Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, sono di proprieta di J.K Rowling e della casa editrice che pubblica la saga. Io scrivo solo per dilettare me stessa e spero gli altri, senza guadagnarci un euro.
Avvertimento: Linguaggio scurrile, accenno a tendenze omosessuali.




 

Harry, Draco ed una scopa

Va bene lui è uno stronzo. E’ il pezzo di merda più grosso che tu abbia conosciuto. No, frena, ne hai conosciuti di peggiori, ma lui comunque sta nella Top ten, senza dubbio. 

Ha fatto di tutto per rovinarti la vita. Ci si è impegnato proprio con una dedizione che… Merita di morire. Lo sai tu, lo sa anche lui. Lo sanno tutti.

Ma non ce la fai. Ha diciassette anni, è nato un paio di mesi prima di te, ha tutta la vita davanti. E’ giusto che abbia tutta la vita davanti. Per pagare le sue malefatte ad Azkaban, ovviamente. Perché se te la cavi lo sai che gli farai dare l’ergastolo. A lui ed a suo padre, a tutte le generazioni di Malfoy presenti e future.

Ma ora devi virare, devi girare quella scopa e devi andare a prenderlo. 

Il primo tentativo va a vuoto. 
 

Cazzo, Malfoy, prendila la mia mano, non ho la lebbra!
 

Non lo dici, lo pensi e basta, il salvatore del mondo magico non può mica dire le parolacce. Va bene, riproviamo. Oh, sia lodato Merlino, ce l’ha fatta. Agile quanto basta, da bravo cercatore si sistema dietro di te. La scopa risente un po’ del vostro peso di adolescenti, ma continua a volare. Deve farlo in fretta, deve portarvi fuori, in salvo.

Che strano sentire le braccia di quello che hai sempre considerato un nemico stringersi alla tua vita. Il suo respiro pesante, spaventato, sul collo. Il suo petto contro la tua schiena. 
 

Va tutto bene, Draco, ti tiro fuori da qui. 
 

Ma sei pazzo? Non puoi dire una cosa del genere a Malfoy, sarebbe del tutto fuori luogo. Piuttosto buttalo dalla scopa, quello sarebbe un atteggiamento coerente. Riluttanza, Harry. Dimostra riluttanza, come fa Ron. Ti azzardi mezzo secondo a girarti, il suo viso è sconvolto. Beh, probabilmente nemmeno tu sei una bellezza in questo momento. C’è la guerra e non c’è tempo per la messa in piega. Però c’è qualcosa nel suo sguardo ti colpisce. Ti giri a guardare avanti perché devi centrare la porta per uscire. Ma lo sai che in realtà stai pensando che era gratitudine negli occhi di quell’altro.
 

Prego.
 

Che lo dici a fare? Non ti ha mica ringraziato. Siete finalmente fuori, vi siete salvati per l’ennesima volta il culo in maniera inspiegabilmente fortunata. E lui non è che sta lì a dire: “Grazie, Harry”. Niente. Nemmeno un: “Fanculo, Potter, chi ti ha chiesto aiuto”. E’ scappato via. Sgusciato come una saponetta. 
 

Malfoy, se me la cavo ti faccio fare tanti di quegli anni ad Azkaban che finirai con l’imparare l’importanza di ringraziare. 
 

Allora Harry, chi è che se la prende ora perché è stato rifiutato? Pensa a Draco. A quando ti ha porto la mano sul treno e tu l’hai snobbato. Brucia, eh?! Potevi essere un po’ più carino con lui, più gentile. Magari lui lo sarebbe stato con te. Magari non avresti dovuto aspettare sette anni e che quel cretino del suo scagnozzo appiccasse il fuoco per andare sulla scopa con lui. Non hai tempo di pensarci però. C’è una guerra. Già devi tenere a bada Ron ed Hermione che si mettono a pomiciare come nulla fosse. Ci manca solo che tu ti metta a pensare che forse… dico forse… ti sarebbe piaciuto che la porta della stanza delle necessità fosse più lontana, per restare più tempo su quella scopa con lui. 

Dai, Harry, è la battaglia finale. L’ultimo sforzo e se riesci a cavartela nessuno ti impedirà di ricominciare a farti le seghe mentali su Malfoy. Magari non solo quelle mentali.

Note autrice:  Dopo aver letto un commento mi sembra giusto chiarire che sono cosciente che la scena in cui Harry salva Draco sia anche nel libro "Harry Potter e i doni della morte" e non sia un'invenzione del film, quello che volevo lasciar intendere nella presentazione è che l'idea è nata da una battuta, nata a sua volta dopo aver visto la scena nel film. Così fughiamo ogni dubbio :P