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Autore: Bazylyk19    14/07/2011    8 recensioni
Chi di voi guardando il piccolo America aspettare Inghilterra non ha sentito una stretta al cuore? Chi di voi guardando Veneziano e Romano lavorare a casa di Austria e Spagna non ha mai gridato allo sfruttamento di minori? Chi di voi vedendo che Cina si è ricordato un tantino in ritardo di insegnare a Giappone come scrivere non ha arricciato il naso?
Non temete, tutti i vostri problemi sono finiti!
Infatti, Russia animato da nobili ideali (quali liberarsi di una sorella e consentire all'altra di pagare i suoi debiti) ha fondato "l'Asilo delle Colonie di Ucraina e Bielorussia" (Ma facciamo pure solo di Ucraina, visto che Bielorussia ha altro a cui pensare)!
Qui le baby-nazioni passeranno ore spensierate per poi tornare a casa con i loro tutori a fine giornata! Che aspettate a iscrivervi?
(Chibi-Italia, Chibi-Sacro Romano Impero, Chibi-America, Chibi-Canada, Chibi-Lituania, Chibi-Polonia, Chibi-Giappone, Chibi-Grecia, Chibi-Hong Kong, Chibi-Taiwan, Chibi-Korea! E, a grande richiesta, da ora in poi anche Chibi-Islanda!)
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!

"L'Asilo delle Colonie" è una raccolta di storie ambientate nell'asilo di Ucraina e Bielorussia (ma facciamo pure solo di Ucraina!) che vede come protagoniste alcune nazioni da piccole (per lo più colonie, ma non necessariamente) e talvolta i loro tutori!

 

Come molti di voi avranno l'occasione di notare, le età delle nazioni non seguono propriamente l'anime (ad esempio nell'asilo ci sono Lituania e Polonia, mentre Ungheria e Prussia sono già grandi)... diciamo che si è trattato di una scelta narrativa (che tradotto significa: volevo assolutamente inserire quelle nazioni da piccole!!!) quindi penso che la definizione di AU per queste storie sia più che appropriata...

 

Un'ultima cosa... probabilmente, se venisse un ispettore, l'asilo di Ucraina verrebbe chiuso immediatamente! Però Ucraina ha come fratelli Russia e Bielorussia che, volendo, sanno essere molto convincenti!

Quindi l'asilo resterà aperto, non c'è speranza! XD

 

Detto questo, diamo inizio alla prima storia!

 

Buon divertimento!

 

 

 

 

 

 

Anche quel giorno nell'asilo di Ucraina e Bielorussia il caos regnava sovrano.

 

Il piccolo America faceva vivere mirabolanti avventure da supereroi ai poveri animali di pezza su cui riusciva a mettere le mani in mancanza di quelli veri, Polonia, sostenendo che la maglietta del povero Lituania necessitasse del suo tocco artistico, aveva preso a decorare l'indumento (e non necessariamente solo quello) con la tempera rosa, Romano si lamentava per cercare di avere prima la merenda, Korea tentava di scalare la libreria, solo per il gusto di vedere dove riusciva a d arrivare e Taiwan litigava con Hong Kong tanto per fare una cosa nuova.

 

Ucraina sospirò sconfortata per poi afferrare il piccolo Korea e rimetterlo a terra prima che si facesse troppo male.

 

Per fortuna, comunque, l'ottimismo non le mancava e ritrovò il sorriso nel vedere gli altri bambini giocare tranquillamente nella parte opposta della sala, coprendo una risatina nel vedere Sacro Romano Impero osservare fisso Italia disegnare dei teneri micini con Grecia (stavonta sul foglio e non, per esempio, su Lituania come avrebbe suggerito Polonia) fingendo di essere immerso nella contemplazione di un libro illustrato, tenuto, in tutto questo, palesemente al contrario.

 

Solo Canada non riusciva a scorgere... in realtà dubitava perfino che fosse arrivato, ma non che quella fosse una novità... nonostante Canada fosse un bambino adorabile e traquillissimo, aveva la strana abitudine di sparirle da sotto gli occhi in continuazione, facendola sprofondare nel panico ogni qual volta Francia veniva a reclamarlo alla fine della giornata e lei non riusciva a vederlo da nessuna parte.

 

In effetti, quella sarebbe stata una normalissima giornata all'asilo, stressante come tutte le altre, se solo Ucraina (e chi altri? Se era per Bielorussia l'asilo non si sarebbe neanche mai aperto...) non avesse avuto la brillante idea di portare una fantastica sorpresa ai bambini che, ne era certa, avrebbero sicuramente apprezzato, specialmente America!

