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Autore: Bella_    14/07/2011    1 recensioni
Una giovane studentessa.La capitale dell'Italia e l'uomo dei suoi sogni.Spinta in una libreria,dalla sua passione per i classici,incontrarà lui,ma la sua più grande paura la farà scappare.Ma lei ha qualcosa di suo,la copia del libro che lei cercava.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Pioveva,ancora. Era silenziosa però questa volta la pioggia. Come i nostri animi. Tranquilla,batteva sui vetri senza violenza. Ancora poco e sarebbe comparso il sole da dietro le nuvole e con se avrebbe portato l’arcobaleno. Sarebbe stato tutto più bello. Amavo la pioggia silenziosa. Adoravo stare a casa,sotto le coperte sul divano con la cioccolata calda tra le gambe,mentre guardavo il film più romantico e strappalacrime che avessero mai ideato. Quel silenzio cupo ma sereno mi piaceva,mi metteva a mio agio. Come la solitudine. Amavo stare sola,con un libro mentre con la mente mi perdevo in quelle pagine ingiallite sfogliate tante volte. Ora però non ero sola. Non avrei più visto quei film su un divano tutto per me,con le coperte che coprivano solo il mio corpo. Avrei avuto anche una cioccolata calda da dividere. Con lui. Ne ero felice,era pazza di felicità.
Lentamente aprii gli occhi. Sentivo sul collo il suo respiro lento,sereno. Dormiva ancora. Non riuscivo a muovermi in quel letto troppo grande per noi due. Eravamo abbracciati,con le gambe incatenate,i corpi stretti. Sentii un brivido sulla spalle quando inspirò più forte. Non indossavo la maglia,ma solo un top corto nero. Avevo avuto caldo durante la notte,così l’avevo pian piano tolta. Il respiro era tornato regolare. Non si era svegliato quindi. Chiusi gli occhi e sorrisi. Pensai alla notte passata. Al nostro temporale subito seguito da un immenso arcobaleno limpido,colorato. Mai avevo provato tante emozioni in così poco tempo. Odio,rabbia,stupore,paura,gioia..

“Io e Kris siamo molto amici..”
“Io non prendo per mano un amico quando stiamo per prendere un aereo!”
“E allora quando?” disse serio e irritato.
“Non.stiamo.parlando.di.me.” sillabai
“Certo” sbuffò
“Rob,perché eravate mano nella mano?”Chiesi per poi continuare “Non ci metto nulla ad anticipare la partenza.” Dissi convinta.
“No.. per favore,no!” sussurrò supplichevole
“Rob?”
“Siamo amici,veramente! Eravamo stanchi,non sapevamo che c’era qualcuno lì che potesse fotografarci. Mi ha preso la mano,amichevolmente.”
“Certo.. Rob?”
“Si..”
“Sei andato a letto con Kris?”
“NO!”
“L’hai mai baciata?”
“Bè lei è la mia co-prota..”
“Rob?”
“Fuori dal set no..”
“Devo crederti?”
“Perché non dovresti? Ada,non starei con te ora. Starei con lei. Io non amo Kris,non provo niente per lei. E lei per me.” I suoi occhi erano sinceri,tanto limpidi da farmi spostare lo sguardo.
“Ei..” sussurrò stringendomi i fianchi
“Ok..” sussurrai.
“Ada?”
“Eh..”
“Credo che mi stia innamorando di te”
“Io lo sono da molto tempo..”
“Cosa?” disse sorridendo malizioso
“Che sono innamorata di te,ovvio!”


“Ciao..” si era svegliato.
“Ciao..” mi girai verso di lui. I suoi occhi. Socchiusi,belli,lucidi. Le labbra splendide. Un po’ arrossate dai continui baci dati durante la notte. Le mie le sentivo gonfie,tutta colpa di quella barba che amavo così tanto. Lo sentii sospirare e guardarmi.
“Vuoi farmi impazzire?” disse ad occhi chiusi,rosso.
“Perché?” chiesi incuriosita.
“La tua maglia..” disse arrossendo.
“Oh.. non te ne sei accorto quando l’ho tolta?”
