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Autore: PULLA68    12/07/2011    13 recensioni
Ciao a tutti.
Volevo proporvi la mia One shot che partecipa al concorso estivo.
Essa è ambientata alla fine del primo anno di scuola di Edward a Forks. Ovviamente Bella deve ancora arrivare ad alleviare il suo dolore per la sua condizione di vampiro solitario.........
Spero che questo Edward tormentato per la sua condizione di vampiro vi piaccia e che soprattutto vi emozioni un pochetto.
Grazie a chiunque la leggerà ….........
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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L'ultimo giorno di scuola


Edward



Cercavo di tenere la mente chiusa per non farmi sommergere dai pensieri gioiosi dei miei compagni di scuola.


Era l'ultimo giorno prima delle vacanze estive e quando la campanella era suonata tutti si erano lanciati fuori dalle classi urlando la loro felicità.

C'era chi si lanciava palloncini pieni d'acqua, chi si tirava uova o farina chi semplicemente rideva felice saltellando come se fosse uscito di prigione.


Sospirai infastidito da tutto quel trambusto, da tutta quella felicità.

Le nuvole ricoprivano il cielo di Forks ma ormai sapevo bene che presto le giornate sarebbero diventate più limpide e il sole avrebbe fatto capolino più spesso fra le spesse nubi che ora lo ricoprivano e nascondevano ai nostri occhi permettendomi di comportarmi quasi come un ragazzo qualsiasi.

Eravamo giunti l'anno prima in quella piccola città proprio perché le giornate di sole erano assai rare e questo ci permetteva di muoverci con più libertà.


Evitando tutto e tutti mi diressi verso la Volvo che mi stava aspettando nel parcheggio della scuola.

La mia classe aveva finito con qualche minuto di anticipo e dovevo aspettare i miei fratelli.

Ovviamente nessuno si girava a guardarmi e nessuno si avvicinava a me. Avevano imparato in poco tempo a evitarci a lasciarci in pace. E di questo non potevo che esserne felice.


Li guardavo scherzare e giocare come se fossero usciti da una scuola elementare e per un attimo una fitta d'invidia mi travolse il cuore.

Non mi ricordavo molto dei miei giorni da umano ma sapevo che se non fossi stato il mostro che ero avrei potuto scherzare e giocare con loro.

Ma ero solo un mostro, un vampiro perennemente assetato di sangue.

O certo avevo bevuto da poco, la sete non bruciava la mia gola come invece succedeva ancora a Jasper, ma avvicinarli, sentire il loro cuore, il loro sangue pompare nelle vene, il loro profumo poteva essere una tentazione troppo forte.

Due ragazze Jessica e Angela passarono vicino a me lanciandomi un sorrisino timido e scrutando con ansia la mia reazione. Alzai gli occhi e sbuffai sperando che si rassegnassero una volta per tutte .

Jessica era stata la più insistente per tutto l'anno e potevo percepire nei suoi pensieri come la speranza di conquistarmi non le fosse ancora passata.

Si stava chiedendo come avrei passato l'estate, se sarei andato al mare o in montagna , se a Settembre all'inizio della scuola mi sarei presentato finalmente abbronzato o se la mia pelle sarebbe rimasta bianca come lo era stata tutto l'anno.

Sbuffai irritato non tanto per i suoi pensieri ma per quello che sapevo sarebbe successo.


L'estate. Tutti loro amavano l'estate.

Niente scuola, pochi compiti da farsi gli ultimi giorni, mattinate passate a dormire, pomeriggi a prendersi la tintarella, serate troppo corte per i loro gusti.

Ma per me invece l'estate era un vero e proprio incubo.

Io odiavo l'estate


Se per loro la chiusura della scuola significava tempo libero e divertimento per me era solo noia, infinita noia.

Non che mi divertissi a scuola. Odiavo stare chiuso in quel luogo angusto a contatto con i loro profumini invitanti, odiavo stare a sentire i professori che ripetevano sempre e solo la stessa cosa che sapevo a memoria, ma almeno sapevo dove dovevo stare e cosa scandiva le mie giornate.


Ora invece avrei avuto le lunghe mattinate da riempire in qualche modo, i pomeriggi da occupare in maniera diversa aspettando che finalmente scendesse il crepuscolo, che finalmente il sole lasciasse il posto alla notte e alla possibilità di uscire e muovermi senza paura di far scoprire agli umani la nostra diversità.

Tutto sarebbe stato uguale, niente avrebbe scandito il passare del tempo. Presto, come gli altri anni, avrei iniziato a confondere le giornate......... mescolandole e riducendole ad un lungo e infinito giorno perenne.