 

-Fate un attimo di silenzio, per favore!- Annunciò con la sua voce più materna, -ho una bella sorpresa per voi!-

-È dolce o salata?- Si informò Romano improvvisamente interessato.

-Ehm... nessuna delle due...-

-Allora non m'importa... quando mi dai la merenda?!-

-Tra poco... allora, stavo dicendo...-

-È tipo rosa?- Chiese Polonia.

-No, non direi... è...-

-Una maglietta nuova?- Domandò speranzoso Lituania che non aveva alcuna intenzione di mettere piede fuori dall'asilo conciato in quel modo.

-Nemmeno, è...-

-Pasta?-

-Stupido fratellino, l'avevo già chiesto io!-

-Ma io pensavo che...-

 

Per evitare che la situazione degenerasse, Ucraina si affrettò a spiegare ai bambini in cosa consistesse la sua sorpresa e, con un gran sorriso, tirò fuori una piccola gabbietta colorata con dentro un paio di piccoli, teneri criceti.

 

-Vi presento Bianca e Bernie, bambini, sono i nuovi animaletti della nostra classe!-

-Wow, che belli! Posso giocarci?!-

-Ehm... meglio di no...- Rabbrividì Ucraina ricordandosi di come il piccolo America interagisse con animali di taglia ben diversa.

-Ma cosa sono...?- Chiese perplessa Taiwan.

-Sono gattini!- Esclamò Grecia tutto contento.

-No, Grecia-chan, non sono gattini...- provò a spiegare la maestra, - vedi? Sono troppo minuscoli e hanno la coda e le orecchie troppo piccole...-

-Ma no, è che crescono dopo...-

-Stupido non vedi che ha ragione la maestra?!- Intervenne Romano, -Sono ratti!-

-No, non sono ratti!- Si affrettò a chiarire Ucraina, tremando al pensiero di quel che avrebbero potuto dire le nazioni, in particolare Austria, se i loro pargoli avessero detto loro che dividevano l'asilo con degli animali simili, -Sono dei criceti!-

-Tipo dei topolini? Come quelli di Cenerentola, tipo?- Si informò Polonia.

-Più o meno...-

-Ma non era meglio se portavi dei pony, tipo?-

-Ci penserò la prossima volta... ora vado a prepararvi la merenda, mentre la maestra Bielorussia gioca con voi...- commentò Ucraina un po' risentita. Aveva risparmiato per due settimane sulla margarina per comprare quei due animaletti e quello era il ringraziamento?!

 

Per fortuna, comunque, alcuni bambini sembravano aver gradito... Taiwan, Italia, Grecia, Lituania, Polonia, Sacro Romano Impero e forse Canada avevano formato un folto gruppetto attorno alla gabbietta.

 

In breve Ucraina rientrò (visto che della sorella non si fidava troppo, Bielorussia, infatti, aveva passato tutto il tempo a limarsi le unghie e a pensare a come conquistare "il suo adorato nii-san") e la merenda fu servita.

Questo calmò molte anime e i bambini si sedettero tranquillamente attorno ai tavolini per gustare le ciambelle e il succo di frutta portati da Ucraina che, finalmente, potè riposarsi anche lei, senza comunque cessare di tenere d'occhio i ragazzini nel caso ci fasse stata qualche emergenza che, come al solito, non tardò a verificarsi.

 

-Che è successo Grecia-chan?- Chiese preoccupato Lituania vedendo il viso del bambino corrucciarsi.

 

Grecia non rispose, ma dopo un attimo sputò qualcosa in una manina, per poi scoppiare a piangere dopo aver appurato cosa fosse.

 

-Che hai?- Chiese terrorizzata Ucraina pensando alla minacciosa figura di Turchia.

 

Il bimbo aprì piano la mano e, senza smettere di piangere, le mostrò un dentino.

Ucraina fece un sorriso di sollievo e accarezzò affettuosamente la testa del bambino.

 

-Oh, Grecia-chan, non è successo nulla!- Lo rincuorò per farlo calmare ed evitare che il pianto contagiasse per solidarietà anche gli altri bambini, -Quando si diventa grandi i dentini cadono perchè devono spuntarne di nuovi... è una bella cosa! E poi, se stanotte metti il tuo vecchio dentino sul comodino, allora verrà il topolino dei denti!-

 

-Un altro, tipo?- Sussurrò Polonia a Lituania che alzò le spalle, -Ma è tipo fissata coi topolini? Come Cenerentola?-

-Il mio fratellone, invece è fissato con gli unicorni e i folletti,- si intromise America, -li vede dappertutto!-

 

Ucraina li guardò sconvolta.

Possibile che le Nazioni non avessero parlato loro del topolino dei denti?!