“No..”
“Ok..”
Arrossii anche io.
“Mi dispiace di averti messo a disagio,ma avevo molto caldo” dissi piano. Provai a prendere la maglia gettata a terra vicino al letto ma lui me lo impedì bloccandomi per i fianchi.
“No,tranquilla.. voglio che resti così” dissi dolce. 
Lo abbracciai stretta per poi gettarmi sulle sue labbra. Quelle labbra che tanto avevo desiderato da quando lo avevo visto per la prima volta su una foto. Dolci e sensuali. Belle e semplici. Chi sa quante donne lo avevano desiderato,chi sa quante donne lo avevano avuto. Un brivido attraversò la mie schiena quando le sue mani arrivarono sotto il top per accarezzarmi meglio. Lo sentì respirare velocemente,come me. Quelle mani,quei baci,quei sospiri mi stavano facendo impazzire. Portai le mie mani sotto la sua maglia,per alzarla,quando lui si allontanò dalle mie labbra. 
“Scusa..” disse piano.
“Ok..” sussurrai sbuffando. Quel contatto sottratto mi aveva fatto innervosire. Si portò una mano tra i capelli,forse per il nervosismo, e si posizionò a pancia in su. Le mani erano dietro la sua nuca. 
“Tutto ok?” sussurrai avvicinandomi a lui e accarezzandogli il petto. Quel gesto lo fece sussultare.
“Si..” disse ad occhi chiusi.
“Rob vedi che tu non sei Edward e io non sono Bella. Mi puoi avere..” risposi stizzita. Cosa pensava che fossi? Una bambina indifesa?
“E’ solo che tu sei ancora..”
“Ancora vergine?” dissi sillabando per poi continuare più piano “Lo sapevo,non ci volevi tu per ricordarlo”
“Dovresti avere paura..” disse guardandomi. Quelle sue parole mi stavano irritando più del dovuto. Gli avevo detto che ero innamorata di lui,sarebbe dovuto bastargli a fargli capire che lui per me era importante e chi gli avrei dato tutto. Ma forse aveva bisogno di una spiegazione più elementare.
“Quale parte della frase ‘sono innamorata di te’ non ti è chiara?”
“Che stai dicendo?!”
“Sto dicendo che per me sei importante e che voglio sia tu l’uomo con cui farò l’amore. Oggi,domani,fra un mese,fra un anno. Ma voglio sia tu. Può succedere oggi o potrà succederà domani a te che cambia? A me nulla e sai perché? Perché sono pazzamente innamorata di te da quando ho letto le tue prime interviste,da quando ti ho visto per la prima volta imbarazzato,da quando ti ho visto portare questa dannata mano tra i capelli” mi fermai per prendergli il viso tra le mani “.. da quando mi hai guardata,toccata,da quando mi hai parlato,da quando mi hai chiesto di fare colazione con te..da quando Robert Thomas Pattinson,sei arrivato in Italia solo per me. E non cambierò idea..” feci una pausa e chiusi gli occhi. Sospirai piano, sciogliendo il contatto tra noi.
Sembrava che i minuti passassero come se fossero stati secondi. Sospiravo piano,ogni quanto non saprei dirlo. Ma solo quando le mie lacrime avevano smesso di bagnarmi il volto quando le sue mani smisero di asciugarmele,sentii la sua voce roca,tesa,ma sincera,piena di amore.
“Io.. ti amo”
Inghiottii tutta la tensione,la paura raccolte fino a quel momento per poi sospirare piano. 

“Tesoro,che fai con il mio pc?” Avevo appena fatto una doccia rinfrescante dopo essermi occupata delle pulizie con Tom e Rob. Ci eravamo divertiti molto,però eravamo anche sfiniti. Avevo lasciato Rob in salotto ed ora lo trovavo nella ‘nostra’ camera con il mio pc sulla scrivania. Aveva uno sguardo attento e indagatore,come se stesse osservando chi sa cosa e capire chi sa che.
“Niente.. non posso usarlo?” chiese senza guardarmi.
