«Regolus Black.»
Lo vidi avvicinarsi, impettito, alla professoressa. Le spalle dritte, il mento alto, l'espressione dura, ma quasi annoiata. Un Black fin nel midollo. Si adagiò con eleganza sullo sgabello, come se fosse un trono e lui il re e si fece incoronare del cappello, orgoglioso di essere lì, sicuro di quale sarebbe stata la scelta. Eravamo così diversi! Non ci parlavamo da un anno, da quando ero io ad essere seduto su quello sgabello, certo come lui di quale sarebbe stata la mia casa, anzi di quale NON lo sarebbe stata. Eppure non lo vedevo che da qualche ora prima, quando eravamo saliti sul treno. Non mi aveva più rivolto la parola, aveva preso le distanze da me, dal traditore e a stento mi salutava.

«Serpeverde!» urlò il cappello e il boato festoso della Casa conquistò la Sala. Sorrisi, mentre il cappello mi veniva tolto. Ero certo che sarebbe successo. Serpeverde era mia dalla nascita, era tutto ciò che volevo, tutto ciò che sarei stato. Ma scesi gli scalini e cercai il suo sguardo. Volevo schernirlo, volevo dimostrargli che ero diverso, che ero migliore. Ma mi ritrovai a volere la sua approvazione e vidi nei suoi occhi l'orgoglio che provata. Era pur sempre mio fratello.

Note: avevo scritto questa drabble nel cuore della notte per un contest, ma poi il giorno dopo, controllando, ho scoperto che: 1- le drabble erano vietate e 2- era proibita la prima persona XD Perciò era da buttare! Ma non l'ho fatto, l'ho ritrovata ieri tra le bozze del cellulare e ho deciso di pubblicarla, finalmente. Non è granché ma a me personalmente piace ù.ù