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Autore: kymyit    01/08/2011    9 recensioni
[Kidd/Law][Penguin/Killer]
-Devo proprio darti ragione questa volta.- annuì –Questo posto è splendido… mi ricorda i fiordi del nord… più piccoli e con l’acqua bollente, ma in compenso sono senza parole…-
-Per essere senza parole fai dei discorsi esagerati.- ribatté Kidd.
Senza trucco faceva quasi impressione.
Law poteva stare ore e ore a guardarlo, per provare a ricercare i tratti dell’uomo che gli faceva perdere la testa.
Che diamine. Eustass Kidd non era Eustass Kidd senza il rossetto scarlatto, l’eye-liner e l’ombretto! Senza il suo cazzo di fondotinta color cadavere e il suo gel a forte tenuta. Senza la sua pelliccia! Ok che normalmente la levava per evitare di rovinarla quando si dedicavano ad attività che rischiavano di danneggiarla. Ma l’orrenda e lurida pelliccia del Capitano era a più di dieci metri di distanza da lui e questo la diceva molto lunga.
-E comunque io ho sempre ragione, bongo.-
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle terme…


Le rocce dalle forme aspre si ergevano pittoresche sopra le loro teste, incorniciando fra esse il cielo azzurro e le piccole nubi filamentose che lo percorrevano. L’acqua dolce era scura, quasi verdognola, ma era calda e rilassante. Il colore alla fine era solo un misero dettaglio in compenso a quella piacevole sensazione di pace.
Sì, i possessori dei frutti non potevano stare a loro agio nell’acqua a causa dei suoi effetti indesiderati. Ma in quel caso si trattava di acqua dolce e inoltre fra due certi possessori v’era una rivalità tale da impedire ad ognuno di darla vinta all’altro uscendo dalla piscina naturale.
Eustass Kidd se ne stava così, seduto sulla riva fangosa, intento a fissare “benevolmente” i suoi uomini nuotare nell’acqua rovente come se nulla fosse. Se avesse avuto qualche anno in più, avrebbe detto frasi come “Beata gioventù…” ma in quel momento gli veniva solo da dire “Santo Roger…” perché bastava così poco a volte per far dimenticare a quegli avanzi di galera di non essere più dei marmocchi col moccio al naso.
-Devo ammetterlo, Kidd…- esordì l’altro individuo, Trafalgar Law, anche lui immerso nell’acqua fino al collo, ma seduto in riva, vicino a Kidd. Anche lui “vegliava benevolo” sulla sua ciurma che cazzeggiava coi pirati di Kidd.
Una normale giornata su una normale isola, in un normale giorno in cui entrambi non avevano voglia di dar fuoco alle polveri e aria alle bocche.
-Devo proprio darti ragione questa volta.- annuì –Questo posto è splendido… mi ricorda i fiordi del nord… più piccoli e con l’acqua bollente, ma in compenso sono senza parole…-
-Per essere senza parole fai dei discorsi esagerati.- ribatté Kidd.
Senza trucco faceva quasi impressione.
Law poteva stare ore e ore a guardarlo, per provare a ricercare i tratti dell’uomo che gli faceva perdere la testa.
Che diamine. Eustass Kidd non era Eustass Kidd senza il rossetto scarlatto, l’eye-liner e l’ombretto! Senza il suo cazzo di fondotinta color cadavere e il suo gel a forte tenuta. Senza la sua pelliccia! Ok che normalmente la levava per evitare di rovinarla quando si dedicavano ad attività che rischiavano di danneggiarla. Ma l’orrenda e lurida pelliccia del Capitano era a più di dieci metri di distanza da lui e questo la diceva molto lunga.
-E comunque io ho sempre ragione, bongo.-
-Bongo?- gli scappò una risata –Dai sempre questi soprannomi a quelli che ti scopi?-
Kidd annuì –Solo a quelli che superano il mese.-
Law giunse le mani in una sorta di pugno e fece pressione, schizzando Kidd in un occhio.
-E Killer come lo chiamavi?-
-Kira-chan, no?- s’intromise Penguin, imitando il capitano e beccandosi un’occhiataccia da Kidd.
-Perché non vai ad arenarti sui fanghi, pinguino?-
Quello afferrò Killer per un braccio e scosse la testa –No, sir, ho un’altra idea. Kira-chaaaan…-
-Non ho voglia di fare sesso. Adesso.- disse il biondo secco.
-Io intendevo un’altra cosa.- ribatté Penguin e si avvicinò a lui sussurrandogli all’orecchio –Andiamo a spiare le ragazze dall’altra parte?-
Killer accennò un sorriso.
-Pensavo fossimo già impegnati, noi due.-
Penguin annuì –Infatti, si tratta di condivisione dei beni, caro… E giacché ti amo, non saranno un paio o due di tettine a distrarmi dal tuo uccellino.-
Killer dapprima arrossì violentemente, ma poi alzò i pollici ed esclamò – E tette sia!-
I due sparirono così oltre la collinetta che divideva la zona maschile e quella occupata prepotentemente dalle donne. I capitani poterono solo udire il loro chiacchiericcio circa la maschera di Killer.
-Perché non te la togli?- diceva Penguin.
-Fa bene alla pelle. Il calore dilata i pori, per una migliore pulizia del viso… i punti neri...- e bla bla bla…
Kidd contò mentalmente fino a tre prima che il coretto isterico del gentil sesso costringesse i due alla fuga.
Alla fine, poco a poco, chi sulle sue gambe, chi no, uscirono dalla fonte.
Tranne i due capitani.
-Perché non esci, Kidd?- chiese Law schizzandolo nuovamente.
-Dovrei? Si sta così bene…- ribatté quello immergendosi fin sopra la punta dei capelli, per poi riemergere, coi capelli sciolti sulle spalle.
Law ebbe un fremito fra le gambe.
-Troppo caldo fa male.-
-Esci tu.-
-No, ti faccio compagnia.-
-Tsk, semmai sono io che faccio compagnia a te.-
-Come sei infantile, Kiddy.-
Il Capitano lo fissò torvo.
-Hai superato il mese, Erostass.-
- Tu il limite.- disse il rosso indicandolo. Law non comprese e inarcò il sopracciglio. Poi una goccia scarlatta stillò nell’acqua della fonte e se ne rese conto.
-Oh cacchio…- disse.
Kidd sorrise malizioso.
-Questa storia dei soprannomi ti ha proprio eccitato, Laurie.-
-Anche a te, vedo.- ribatté quello strisciandogli un dito sotto il naso e mostrandogli il sangue. –Faresti meglio ad uscire, Kiddino. E’ per il tuo bene.-
-Se hai tanta voglia di uscire in barella, ti posso dare io una mano!- esclamò Kidd schizzandolo.
Law ricambiò la cortesia.
Entrambe le ciurme rimasero in silenzio, osservando attentamente la cruenta battaglia in atto. Getti d’acqua spruzzavano in ogni direzione accompagnati da insulti più o meno coloriti e soprannomi sempre più originali. Il caos. Poi l’ennesimo getto, altissimo ed infine tutto tacque.

-Hanno perso i sensi…- costatò Eddie.
-Servono due barelle…- concordò Casquette.




*


Belle le terme **
Proprio ieri ci avrei piantato una tenda in acqua, altrocché!!!
Sarà perché ci sono rimasta troppo che questa fic è uscita così XDDD Da quel che so il caldo fa perdere sangue dal naso, ma con Eustacchio in quello stato... per Law mi chiedo quale sia stato il fattore scatenante XD

   
 
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