Il sole e l'abbronzatura non erano certo cose adatte a dei vampiri meditai scrutandomi le mie pallide mani. Con un sorriso m'immaginai sdraiato su una spiaggia in costume a brillare come un cristallo Swarosky sotto il sole e sotto gli occhi ammaliati e spaventati degli altri bagnanti. Forse avrebbero chiamato la polizia oppure l'FBI gridando che un extraterrestre era sceso sulla terra e stava facendo un sonnellino sulla spiaggia.

No decisamente era una possibilità da annullare. Niente mare , niente sole e ovviamente niente tintarella per me.

E purtroppo neanche lunghe dormite mattutine. Non era previsto il poter dormire nel pacchetto vampiro, neanche d'estate, neanche durante il periodo delle vacanze.


Sbuffai irrequieto e impaziente.

I pensieri carichi di aspettativa degli altri ragazzi erano decisamente irritanti e finalmente vidi i miei fratelli venire verso di me .

Non li degnai nemmeno di uno sguardo. Ma mi affrettai a salire in macchina smanioso di allontanarmi da quel luogo troppo affollato di pensieri felici.

Cercai di concentrarmi sullo stereo che avevo acceso, di riconoscere le note della canzone che stavano suonando.


Do, Mi, Fa , Do .........

Edward, tutto bene?” la voce mentale di Alice mi distrasse.

Si” borbottai accelerando ancora come se potessi fuggire da me stesso e dalla mia angoscia.

Nessuno parlava, tutto era silenzio ma non nella mia testa. In questo caso il mio non era un dono ma una maledizione, mentre sentivo il loro pensieri invadermi, molesti e irritanti tutti votati alle lunghe giornate che avrebbero potuto passare assieme. Come se non fossero bastate le lunghe notti..... pensai irritato e scontento al ricordo del loro amore che spesso mi sommergeva ricordandomi quanto solo fossi in realtà.

Sentire i loro pensieri carichi di attesa e desiderio era decisamente fastidioso. Avrei voluto poter gridare loro di stare zitti, di tacere. Ma già lo stavano facendo e loro non potevano smettere di pensare proprio come io non potevo smettere di sentire ronzarmi i loro pensieri in testa.


Quando entrammo in casa corsi in camera.

Volevo stare da solo, volevo pensare e calmarmi. Isolarmi come facevo sempre più spesso ultimamente.

Ti stai piangendo nuovamente addosso?” mi avrebbe sicuramente chiesto Emmett,con il suo sorrisino ironico, vedendomi sdraiato sul divano con gli occhi chiusi e le mani strette a pugno come se volessi sbriciolare il mondo. Lui come tutti gli altri sapevano cosa mi stava passando nella mente, ormai mi conoscevano ed ero fin troppo consapevole di quanto fossero tristi per quella specie di depressione che mi colpiva sempre più spesso ultimamente.

Odiavo il mio stato di vampiro e la scuola con la sua routine ma odiavo ancora di più le infinite e monotone giornate che mi aspettavano.


Se la scuola era il mio purgatorio..... l'estate era l'anticamera dell'inferno.


Edward. Vieni dobbiamo andare, sta venendo tardi ” la voce di mio padre mi riscosse dai miei cupi pensieri. Lo guardai enigmatico e stupito, mentre affacciato alla porta mi osservava felice, e ciò che lessi nella sua mente mi strappò un sorriso. Il primo della giornata.


Lui e mia madre sapevano benissimo quello che mi stava passando per la testa, per questo avevano deciso di portarci a caccia di Puma e Orsi per qualche giorno nella vicina riserva. Tutto era già pronto...... d'accordo con i miei fratelli, mi avevano fatto una sorpresa.


E sorridendo scacciai la tristezza dal mio viso e dal mio cuore.

Sicuramente ero un vampiro, sicuramente odiavo esserlo, sicuramente la noia sarebbe tornata , sicuramente odiavo l'estate........ ma avevo una famiglia che mi amava e si preoccupava per me e che soprattutto non mi avrebbe mai lasciato solo.

E scuotendo la testa felice corsi giù per le scale dove mi attendevano tutti per abbracciarmi e donarmi quella serenità di cui avevo tanto bisogno.



E chiudendo un attimo gli occhi immaginai di essere in partenza per le vacanze con la mia famiglia come se fossi stato un umano qualsiasi........unico particolare?

Stavamo andando a caccia di puma........e questo non lo avrei potuto certo inserire nel tema a Settembre.



   
 
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