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Autore: lancil90    14/07/2011    1 recensioni
Spira è sconvolta dalla Guerra delle Macchine tra Zanarkand e Bevelle.
Shuyin e Lenne si trovano anch'essi coinvolti in una guerra triste e sanguinosa.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lenne, Shuyin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Presagi di Morte.
 
 
[...] Lenne arrivò presto all'infermeria. Il suo bel volto era offuscato dall'agitazione, sapeva che lui era lì. 
Era stata informata che durante uno scontro con una truppa di Bevelle era stato ferito e successivamente era stato portato in infermeria.
Temeva che poteva essergli successo qualcosa di grave. Era troppo importante per lei e non voleva assolutamente perderlo.
Una giovane infermiera la accompagnò fino alla sua camera dopodiché la lascio.
Lenne, dopo un profondo respiro bussò. Una voce la invitò ad entrare.
"La sua voce. La sua bella voce, temevo di non poterla sentire più."
Aprì la porta ed entrò.
Lui eri lì, in piedi di fronte una finestra a guardare malinconico la città di Zanarkand, avvolta dalla notte.
Si voltò sorridendogli. Amava il suo sorriso ma quella volta era malinconico e triste.
Corse ad abbracciarla e lei si lasciò stringere tra le sue braccia poggiando le sue candide mani sul petto.
"Come stai?" -domandò.
"Bene, bene. Solo una piccola ferita al braccio. Ma mi hanno rattoppato a dovere". -rispose cercando di non preoccuparla.
"Shuyin, ho avuto tanta paura, tantissima. Credevo di non rivederti più. Oh Shuyin sono stata così in ansia!"
"Lenne...purtroppo viviamo in un periodo orribile. La guerra tra Zanarkand e Bevelle sta diventando sempre più cruenta. E io mi domando perché? Perché questa inutile guerra? Si potrebbe vivere in pace e armonia ma purtroppo gente corrotta e assetata di potere costringe la gente a soffrire per una cosa che non ha mai voluto!"
Lenne gli accarezzò i folti capelli biondi fissandolo.
I suoi occhi...forse non avrebbe mai più rivisto qui splendidi occhi azzurri.
Era andata lì non solo per assicurarsi che stesse bene ma anche per dovergli dare una notizia, alla quale si sarebbe sicuramente opposto.
"Shuyin, devo dirti una cosa. La guerra sta distruggendo Zanarkand che non riesce più a difendersi dalle forze di Bevelle. Neanche con le macchine..."
"Cosa vuoi dire con questo?" -domandò Shuyin con sospetto. Un oscuro presentimento prese corpo nella sua mente. 
Un presagio di morte.
"Yevon ha chiesto a noi Invocatori di intervenire. E ho deciso che io, data la mia bravura, possa dare una mano per porre fine a questa folle guerra."
"No! Non puoi Lenne. Perché vuoi farlo, perché? Sai cosa potrebbe accadere agli Invocatori se andrai in guerra!"
La strinse forte a sé mentre una calda lacrima gli rigava il viso. Le avrebbe fatto cambiare idea, ci sarebbe riuscito.
Non voleva perderla. Lei era la sua vita, l'unica ragione della sua esistenza.
"Shuyin cerca di capire. Con il mio aiuto potrei porre fine alla guerra, potrei far tornare la pace. Tu non puoi capire, io devo!
Da noi Invocatori dipende la salvezza di tanta gente, anche a discapito della nostra vita!"
Lenne piangeva a dirotto. Shuyin cercò di consolarla ma lei si scansò andando alla finestra.
Fuori Zanarkand luccicava nella notte.
Zanarkand, la città dalle migliaia di luci, non l'avrebbe abbandonata al suo destino.
"Shuyin, ti prego, lascia che io vada, ti scongiuro."
Shuyin le si avvicinò abbracciandola. Le diede un bacio sul collo e, come lei, rivolse lo sguardo su Zanarkand.
Sapeva che non le avrebbe fatto cambiare idea. La conosceva bene, quando decideva una cosa era quella e basta.
"Se è questo che desideri, allora per me va bene. Ti amo troppo per oppormi alla tua volontà. Fai ciò che devi ma ricorda:
non permetterò che tu muoia, io ti salverò, dovessi fare una pazzia. Anche a costo della mia vita."
Lenne si voltò, gli prese dolcemente il volto tra le mani e lo baciò.
Si strinsero in un lungo abbraccio che sembrò durare anni interi, poi lei si voltò, aprì la porta e uscì.
 
Quello sarebbe stato il loro ultimo bacio.
 
Shuyin restò a lungo gettato sul letto a piangere. Come poteva salvarla? Sarebbe morta, se lo sentiva.
Tutta colpa di quella dannata guerra. Già la guerra. Come poteva fermarla?
Un pensiero gli attraversò la mente.
Durante quei mesi di battaglie aveva sentito dire che Bevelle stava progettando un'arma indistruttibile, che avrebbe posto fine alla guerra.
Vegnagun.
Quello era il suo nome.
Avrebbe preso possesso di quella macchina per porre fine alla guerra e, soprattutto, per salvare Lenne.
Si, lei non sarebbe morta. Lui l'avrebbe salvata grazie a Vegnagun.
Avrebbe fatto di tutto per salvarla...tutto.
Prese la sua roba e uscì dall'infermeria.
L'aria fresca della notte gli accarezzo il viso.
Guardò un'ultima volta la città dove era nato, cresciuto e diventato un famoso giocatore di Blitzball e giurò che sarebbe tornato dopo aver riportato la pace.
Si voltò e partì: destinazione Bevelle.
 
Non avrebbe mai più rivisto Zanarkand da vivo.
  
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