Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Rainbone    28/07/2011    4 recensioni
Solo una sciocchezza che mi è venuta in mente ieri sera intorno alle dieci di sera mentre me ne stavo a guardare mia sorella che giocava col sapone (?).Capirete in seguito.
Beh è la prima fanfiction "allegra" che scrivo e... spero vi piaccia.
Buona lettura.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non era che una mattinata come tante.

Sotto la quercia giaceva un bimbo dalla morbida chioma bionda tagliata nettamente in un caschetto che si adagiava sulle spalle.

Tra le ciocche che impertinenti svolazzavano di tanto in tanto sul viso sbocciava un determinato sguardo di cielo che ostinato restava agganciato a quella volta che gli  veniva in parte oscurato dalle fronde che sul suo capo si ergevano.

Tra i sui pensieri facevano capolino tenere e inaffidabili immagini infantili dettate dal desiderio immaturo di correre, giocare, ridere.

Sciocche e innocenti esperienza di vita … che a quell’età sembrano la fine del mondo.

Righe.

Sogni.

Giochi.

Bravate.

Tutti stracci di un’infanzia che va lentamente svanendo.

Eppure Mello non era triste perché questa se ne stava andando.

Mello voleva crescere, e presto.

Lontane le nuvole.

Ma per il ragazzo non erano mai state troppo lontane.

Solo… non alla sua portata.

Ma raggiungibili.

Doveva solo trovare un modo.

Gli occhi sognanti del giovane si spostarono sugli ovattati cumuli di vapore che lo sovrastavano.

Bianche coltri che si posavano delicatamente sullo specchio che aveva dato il colore alle sue iridi.

La schiena dritta sull’erba fresca non avvertiva l’umidità che gli si stava infiltrando nelle ossa.

Le mani allacciate dietro la nuca non sentivano il formicolio che stava provocando la scarsa circolazione.

Solo l’animo si deliziava della brezza fresca e frizzante che si depositava sulla pelle esposta.

Che silenziosamente gli penetrava le narici e si rifugiava nel cuore.

Rendendo Mello vivo.

Le pupille scattavano eccitate da un ammasso di nuvole all’altro scovando nella sua mente figure che regalava alle chiazze bianche sulla sua testa.

Disteso più lontano dalla quercia più alcuna foglia giaceva sul suo corpo impedendogli l’osservazione completa della volta azzurra.

 



Nel suo spicchio di mondo perfetto si fece strada improvvisamente un coraggioso intruso.

Uno scricciolo di goccia che sulla sua tonda pancia traslucida rifletteva lo spettro di luce.

Gli occhi limpidi di Mello si scagliarono con prepotenza sullo sconosciuto constatando che era una bolla di sapone.

Pochi attimi e il giovane saettò in piedi e le sue mani cinsero violentemente il delicato oggetto che a contatto coi sui palmi si eclissò in uno scoppio che produsse un flebile e silenziosissimo blop.

In piedi in posizione d’attacco Mello notò più lontano la magra figura di un giovane pallido.

La candida capigliatura fluttuava ondulata sul visino infantile e bianco.

Le ciocche ondulate danzavano guidate dal vento creando disegni e scie affascinanti agli occhi dei fiori che per niente infastiditi sopportavano il suo peso.

I calzini bianchi si stavano inumidendo di rugiada mentre il largo pigiama si gonfiava del vento fresco e tagliente di quella mattinata.

Tra le mani del giovane Near  la madre di quella bolla di sapone vittima dell’irruenza di Mello : una boccetta tinta di rosa caramella di estremo contrasto con la pelle diafana che la cingeva.

Lento e spinto dal vento, un ruscello di bollicine di tutte le dimensioni si trascinava verso il biondo che circospetto e curioso attendeva il loro arrivo.

Quando i piccoli individui che nella suo universo si erano furtivamente introdotte furono abbastanza vicini da poterli toccare, Mello cominciò con foga un attacco alle bolle distruggendone la maggioranza.

Una bolla che sfugge allo sterminio.

Lo sguardo che la segue deluso.

Le gambe che scattano.

Il corpo che la ricorre.

Una mano che lascia andare la boccetta.

Due bambini che inseguono una bolla.


 


Sempre più lontano, contro il cielo due figure vanno incontro ad un destino.

Un destino che li vuole insieme.

Un destino che aspetta solo loro.

Sorrisi.

Sorrisi.

Ricordi.

Altre immagini da aggiungere alle bravate.

All’infanzia. Quella che li fa crescere.

E mentre la bolla danza verso le nuvole, due bambini sono coscienti che quell’oggetto non è irraggiungibile.

Solo non alla loro portata.

Con i mezzi giusti la raggiungeranno.


Un giorno.



Note:


Niente di speciale e in realtà non mi piace neanche molto... so soltanto che è la prima cosa "allegra" che mi sia venuta fuori in meno di un'ora... Beh... capirete. Beh vi capirei se mi diceste che non ha senso... nè un'ambientazione precisa ma è venuta così. : )

A presto.

  

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Rainbone