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Autore: MentalBreakdown    21/07/2011    5 recensioni
[SHINee]
Il mio sguardo si fermò attratto da due zaffiri che brillavano alle luci dei riflettori.
«Occhi azzurri?» pensai. Guardai meglio: una ragazza minuta, dai tratti inconfondibilmente occidentali mi fissò in rimando. Aveva una folta chioma color dell'ebano che le arrivava alla base della schiena, le gote leggermente arrossate e una pelle chiara. Ancora oggi mi stupisco di quanti dettagli di quella ragazza avessi colto in quel momento, nonostante la luce piuttosto soffusa e in costante
movimento.

Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Cap 10
In this large world, there's only one person (I only want you)
Did you know this about me?
Before the seasons roll by, before even time fades away
I try to convey my heart to you but it's too late
I hesitate and stop and then you're crushed
If you're still there, I'm an idiot, forgive me.

10. Change

*Maggie*

Siamo finalmente tornati a casa. Abbiamo passato l'ultimo mese a saltare da un capo all'altro dell'Asia, per promuovere il nuovo video degli SHINee: Hello. E sono arrabbiata. Molto arrabbiata.
Jonghyun zoppica. E le quattro crisi isteriche che ho avuto durante il mini tour non mi hanno di certo giovato. In altre parole sono a pezzi. È faticoso star dietro a quei cinque, sembrano dei bambini. Taemin poi, si emozionava per ogni singola cosa.
Ma tornando al presente, ora sono qui. Nel mio caldo appartamentino, con il caminetto e la tv accesi, tranquillamente spaparanzata sul divano. A guardare uno stupido servizio su Jonghyun e la sua presunta ragazza. Tutte stronzate. Non so cosa ci sia dietro, ma i due non escono insieme. I ragazzi l'hanno confermato. E ciò, almeno un po', mi ha calmato.
La prima volta che le foto hanno cominciato a circolare, con conseguente e ovvio scandalo, ho rischiato un'altra crisi isterica. La quinta, nel giro di un mese. Beh Maggie, hai appena diciassette anni e sei già isterica. Complimenti!
Comunque sia, ho avuto il tempo di riflettere. Riflettere sulle parole di Rose, su quello che è successo due mesi fa... Non ho mai saputo com'è iniziato tutto, una parte di me non lo vuole sapere nemmeno ora che è tutto sistemato. All'inizio la curiosità era forte, ma, riflettendo, ho capito che non era un dettaglio così rilevante. Evidentemente, era una questione tra Jonghyun e Minho.
Sbuffo sonoramente alle grida della presentatrice sullo schermo. Che stress, queste pettegole!
«Roooooose! Che c'è per pranzo?» Urlo spegnendo la televisione.
«Gli spaghetti di nonna Federica!» risponde con un sorriso, affacciandosi in salotto.
Scatto in piedi nell'udire il menù. Io amo gli spaghetti di nonna Federica! Sono semplici spaghetti al pesto genovese. Quello originale italiano. Quando eravamo piccole, nonna Federica ci ha insegnato a prepararlo. Vivevamo ancora tutti insieme a Boston, nonna Federica e nonno Jeff erano ancora vivi. Eravamo ancora una famiglia. Papà lavorava in ufficio e mamma nel suo negozietto sotto casa. Non ce la cavavamo male. Anzi, sia io che Rose amavamo quella vita. Eravamo sempre con i nonni, ogni tanto scendevamo ad aiutare la mamma. Stavamo bene, ma poi la nonna è morta. Non molto tempo dopo, il nonno l'ha seguita. E allora, non so bene come, la nostra famiglia si è sfasciata. Mamma e papà continuavano a litigare, erano sempre che urlavano. La mamma piangeva tanto. E io mi rifugiavo sempre da Rose. Avevo paura. Papà mi faceva paura.
E poi, poco dopo il nostro decimo compleanno, mamma è venuta a parlarci. Ci disse che lei e papà non andavano più d'accordo, e che non potevano più vivere insieme. Ci disse anche che lei non poteva rimanere in America. Mi ricordo che le chiesi, ingenuamente, se tornavamo nell'Italia di nonna Federica. Lei, con un sorriso triste, scosse la testa.
Dopo pochi giorni, prendemmo per la prima volta un aereo. Volo diretto per Seul. Mamma tornava a casa sua. La casa dei nonni coreani che mamma aveva ereditato, era lì pronta per noi. Ci abbiamo vissuto finchè, due anni fa, la mamma è morta di tumore.
Essendo minorenni, io e Rose dovevamo essere affidate a qualcuno. E l'unico parente che avevamo era papà. L'unico problema e che di lui non c'era più traccia.
Avevamo solo quindici anni, non avevamo ancora finito gli studi. Avevamo una casa, certo, ma niente soldi. Avevamo bisogno di un lavoro, fu così che cominciammo a sfogliare meticolosamente ogni singolo quotidiano in cerca di offerte di lavoro.
Con l'eredità di mamma saremo riuscite a cavarcela per un po', ma non potevamo far affidamento solo su quella. Anche la scuola fu informata di questa nostra situazione, permettendoci di accedere ad alcune agevolazioni.
Fu anche così che, incredibilmente, ci trovò un agente dell'S.M. Entertainment. Mentre eravamo, appunto, a scuola. I prof ci chiamarono per una riunione; entrammo come orfane, uscimmo con un lavoro e sotto responsabilità del direttore dell'S.M. Sembrava impossibile, non ci volevamo credere. Una storia da film, in tutto e per tutto. Solo più tardi abbiamo scoperto che il preside era in contatto con alcune grosse aziende, per permettere ai suoi studenti esperienze di stage e la possibilità di trovare un lavoro subito. E, intenerito e preoccupato dalla nostra situazione, si è rivolto all'S.M.
Uhm...come sono finita a parlare dei non tanto dolci ricordi del passato?
Un profumino mi riscuote dal mio stato di semi-trance. Rose ha messo in tavola gli spaghetti. E io mi ci fiondo!
Un'ora dopo, sono di nuovo sul divano. Sì, sono terribilmente pigra.
«Maggie, Key mi ha chiesto di andare con lui a far compere... Ti dispiace se ti lascio sola?» chiede Rose con un filo di voce, già pronta per uscire. Alzo lo sguardo svogliata
«Mh? No no, vai tranquilla. Tra poco andrò dai ragazzi» le rispondo trattenendo uno sbadiglio «Se non mi addormento prima...» continuo mugugnando.
«Ti ho già preparato un caffè, come piace a te!» cinguetta lei con un sorriso, porgendomi il mio tazzone. Le sorrido di rimando, prendendo la tazza fumante.
«Grazie, sorellina»

