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Autore: _YeongWonhi_    19/07/2011    1 recensioni
"Ricordo ancora quel giorno nei minimi particolari. Ormai è già passato un mese,ed ancora non riesco a capacitarmi del fatto che io ero lì..."
In questa one-shot ho deciso di raccontare le mie emozioni e tutto ciò che ho provato durante quel magico sabato sera....
Io c'ero...E Voi??!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti gli Echelon! Brothers and Sisters! Ho scritto questo testo per documentare il concerto del 18 Giugno,a Roma. Io c’ero e tutto ciò che ho scritto è assolutamente reale. Mi prenderete per scema forse,ma sappiate che se l’ho scritto l’ho fatto solo per poter ricordare con voi quell’incredibile esperienza che mi ha devastata dentro. Spero sia di vostro gradimento!! Kussen,Alice…

BUONA LETTURA! O MEGLIO,BUON  RICORDO!!....xD

                       
                               18th June 2011,Rome

 

Ricordo ancora quel giorno nei minimi particolari. Ormai è già passato un mese,ed ancora non riesco a capacitarmi del fatto che io c’ero. Mi ricordo ancora come mi addormentai la sera prima,pensando a Loro che stavano suonando a Milano,sperando che tutto andasse bene. Sinceramente non riuscivo a prendere sonno,era più forte di me, l’emozione mi impediva di dormire. Poi,chissà come e quando,riuscii ad abbandonarmi al nulla. Quella notte non sognai,o forse non me ne resi conto,dato che il mio vero sogno si sarebbe avverato il giorno successivo. Al risveglio non pensavo a niente,non ne ero capace,non in quel momento. L’emozione della sera precedente mi aveva improvvisamente abbandonata,lasciando spazio all’incredulità. Se non fosse stato per i biglietti,avrei pensato che era solo il frutto della mia immaginazione che mi giocava brutti scherzi. Ero ostile,dovevo essere là e vederli suonare per crederci davvero. Quella mattina dovevo anche affrontare l’ultimo esame scritto di terza media. Speravo che almeno quello mi distraesse dall’ansia che mi stava assalendo pian piano,ma non fu così. Arrivai a scuola esagitata, tartassando i miei compagni di classe,soprattutto la mia migliore amica,ripetendo allo sfinimento che di lì a qualche ora li avrei finalmente visti. Feci quel benedetto esame di francese alla tira via,senza perderci troppo tempo,se avessi sbagliato non mi interessava,non era quello il mio pensiero principale quel giorno. Una volta che ebbi finito consegnai,dirigendomi quasi di corsa fuori,impaziente di partire per Roma,anche se sapevo che avrei dovuto aspettare dopo pranzo. Mentre aspettavo che mi venissero a prendere a scuola,andai a vedere delle ragazze fare un concorso internazionale di ginnastica ritmica,nella palestra vicina. Nemmeno quello mi distrasse,nonostante ammirassi la loro bravura. Poi,mia mamma arrivò,e tornammo a casa. Preparai in fretta e furia una borsa anche per poter passare la notte in albergo. Dopo io e il mio papà mangiammo un piatto di pasta al pomodoro,e partimmo. Abitando vicino Lucca il viaggio durò parecchio, costringendoci a fermarci una volta in Autogrill. Quando eravamo a Roma,passammo con la macchina dall’Ippodromo,e la fila che vidi mi mise in agitazione. Poi giungemmo all’Hotel delle Capannelle,dove depositammo le borse. Una volta pronti andammo a piedi all’Ippodromo. Il tragitto fu breve ma,per me personalmente, fu anche carico di tensione. Quando arrivammo a destinazione,intorno alle cinque e mezzo, trovammo un posto nella lunga fila che si estendeva fino a dietro l’Ippodromo,mentre altre persone continuavano ad arrivare,postandosi dietro di noi. I