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Autore: Harsh    21/07/2011    1 recensioni
Per giorni volle finire la sua esistenza, per raggiungerla, per chiederle perdono, per dichiararle il suo amore.
Ma quando seppe che il loro figlioletto, Harry Potter, era sopravvissuto, capì che non poteva farlo, che lei non gli avrebbe mai perdonato di averlo abbandonato.
"Lo proteggerò, anche a costo della mia vita." promise silenziosamente alla sua amata, mentre lacrime intrise di dolore gli rigavano il viso freddo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Lily Evans era tutto cio' che lui avrebbe voluto dalla vita, ma ovviamente era anche cio' che mai avrebbe raggiunto.
Era bella, come un piccolo giglio, con grandi occhi verdi, quasi del colore delle foglie di una quercia, e con quei lunghi capelli rossi, che sembravano ardere di vita propria.
E poi era cosi brava, cosi dolce. Sapeva vedere la parte buona nel cuore di tutti, anche in quelli che non riuscivano a vederla in se stessi.
Era come una bolla dorata di energia e di calore. Quando arrivava lei, tutti si rilassavano e le rivolgevano dei dolci sorrisi.
Anche quelli di serpeverde erano segretamente abbagliati da lei, ma ovviamente mai l'avrebbero ammesso. E fra questi, il primo che abbagliò fu lui.
Si conobbero prima dell'arrivo della lettera per Hogwarts. E da quando Severus Snape appoggiò gli occhi su quella splendida bambina, si innamorò per la vita.
Lei era come un'ancora di salvezza che lo teneva ancorato alla luce, al bene. E fu grazie a lei che voltò le spalle ai mangiamorte, al Signore Oscuro, per stare al fianco di Silente.
Quando venne a sapere della sua morte, un vento gelido gli attraversò anima e cuore, congelandolo. Congelando per sempre quell'amore mai corriposto, quell'amore puro. Quell'amore ormai sfumato nel nulla.
Per giorni volle finire la sua esistenza, per raggiungerla, per chiederle perdono, per dichiararle il suo amore.
Ma quando seppe che il loro figlioletto, Harry Potter, era sopravvissuto, capì che non poteva farlo, che lei non gli avrebbe mai perdonato di averlo abbandonato.
"Lo proteggerò, anche a costo della mia vita." promise silenziosamente alla sua amata, mentre lacrime intrise di dolore gli rigavano il viso freddo.

Quando nove anni dopo quel ragazzetto minuto, dagli occhiali rotondi, varcò la soglia, sentì nel profondo di odiarlo.
Era uguale a lui, uguale a quell'arrogante di James Potter, quello che gli aveva sottratto l'unica donna che avesse mai amato.
Ma poi gli occhi di Harry incontrarono quelli di Severus e lui si immobilizzò. Erano verdi, con una leggera sfumatura di nocciola. Erano come quelli di Lily, della stessa dolcezza e sicurezza. E in quel momento capì di non avere scampo. Era legato a quel bambino, che lo volesse o meno.

"Combatti! Codardo, combatti!". Quelle parole lo fecero infuriare, erano le stesse che gli aveva rivolto Potter anni prima.
"Osi usare i miei incantesimi contro di me?" chiese dopo che il giovane ebbe cercato di lanciargli contro il Sectumsempra. "Si, sono io il Principe Mezzo-sangue".
Si girò e raggiunse gli altri mangiamorte. Esteriormente sarebbe parso freddo e cinico, ma dentro stava andando in pezzi.
Quel soprannome "Principe Mezzo-sangue" glielo aveva dato Lily, per prenderlo in giro. E mentre ci pensava sentì svolazzare nell'aria la dolce risata che fece all'ora quando notò l'espressione di Severus a quel nome.
A quel ricordo si unì il dolore atroce per quello che era stato costretto a fare. Aveva ucciso Silente, si era alleato coi mangiamorte, facendosi odiare da tutti quelli che lo ritenevano un alleato. Aveva visto negli occhi verdi di Potter la stessa delusione e la stessa tristezza che vi aveva letto in quelli di Lily quando per sbaglio l'aveva chiamata -Sporca mezzo-sangue-.
Non emise suono durante la conquista del castello, non ne sarebbe stato in grando con il groppo che gli si era fermato in gola.
-L'aveva fatto per salvare Harry. L'aveva fatto per amore di LIly.- Continuò a ripetersi mentre incassava senza battare ciglio gli sguardi carichi di disprezzo degli alunni e degli insegnanti di Hogwarts.

Cadde a terra, tramortito dai morsi di Nagini. Stava per morire.
In quel momento intravide il viso di Potter vicino al suo. Lo afferò per il bavero. "Prendi... prendi.." mormorò con un rantolo.
Voleva che lui sapesse, voleva che prendesse i suoi ricordi e che capisse tutto quello che era successo. Perchè dopotutto non voleva che lui lo odiasse.
"Guar...da...mi" Sussurrò. Quei grandi occhi verdi incontrarono i suoi. E a Severus parve di vedere il profilo di Lily, i suoi capelli infuocati, il piccolo naso all'insù, le labbra rosee e sempre sorridenti.
"Suo figlio è sopravvissuto. Se amavi Lily Evans, se davvero l'amavi, allora la tua strada è segnata". Le parole di Silente, gli brillavano davanti agli occhi. "Lo proteggerò, a costo della mia vita." E lo aveva fatto.
La luce argentea di un ricordo lo colpì mentre chiudeva gli occhi, sopraffatto dal dolore.
"Expecto Patronum". Era la sua voce, nello studio di Silente. Una bellissima cerva uscì dalla sua bacchetta e, dopo un balzo, uscì dalla finestra.
"Dopo tutto questo tempo?" chiese l'uomo, con gli occhi pieni di lacrime.
"Sempre" rispose senza esitazione.
E poi Severus Snape, nato come serpeverde, morì da coraggioso grifondoro, con il volto della sua amata impresso nel cuore, e un sorriso sulle labbra che pareva dire -Sto arrivando-.
  
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