Film > L'altra metà dell'amore
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Autore: __Boom    27/07/2011    5 recensioni
[Ispirato a Lost and Delirious/L'altra metà dell'amore]
Una mela. Era il suo ultimo pasto prima della resa dei conti, quando avrebbe affondato il proprio fioretto nell'orgoglio di quel maschio.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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L'amore è, esiste. E niente di quello che dite può farlo sparire, perché è il motivo per cui noi esistiamo qui. È la vetta più alta, e una volta che l'hai scalata e guardi gli altri da lassù, ci rimani per sempre. Perché se ti muovi, allora...

Un altro topo per nutrire il rapace appollaiato sul suo braccio. Un sacrificio necessario per riempire lo stomaco a quell'animale tanto libero quanto spietato; le unghie affondavano nella carne bucando la pelle già ormai lacerata. Si rivolgeva alla poiana, sua unica confidente:

«Tu non ci staresti, vero, se una falca qualunque ti mollasse. Non te ne staresti lì, appollaiato a starnazzare come un'oca. Dal ramo più alto piomberesti a ghermire la tua amata coi tuoi artigli, e la porteresti nel cielo. Non staresti lì senza far niente, da donnetta-»

I colori dell'alba accarezzavano il cielo nascosto dai folti rami della foresta in cui aveva passato la nottata.
Il riposo non faceva più parte dei bisogni di Paulie.
Il sonno è uno stato dato al rilassamento dei sensi, un appagamento alla fatica.
Questo non poteva esistere quando doveva lottare, perpetrando nella folle speranza che i tempi in cui Tori si svegliava accanto a sè, tornassero come se quello che stava vivendo fosse un brutto sogno.
Un incubo dal quale doveva svegliarsi, costringendo le palpebre ad aprirsi, scalciando come una bambina e affondando la spada nel cuore del mostro che le impediva i movimenti. Braccando le sue ali e impedendole l'ascesa in volo.

Questo era il giorno dell'ultima battaglia, ascoltava il suono della speranza attraverso il cinguettare degli uccelli. Un canto che preannunciava un giorno illuminato dal sole.
Il grido dell'aquila fece il suo eco raggiungendo limiti infiniti, abbattendoli uno dopo l'altro, attraversando alberi e roccia.
Molto simile al grido del proprio cuore.

Cancellate il mio sesso e succhiate il mio latte in cambio di fiele. Riempitemi dalla corona i piedi della più cieca crudeltà.

Una mela. Era il suo ultimo pasto prima della resa dei conti, quando avrebbe affondato il proprio fioretto nell'orgoglio di quel maschio.
Lo fece. Vittoria.
Victoria.
L'aveva ormai persa.

Continuerò io a vivere in questo tristo mondo che di lei privato non è migliore di una stalla?

Sull'orlo del precipizio, tremava dentro; ricordando di quella mela divisa a metà.
Quando tagli una mela, il nocciolo rimane sempre da una metà o nell'altra.
Il cuore pulsante era rimasta nella propria metà. L'altra era stata data in pasto a qualcosa che non era l'amore.
Quindi irrecuperabile, proprio come la sua vista affacciata sul cielo.
Un'infinita distesa grigia, di cui si sentiva completamente parte. Libera di volare sotto gli occhi delle persone.
In quel momento era come se non ci fosse stato più nulla sotto i piedi, il tetto dell'istituto non era abbastanza solido per sostenere il peso del suo corpo. Un ultimo grido.

E' ora di spiccare il volo.

.. cadi. Cadi.

Ingiottita dalla bocca dell'inferno, fino nello stomaco della terra.









Note:
Come si può vedere, ogni frase in corsivo è una citazione udibili nel film.
Ho voluto spiegare come si sente Paulie, la Paulie senza speranza e senza la terra sotto i piedi. Spero di aver descritto bene le sue sensazioni e il motivo per cui ha deciso quella fine.


  
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