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Autore: DazedAndConfused    19/07/2011    4 recensioni
"L’uomo si svegliò di soprassalto, il respiro pesante e gli occhi spalancati.
Ancora lui.
Era tornato, se lo sentiva."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ad Alessia, che ama i Toxic Twins in an elevator.

 

‘cause I’m the one that jaded you.

 

L’uomo si svegliò di soprassalto, il respiro pesante e gli occhi spalancati.

Ancora lui.

Era tornato, se lo sentiva.

Scalciò con foga il lenzuolo e posò un piede dopo l’altro sul pavimento, il passo molle ed incerto di chi non sa se vuole veramente vedere ciò che c’è dietro la porta.

Incespicò

nelle magliette sparse in giro, andando a sbattere contro il comodino scassato,

imprecò

a denti stretti e strinse gli occhi per sentire di meno la fitta al piede,

insultò

un Dio che non c’era, quando scoprì di essere da solo.

Fu in quel momento, mormorando l’ultima bestemmia, che

ricordò.

-Io… Io credo che me ne andrò.-

Semplice. Breve. Indolore.

Come una sniffata, e Joe era la sniffata più bella di questo mondo,

ne era certo.

Il flash rimbalzava ancora tra le sue pupille,

pallina di flipper impazzita, schizzandogli quel poco di cervello che non si era ancora fottuto.

-Mister Tyler, che ne pensa della partenza del signor Perry?-

Lui, l’animale da palco, per una frazione di secondo aveva assunto il tipico sguardo dei ricci d’autostrada, quello di quando si accorgono dei fanali della macchina che sta per schiantarglisi contro, e aveva borbottato qualcosa riguardo le “scelte personali”, ritrovandosi in lacrime dopo nemmeno dieci secondi, incapace di capire come avesse fatto a finire così.

-VAFFANCULO, JOE! SEI SOLO UN COGLIONE-

Urlò sul poggiolo, con tutto il fiato che aveva nei polmoni,

la voce che si disperdeva tra i grattacieli e le scie degli aerei che parevano

meteore.

Strinse il corrimano in metallo, le nocche sbiancate e il fiato corto, e

scivolò,

 per terra.

Scivolò, tra la merda e tutto quanto, tra le ceneri degli Aerosmith e un’amicizia buttata giù per il cesso, mentre poteva giurare di aver visto un paio di occhi scuri,

fottutissimi occhi scuri, fissarlo senza pietà, in mezzo a tutto quel buio.

Abbozzò un sorriso stanco, prima di abbassare le palpebre.

 

Ma quanto erano belli, quegli occhi.

 

 

Dream On.

Sono nuova del fandom, e scrivo questa cosuccia per una mia amica, che ha scongiurato in ginocchio tutte noi di un certo gruppo, affinché qualcuno le desse nuove righe di cui potersi sfamare LOL.

È venuta fuori questa stronzata, ambientata nel 1979, quando Joe aveva dichiarato di andarsene dagli Aerosmith e Steven si è messo veramente a piangere durante un’intervista.

Ode all’amicizia? Accenni di slash? Vedeteci quel che vi pare, Alessia ci vedrà quel che vuole vederci, e credo proprio che fareste bene ad imitarla (;

Il titolo è tratto da Jaded, una delle mie canzoni preferite in assoluto, e direi che ci sta abbastanza a pennello.

Ah, non badate per le parole buttate frequentemente a capo; nuova tecnica stilistica, una scopiazzatura da Ungaretti, per capirci :’D

Spero di non farvi troppo schifo, e che Dio Alessia mi perdoni per questo scempio.

 

Dazed;

   
 
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