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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    29/07/2011    10 recensioni
«Che insegnante noiosa che sei. La prossima volta mi farò aiutare da Ginny.»
«Ginny non studia Antiche Rune» commentò Hermione, tagliente.
«No, ma ha il senso dell’umorismo.»

{Fred/Hermione ♥}
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Irma Pince | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Galeotto fu il dolcetto ~

prompt: #064, mistranslation

 

 

 

«Potresti per favore smetterla di dondolarti così? Ti distrai e basta.»

Fred ritrasse i piedi dalla base del tavolo della biblioteca; la sedia atterrò rumorosamente sulle quattro gambe, e Madama Pince, che passava in quel momento con una pila di libri tra le braccia, li guardò con furia. Hermione cercò di dominare l’istinto di mollargli un ceffone.

«Scusami; è che non sono abituato a studiare senza George.»

Guardava tutt’intorno a sé, ovunque tranne che sulla traduzione runica che aveva davanti – e che Hermione stava cercando di spiegargli da una buona mezz’ora. Avanti di questo passo e avrebbe fatto prima a cambiare radicalmente le idee di Draco Malfoy sui nati babbani.

«Mi hai chiesto tu di darti ripetizioni di Antiche Rune» sbuffò, scoccandogli un’occhiata che non poteva essere molto diversa da quella di Madama Pince. «Non è certo colpa mia, o di quella tua povera sedia, se George non ha problemi in questa materia. Ma se preferisci possiamo lasciar perdere in partenza e...»

Fred non sembrava ascoltarla. Aveva iniziato a frugarsi nelle tasche, e inspiegabilmente il suo viso lentigginoso si era illuminato di quella luce particolare che poteva voler dire soltanto guai-in-vista.

«Fred!» lo richiamò infuriata.

«Cosa? Oh!» Lui sembrò scuotersi, la guardò e le scoccò un sorriso che in cuor suo doveva reputare irresistibile. Sì, come no. «Scusa, Hermione, davvero. Le rune non fanno proprio per me... Voglio farmi perdonare, però. Ti va un Succhiasucchia Smanceroso?»

«Un che?» Si ritrasse automaticamente, occhieggiando con sospetto il sacchetto rosa acceso che il più pericoloso dei Weasley – perché era lui, era certa che fosse lui – le faceva dondolare davanti al naso. «Un’altra Merendina Marinara?» Era curiosa suo malgrado. Dannazione; doveva smetterla di provare ammirazione per la sottospecie di talento di quei due perdigiorno dei gemelli.

«Questo è un articolo speciale. Soltanto per le ragazze» sogghignò Fred, a circa venti centimetri dal suo viso. Così da vicino, effettivamente c’era un che di irresistibile nel suo... Ah, che andava a pensare!

«E che cosa farebbe? Sentiamo» sibilò fredda – infastidita soprattutto dal proprio [assolutamente inopportuno] interesse.

Il sogghigno di Fred si fece, se possibile, ancora più largo. Hermione riconobbe la marca Weasley: era la stessa espressione che aveva Ron quando il falso Moody aveva trasformato Malfoy in un furetto, l’anno prima.

«Assaggiane uno e lo scoprirai.»

«No, grazie» quasi ringhiò lei, allontanandogli la mano armata di Succhiasucchia Smancerosi e scostando un poco la sua sedia, voltandosi ancora una volta verso la lunga pergamena ricoperta di rune che Fred avrebbe dovuto decifrare come pur minima preparazione ai M.A.G.O. – non che avesse qualche speranza di un suo progresso, comunque. «Ora, molla quella roba una buona volta e concentrati su questa traduzione.»

Fred abbassò il sacchetto, imbronciandosi appena. «Che insegnante noiosa che sei. La prossima volta mi farò aiutare da Ginny

«Ginny non studia Antiche Rune» commentò Hermione, tagliente.

«No, ma ha il senso dell’umorismo.»

«Io ho il senso dell’umorismo!» ribatté lei. «Ma poiché mi hai chiesto una mano, ci tengo ad aiutarti, perché io so anche prendere le cose sul serio!»