“Certo che puoi.. ma che guardi?” mi avvicinai piano a lui per capire la causa della sua improvvisa acidità.
Appena vidi ciò che aveva tanto attirato la curiosità di Rob scoppiai a ridere.
“Perché ridi?” chiese serio.
“Per le foto che stai vedendo..” continuai ridendo.
“A me non fanno ridere” disse acido. 
Lo fissai strabuzzando gli occhi. Possibile che fosse geloso? Le foto in questione erano state scattate nel cinema la sera in cui andammo a vedere New Moon. Avevamo imitato Edward e Bella durante l’intervallo e c’erano foto che potevano sembrare ambigue.
“Rob..” lo chiamai diventando seria. “stavamo al cinema ed imitavamo te e Kris..” dissi sorridendo. Lo vidi strabuzzare gli occhi e osservare la foto. quando si accorse della posa identica a quella loro nel parcheggio della scuola,mi sorrise imbarazzato.
Mi avvicinai dolce,accarezzandogli una guancia. Quella sua gelosia mi piaceva più del dovuto. Avevo sempre adorato i ragazzi gelosi. Mi piaceva che manifestassero questo tipo di emozione perché dimostravano quanto ci tenessero a me.
Un’idea mi balenò nella mente.
“Rob,vuoi vederle con me? Così conosci i miei amici..” gli proposi sorridente mentre mi faceva accomodare sulle sue gambe.
“Allora.. questi sono Antonella ed Emanuele,li conosco da quando ero piccola. Lei è Francesca,mia carissima amica. Andiamo a scuola insieme..”
“si ricordo..”.
“Ecco,questo che fa finta di baciarmi è Carlo, amico mio da un po’ di anni.” Continuai mostrandogli tutti.
Arrivata alla foto in cui sorridevo abbracciando la locandina che Emanuele mi aveva conservato al negozio iniziò a ridere. 
“Vedi,ti abbraccio anche nei poster!” dissi unendomi alla sua risata. 
“Sei pazza” continuò ridendo.
Sorrisi anche io. “Pazza,si. Ma di te” 
Lo avevo detto con il sorriso e con tanta sincerità.

“Rob?” chiamai mentre davanti la valigia cercavo di scegliere che indossare quella sera. Non sapevo dove saremmo andati,quindi non avevo idee su cosa indossare.
“Dimmi tesoro” 
Era appena uscito dalla doccia. Vederlo in accappatoio mi lasciò senza parole. Era bellissimo. La mia mente prese a fantasticare su ciò che nascondeva ai miei occhi. Lo immaginai mentre lo privavo di quel pezzo di spugna lasciandolo nudo. Il suo fisico scolpito,non troppo,ma perfetto per me. Quella V che tanto avevo sognato di toccare quando le foto di Montepulciano girarono tutto il mondo. Quel corpo era mio e potevo averlo. Sentii il mio cuore battere forte,poi una risate provenire da lui.
“Che c’è? non sono un fantasma..” pronunciò continuando a ridere.
Feci due sospiri e poi mi voltai verso la valigia per nascondere le guancie rosse. 
“Tesoro.. mi hai chiamato,cosa volevi?” disse una volta smesso di ridere.
“Ecco.. bè volevo sapere dove andiamo.. per..capire che cosa..mettere, ecco!” dissi imbarazzatissima. Ero stata una stupida. Mi ero fatta prendere alla sprovvista e mi ero incantata a guardare il suo bellissimo corpo. A quel pensiero arrossii ancora di più.
“Bè andiamo in un pub,nulla di che!” non mi ero accorta,ma si era avvicinato molto a me. Aveva poggiato le mani sulle mie spalle. Quella sensazione mi fece sentire bene ma tremendamente agitata.
Quando mi girai per avere un contatto più intimo con lui,si irrigidì e si allontanò. Avevo sbagliato,di nuovo.

