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Autore: Ale_edgy    12/07/2011    2 recensioni
La mia seconda Fic *si commuove*
indovinate?? sempre una HarryXDougie,ma quanto li amo?
Stavolta i nostri due simpatici amici sono impegnati in una battaglia a palle di neve, che avrà piacevoli risultati. Curiosi? non vi resta che leggere ù_ù
Buona lettura, e se ci scappa una recensione non può che farmi piacere, positiva o negativa che sia u__u
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ammirate. Matrix del futuro- ridacchiò Tom, all’ennesima palla di neve schivata. Alzò le braccia al cielo e fece un giro su se stesso  - Grazie grazie, troppo buoni!-
ad un certo punto una mano, anzi per la precisione un dito, tamburellò due o tre volte sulla spalla del ragazzo, che si voltò tornando serio e inarcando un sopracciglio. Non fece nemmeno in tempo a  girarsi del tutto che si trovò spiaccicata in faccia un enorme palla di neve, lanciata da un sorridente Dougie che si gustava la scena soddisfatto, con un sorriso beffardo sul volto
- GRANDEEEE! – Danny si avvicinò e porse le mani all’amico, che prontamente battè il cinque, anzi in questo caso il dieci (lol *si uccide*)
Harry si avvicinò invece a Tom, dandogli un’amichevole pacca sulla spalla – Amico non te la prendere. Il nanetto sa essere malefico a volte – trattenne a stento una risata – però bisogna riconoscere che ti ha fregato alla grande- e sbottò inesorabilmente
- Tappo, sei morto!! – non aveva manco fatto a tempo a levargli il braccio dalla spalla che quello era partito con le braccia cariche di neve, puntando Dougie che aveva un discreto vantaggio. Danny gli si avvicinò e si guardarono per un interminabile istante, portando poi le iridi sui due che si stavano allegramente massacrando
- cresceranno mai?- chiese con tono serissimo all’amico
- Ne dubito – rispose Harry con altrettanta serietà
****
20 minuti dopo
****
- Sei un emerito cretino – i due tornarono indietro, sotto gli sguardi degli amici che intanto si erano messi a fare un pupazzone di neve.
- Non è colpa mia – rispose Tom, mentre con un braccio attorno alla sua vita, aiutava un Dougie zoppicante a tornare indietro – sei tu che non guardi dove metti i piedi
A quella scena Harry sospirò e scosse violentemente la testa e , lasciando perdere la testa del pupazzo di neve, si avvicinò ai due e prese l’amico, nello stesso modo in cui lo stava tenendo l’altro.
Quello fece per spiegare ma venne zittito immediatamente
- No – disse calmo con gli occhi chiusi – non voglio saperlo – e camminando piano, raggiunsero la loro stanza d’albergo.
in meno di un secondo Harry aveva provveduto a far sparire scarpe e pantaloni all’infortunato
- non vorrai mica…?- chiese quello, quando lo tirò seduto sulla scrivania
- Taci e metti il piede sulla sedia – aveva risposto di spalle, mentre armeggiava con delle bende con le quali fasciò la caviglia dell’amico.
- non fare il paparino arrabbiato con me!- aveva ordinato Dougie, saltando giù dalla scrivania su un piede solo e saltellando fino al letto.
In tutto ciò l’amico era rimasto in silenzio, osservandolo appoggiato al muro della stanza
- Sarà meglio che mi metta a riposare- disse tra se e se, togliendosi la maglia e tutti gli ambaradam che aveva addosso a causa del freddo.
Una strana luce si accese negli  occhi del giovane che sempre molto calmo si staccò dal muro e si avvicinò al letto, strappando con un gesto secco il pigiama dalle mani dell’amante e lanciandolo a terra. Prima che potesse protestare, era già sdraiato, con Harry sopra che stava amorevolmente riempiendo di attenzioni il suo petto.
- Stai approfittando di un infortunato, lo sai vero? – sorrise quello, riuscendo a parlare tra un gemito soffocato e l’altro.
- Hai idea di quanto tempo è che non facciamo l’amore idiota? – era risalito a baciare il collo, mordicchiando un po’ il lobo del giovane
- Decisamente troppo, a giudicare dalle tue condizioni – ridacchio tra se e se, tenendo gli occhi sulla vita del ragazzo e portando le mani a privarlo della maglia e compagnia bella. Stava armeggiando con la cintura dei suoi pantaloni quando la porta si aprì e la faccia di Danny fece capolino. Li guardò e si voltò indietro, in direzione di Tom, ignaro di ciò che stava accadendo in quella stanza
- Non  ti è venuta un’improvvisa voglia di cioccolata calda? – aveva chiesto, acchiappandolo a braccetto e chiudendosi la porta alle spalle
- ma che… ?! – chiese confuso quello
- La prossima volta degnati almeno di chiudere a chiave – borbottò paonazzo Dougie, che comunque aveva privato l’amante dei pantaloni
- Dettagli insignificanti – lo baciò con una dolcezza inaspettata dato il momento, privandosi e privandolo dell’unico indumento che gli era rimasto addosso.
Quella fu la cioccolata calda più luuuuunga che Danny avesse mai preso.
  
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