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Autore: Giulz95    21/07/2011    1 recensioni
David Rays è un ex detective, che ora lavora come buttafuori in un locale di proprietà della mafia. Quando una rapina finisce con l'uccisione del figlio del capo mafioso Vinnie Marcello, Pietro, Rays dovrà tornare al suo vecchio lavoro, se ne vuole uscire vivo. Cosa succederà quando sua sorella Julie deciderà di andare a dargli una mano con le indagini? David riuscirà a proteggerla?
-Hai qualcosa per cui combattere?- mi giro a guardarlo -Qualcosa per cui non puoi sparire e basta?-
Mi fa la domanda che io faccio a me stesso da mesi. Per cosa vado avanti? La mia vita non ha più un vero senso da quando sono stato sbattuto fuori dalla polizia. Non so nemmeno se ne uscirò vivo da questa storia, ma di certo non mi farò ammazzare senza provarci. Devo farlo per me e per Julie. Devo impedire a Vinnie di farle del male.
-Sì.- dico guardando in avanti -C'è qualcuno.-
Sono ben accette recensioni :)
Genere: Azione, Fluff, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esco dal locale, cercando di aiutare Tony insieme a Jenny e Julie ad arrivare all'ambulanza che è appena arrivata. I paramedici ci vengono in contro, non appena ci vedono.
-Cosa è successo?-
-Gli hanno sparato alla coscia destra, credo che abbiano preso l'arteria. Ha perso molto sangue.-
Jenny piange, dopo aver capito che Tony è in pericolo di vita. Quando lo sdraiamo a terra, è tra le braccia di Julie. Iniziano ad armeggiare sulla sua gamba, tentando di bloccare l'emorraggia. Ad un tratto, sento le sirene della polizia, e Loundry esce dalla volante, insieme a Jim.
-Julianna e David Rays! Siete accusati dell'omicidio di Walter Rendall e di Charle Bradshaw e la sua famiglia.-
-Che cosa?!-
Si avvicinano, accerchiandoci e tenendoci le pistole puntate addosso. Non ha senso. Lancio uno sguardo a Jim.
-Tu, brutto bastardo. Mi sono fidato di te!-
-Non peggiorare la tua situazione, Rays. Conosci la procedura. Inginocchiatevi!-
Julie mi guarda, stringendomi i polsi. Poi torna a guardare Jim.
-Signor Loundry, Tony Rest è stato ferito mortalmente alla gamba.- Continua, girando lo sguardo a metà frase su John. -Ma se si salva, si faccia dire come sono andate le cose.-
-NO!- Tony urla, cercando di rimettersi a sedere. -Testimonierò ora.- 
Sia io che Julie ci giriamo, guardandolao con gli occhi spalancati.
-Sono stato io. Io ho ucciso Rendall e gli altri rapinatori, per conto di Carlos Marcello.- continua, con il fiato corto.
-Dove si trova Marcello?-
-Sono morti. Sono morti tutti, sia Carlos che Vincent.- dico guardando Loundry. 
-Agente Loundry!- chiama ancora Tony, fissando il suo sguardo annebbiato su Jim. -Non sono stato solo. Il detective Duarling ha fatto da informatore sul conto di Julie e Dave, in cambio di soldi. Hanno cercato di incastrarli.-
Jim spalanca lo sguardo, prima di ricevere quelli confusi dei suoi colleghi. Con un sorriso nervoso, si gira e afferra Jenny per un braccio, puntandole una pistola alla tempia.
-Duarling!- urla l'agente Loundry. -Jim, sei finito. Ti sei incastrato da solo. Non avresti dovuto scappare. Ora lasciala e seguimi in centrale.-
-Io non andrò in prigione, John. Non riuscirai a portarmi via.-
-Si vuole uccidere.- sussura Julie dal mio fianco.
-Cosa? Come lo sai?-
-Jim!- urla -Jim, non farlo. Pensa alla tua famiglia. Pensa alle tue bambine. Non puoi lasciarle sole. Non farlo.-
-Lo faccio per loro.-
-NO!-
Uno sparo, ed è tutto finito. Jenny scappa lontana dal cadavere che cade a terra con un tonfo. 
Dopo qualche minuto, Tony sta meglio e io e Julie veniamo medicati dai paramedici.
 