Il locale sembrava tranquillo. Avevo scelto bene l’abbigliamento. Semplice jeans con tacchi e una camicia sotto il cardigan verde petrolio. Davanti al pub vi erano alcuni amici di Rob. Ragazzi e ragazze. Appena ci videro arrivare iniziarono i fischi e le battutine su Rob. Arrossii quando qualcuno fece notare agli altri la mia presenza. Sapevo che Rob non aveva detto a nessuno di loro di me e questo mi metteva in soggezione. Ci sarebbero state domande e curiosità durante la serata e questo mi avrebbe messo al centro dell’attenzione. Essere la protagonista,anche se con Rob,non mi piaceva come idea.
Sentii la stretta di Rob aumentare quando si accorse del mio imbarazzo.
“Ragazzi lei è Ada.” Disse dopo aver salutato tutti con un abbraccio.
“Piacere” sussurrai piano in inglese. 
“Bè Rob,ad essere bella è bella. E anche tanto” prese in giro uno dei ragazzi,mi sembrava fosse colui che si era presentato dicendo di chiamarsi Matt.
“Ei giù le mani” stette al gioco Rob stringendomi a lui. Iniziarono tutti a ridere mentre io arrossivo sempre di più. 
La sala era splendida. Gli arredamenti in legno scuro,classica atmosfera londinese con luci soffuse. La musica faceva da sottofondo al rumore dei piatti e bicchieri che venivano usati per il brindisi o semplicemente portati a tavola. Mi venne da sorridere pensando ai tanti pub italiani che si ispiravano a questo. Potevano essere identici,ma l’atmosfera era diversa. Le parole,gli accenti,gli sguardi o anche semplicemente i modi inglesi erano distanti dai nostri.
Eravamo seduti tutti quando un ragazzo prese le ordinazioni. Le ragazze sembravano simpatiche. Una però attirò la mia attenzione,era Nina. La ex di Rob. 
Parlava e chiacchierava tranquillamente con tutti,anche con me. Ma il rapporto che aveva con Rob,le sue attenzioni per lui mi infastidivano. 
“Allora,tu sei la ragazza che ha conquistato il cuore di Rob..” disse facendo ridere gli altri.
Sorrisi soltanto,sapendo che la mia risposta non avrebbe fatto ridere come la sua affermazione.
Continuavo a guardarla,curiosa di capire. Quando però il locale si riempì e l’aria iniziò a mancarmi decisi di uscire fuori.
“Scusate,vado a fumare una sigaretta..” mi scusai per poi avviarmi fuori.
Vidi Rob sorridermi e continuare a parlare con gli amici. Sapeva che avevo bisogno di aria in questi locali piccoli e pieni di gente.
Nel buio della sera mi persi tra i pensieri. Lei e lui. Erano stati insieme. Avevano fatto l’amore. Lei aveva toccato quel corpo per ancora sconosciuto,inesplorato. Si erano dichiarati il loro amore. Quante volte Rob gli avrà detto ‘Ti amo’. Quel pensiero mi fece male,tanto male. 
“Ei ragazza..” Tom. 
“Ciao” dissi cercando di sorridergli.
“Tutto ok?” chiese 
“Oh si..” risposi cercando di mascherare la rabbia e la gelosia. Non mi piaceva rivelare i miei sentimenti e le mie emozioni.
“Ok.. ma che fumi?” chiese guardando il pacchetto di sigarette.
“Merit.. vuoi provare?”
Lo vidi pensarci su e aprirsi in un sorriso.
“Ok. Vediamo che mi offri” disse prendendo da se la sigaretta.
La assaggiò. “Buona” disse semplicemente aspirando ancora. 
Tom era un ragazzo sincero. Un buon amico per Rob. Vedendoli insieme avevo capito quanto fossero legati. Litigavano,si prendevano in giro,ma erano inseparabili. L’uno avrebbe fatto di tutto per l’altro. Sapere che Rob avesse un amico così mi fece sentire bene. avrei fatto di tutto per lui. Avrei dato tutto per lui. Il bisogno di vederlo felice era più forte dell’esigenza di rendere me stessa felice. Mi venne in mente una frase di uso comune,troppo comune forse. “Se lui è felice senza di me,lo sono anche io.” Per me non era così,lo sapevo bene. non potevo essere felice senza di lui. Se era felice senza di me significava che per lui non ero più niente. Che non era vero amore. Perché quando ami una persona veramente,bè,non puoi essere felice senza di lei. Ti senti soffocare,ti senti nulla. Pensi che sia inutile vivere,perché non sarai mai più felice. Se per Rob non ero la persona che voleva amare per sempre allora io avrei sofferto e la felicità per me non ci sarebbe mai stata. Ora capivo veramente Bella. Per lei Edward era tutto. Aria,vita,una famiglia,un futuro. Io ero come lei,perciò la capivo.
