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Autore: Atelo_Phobia    20/07/2011    2 recensioni
In questo periodo adoro il Faberry, perciò eccomi DI NUOVO qui con un'altra storia su di loro, cercando, e fallendo DI NUOVO nell'impresa, di raccontare qualcosa di questa coppia.
DI NUOVO questa introduzione fa schifo, come tutte le altre e DI NUOVO non ne sono sorpresa.
E sì, mi si è inceppato il disco.
DI NUOVO.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allergies











 

Da qualche parte, pensò Quinn, stava piovendo; o forse erano le sue lacrime ad offuscare il cielo, impedendole di vedere le stelle.
Ad un tratto dietro di lei sentì dei passi avvicinarsi. Rabbrividì: faceva molto freddo.
“ Perché piangi? ” sussurrò una voce.
“ Rachel... ” riuscì solo a dire alzando lo sguardo sino a sfiorare il suo. Il vento ancora le graffiava il volto, soffiando via le sue lacrime privo della dolcezza di una carezza; ancora non riusciva a vedere le stelle, ma negli occhi dell’altra trovò per qualche istante una ragione per sorridere.
“ Non stavo piangendo. ” mormorò. La sua voce sembrava provenire da lontano, come un’eco presto dimenticata.
“ I tuoi occhi brillano. ” sussurrò Rachel con dolcezza mettendosi in punta di piedi per asciugandole una lacrima.
“ Io... s-sono allergica. ” disse Quinn scostando lentamente la guancia dalle dita di Rachel e abbassando lo sguardo “ alla lana... ” continuò a bassa voce. Rachel era vicina. Troppo. Il suo profumo delicato le invase i sensi.
Rachel smise di cercare di togliersi il maglioncino che indossava.
“ Ah. Allora credo che questo non vada bene. ” borbottò indicando l’indumento.
“ Cosa...? ” chiese Quinn guardandola.
“ Non volevo che tu prendessi freddo. ” sussurrò con semplicità stringendosi nelle spalle.
“ Puoi... puoi abbracciarmi, se vuoi.” mormorò Quinn a bassa voce, quasi temendo di essere udita. Deglutì a fatica mentre Rachel, senza smettere di osservarla le si avvicinò. La strinse.
Il suo cuore, avvertì Quinn, sembrava silenzioso, ma quello di Rachel le batteva nel petto. Da qualche parte, pensò, doveva fare molto freddo, ma dovunque fosse, era molto lontano.
“ Io... m-mi... sono innamorata. ” le confessò timidamente all’orecchio.
Nel suo petto il cuore di Rachel cessò di battere, per un momento, ma forse se l’era solo immaginato. La mora la lasciò andare, ma per qualche ragione continuò a tenerla per mano.
“ Per questo piangevi? ” domandò.
Quinn non rispose. Trovare le parole giuste era più doloroso del previsto.
“ Di Finn? ” le chiese ancora Rachel con un tremito nella voce.
Quinn scosse la testa, cercando qualcosa, qualsiasi cosa per cui valesse la pena smettere di guardarla, ma suo malgrado, non riusciva a non fissarla. Aveva degli occhi bellissimi. E lo sguardo più dolce che avesse mai visto.
“ E di chi allora? ”
Lei era così vicina, ma non sapeva che qualcosa di più del soffio del vento avrebbe continuato a tenerle lontane.
Tante volte il suo nome le aveva fatto luccicare gli occhi. Troppe si era posato sulle sue labbra, riuscendo a sfiorarle persino il cuore.
In segreto le aveva regalato sorrisi. Carezze. Respiri. Lacrime. In segreto le aveva regalato se stessa, ma lei non avrebbe mai dovuto saperlo.
Non importa. ” riuscì a dire con fatica.
Senza accorgersene Rachel lasciò andare la sua mano. I suoi occhi scuri sembravano una maschera impenetrabile, ma alla luce della luna, luccicavano. Quinn pensò che qualsiasi cosa provasse per lei, aveva importanza, eccome.
“ Io vado dentro. ” disse Rachel con voce piatta incapace di rompere quel silenzio che si stagliava tra di loro con le parole giuste.
Si voltò, avviandosi verso l’interno.
“ Non andare. Ti prego. ” la implorò Quinn “ Resta con me ancora un po’. ” Rachel si voltò verso di lei, guardandola.
Piangeva, e Quinn avvertì un dolore al petto. All’altezza del cuore qualcosa parve incrinarsi.
“ Rachel... non piangere. ” le mormorò stringendola “ Ci sono qui io. Va tutto bene. ”
Rimasero così, abbracciate, per qualche istante. Nessuna delle due ruppe il silenzio, entrambe occupate ad ascoltare il rumore di parole mai pronunciate a voce alta.
Poi, dopo un istante, o un’eternità, allontanarono.
Rachel la guardò. La guardò come non aveva mai guardato nessuno. Il cuore si bloccò, o forse non aveva mai davvero battuto prima di avere incontrato Quinn. Il respiro le morì in gola, ma forse non aveva mai conosciuto la profondità di un respiro prima che lei arrivasse per strapparglielo. Dio, quanto l’amava.
Nient’altro contava, se non lei.
Le si avvicinò, piano. Chiuse gli occhi prendendole il viso tra le mani e la baciò. Avvertì il corpo di Quinn tremare al contatto con il suo, ma non aprì gli occhi, conscia che la magia sarebbe scomparsa.
Poi, prima del soffio del vento, si separarono. Quinn la guardava, con un misto di terrore e desiderio intrappolati negli occhi verdi. Si passò un dito sulle labbra, non riuscendo a distogliere lo sguardo da Rachel.
“ Non stavo piangendo... Sono allergica. ” sussurrò Rachel ripetendo le parole di Quinn
“ A cosa? ” Rachel scosse il capo e Quinn avvertì il peso del suo amore gravare sul suo cuore e ridurlo definitivamente in pezzi.
“ A te, Quinn, non importa. ” sussurrò tra le lacrime mentre si allontanava.
Da qualche parte, pensò Quinn, stava piovendo, ma dovunque fosse era molto lontano, perché ora era certa che fossero proprio le sue lacrime, e quelle di Rachel, a offuscare il cielo e impedire loro di vedere le stelle.
  
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