Fred ridacchiò, ma non disse nulla. Hermione si augurò che avesse rinunciato al proposito di farle saltare i nervi.

Mentre il ragazzo si sporgeva al suo fianco con i gomiti sul tavolo e si dedicava finalmente alle rune, lei si prese qualche istante di furibonda analisi. Non riusciva proprio a capirlo: era venuto da lei in sala comune, solo, senza George e senza niente di strano in mano – già questo le aveva fatto subodorare un che di anomalo – e le aveva chiesto, con un’aria a metà tra il divertito e lo scocciato, se aveva voglia di dargli una mano per il M.A.G.O. di Antiche Rune; allora per quale motivo adesso si comportava in modo così infantile? Se non avesse voluto affatto studiare, non si sarebbe neanche preso il disturbo di invitarla in biblioteca, no? Ma allora perché...?

«Dunque» bofonchiò Fred, strappandola ai suoi pensieri, «penso di esserci.» Indicò una delle frasi elencate sul foglio; i suoi voti in materia erano talmente scarsi che l’insegnante gli aveva consigliato di riprendere direttamente dagli esercizi base del terzo anno. «Questa dovrebbe essere una cosa tipo ella era una gran bella ragazza, ma aveva bisogno di sorridere di più. Giusto?»

«Sbagliato» sospirò Hermione, guardando malinconica il tramonto oltre le finestre della biblioteca e chiedendosi se ce l’avrebbero fatta ad arrivare almeno a metà pergamena prima di notte. «La traduzione giusta è colei era una fanciulla assennata, benché i suoi occhi sorridessero molto

Fred sbuffò sonoramente. «La mia traduzione è più realistica.»

Hermione spostò di nuovo lo sguardo su di lui, accigliata. «E adesso a cosa diavolo ti riferisci?»

Ma Fred non rispose. Aveva ripreso a sorridere in modo pericolosamente attraente – attraente?! – e a trafficare con quel dannato sacchetto rosa.

«E dai, Hermione! Prendi un Succhiasucchia. Ti assicuro che ti piacerà, fidati.»

«Ancora! Questo è solo un altro stupido tentativo di rimangiarti la parola sul tuo bisogno di ripetizioni...»

«Beh, non è che cambi poi molto, vero?»

«Tra pochi mesi hai gli esami, Fred!»

Fred alzò le spalle, agitando il sacchetto. «Sai che impressione. E comunque non è affatto un tentativo di rimangiarmi la parola. Voglio davvero che tu ne assaggi uno.» Abbassò la voce, suadente. «Tanto lo so che sei segretamente impressionata dai risultati che io e George abbiamo raggiunto, cosa credi?»

«Fred» lo minacciò, con voce altrettanto bassa, «sono un prefetto

«E perciò non vuoi rischiare di perdere la tua preziosa spilla per una caramella innocente, vero?»

«Oh, la pensi così?» Punta sul vivo, Hermione scattò, strappandogli di mano il sacchetto. «In quanto all’innocenza, staremo a vedere.»

Affondò le dita nella stoffa, ne trasse un Succhiasucchia gommoso e rosso fuoco e se lo cacciò in bocca con rabbia – era dolce da dare la nausea – fissando Fred con aria di sfida.

Ci mise un po’ a capire, dal suo sorriso accentuato, che era esattamente questo che lui voleva.

Due secondi dopo, le labbra sembrarono andarle letteralmente a fuoco. Lasciò cadere il sacchetto sul tavolo, tossì forte e si sventolò con la mano, nell’illogica speranza di far diminuire quell’ondata assurda di calore.

«C-che c-cosa – coff – accidenti avete m-messo – coff – dentro quella roba?»

Fred rideva, adesso. Allontanò con cura amorevole il sacchetto, quasi per assicurarsi che lei non lo incendiasse in uno sfogo d’ira, o magari sputando fuoco vero e proprio, e poi le fermò la mano con una stretta sorprendentemente gentile.

«Mi dispiace, immagino che sarebbe stato meglio avvisarti prima.» Il suo tono lasciava intuire che pensava l’esatto contrario. «Tranquilla, c’è un modo efficacissimo per farlo passare subito. Vieni qui, ci penso io.»

