UNA PESSIMA GIORNATA



“Sapphire! Aspettami!”
Un giovane ragazzo arrancava lentamente nel bosco. Rami e foglie si impigliavano spesso nei suoi vestiti e più di una volta aveva rischiato di inciampare a causa di qualche radice sporgente.
Al contrario la ragazza che lui stava faticosamente inseguendo sembrava non avere alcun problema e si muoveva agilmente da un albero all’altro.
“Sapphire! Fermati un secondo!”
La ragazza lanciò uno sguardo alle sue spalle e sbuffò irritata.
Atterrò con un balzo ai piedi di un grosso albero e si voltò a fissarlo, le mani sui fianchi e lo sguardo severo.
“Ruby! Vuoi darti una mossa?”
Il ragazzo la raggiunse poco dopo. Si sostenne ad un tronco e cercò di riprendere fiato.
Sapphire sbuffò nuovamente.
“Sei proprio una femminuccia.”
Lui la fissò offeso.
“Non è colpa mia. Ti ricordo che io, a differenza di qualcuno, sono una persona civile. Non ho passato metà della mia vita in mezzo ad un bosco!”
Sapphire gli lanciò un’occhiataccia.
Poi, senza degnarsi di rispondergli, riprese a camminare spedita in mezzo alla foresta.
Ruby la fissò un secondo, stupito.
Dopodiché si affrettò a correrle dietro.


“TU!”
Ruby spostò con malagrazia i rami di un arbusto ed emerse finalmente dal folto degli alberi.
Sapphire, seduta su di un ramo con la schiena appoggiata al tronco ed una gamba penzolante nel vuoto, aprì distrattamente un occhio e lo fissò impassibile.
“È colpa tua!” sbraitò il ragazzo “Guarda come sono ridotto per colpa tua!”
Si indicò prima i vestiti, pieni di tagli e macchie verdi e marroni, e successivamente la faccia e le braccia, su cui spiccavano tagli rossastri.
“Se solo tu mi avessi aspettato questo non sarebbe successo!” concluse lui, adirato.
“Se solo tu fossi stato più veloce questo non sarebbe successo.” replicò lei, senza aprire gli occhi.
“Oh certo! Adesso sarebbe colpa mia?”
“Hey! Di chi è stata l’idea di venire qui?”
“TUA!!” urlò Ruby, ormai al limite dell’esasperazione.
“Oh...” la ragazza lo fissò un istante, pensierosa “È vero...”
Richiuse poi gli occhi e continuò a parlare.
“Beh, comunque la mia era solo una proposta per trascorrere un giorno di vacanza a contatto con la natura, in assoluto relax. Sei stato tu a decidere di venire.”
Ruby la fissò a bocca aperta.
Quella ragazza era sconvolgente!
Sbuffò irritato e poi si sedette ai piedi di un albero.
Frugò nello zaino e tirò fuori ago e filo. Si tolse la giacca, rimanendo con una leggera maglietta a maniche corte, e si mise a rammendare.
“Questa è proprio una pessima giornata.” borbottò irritato “Peggio di così non potrebbe andare.”
Come se qualcuno avesse ascoltato le sue parole dal cielo cadde una goccia, dritta sulla sua fronte. Questa fu subito seguita da molte altre ed in men che non si dica si scatenò un vero e proprio acquazzone.
“Oh, perfetto! Mancava proprio il temporale estivo.”
Rimase per un istante ad osservare il cielo, limpido fino a pochi minuti prima.
Poi continuò a rammendare.


“Ti conviene rimetterti la giacca, o rischierai di ammalarti.”
Ruby alzò gli occhi, in tempo per vedere Sapphire che scendeva dall’albero e gli si avvicinava rapidamente.
Poi li riabbassò e ritornò al suo lavoro.
“Prima devo finire.”
Un pugno lo colpì sulla testa.
Massaggiandosi il bernoccolo alzò lo sguardo, incontrando due occhi di zaffiro.
“Non finirai proprio niente! Mettiti quella giacca e andiamo a casa.”
Sapphire alzò gli occhi al cielo.
“Questo non è il solito acquazzone estivo.” spiegò “Potrebbe durare anche tutto il pomeriggio e non ci sono ripari nelle vicinanze. In più non sai che è pericoloso rimanere vicino agli alberi quando c’è un temporale?”
Ruby sbuffò irritato, ma dopo un attimo di esitazione fece come gli era stato ordinato.


