pace almeno nella dimensione onirica, fino a quando non parcheggiò sotto la sua casa.
''Luft, sveglia...'' disse il ragazzo scuotendola leggermente. La ragazzina aprì gli occhi e per un millesimo di secondo pensò di aver sognato tutto, che era stato un assurdo gioco della mente da subito dopo, vedendo le nocche ferite di Wasser, realizzò che era tutto accaduto per davvero e si ritrovò a piangere fra le braccia dell'amico.
''Tranquilla non mi mettero a piangere anche io, questa volta!'' sorrise Wasser accarezzandole i capelli.
''Lo odio!'' singhiozzò la ragazzina abbracciando ancora di più l'amico.
* * * * *
''Aspetta, ti accompagno sotto al portone.'' disse Brand sganciando la cintura e uscendo dall'autovettura giusto per approfittare di quel momento senza Fuel in cui avrebbero potuto parlar chiaro lei e Led.
''Come sei gentile!'' commentò acidamente la bionda mentre iniziava ad alzare il passo.
''Ferma, aspetta. Lo so che io e te non potremo mai andare d'accordo ma so anche che tu tieni a Wasser quindi, ti prego, lascialo! Non capisci che con la tua sola presenza lo fai soffrire? L'acqua si indebolisce a stare vicino al ghiaccio.'' spiegò la ragazza senza mezzi termini.
''Io lo aiuto con la sua empatia... io lo amo!'' rispose Led mentre una lacrima accennò ad una discesa subito bloccata dal cambiamento dello stato liquido a solido.
''Vuoi sapere quello che prova a stare vicino a te? Dammi la mano!'' e appena Led accettò, poggiò la sua mano sul palmo delicato di Brand.
Ghiaccio e fuoco non vanno d'accordo, si sa, quindi non fu solo Led quella che percepì dolore ma anche Brand si sentì più debole tanto da iniziare a barcollare.
''Ecco, ora che sai quel che prova spero che tu sappia quello che devi fare.'' disse e senza neanche aspettare che la bionda si riprendesse dalla fitta di dolore o che per lo meno la smettesse di ansimare affannosamente, Brand tornò alla macchina.
''Cosa vi siete dette?'' domandò Fuel girando l'angolo.
''Cose da donne.'' spiegò Brand aprendo la borsetta per prendere il cellulare.
''Sai, la prossima settimana potrei anche saltare qualche lezione all'università...'' disse il ragazzo sorridendo in modo innocente ma anche ambiguo.
''Evviva l'ignoranza.'' commentò la rossa che quasi si pentì di abitare così vicino alla casa di Led.
''Quindi... alla prossima settimana.'' e così dicendo Brand scese dalla macchina senza neanche aspettare o tentare o sperare di ricevere un bacio dal ragazzo. Non capiva perché avesse avuto quella premonizione fasulla ma poco dopo dovette girarsi perché Fuel la stava inseguendo.
''Hai dimenticato il cellulare in macchina.'' spiegò porgendo il cellulare alla ragazza e, senza logica o previsione, la prese per i fianchi e la baciò proprio come nella sua premonizione. 
  
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