Film > The Phantom of the Opera
Ricorda la storia  |      
Autore: kenjina    18/07/2011    3 recensioni
Strisciava lentamente, come un serpente che frusciava e sibilava nascosto tra i fili d'erba, in attesa del momento migliore per venir fuori.
Crepitava, cancellava, scricchiolava.
Con la stessa rapidità con cui era nato - una scintilla, bollente come la passione che poco prima aveva irretito l'aria - si estese tendendo le sue lingue infiammate verso qualsiasi cosa potesse arraffare.
E crepitava, cancellava, scricchiolava.
E il pubblico gridava, si disperava, scappava.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erik/The Phantom
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Strisciava lentamente, come un serpente che frusciava nascosto tra i fili d'erba

Crepita, cancella, scricchiola.

Strisciava lentamente, come un serpente che frusciava e sibilava nascosto tra i fili d'erba, in attesa del momento migliore per venir fuori.

Crepitava, cancellava, scricchiolava.

Con la stessa rapidità con cui era nato - una scintilla, bollente come la passione che poco prima aveva irretito l'aria - si estese tendendo le sue lingue infiammate verso qualsiasi cosa potesse arraffare.

E crepitava, cancellava, scricchiolava.

E il pubblico gridava, si disperava, scappava.

Come una mandria di tori, scatenati da tutto quel rosso infernale, si calpestavano, si spintonavano, nella speranza di raggiungere il fresco pungente di Gennaio, che avrebbe raffreddato le loro gole e i loro polmoni, arsi dal fumo e dalla cenere, e magari sedato la loro terrificante paura.

La scenografia, il pettine con i macchinari e il ponte in legno, su cui si era consumato l'estremo atto del "Don Giovanni Trionfante", crollarono con un frastuono che fece vibrare il sangue nelle vene a chiunque lo udì. Il ruggito del fuoco, che non aveva intenzione di dissiparsi facilmente - che crepitava, cancellava, scricchiolava - svegliò tutto il quartiere. Stavano accorrendo i primi soccorsi dopo tanto, troppo tempo; ma niente e nessuno avrebbe potuto fermare quell'Inferno che il Diavolo stesso aveva appiccato.

E lui, lui che era distrutto nell'anima come il suo teatro, lui che osservava quella scena straziante come un'ombra, lui che non sussultava nel sentire le esplosioni ai piani superiori, che ormai non sentiva più nemmeno i battiti del suo cuore, silenzioso e spento da quando le sue uniche ragioni di vita l'avevano abbandonato.

Musica e Angelo.

Una vita spesa a usare la prima per conquistare la seconda. Una vita nell'astrattezza di una realtà immaginaria, di segreti e false promesse; una vita all'ombra del mondo, per raggiungere la luce.

Teatro e Donna.

Quella vita che aveva un risvolto reale, difficile da gestire, una marionetta decisamente troppo vera e viva per poterla amministrare a dovere.

E come tutte le più belle cose anche quella si sbriciolò davanti ai suoi occhi colmi di dolore, di rabbia... e nonostante tutto, di amore.

La voce di lei che cantava alla sua metà gli risuonava ancora nelle orecchie, come il fastidioso ronzio di una zanzara che non si allontanava neanche dopo averla scacciata; il sapore di quel bacio disperato, dettato dalla pietà e dalla rassegnazione, bruciava ancora sulle sue labbra ormai secche.

E crepitava, cancellava, scricchiolava.

Oh, cosa avrebbe dato pur di crepitare, cancellarsi e scricchiolare in quell'Inferno! Lì, forse, avrebbe trovato la pace che aveva tanto agognato per tutta la vita. Quella vita che era stata anche più infernale di quelle fiamme che avrebbero potuto regalargli il suo angolo di Paradiso.

Ma lui era il Diavolo, il Fantasma che per anni aveva infestato quel luogo di perdizione, di magia e musica; probabilmente neanche l'Inferno l'avrebbe voluto, men che meno il Paradiso.

E il suo cuore crepitò, la sua mente cancellò e le sue corde vocali scricchiolarono in un grido, che si disperse con il canto del fuoco.

 

 

 

Angolo autrice:

Torno a scrivere del mio Fantasma preferito dopo la conclusione de La Vita Nova, in una serata un po' fiacca, tra l'indecisione di ripassare le ultime cose per l'esame di domani e i pensieri ricorrenti di quei tre splendidi mesi che ho lasciato da poco. Il tutto condito dalla straziante e senza tempo musica di Fabrizio de André (di cui potrete anche trovare una piccola citazione nella ff, un abbraccio virtuale a chi la coglierà!).

Dato che non è la prima flash fic che scrivo, vi rimando alla prima, Bon nouvel an, âme inquiète. Non saprei quale delle due sia più triste!

Se vorrete lasciarmi un parere o una critica sarò ben felice di rispondervi; vi do appuntamento con una nuova long sul nostro Fantasmone che, credo, per Settembre/Ottobre dovrei iniziare a pubblicare. Magari, nel frattempo, ci scappa qualche altra cosa simile, chissà.
Vi ricordo che ho un account su facebook per EFP e un piccolo gruppo, Le Chat Noir, dove potrete ricevere aggiornamenti, spoiler e anteprime. ;)

A presto!

Marta.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Phantom of the Opera / Vai alla pagina dell'autore: kenjina