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Jonghyun*

Maledizione. Qui sono spariti tutti lasciandomi moribondo sul divano. E devo andare in bagno! E le stampelle, giustamente, sono in camera. Sono molto utili appoggiate accanto al mio letto, devo dire...
DIIIIIIING DOOOOOOOOONG! Suonano alla porta. Mannaggia, e ora come apro?
«Un momentooooo!» urlo, tentando di mettermi seduto «Chi è?»
«Sono Maggie! Jong, sei solo in casa?»
«Sì! Aspetta, cerco di venire ad aprirti!» Rispondo, cominciando a zoppicare aggrappandomi allo schienale del divano. Miracolosamente, raggiungo la porta e la apro. Mi tengo saldo allo stipite, mentre Maggie tenta di sorreggermi. Mi riaccompagna sul divano per poi chiudere la porta d'ingresso
«Maggie, già che ci sei...mi prenderesti le stampelle che sono in camera? Dovrei andare in bagno...» le chiedo, un po' rosso in viso. Cavolo, se ci devo andare!
Lei ridacchia avviandosi verso la camera, e fa ritorno fintamente zoppicante.
«Beh guarda il lato positivo, con questi affari almeno ti diverti» continua a ghignare, porgendomi “gli affari”. Mugugno qualcosa di indefinito in risposta, correndo -per quanto zoppicare più velocemente possibile possa chiamarsi correre- verso il bagno.
Ritorno in soggiorno soddisfatto, Maggie si è intanto accomodata sul divano.
«Allora, come mai da queste parti?» chiedo, sedendomi accanto a lei.
«Rose mi ha abbandonata» pigola, con un'adorabile espressione offesa. Sorrido, nel constatare per l'ennesima volta la sua tenerezza.
«Hanno abbandonato anche me, come vedi. Non si può portare in giro uno zoppo!» tento di scherzare, indicando la mia gamba fasciata. In tutta risposta, Maggie gonfia le guance
«Non è colpa tua se quelle scalmanate ti hanno azzoppato!» Già, dimenticavo che se l'è presa molto per tutta questa storia. Sospiro, voltandomi a guardarla. Sembra un pulcino, con i capelli ancora arruffati dal vento. Ridacchiando, le sistemo qualche ciuffo fuori posto
«Sembri una sopravvissuta ad un uragano» rido. Lei si limita a guardarmi di sottecchi, offesa. Oh, è così tenera!
Ancora ridacchiando, le metto a posto la frangia.
«Sempre simpatico, tu!» mormora, tentando di azzannarmi la mano. Scoppio definitivamente a ridere quando sbaglia mira e va a sbattere con il naso contro il dorso della mano.
Si scosta con un gemito, tastandosi il naso dolorante
«Ahahahah dai fa vedere! Certo che sei proprio goffa!» Le prendo il viso fra le mani, controllando l'angolazione del naso. Non sembra nulla di grave.
Troppo tardi, però, mi accorgo di esserle così vicino.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Maggie*