 

-Vedete, bambini, il topolino dei denti arriva di notte...-

-Come Babbo Natale?- Chiese Taiwan.

-Sì... come dicevo, viene di notte, prende il vostro dentino e, in cambio, vi lascia qualche soldino!- Terminò di spiegare, pensando che anche a lei avrebbe fatto comodo cambiare qualche dente, anzi, facciamo pure tutta la dentatura.

 

Comunque, se non altro, a quel discorso Grecia smise di piangere per assumere un'aria interessata.

 

-A me Babbo Natale non ha portato nulla...- ammise il piccolo causando forte sgomento e indignazione in tutti i presenti (compresa Ucraina che si appuntò mentalmente di dover parlare seriamente con Turchia uno di quei giorni), - però sono sicuo che il topolino dei denti mi porterà qualcosa!- Dichiarò tutto contento mentre gli altri annuivano con vigore.

 

Solo Ucraina, dopo quelle inaspettate rivelazioni, sembrava un po' meno convinta, tuttavia decise di non pensarci per il momento e, non appena i bambini ebbero finito, iniziò a sparecchiare la tavola, lasciando i pargoli alle ehm... "amorevoli" cure di sua sorella (che come al solito si limitò a ignorarli).

 

Mentre era via, Italia si sentì assalito (o assalitA come credevano quasi tutti in quella sala, specie Sacro Romano Impero) da un dubbio e si sentì in dovere di parlarne con i suoi amichetti, specie con il piccolo Grecia.

 

-E se fossero Bianca e Bernie i topolini dei denti?-

 

Quella improvvisa ipotesi lasciò stupefatti i presenti.

 

-Italia-chan ha tipo ragione!- Ammise Polonia, -Noi stiamo tenendo prigionieri i topolini dei denti!-

 

Esclamò mentre gli asiatici annuivano vigorosamente.

 

-Dobbiamo liberarli!- Dichiarò Sacro Romano Impero, più per fare bella figura con Italia che per altro.

 

Tutti i bambini, compreso Grecia, annuirono.

 

-Tu, Polonia-chan, apri la porta che dà sul giardino!- Iniziò a dirigere le operazioni Sacro Romano Impero.

 

-Vieni, Lituania-chan, andiamo!- Obbedì il polacco, facendo mettere Lituania a carponi per poi salirgli sopra e aprire così la porta più comodamente.

 

-Bravi!- Si complimentò da perfetto capitano Sacro Romano Impero, orgoglioso di come Italia lo stesse fissando con aria ammirata, -ora tocca a te, Grecia-chan, apri la gabbia di Bianca e Bernie!-

 

Il greco obbedì e, anche se l'operazione rischiese qualche minuto, i due criceti furono presto liberi di scappar via, salutati da un coro unanime di dolcissimi bambini, di cui qualcuno commosso (Taiwan e Italia avevano i lucciconi agli occhi) per la partenza di quelli che già avevano imparato a considerare come i loro amici.

 

Quando Ucraina giunse in aula, allarmata da tutti quei saluti non ci fu nulla da fare.

 

Colpevole di aver imprigionato i topolini dei denti, non le restò che fissare impotente la gabbia ormai vuota.

 

 

 

Alla fine anche quella giornata d'asilo giunse a termine e la povera Ucraina, sconsolata, si dimenticò perfino di avvisare Turchia di quanto era successo in mattinata, poichè troppo impegnata a cercare di scovare Canada.

 

Il greco, da parte sua, si limitò a fissare il turco con un aria non propriamente amichevole segno che quei due mai e poi mai sarebbero andati d'accordo.

 

 

 

Quella sera Turchia stava tranquillamente leggendo il giornale sprofondato nella sua poltrona preferita. Tutt'a un tratto la quiete della casa fu disturbata da un tonfo proveniente dalla cucina.

Stizzito, scagliò il giornale a terra.

 

-Che hai combinato, marmocchio?!-

 

-Nulla che ti riguardi!- Disse sotto voce Grecia sforzandosi di non piangere.

 

Turchia entrò in cuncina e lo trovò a terra, davanti al frigorifero aperto e con una sedia vicino.

 

-Sei caduto? Si può sapere che volevi fare?!- Lo sgridò pensando a qualche attacco furtivo al frigorifero (non era la prima volta che Grecia rubava del latte o, peggio, della carne per quei suoi fastidiosissimi gatti).

