Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Acardia17    10/07/2011    7 recensioni
Il cuore di Draco è colato in una pozza ai suoi piedi.
Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
Genere: Guerra, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: With my heart at your feet
Autrice: Acardia17
Beta: nessuna, tutti gli erroracci sono miei. Ne sono estremamente gelosa, ma ci rinuncerò volentieri, se qualcuno vorrà farmeli notare ;)
Pairing: Draco/Hermione
Rating: arancione
Genere: Introspettivo, sentimentale, angst
Contoparole: quasi 800
Noticine informative: scritta per “I Shipping”, teoricamente per la meravigliosissima “Woodstock – la maratona dell’amore libero” (gente, chiunque voglia partecipare ha tempo fino a martedì alle 20.00! Solo per questa volta non è neppure necessaria l'iscrizione: cogliete l'occasione e assaporate un po' di sana scrittura creativa in libertà e soprattutto in compagnia!), ma non è che mi sia uscita granchè romantica :D

Buona lettura ;)




WITH MY HEART AT YOUR FEET




L’odore gli penetrò le narici come un ago, tessendo ricami sanguinanti fino alla sua fronte. Fu l’odore, quell’insopportabile fetore tanto intenso da avere perfino un colore – un giallognolo opalescente e lattiginoso – nell’aria rarefatta dell’infermeria, a mozzargli il fiato in gola e a fargli montare le lacrime agli occhi, un conato di vomito attorcigliato attorno alle corde vocali come un viticcio. Fu l’odore, ancora prima del contatto con la carne ancora calda, a fargli desiderare di perdere conoscenza in quello stesso istante, prima di avere bisogno di prendere fiato e dovere socchiudere le labbra, o inspirare dal naso.

Draco esalò un unico gemito terrorizzato mentre le dita della Granger gli stringevano più forte i capelli e gli premevano il viso verso il basso.

- Lo vedi, ora? – la sentì urlare tra un singhiozzo e l’altro. – Lo vedi?!

No, Draco non lo vedeva. Aveva chiuso gli occhi nel momento stesso in cui lei gli aveva conficcato la punta della bacchetta nell’addome e aveva proteso minacciosamente il braccio verso il suo viso.

Li aveva tenuti chiusi, quando aveva avvertito il suo pugno stringersi alla base della propria nuca, e aveva strizzato le palpebre come se ne andasse della propria vita quando la presa sui suoi capelli si era trasformata in una morsa rabbiosa, che l’aveva trascinato verso il corpo inerte steso sul lettino di fianco a loro.

Nel preciso momento in cui il suo volto era stato schiacciato sulla ferita provocata da una Maledizione da Taglio, la medesima ferita che aveva appena condotto un uomo alla morte, aveva percepito distintamente il cuore scoppiare, imbrattare la gabbia toracica di brandelli e discendere, gocciolando tra un osso all’altro, in direzione dei propri piedi.

Pregò che la Granger lo Schiantasse, che lo pugnalasse con la bacchetta, che serrasse le dita sulla sua nuca abbastanza forte da tramortirlo, invece lei mantenne salda la propria presa nonostante i singhiozzi, lasciandolo annaspare nella tremenda consapevolezza di stare respirando sul ventre squarciato di un morto e di stare inalando il tanfo di una ferita letale.

Gli occhi gli si colmarono di lacrime, ma continuò a tenerli chiusi, mentre le ciglia gli si tingevano di rosso e uno sciame di suppliche gli brusiva zigzagando attraverso le maledizioni tra un orecchio e l’altro, stordendolo.

- Siamo in guerra, Malfoy, - strillò di nuovo la Granger, puntando con più forza la bacchetta sul suo addome.

Draco avrebbe voluto gridare “Lo so! Lo so, cazzo!”, ma non si grida senza aria nei polmoni.

La odiò, la odiò dal profondo del proprio cuore spanto in una pozza indistinta sulle piante dei propri piedi.

Per favore, lo so.

La libertà giunse inaspettata. Qualche attimo dopo, la Granger esalò un singulto più tremulo degli altri e il suo corpo perse forza alla stessa velocità con la quale quel flebile suono si perse nell’aria, dissolvendosi. Le sue mani si schiusero come fiori, e la sua bacchetta cadde a terra con un ticchettio quasi impercettibile.

L’istante successivo Draco si trovava a tre lunghe falcate di distanza dalla branda, il petto scosso da profondi respiri affannati, le ginocchia molli e la testa leggera, con la sensazione che di lì a poco sarebbe svenuto anche senza l’ausilio della Granger.

- Mi dispiace, - pigolò lei, le nocche premute contro le labbra. – Mi dispiace.

Raccolse un asciugamano pulito dalla pila disposta accanto al lettino con dita tremanti quanto le onde frenetiche dei suoi capelli e glielo porse, cerea in viso.

Draco esitò prima di afferrarlo, poi crollò in ginocchio, incapace di reggersi oltre in piedi. Gli parve di aver perso definitivamente l’uso delle gambe.

La Granger continuò a pigolare scuse a lungo mentre gli sottraeva la salvietta dalle mani e cominciava a tamponargli il volto sporco di sangue, per poi sussurrare un incantesimo di pulizia.

Draco la osservò tra le ciglia, lo sguardo vacuo e perso, la saliva raggrumata attorno a un minuscolo frammento vermiglio giunto fin all’interno delle proprie labbra e non ancora leccato via.

Non era questo che si era aspettato quando aveva accettato di fuggire dal Malfoy Manor e di collaborare con l’Ordine: la morte era terribilmente più scioccante quando vissuta dal lato di chi ha subito la perdita.

Quando gli era stato proposto di rendersi utile nell’infermeria da campo, quale Pozionista e tuttofare, non era questo che si era aspettato di affrontare.

Non si era aspettato di affrontare neppure le lacrime della Granger, che gli strofinava il viso e ripeteva – Scusa, scusa, scusa, - senza sosta, come rivoli di sangue che continuano a sgorgare da una ferita.

Nonostante tutto, gli sembrarono una cosa bellissima.

Gli parvero la cosa più simile all’amore che avesse mai visto.

E la odiò, la odiò dal profondo del proprio cuore spanto in una pozza indistinta sulle piante dei propri piedi, ma stavolta non desiderò affatto perdere conoscenza.




Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!

I Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Acardia17