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Autore: Vale Jeevas    14/07/2011    2 recensioni
Ciao a tutti. Ecco un mio 'sclero' notturno, che probabilmente non piacerà a nessuno, ma scrivere questa cosa mi ha aiutata a sfogarmi, mentre mi chiedevo se è possibile dimenticare un' amore intenso e importante, che però ti ha causato grandi sofferenze. E sono arrivata alla conclusione che è possibile, magari con l'aiuto di un'altra persona. Se qualcuno volesse recensire, ne sarei grata. ^^
"Sono già pronta a morire interiormente, ma qualcosa, qualcuno mi salva dolcemente, in modo inaspettato. Tende le sue braccia verso di me, con l’intento di dirigermi verso una serena felicità che ormai non provo da tanto tempo."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It's time to start living again.

 


Era finita. Stavolta davvero. Si stava trasformando tutto in un malinconico e triste ricordo.


                                                                   Ti stavi lentamente distaccando con me, facendomi morire silenziosamente di dolore.


Che poi in fondo, non ho fatto niente per far cambiare la situazione, per provare a  tornare quello che eravamo. Per un po’ ci ho provato, ma poi ho solo imparato ad accettare le circostanze. 


                                                                 O forse mi ero stancata di continuare così? Forse  per la prima volta avevo provato…


Cosa? Cosa avevo provato? Tristezza, sofferenza, noia?


                                                                                                                                                                                    Rabbia.


Rabbia, solo pura e semplice rabbia. E cosa è meglio per sfogarsi, se non la dolce melodia di un pianoforte?


                    Scusami, scusami Piano per tutte le volte che ho schiacciato troppo forte i tasti, lasciando cadere su di te la mia ira.


Sono già pronta a morire interiormente, ma qualcosa, qualcuno mi salva dolcemente, in modo inaspettato. Tende le sue braccia verso di me, con l’intento di dirigermi verso una serena felicità che ormai non provo da tanto tempo.


                                                                         Ma quel qualcuno in realtà, c’è sempre stato? Era sempre lì, pronto a salvarmi?



Adesso sono qui, in bilico tra un profondo abisso di dolore, torture, ossessioni e una nuova possibilità, una luce di speranza, nella quale intravedo una mano tesa verso di me che vuole aiutarmi ad alzarmi e insegnarmi di nuovo a vivere.


                                                                       Che posso fare? Nella mia mente regna la confusione e una maledetta indecisione.


Devo afferrare la mano e lasciarmi trascinare verso una nuova vita?

                                                                                                                                                                      
                                                                                                                                                                  Posso fidarmi?



E se poi ci starò di nuovo male? Se otterrò solo un’altra delusione che ferirà ancora di più il mio cuore già ridotto in tanti piccoli pezzettini? La mano si apre e si avvicina di più…


                                                                             ...Come per dirmi ‘te lo riaggiusto io il cuore, tranquilla. Ti farò stare bene.’


Faccio quello che non avrei dovuto fare, mi guardo indietro, scavo nel passato. Di colpo rivedo tutte quelle immagini che cercavo invano di dimenticare si materializzano davanti a me:  quelle notti insonni passate a piangere e tormentate da incubi che ancora a volte vengono a trovarmi, quei baci pieni di passione e amore che io non ho mai avuto veramente, quelle foto che ancora mi fanno sentire una presa allo stomaco solo guardandole, i miei ‘non è giusto!’ gridati al vento che fedele mi ascoltava solleticandomi i capelli…


                                                                                                    Quell’amore che tanto desideravo e che non è mai stato mio.


Ad un tratto capisco cosa devo fare,  prendo la mia decisione.

                                                                                                                   
                                                                                                                                                Sto facendo la cosa giusta?



Sto davvero seguendo il mio cuore?


                                                                                                                                                                                             Si.


D’istinto afferro la mano e la stringo forte, come se non volessi più lasciarla.


‘Salvami tu. E ti prego, mi sto fidando di te, ti sto donando il mio cuore, quindi non deludermi. Ora andiamo, sono pronta. Oh e, solo  un’ultima cosa ….
                                                                                                                                                                                    Grazie.’
  
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