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Autore: Sapphire313    12/07/2011    7 recensioni
Guardava le onde del mare infrangersi sulla spiaggia in un lento sciabordio, riflettendo in una luce arancione gli ultimi raggi del sole che poco a poco tramontava dietro all'orizzonte.
Era uno splendido tramonto che concludeva una calda giornata d’estate ma a lui decisamente non interessava.
Ciò che turbava la sua solita freddezza era la città stessa.

Partecipa al concorso "Le fanfiction dell'estate"; vi chiedo quindi di recensire, anche solo con un rapido commento.
Sacrificate cinque minuti della vostra vita per una buona causa!
[Accenni di Betelgeuse Shipping, Cyrus x Martes]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Cyrus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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Pathetic Sunshine

Guardava le onde del mare infrangersi sulla spiaggia in un lento sciabordio, riflettendo in una luce arancione gli ultimi raggi del sole che poco a poco tramontava dietro all'orizzonte.
Era uno splendido tramonto che concludeva una calda giornata d’estate ma a lui decisamente non interessava.
Ciò che turbava la sua solita freddezza era la città stessa.
Già, perché solo il fatto di trovarsi nella sua città natale e di poter osservare dall'alto quelle strade fatte di  neri pannelli solari, il mercato coperto, quella strana statua a forma di Munchlax, portava alla mente una serie di ricordi che potevano essere definiti tutto fuorché piacevoli.
Strano, da parte sua, dato che solitamente cercava – con successo- di far sparire dalla mente i pensieri futili.
Probabilmente erano il caldo e quello sciocco riverbero della luce solare a distogliere la sua attenzione.

Osservò  lungo le spiagge e le case in tinte pastello, le strade che da ragazzo aveva percorso –prevalentemente di notte per non essere visto dai suoi coetanei decerebrati- e il faro la cui luce non illuminava ancora il mare.
Poteva dire di odiare quella città che lo aveva rifiutato perché non conforme alla massa e perché troppo intelligente per la media ma allo stesso tempo non era riuscito a metterla a ferro e fuoco, non era riuscito a tenerla sotto al suo controllo come era invece successo ad Evopoli o Rupepoli.
E si odiava, per questo, perché non aveva fatto dissolvere i fantasmi del suo passato per poter pensare al futuro di tutti.
Un soffio di vento tiepido gli scompigliò un poco i capelli, sollevando un lembo della giacca grigia.
Posò per un attimo lo sguardo sulla Palestra e poi tornò nuovamente a quello splendido tramonto sul mare.
Ma questa volta qualcosa l'aveva scosso, all'interno.
In quel tepore, in quegli ultimi raggi, sentiva che la causa del fallimento di tutto ciò che aveva progettato non era esclusivamente colpa dell'inettitudine Comandanti e delle Reclute o del diretto intervento della Campionessa e del suo cagnolino da compagnia reclutato grazie a quell’imbecille di Rowan.
No, sentiva che in fondo era anche colpa sua.
E osservare quella città maledetta non faceva che aumentare quella sensazione.
Odiava quella città ma evidentemente non abbastanza da volerla vedere definitivamente distrutta, provata dai Galassia.
-Patetico.-
Strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche in una rarissima dimostrazione di frustrazione e forse, rimpianto.
-Patetico, sono patetico come questa città e questo sporco mondo in balia delle emozioni.-
Si zittì, voltandosi, aveva sentito il rumore di passi che si avvicinavano; grazie alle ultime luci morenti, anche la chioma rossa di Martes si tingeva di riflessi color sangue.
La donna si fermò di fronte al suo maestro.
-Signore, la stiamo aspettando per tornare alla base.-
L’uomo fece un cenno d’assenso e si mise in cammino, non prima di essersi soffermato ancora un po’ ad osservare la sua città.
-Ah, capo, prima di andare mi permetta di dirle solo una cosa.-
Martes gli si era avvicinato ed era impossibile non notare che anche i suoi occhi grandi e luminosi risplendevano in quella calda luce estiva.
-Umano signore, non patetico, umano.-
Cyrus la guardò allontanarsi con passi rapidi, leggermente rossa in viso.
Incredibilmente, sul suo volto stanco si aprì un accenno di sorriso.
-Umano.-

~*~

Chi mi conosce sa che sono fissata ma lo dico a chi ancora non lo avesse capito: si, adoro Cyrus il capo del Team Galassia e si, quasi a livello maniacale.
Essendo uno dei personaggi che sento più vicini, scrivo con estrema soddisfazione fanfic su questo personaggio che altrimenti sarebbe pressoché dimenticato e l’idea di un suo eventuale tartassato passato o futuro mi esalta.
Ah, last but not least, so che per un concorso con giuria popolare è un personaggio un po’ infelice con un accenno di coppia altrettanto sconosciuta (Betelgeuse Shipping, Cyrus x Martes) ma era all’incirca un anno che avevo intenzione di scriverla.
E ogni occasione è buona, no? ~

Spero che vi sia piaciuta (ma che soprattutto siate riusciti a seguire il filo dei miei giri mentali),
Sapphire

   
 
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