“Ruby, muoviti!”
La ragazza si fermò in mezzo al sentiero ad aspettare il compagno, lasciando che l’acqua le scivolasse semplicemente addosso. Questa volta, anche a causa della pioggia, doveva avanzare più lentamente.
Ma nonostante tutto il ragazzo riusciva sempre a rimanere indietro.
Qualche secondo dopo Ruby la raggiunse. Il cappello ed i vestiti erano completamente zuppi.
Sapphire lo fissò preoccupata.
“Che c’è?” chiese lui, allontanando con una mano l’acqua dagli occhi.
Sembrava tutto normale in effetti.
Il suo corpo appariva però troppo stanco ed il suo respiro risultava affaticato, troppo per una semplice camminata di un'ora.
La ragazza si avvicinò velocemente, toccandogli la fronte con la mano.
“Ti stai ammalando.” annunciò “Sarà meglio che ci sbrighiamo ad arrivare a casa.”
Ricominciò poi a camminare, lasciando Ruby stupito.
“Muoviti!”
L’urlo fece riscuotere il ragazzo dai suoi pensieri.
“Davvero una pessima giornata...” borbottò prima di incamminarsi.


“38 e mezzo. Dovrai restare a letto per qualche giorno.”
Ruby sbuffò irritato.
Sua madre gli accarezzò velocemente i capelli. Poi prese il termometro e ciò che rimaneva della minestra ed uscì dalla camera, augurandogli la buonanotte con un sorriso.
Il ragazzo si rigirò nel letto e si mise ad osservare la luna fuori dalla finestra.
“Che giornata pessima...” borbottò per l'ennesima volta.
Fissò per un attimo il suo cappello, ormai asciutto, e poi ritornò ad osservare la luna.
Solo che al posto della luna, ora, c’era una faccia che lo scrutava con due brillanti occhi azzurri.
“Sa-Sapphire! Che ci fai qui??”
La ragazza gli sorrise e scavalcò la finestra.
“Sono venuta a vedere come stavi.”
“E non potevi entrare dalla porta?”
Lei lo fissò un istante. Poi alzò le spalle e si avvicinò al suo letto.
“Allora?”
“Ho la febbre, tutto qua.”
“E quanto dovrai rimanere a letto?”
“Qualche giorno.”
Lei lo fissò e sospirò scocciata.
“Peccato. Volevo farti vedere un posto magnifico. Tranquillo.” si affrettò ad aggiungere vedendo l’occhiataccia che il ragazzo le rivolgeva “C’è il sentiero questa volta.”
Rimasero per qualche minuto in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri.
Fu Sapphire a parlare per prima.
“Scusami.”
Ruby la fissò confuso.
Di cosa stava parlando?
“È colpa mia se ti sei ammalato. Ti ho trascinato io in mezzo al bosco.”
Teneva gli occhi bassi, fissandosi i piedi.
Improvvisamente una mano si poggiò sulla sua testa.
Alzò gli occhi ed incrociò quelli di Ruby.
“Tranquilla.” disse lui sorridendo “Dopotutto è stato divertente. Però la prossima volta proporrei di andare al mare. Almeno saremmo bagnati per un valido motivo!”
Sapphire gli rivolse un sorriso sincero.
“Allora le prossime vacanze le decidi tu!” esclamò contenta.
Si alzò poi in piedi.
“Allora a domani!”
Ruby la fissò, confuso.
“Domani?”
“Certo! Non penserai che ti lasci da solo durante le vacanze estive?”
Gli sorrise nuovamente e fece per andarsene.
Improvvisamente si bloccò, indecisa.
Fissò Ruby un istante.
Poi gli si avvicinò velocemente e gli scoccò un leggero bacio sulla guancia.
Il ragazzo arrossì, ma prima che potesse dire qualcosa Sapphire era già fuggita dalla finestra.
Rimase imbambolato ad osservare il punto in cui era sparita la ragazza.
Poi, incredulo, si portò una mano alla guancia e sorrise.


In fin dei conti non era stata proprio una pessima giornata.


 
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Niente da aggiungere! Adoro questa coppia :)
L’ho fatta partecipare al concorso ‘One-shot estiva’ anche se non parla di mare e spiaggia. Ma devo dire che pensando a Ruby e (soprattutto) Sapphire non riuscivo a trovare nulla di decente per collegarli a questi ideali estivi. Perciò ho preferito optare per una altra caratteristica molto estiva e poco ‘vacanziera’, come l’acquazzone.
Spero che comunque sia piaciuta a qualcuno!
Ah, se ci fossero errori fatemelo sapere. Siate comprensivi però! L'ho scritta a mezzanotte :)
Un bacio!
_Li_