12/07/2011
12 recensioniHaruka ridacchiò ancora una volta nello scrivere ad un uomo calvo dall’altra parte dello schermo del pc, quando Setsuna entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle con un rumore sordo che la fece sobbalzare.
“Cosa stai combinando?!” chiese sospirando nell’udire la risata e nel vedere la smorfia compiaciuta dell’amica bionda che si affrettava a chiudere il portatile con fare sospetto.
“Ciao anche a te!”
“Haruka i saluti li tengo per quando so che non stai combinando qualcosa alle mie spalle!” sospirò Setsuna puntando le mani sui propri fianchi e guardandola con sguardo severo.
La bionda si rigirò sulla sedia portandosi le mani dietro la nuca. Guardò per un momento il soffitto con fare indifferente per poi lasciare che il suo sguardo cobalto cercasse quello rubino dell’altra.
“Non sto facendo niente di male! Anzi…”
Quando sostiene di non far danni stai sicura che ne sta architettando uno per complicarti la vita.
A quel pensiero Setsuna sospirò sedendosi sul piccolo divano blu che si trovava dietro di lei.
Incrociò le mani sulle propria ginocchia cercando di mantenere la calma e soprattutto il contegno, anche se sentiva già che sarebbe potuta impazzire a causa di quel demonio biondo e terribilmente affascinante che si trovava davanti.
“Sputa il rospo…quale sarebbe questa nobile causa per cui stai ridacchiando, dunque?!”
Beneficenza, è brutto da dire, pensa Haruka, PENSA!
Un sorriso beffardo si tirò sul suo viso, si alzò dalla sedia mettendo le mani nelle tasche dei Jeans e inclinandosi leggermente verso l’altra le disse “Ti sto cercando un uomo! Sono una brava amica no?!”
Gli occhi di Setsuna si sgranarono a quelle parole, la sua bocca rimase semi aperta prima di sputare una sequenza di insulti ad un volume che Haruka avrebbe definito spacca timpani,
per poi domandarle “Ma ti sei totalmente rincoglionita?!”
La bionda si grattò con una mano i capelli dorati e senza scomporsi face spallucce “credevo di farti felice. Si insomma…sei single da una vita! Vorrai anche tu un uomo no?!”
“Non ho bisogno di un uomo!”
“Di una donna?”
“Haruka, NO!”
“Ehi, ehi, calmati! Chiedevo! Non c’è bisogno di fare l’omofoba in questo modo!”
“Ma quale omofoba?!” Setsuna si alzò incredula gesticolando enfaticamente.
Haruka cercò di nascondere il divertimento che stava provando nel vederla impazzire a causa sua sotto i suoi occhi.
Uno spettacolo esilarante.
“Lo dirò a Michiru!”
“Oh si, così mi sculaccerà perché ho fatto la cattiva bambina!” rise Haruka avviandosi verso la cucina per poi nascondere la testa dentro il frigorifero alla ricerca di qualcosa.
“Ecco brava, rinfrescati le idee!”
“Che fai, mi pedini?” la bionda guardò l’amica maliziosa per poi aprirsi una lattina di coca cola fredda “mi dispiace, ma io sono già impegnata…a Michiru non piacerebbe se avessi una tresca con te!”
“Sei impossibile!” disse esasperata la donna dai lunghi capelli scuri voltandole le spalle e sparendo nella sua camera da letto.
“BELLA E IMPOSSIBILE!” le urlò dietro Haruka.
Mezz’ora dopo Haruka stava mostrando il suo diabolico piano a Setsuna.
Come mi sono lasciata convincere? Setsuna continuava a domandarselo tra sé e sé.
Regola numero uno: mai fidarsi di Haruka se vuoi preservare la sanità mentale.
“E quello chi è?” domandò all’improvviso Setsuna interrompendo il discorso di Haruka ed indicando un uomo con i capelli radi e gli occhi contornati da due occhiaie scure.
“Oh, lui è John!”
“Oh, non me lo rifilerai!”
“Hai anche delle pretese?! Non eri quella che non ne voleva sapere?”
Maledetta Haruka!
“E’ vecchio!! E’ pelato…E’…E’…straniero?!”
John, nome non certo giapponese!
“Fai la razzista…” sentenziò Haruka per poi prendersi uno scappellotto energico sul coppino dall’amica.
“Ahi, manesca! Lo devo scrivere sul tuo profilo!”
“Mi hai fatto persino un profilo?”
La bionda a quella domanda guardò Setsuna come se fosse un caso perso aggiungendo solamente un “ovviamente…”
“Non dirmi che ci hai messo una mia foto!”
“E di chi ce la dovevo mettere scusa?!”
Plutone, dammi la forza!
La donna sospirò arrendendosi. Qualunque orda di demoni sarebbe stata più facile da affrontare e distruggere che le malsane idee di Haruka.
Ormai era inutile pensare di poter vincere quella guerra, era già rassegnata all’idea di trovarsi a cena con uno sconosciuto scelto dall’amica, così si accoccolò sulla sedia, poggiando la testa sulla spalla di Haruka che sobbalzò appena.
Osservò lo schermo del computer mentre l’altra la istruiva sui partiti scelti da lei e tra una risata e una frecciatina, si ritrovò a pensare che lei non aveva bisogno di un uomo o di qualcuno che si prendesse cura di lei, quando aveva già un’amica così a farlo.
Note dell'autrice:
Questa one - shot è sicuramente una no - sense! Mi mancavano i battibecchi tra Sailor Pluto e Sailor Uranus, così come mi aveva proposto qualcuno ho deciso di fare una cosa brevissima per questi due personaggi. Chissà magari ogni tanto potrei scrivere una one shot tra le due, così da riempire le giornate vuote e il tempo in cui non riesco a scrivere cose più "impegnate" a causa di questo caldo che non mi fa prioprio ragionare! XD
Per chi volesse aggiungermi, trova la mia pagina fb (qui su efp)in cui faccio tutti gli aggiornamenti e si sclera insieme :D