E prima che Hermione potesse far altro che lanciargli occhiate irose tra i colpi di tosse, Fred si chinò sicuro su di lei e la baciò.

All’istante, la sensazione di calore soffocante sulla bocca diminuì, il respiro le si tranquillizzò... Prima, beninteso, che si rendesse conto che Fred Weasley la stava baciando.

Fu un tale shock che Hermione dimenticò persino il ragionevole impulso che avrebbe avuto in condizioni normali, quello di scagliargli uno Schiantesimo in pieno petto. Invece rimase lì immobile, esterrefatta, ad ascoltare una striscia di pensiero farsi strada nella confusione del suo cervello e sussurrarle ma quanto sono dolci le labbra di Fred, più del Succhiasucchia Smanceroso, e non danno affatto la nausea, proprio no...

Poi Fred si ritrasse, le sorrise di un sorriso meno bastardo, e senza lasciarle la mano le chiese: «Va meglio?»

Hermione restò a guardarlo senza fiato. Si disse confusamente che doveva essere la prima occasione in cui non riusciva a rispondere a tono a un membro della famiglia Weasley.

Di colpo, un sonoro schiarirsi di voce li fece sobbalzare entrambi: Madama Pince li fissava dalla parte opposta della sala di lettura, le mani sui fianchi.

«Mi auguro che abbiate finito di fare baccano, voi due. Sbaciucchiatevi pure, se volete, ma in silenzio

Hermione affondò il viso in un dizionario di Antiche Rune che in teoria serviva molto più a Fred che a lei, e ascoltò i passi scocciati della bibliotecaria allontanarsi. Al suo fianco, Fred sghignazzò piano.

«Un’altra persona che ce l’avrà con me a vita. Beh, sono fatto così, immagino.»

E con l’aria più tranquilla del mondo, come se non fosse successo niente – come se non avesse appena messo in atto un sordido progetto per baciare la migliore amica di suo fratello – si chinò sulla lista di frasi in runico e riprese a leggerle con moderato interesse. Ora che ci pensava, Hermione non era sicura di potersi fidare neppure del fatto che avesse davvero bisogno di ripetizioni. Forse avrebbe dovuto chiedere a George.

Abbassò con cautela il dizionario, ma si premurò di tenerlo sempre abbastanza vicino al viso.

«Non mi hai risposto, Hermione. Va meglio?»

La prendeva in giro? Non vedeva che l’incantesimo pepato del Succhiasucchia, o quel che era, le si era spostato dalle labbra alle guance, per colpa sua?

Non gli rispose; ma si ritrovò a immaginare di dirgli che... no, non proprio... aveva ancora bisogno di quel suo antidoto... giusto un pochino...

Sentì di essere avvampata senza più alcun bisogno di Succhiasucchia Smancerosi. Alla luce rossastra che pioveva su di loro dalle finestre, le parve di vedere un ultimo sorrisetto – stavolta di trionfo – sul viso di Fred.

 

 

 

 

 

 

Nota: Sì, no, lo so. Questa storia non si regge in piedi. Ma adesso vi spiego tutto, dai. xD

Allora: non ho idea delle materie complementari che seguono Fred e George, non è verosimile che Fred studi o faccia anche solo finta di studiare prima dei M.A.G.O. – sappiamo tutti come andò a finire quell’anno scolastico per i gemelli Weasley – e non esiste una Merendina Marinara dal nome di ‘Succhiasucchia Smanceroso’ che faccia sì che una ragazza abbia un bisogno impellente di baciare qualcuno prima di rischiare un’ustione (a proposito: Succhiasucchia deriva da Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, il film con Gene Wilder). Ma io, del resto, non sono una persona credibile, perciò è assolutamente normale che mi sia venuta fuori una scemenza simile. E in parte è anche colpa di questo pairing, che sto scoprendo di adorare sempre più <3

Cosa dire? Spero vi abbia strappato almeno un sorriso di condiscendenza. Una ci prova!

   
 
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