 

-Non è per me!-

 

-Infatti è per quie gattacci!-

 

-Non è per loro... a loro ho già portato qualcosa prima...- ammise guadagnandosi un'occhiataccia da parte del turco, -volevo del formaggio per il topolino!-

 

-E da quando allevi anche topi, oltre che gatti?!-

 

-Ma no, è un topolino speciale! È quello dei denti!-

 

-Un... topo dei denti?!-

 

-Si vede che non sai niente...- sbuffò il piccolo guadagnandosi una seconda occhiataccia decisamente peggiore della prima, -oggi a scuola ho perso un dentino e la maestra ha detto che se lo metto sul comodino, viene il topolino dei denti, se lo prende e mi lascia dei soldini! Immagino che se gli lascio del formaggio con cui fare merenda sarà più generoso...-

 

-Spero che tu sappia che è una grandissima idiozia. Il topolino dei denti non esiste, così come non esistono Babbo Natale, gli unicorni e, i folletti e tutti le creature a loro affini.-

 

-Non è vero!- Urlò Grecia, -Babbo Natale esiste e li porta i giocattoli agli altri bambini! A me non li ha portati perchè non ha capito che ora vivo con te! E comunque, anche il topolino dei denti esiste! Domani te lo dimostrerò!-

 

-Sì, sì dimostramelo. Anzi, prenditi pure il formaggio, domani vedremo chi avrà ragione,- concesse il turco con espressione sarcastica.

 

-Se ti svegli prima e mi rubi i soldi non vale!- Dichiarò Grecia sospettoso.

 

-Ma chi ti ha mai rubato niente?!-

 

-E la mia nazione, allora?-

 

Turchia si passò una mano sulla fronte, stanco già all'idea di cominciare quel discorso.

 

-Tu sei una mia colonia, punto. E ora prendi il formaggio e va' a dormire,- esclamò cacciandolo fuori dalla cucina e mandandolo in camera da letto, per poi tornare alla sua precedente occupazione.

 

Maledetto moccioso!

 

Quanto tempo gli doveva far sprecare?!

 

Cerco di calmarsi riprendendo la lettura dell'articolo di prima.

 

Dopo un quarto d'ora, tuttavia, gli fu palesemente chiaro che su quel giornale non sarebbe più riuscito a concentrarsi e che, alla fine, neanche gli interessava quello che c'era scritto lì sopra.

 

Si alzò con crescente nervosismo e decise che, per pura curiosità, non per altro, avrebbe controllato che cosa stava facendo Grecia.

 

Solo per curiosità.

 

Aprì piano la porta della sua camera lasciando che poca luce rompesse l'oscurità totale in cui era stata immersa la stanza fino a un attimo prima.

Si avvicinò al lettino del greco e notò che, effettivamente, aveva posizionato sul comodino il dentino e del formaggio.

 

Una smorfia gli incurvò le labbra.

 

Come si poteva credere a una cosa così idiota?! Si chiese fissando il bambino dormire placidamente.

 

Un attimo dopo però, sospirò sconsolato.

 

Aveva capito che stava per fare lui stesso una cosa cento volte più idiota.

 

 

 

-Turchia, Turchia!-

 

Il turco aprì gli occhi, imprecando ad alta voce.

 

-Che diamine vuoi alle sei e mezza del mattino, dannata peste?!- Sibilò fissando prima la sveglia e poi il bambino.

 

-Guarda!- Disse tutto contento il bambino, ignorandolo e salendo sul letto, per poi aprire una manina e mostrargli qualche moneta, -stanotte è venuto il topolino dei denti! È venuto davvero, hai perso la scommessa!-

 

Il turco, per un attimo, fu tentato di urlargli che sapeva benissimo che il topo era venuto, ma che di certo, non aveva la forma di un ratto bensì di un affascinante e imbattibile conquistatore, tuttavia per la sua sanità mentale, preferì lasciar cadere la questione.

 

-Sei contento adesso?- Si limitò a chiedere.

 

Grecia annuì sorridendo.

 

-Certo, anche se questo topolino dei denti è proprio...-

-Proprio...?-

-Beh, poteva lasciarmi qualche cosa in più, è proprio tirato! Con questo non mi compro nemmeno un dente nuovo...-

 

Turchia incassò il colpo senza fiatare.

 

-Il dente ti ricrescerà da solo,- commentò sbrigativo, -e visto che siamo svegli entrambi, andiamoci a preparare, così vedo se riesco a lasciarti all'asilo un poco prima...-

 

Grecia annuì e balzò giù dal letto intascando le monetine.

 

Un'altra giornata d'asilo poteva finalmente cominciare!

 

 

 

 

 

 

Fine!

Siete davvero arrivati fino a qui?! *_*

 

Un grazie di cuore a chi ha letto e a chi commenterà!

 

Non mi resta che darvi appuntamento alla prossima fantastica, emozionante, esaltante (ma dove...) giornata all'Asilo delle Colonie!!!

Ciao! ^_^


 

  
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