-Quindi è tutto finito.- mi chiede, mentre torniamo a casa in macchina.
-Sì, è tutto finito.-
-Verrai a New York?-
-Non lo so. Tu domani torni a casa. I tuoi stanno bene, ho chiamato Josh mentre venivo al The House.-
C'è un momento di silenzio.
-Quindi Rose non è figlia di Josh.-
Ridacchia nervosamente, prima di rispondermi.
-Certo che è figlia di Josh. Ma non ne ero sicura, e tu eri nei guai. Ho pensato che magari poteva darti una mano se pensava che era sua figlia. Quando Carlos ha scoperto che gli avevo mentito è andato fuori di matto.-
-Avresti dovuto dirmelo. Non ti avrei mai permesso di venire qua.-
-Non sapevo ci fosse coinvolto Carlos.-
-Ma perché mentirmi? Pensi che ti avrei giudicato?-
-No. Avevo paura che se avessi saputo qualcosa di quello che mi ha fatto saresti andato fuori di matto. E poi c'era Rose. L'ho fatto anche per proteggere lei.-
Sospiro prima di tornare a guardare la strada. 
-Tu te lo ricordavi Charlie?-
-In che senso?- gli chiedo, senza guardarla.
-Era un amico di papà. Sennò perché ti avrebbe aiutato?-
-Tu non l'hai nemmeno visto.-
-Mi ricordo il cognome! L'ha fatto per papà.- Continua a guardare fuori dal finestrino, mentre sembra quasi che inizi a piangere. -Sai, credo che papà ci volesse comunque bene.-
-Papà ci voleva bene, Julie.- dico, cercando di rimangiarmi le lacrime. -Ce ne vuole ancora, dovunque sia. Quello che è successo quel giorno... Io ho sbagliato.-
-No, non è vero. L'hai fatto per proteggerci! Chiunque avrebbe fatto la stessa cosa. Sono sicura che papà è fiero di te, anche se...-
-Basta. Non mi va di parlarne.-
Mi guarda per un secondo, prima di sorridermi. Arriviamo a casa. Lancio le chiavi della macchina sul divano, prima di prendere del ghiaccio per la sua tempia. Lei rimane seduta sul divano, guardando in avanti.
-Per un minuto solo, ho creduto che Tony ti avrebbe ucciso.-
-Sì,- le dico sedendomi e porgendole lo straccio. -Sì, anche io.-
-Non credo l'avrei sopportato.- sposta lo sguardo sul mio, fissando dritto negli occhi. -Vieni via da qua, Dave. Vieni con me a New York.-
-La mia vita è qui, Julie. Magari il The House rimarrà aperto.-
-Sì, certo. Dopo tutto questo casino.-
Le accarezzo la guancia sorridendo, e per un attimo è come guardarsi allo specchio. Tutte le emozioni riflesse dentro di lei. La abbraccio, stringendola forte.
La mattina dopo, la accompagno alla stazione e la guardo andare a casa. Io rimango a vivere qui a Washignton, tornando a lavorare nella polizia come partner di Loundry. Vado a casa di Julie durante tutte le festività, dopo aver capito che loro sono tutto quello che ho in questo momento. 
Questi sono i piani bassi di Washignton DC. Questa è la vita di merda che facciamo tutti. 
Ma tutti andiamo avanti finché ne vale la pena. Tutti abbiamo qualcuno o qualcosa da proteggere. Questo è quello che ci spinge ad andare avanti.

Lei è quello che mi spinge ad andare avanti.

The End
  
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