cancelli furono aperti con un ritardo di mezz’ora,e dopo le sei cominciavamo a muoverci verso l’entrata. Io riuscii ad entrare dopo quasi due ore di fila,ovvero verso le sette e mezzo,ma fui fortunata rispetto ad altri. Poco più in là dell’entrata c’era un cartellone centrale con su scritto “Rock in Roma”,che faceva da seconda entrata. Al lato sinistro c’era un immagine ingrandita di Slash,l’ex chitarrista dei Guns N’Roses. Mentre sul fianco destro c’era un cartellone con l’immagine dei musicisti che si sarebbero esibiti al festival. A rappresentare i Mars c’era solo Jared Leto,e sinceramente,la cosa mi diede un po’ noia,ma non gli diedi peso. Entrammo e ai nostri lati si susseguivano i “poster” dei musicisti. Tra i primi ce n’era uno con Jared,e ammetto che mi fermai a fare una foto lì vicino. E non fui l’unica. Poi giungemmo nel luogo del concerto,dopo essersi fermati a prendere da bere al bar interno. Mi uscì subito un sospiro di stupore,causato dalla vicinanza dal palco. Io e mio babbo ci avvicinammo cautamente,posizionandoci principalmente al centro,poi riuscimmo ad avanzare dell’altro,arrivando ad una buona distanza,forse ero nella sesta o settima fila. Scambiai due chiacchiere con un'altra ragazza accanto a me,poi cominciò il primo gruppo si supporto. Era italiano,si chiamavano “Hey! Hey! Radio!” e non erano male,anche se non mi colpirono particolarmente. Una volta che ebbero finito salirono sul palco i “CB7”,americani.  Quest’ultimi mi piacquero di più, sapevano farci sul palco,o almeno così mi sembrava. Ammiravo soprattutto la ragazza,che poi ho scoperto chiamarsi Chelsea,suonava il basso,la batteria,le tastiere. Insomma,sapeva suonare quasi tutto! Quando anche loro ebbero finito rimisero la musica in sottofondo. Passarono i minuti,alle nove e mezzo circa il telo che ricopriva la Triad cadde ed io cominciai a fremere,non vedevo l’ora di poterli ascoltare a pochi metri da me. Dovevano cominciare un quarto alle dieci,ma l’orario non fu rispettato,poi ho scoperto che hanno ritardato a causa di alcuni problemi respiratori del cantante. Ogni qualvolta che una canzone di base finiva,noi cominciavamo a fare il coro,che,speravamo,avrebbe preceduto la Loro entrata sul palco. Ma fallimmo parecchie volte. Poi,quando meno ce lo aspettavamo, il suono della batteria si innalzò nell’aria circostante. Le note di Escape echeggiavano intorno a noi. Stavo cominciando a fare un video con il cellulare,quando la mia migliore amica mi chiamò. Sbuffai divertita dal suo solito tempismo e risposi,nonostante non riuscissi a capire quello che mi diceva,fatto sta che le feci ascoltare la prima canzone,poi lei riattaccò. Così potei tornare a concentrarmi sulla musica. Quando partì anche la voce di Jared mi vennero i brividi,tutte quelle emozioni insieme le avevo provato solo due volta in tutta la mia vita. Poi toccò a noi,che urlammo con tutto il fiato che avevamo in gola “This is War”,avevo sempre sognato farlo e lì l’adrenalina si impossessò di me. Jared,nonostante cantasse poco,si vedeva che dava il massimo di sé,sforzandosi pur di non deluderci. Shannon e Tomo erano semplicemente fantastici ed impeccabili. Loro e gli altri musicisti davano una carica di energia immensa su quel palco. Le canzoni si susseguirono una dopo l’altra. “A Beautiful Lie” , dove cominciarono a fare sul serio. “Attack”,canzone della quale sono innamorata,come tutte d’altronde. “Search and Destroy”,durante la quale Jared ci ha chiesto di aiutarlo a cantare,e mentre parlava è passato un aeroplano,guadagnandosi l’odio da parte nostra e dalla band. “This is War”,credo