Aaaaaaaah, che figuracciaaaaaa! Però...ora che il suo viso è così vicino... Sbatto confusa gli occhi, non riuscendo a staccare il contatto visivo con i suoi, di occhi. Mi scappa un sospiro, quasi non sento in naso dolorante.
Ha le mani calde, Jonghyun.
D'istinto, mi avvicino di più a lui. Ora i nostri visi quasi si sfiorano. E il mio cuore rischia di sfondarmi il petto. Un ronzio fastidioso mi ha riempito le orecchie, è come se non esistesse nulla, all'infuori di noi due. Eppure sono lucida. Sono perfettamente conscia della distanza minima tra me e lui, sento benissimo le sue mani sul mio viso. Sento il suo alito fresco solleticarmi il naso.
È la prima volta che sono così mentalmente presente. E potrei prendere l'iniziativa. Sì, potrei farlo. Andiamo Maggie, adesso ti avvicini di più e gli dai un bacio! Sì, ce la puoi fare!
Oh andiamo, ma chi voglio prendere in giro? Ogni volta che sono sola con lui vado nel pallone. Non so cosa fare, cosa dire. Divento nervosissima e ho paura di fare una figuraccia. Beh, per oggi l'hai già fatta, mi sembra.
Sbattendo le ciglia, ritorno al presente. Lui è ancora lì, a pochi centimetri da me.
È così bello.
I suoi occhi sono inchiodati ai miei, le labbra leggermente socchiuse sembrano chiamarmi. E io non ce la faccio più. Con un sospiro, annullo la distanza tra noi due.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

* Jonghyun *

Maggie mi sta baciando. Lei...sento che sto per cedere. Mi sembra quasi di vedere il mio cervello preparare le valige e farmi ciao ciao con la manina. Le labbra di Maggie sfiorano appena le mie, timide. Oh mannaggia, perchè? Sta capitando tutto troppo in fretta, non sono pronto!
Oh andiamo Jonghyun. Ma sentiti! Sembri una verginella alla sua prima volta.
Ho voglia di stringerla a me. Abbracciarla forte e rassicurarla. E poi, baciarla di nuovo. E ancora, e ancora, e ancora.
Strano, ho immaginato questo momento milioni di volte. Nelle mie fantasie ero io a prendere l'iniziativa. Le prendevo il viso tra le mani, le accarezzavo i capelli. Le sfioravo le labbra. Le sussurravo di non avere paura. Oppure capitava quasi per gioco. Ridendo e scherzando, la avvicinavo a me e la baciavo.
Tante “prove generali” fatte per niente. Ora non riesco a muovere un muscolo. Sento l'impulso di approfondire il bacio, ma non riesco a farlo. Sei proprio una mammoletta.
Maggie si allontana da me. No, non farlo. Sento subito un incredibile vuoto, come se, con quel semplice bacio mi avesse risucchiato l'anima. E lei mi guarda a metà tra l'offesa e l'arrabbiata.
«Insomma, se non ti piaccio dimmelo o spingimi via! Non rimanere lì fermo immobile!» brontola, con una piccola nota tremolante nella voce.
Non so se scoppiare a ridere o prenderla per pazza. Lei non piacermi? Ma come le salta in mente, una cosa del genere?
Lei mi piace. Forse fin troppo.
Sorridendo, mi avvicino nuovamente a lei.
«Stupida, ma che vai dicendo?» sussurro solamente. Senza aspettare risposta, la bacio. E questa volta è come in una delle mie fantasie.
Le affondo le dita nei capelli, chiedendo dolcemente il permesso di approfondire il bacio. E lei, socchiudendo piano le labbra, me lo concede.
Non riesco a pensare. Il mio cervello è andato completamente in tilt, ci siamo solo io e Maggie. E le nostre labbra unite. Alla fine, è successo. Quel che sarà dopo, non è affar mio. O forse lo è, ma ora non ci voglio pensare.

Voglio pensare solo alla mia Maggie.

Bla bla bla...


Ciao amici, sono di nuovo io: IL VOSTRO CAPO!

*smette di ciarlare*
Ecco gente, il fatidico capitolo 10! E' arrivato, in tutto il suo splendore (?) eeeeeee ci sarà anche l'11! L'ho finito l'altro giorno quindi ci sarà anche quello.
Non assicuro (di nuovo) l'esistenza del dodicesimo capitolo, ma farò il possibile per scriverlo. 
Allora, che ne dite? *-* Quei due si sono finalmente svegliati! *suonano le campane e si alza un coro di Alleluja* Non ne potevo più nemmeno io u.u
Ma ora che succederà? 
Inizieranno una relazione? 
Si fermerà tutto al bacio? 
Minho ammazzerà Jonghyun?
LO SAPRETE SOLO VIVENDO!
Problema: non lo so nemmeno io u.u *si fustiga*
Bene, smetto di blaterare ._. Al prossimo capitolo gente! Grazie ancora, grazie a chi mi segue ancora <3 
Vi ammmmmmoH *A*
Izzie

  
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