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Autore: Fleur96    28/07/2011    0 recensioni
Questa è la mia primissima fan fiction quindi non siate troppo severi!
Comunque, in questa storia a capitoli ho deciso di cercare di riempire i 19 anni lasciati vuoti dalla Rowling, con eventuali matrimoni, figli ecc...
Voglio anche precisare che i personaggi sono di proprietà di J.K ROWLING.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry dopo essersi recato con Ron ed Hermione nell'ufficio che una volta era stato di Silente aveva deciso di andare sulle rive del lago, sotto il faggio, dove era stato tante volte con i suoi due amici.
- Venite?- chiese a Ron ed Hermione - non me la sento ancora di tornare in Sala Grande-.
Annuirono, e senza parlare attraversarono quel che restava del salone d'ingresso e scavalcando i resti del portone furono nel prato.
Fouri era anche peggio che den, mattoni, merlature e vetri infranti affollavano il prato. I corpi non c'erano più ma si potevano ancora distinguere chiaramente le macchie di sangue sull' erba.
Lungo il lago la situazione era meno critica probabilmente perchè nessuno si era spinto così in la combattendo.
Finalmente arrivarono al faggio, Ron ed Hermione si sedettero abbracciandosi ed Harry si accasciò al loro fianco.
- Vi rendete conto che e finita?-  domandò all'improvviso Harry.
- Già, non sembra vero- rispose Hermione. E rimasero così, zitti. Ognuno perso nei propri pensieri e nelle proprie preoccupazioni.
Harry si appoggiò al fusto dell'albero ed iniziò a fantasticare su lui e Ginny, finalmente sarebbero potuti stare assieme. Senza quasi accorgersene sprofondò in un sogno stranissimo. C'erano lui e Ginny con tre figli alla stazione di King's Cross, c'erano pure Ron ed Hermione ed erano tutti parecchio più grandi.
Si svegliò con un sussulto, come se qualcuno gli avesse urlato nelle orecchie.
Aprì gli occhi e vide una ragazza con una folta chioma rossa che lo guardava.
-Ginny- disse con un filo di voce. E come era già successo una volta, senza preoccuparsi di quante persone avesse intorno la baciò.
In quel bacio ci mise tutto ciò che non era mai riuscito a dirle, le sue scuse per i nove mesi in cui non c'era stato e quanto l'amava. Dopo lunghi istanti i due sisepararono e si guardarono intensamente negli occhi. Era la prima volta da nove mesi che il nocciola e il verde si incontravano.
Ginny scoppiò a piangere ed abbracciandolo disse:
-Ti prego, giurami che non mi lascerai mai più ti prego Harry giuramelo.-
Il ragazzo rimase per qualche secondo sbalordito, poi la strinse forte e le sussurrò piano all'orecchio:
- Te lo giuro Ginny, non ti abbandonerò più, promesso.-
E rimasero per diversi minuti così, stetti l'uno all'altro come per permettere ai loro corpi di riconscersi.
Nemmeno Ron interruppe quel momento, ma rimase li a gurdarli capendo, finalmente, che si amavano davvero.
Dopo aver parlato a lungo i quattro si incamminarono verso la Sala Grande.
Harry strinse forte la mano di Ginny come per farzi forza e , con un profondo respiro, si immerse nella sala.
Trovarono subito l'angolo dove c'erano Fred, Tonks e Lupin perchè la famiglia Weasley era tutta li riunita. Ron ed Hermione li superarono, anche loro per mano.
Quella vista fece pensare ad Harry che era tutta colpa sua, ma , come se ginny gli leggesse nel pensiero disse:
- Non è colpa tua tutti loro sapevano a cosa andavano incontro, lottavano per una vita migliore-.
Il resto del pomeriggio lo passò con Ginny e la sua famiglia vicino al corpo di Fred. Ad un certo punto la Mc Granitt annunciò che al tramonto ci sarebbero stati i funerali dei caduti. 
In un baleno fu l'ora, i corpi vennero trasportati con un incantesimo in riva al lago, dove era già stato celebrato il funerale di Silente. Harry non lasciò Ginny per tutta la funzione, voleva farle capire che le era accanto, e che non l'avrebbe mai più abbandonata. Accanto a lui Ron si sorreggeva ad Hermione,le lacrime solcavano i loro visi. Però finalmente si erano arresi ed avevano capito quello che cercavano di negare da anni: si amavano.
Dopo la funzione Harry individuò Andromeca, la nonna di Teddy, il suo figlioccio.
- Ginny, mi aspetteresti qui un secondo, devo ancora risolvere una cosa- disse il ragazzo guardandola con aria di supplica - farò in meno di un secondo.-
Una volta raggiunta la signora disse:
- Mi dispiace per Ninfadora, davvero non volevo-
- Non è colpa tua, tranquillo-
- beh non so se lo sa, ma io sono il padrino di Teddy, quindi per qualsiasi cosa chieda pure!-
- Per ora preferirei vivesse con me, ma passa a trovarlo quando vuoi- disse l'anziana.
- Va bene, ed ancora condoglianze.-
Harry si diresse nuovamente verso Ginny che lo aspettava con la mano tesa.
- Dobbiamo smaterializzarci alla Tana, mi porti con te? Non ho ancora dato l'esame.-
I due si strinsero e con un giro su se stessi sparirono.
  
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