che sia stata una delle canzoni rappresentative del concerto, così come di tutto il tour. E subito dopo “100 Suns”,canzone che mi ha fatto riflettere molte volte,ma mai come al concerto. “Vox Populi”,non ci sono parole per descrivere come mi sentivo durante quella canzone. L’assolo di chitarra di Shannon in “L490”. E dopo,le quattro canzoni che ha fatto Jared in acustica: “Hurricane” , “Alibi”, “Night of the Hunter” , “The Kill”. Quest’ultima…la canzone che me li ha fatti conoscere,quella canzone che ha cominciato a farmi innamorare della Loro Musica. Poterla cantare con gli altri Echelon e con la band in persona è stata un emozione unica. Dopo le versioni acustiche è stata la volta di “Closer to the Ede”,una delle canzoni che più amo. La penultima canzone,dove il ritornello veniva cantanto da Antoine Becks,il cantante dei CB7.  Durante quella canzone gridavo a squarciagola “No! No! No! No! I will never forget!” sorridendo,perché quelle parole rappresentavano proprio la realtà. Io non dimenticherò mai quella sera. Alla fine è toccato a “Kings and Queens”,solo a ripensarci mi viene la pelle d’oca, non esistono ancora parole per poter descrivere le emozioni che sono riusciti a trasmettermi. Poi la musica è cessata,le luci si sono spente,e loro sono scesi dal palco, quel momento è stato doloroso come una pugnalata,forse di più. Sono rimasta ferma per qualche minuto,poi mi sono girata verso il mio babbo e gli ho sorriso. È stata una serata indimenticabile e unica. Poi,nell’uscire,mi sono fermata a comprare un ricordo del concerto,purtroppo,mi sono dovuta accontentare solo del poster ufficiale,dato che ci eravamo dimenticati in albergo il portafoglio e avevamo dietro solo dieci euro. Lì c’erano il cantante e il chitarrista dei CB7 che facevano autografi e foto,quando li ho visti sono rimasta sorpresa nel vederli così disponibili e a loro agio. Con mia sfortuna,io,non sono riuscita ad avere né la foto né l’autografo. Ma pazienza! Ogni momento vissuto là continuerà a vivere nel mio cuore,nella mia mente,nella mia anima. Perché i sentimenti che mi hanno suscitato,a partire dalla fila sotto il sole cocente all’ultima canzone, sono indelebili e incancellabili. Niente e nessuno potrà mai privarmene. E pensare che è già passato un mese mi fa stare male. Quante volte ho pianto rivedendo i video di quel sabato? Ho perso davvero il conto,so solo che ho pianto tante volte,forse troppe.  Uno dei miei sogni si è realizzato,e questo grazie a Loro,i 30 Seconds To Mars,che con la loro musica mi hanno fatto ridere,piangere e sognare. Grazie! E…alla prossima!

A questo punto ci tengo a fare dei ringraziamenti importanti:

-Grazie ai miei genitori,che hanno reso possibile questa fantastica esperienza e che mi hanno sopportato ogni qualvolta parlassi di Loro (qui ringrazio anche la mia migliore amica Ilaria,ti adoro!) e tutte le volte che cercavo di convincerli per farmi portare al concerto.

-Grazie a mia mamma  che è riuscita a convincere mio babbo a portarmi là,per permettermi di vivere il mio sogno. I love you!

-Grazie al mio babbo,che ha avuto il coraggio (perché con me ce ne vuole molto) di portarmi al concerto,e lo ha fatto solo per me,per vedermi felice. Ti voglio bene!

-Grazie a voi Echelon che eravate presenti,e che,senza saperlo,avete fatto parte del mio sogno!

-Grazie a Voi,30 Seconds To Mars,per essere riusciti a farmi vivere alcuni dei momenti più belli di tutta la mia vita. Grazie alla Vostra Musica! I will never forget you! One day maybe we’ll meet again!

 

 

   
 
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