“Entro” sussurrai avviandomi verso la porta di entrata.
“Ada” sentii chiamarmi da Tom.
“Si?” lo vidi sorridere,sereno.
“Lui ti ama”
Quella frase mi colpii al cuore. Iniziò a battere veloce e forte. Lo sentivo in tutto il corpo. Vibrava,dolce,come le corde di una chitarra sotto il tocco del suo musicista. Una musica dolce,semplice,ricca di amore e passione. L’amore che provavo per lui. La passione che mi dava lui.
“Lo so” ed entrai nel locale. 

“Balli?” sentii chiedermi da Matt quando loro si alzarono per ballare.
Guardai Rob. Lui sicuramente non avrebbe ballato. 
“No,Matt” dissi semplicemente. Preferivo restare abbracciata a Rob.
Si allontanò sorridendomi. Li osservai attenta mentre si scatenavano. Al tavolo eravamo rimasti solo noi. Rob sembrava divertirsi anche solo guardando gli amici ballare. Io invece ero la classica ragazza che ama stare in pista,che si divertiva facendo i passi e i movimenti più ridicoli.
“Non ti piace ballare” Non era una domanda.
“No,si vede?” rispose sorridendo. Quel sorriso che adoravo.
“Bè,direi di si.. neanche con me balleresti?” chiesi speranzosa.
“Non ne saresti felice di vedermi ballare” sospirò poggiando il mento sulla mia spalla.
“A me piacerebbe ballare con te..”
“Vieni..” mi prese per mano e mi porto con se. 

Ballare con lui era semplicemente divino. Movimenti sensuali,corpi stretti,mani che accarezzavano,bocche che si rincorrevano. Era una danza tutta nostra,la danza dei nostri corpi. il suo petto che premeva sulla schiena,le mani poggiate sui fianchi che si allacciavano sotto il seno per stringermi sempre di più a lui.
“Sembra che Nina non ti sia simpatica?!” 
Al tavolo mentre mangiavamo e chiacchieravamo Nina aveva attirato spesso la mia attenzione. Le sue parole,i suoi modi,i suoi racconti mi davano sui nervi. Nessun atteggiamento particolarmente diverso dalle altre nei confronti di Rob,solo lei e i racconti che li vedevano protagonisti con gli altri durante la loro storia. Ero stata sempre una ragazza gelosa,ma questa volta mi sentivo bruciare dentro dalle fiamme della rabbia,mista a gelosia.
“Sembra o ne sei sicuro?” Ero infastidita. Sentii stringermi ancora di più.
“Non vorrei sbagliare risposta..” disse al mio orecchio. Il brivido che mi causò percorse tutta la schiena.
“Non sbaglierai” sussurrai. Poi proseguii “Comunque non mi piace molto.. forse è semplice gelosia..” volevo essere sincera.
“Capisco.. ma non devi esserlo” Le sue mani scesero a percorrere i miei fianchi fino ad arrivare al bordo dei jeans. Iniziai a respirare più velocemente. Il tocco era delicato. Piano aprì il palmo delle mani. Il contatto era diventato forte,desiderato,esasperante. Le labbra rapirono le mie. La musica sembrava svuotare la testa per riempirla di note e sentimenti. Le mie mani presero a stringere spasmodicamente i suoi capelli. I nostri corpi erano stretti tanto da sentire il bisogno di possedere l’altro crescere sempre di più.
“Andiamo a casa” sussurrai sulla sua bocca guardandolo fisso negli occhi.
“Sei..”
“Shh” lo zittii “Rob lasciati andare”
  
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