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Autore: Calliphora994    02/08/2011    1 recensioni
vecchia one shot scritta dopo aver letto le sides della 6x09, quindi non rispecchia la realtà telefilmica, ma la mia idea di come sarebbe dovuto andare l'episodio. ENJOY!
Genere: Malinconico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia scendeva incessante limitandomi la visuale, ma non m’importava, ormai continuavo a camminare automaticamente, come fossi un burattino mosso dai fili.
Dovevo solo allontanarmi, andarmene da lì..
Gli avvenimenti degli ultimi giorni vorticavano e pulsavano continuamente nella mia testa, togliendomi quasi il respiro: il cadavere di una donna, una scienziata, troppo dedita al suo lavoro e con una vita sociale nulla.. come me. Quella donna sembrava quasi essere passata nelle vite degli altri senza lasciare traccia, fatta eccezione per un uomo.
“Sarei stato giusto per lei se solo mi avesse dato una possibilità, CI avesse dato una possibilità. Insomma, visto come sono andate le cose, che cosa avrebbe avuto da perdere?”
Quell’affermazione mi aveva scossa dentro, come un terremoto, e aveva fatto crollare la diga costruita al mio ritorno dalle Maluku, dietro la quale avevo represso tutti i sentimenti che provavo per Booth; quei sentimenti che mi ero resa conto di provare solo stando lontana migliaia di chilometri da lui, e che ero stata pronta a dichiarargli.
Ero contenta che Caroline ci avesse fatto tornare con 5 mesi di anticipo, ma non mi aspettavo di trovare una brutta sorpresa al mio ritorno; quando Booth mi aveva chiesto se in Indonesia avevo conosciuto qualcuno di speciale era stato come un invito a rivelargli i miei sentimenti, ma lui mi aveva preceduto mostrandomi la foto di Hannah.
In quel preciso istante qualcosa dentro di me si è spezzato, metaforicamente parlando, e ho realizzato che se davvero volevo vedere Booth felice, avrei dovuto farmi da parte, perché amore è anche questo, no?
Tuttavia non mi pentivo di averlo respinto quella sera di quasi un anno fa, o almeno fino ad ora non mi ero pentita.
“Non aveva niente da perdere.. Avrebbe potuto darci una possibilità”
Adesso avevo capito che non avrei avuto niente da perdere e che avevo fatto soffrire Booth solo a causa della mia cocciutaggine e ora stavo soffrendo anche io; grazie a lui ero quasi del tutto uscita dal guscio di razionalità e logica dentro cui mi ero rinchiusa per gran parte della mia vita, il mondo mi sembrava quasi più rumoroso e vivo, ma mi sentivo spaesata, avevo perso il mio unico punto fermo..Booth.
Tutto ciò era irrazionale, ma quando c’è l’amore a cosa può servire il pensiero logico? Il mondo era rimasto quello di sempre, ero io ad essere cambiata, ma ero soddisfatta di ciò che ero diventata? Stavo permettendo ad uomo di influenzare il mio stato d’animo, ai sentimenti di guidarmi. Guardandomi allo specchio stentavo a riconoscermi, come avrebbe giudicato la vecchia Temperance Brennan una persona come me? Irrazionalmente folle e insensata.
Avevo camminato per mezz’ora in stato quasi di trance e quando riemersi dai miei pensieri mi ritrovai in una strada piuttosto buia e la pioggia rendeva difficile vedere, così presi il cellulare per chiamare un taxi e tornare a casa.
Avevo una strana sensazione addosso, come se qualcuno mi stesse seguendo, infatti componendo il numero, la mia mano ebbe un fremito e il cellulare cadde; quando mi chinai per raccoglierlo fui abbagliata da una luce e rimasi immobile, paralizzata, mentre la luce si avvicinava sempre di più.
All’ultimo momento chiusi gli occhi e sentii che qualcosa mi spingeva via ed ora era sopra di me. Non avevo il coraggio di aprire gli occhi e quasi non riuscivo a respirare. Che mi era successo? Sentendo il peso levarsi dal mio torace mi misi seduta, senza aprire gli occhi. Che cosa diavolo mi era sucesso?
“Bones, ma cosa ti è saltato in mente? Volevi forse suicidarti?”
Quel qualcosa era forse un qualcuno? A quel punto mi riscossi e aprii gli occhi, incontrando quelli di Booth che mi guardavano ansiosi.
“Bones, ti sei fatta male? Rispondi! Bones”
“Io..io sto bene Booth! Non urlare! “ Anche Booth mi sembrava troppo rumoroso, come il resto del mondo.
”Mi stavi seguendo?”
Lui mi guardò esterrefatto come se avessi appena bestemmiato.
“Certo che ti stavo seguendo! Te ne sei andata nel bel mezzo dell’interrogatorio senza dire una parola!”
Silenzio da parte mia.
“Bones?”
“Si?”
“Possiamo perfavore alzarci da qui e andarcene al coperto?”
Booth si alzò e mi tese la mano, io la presi e ci ritrovammo entrambi in piedi tenendoci le mani; con un verso imbarazzato Booth ritrasse la sua e a me tornò in mente quel giorno di maggio all’aereoporto, aveva lasciato la mia mano nello stesso modo.
In macchina nessuno dei due parlava, entrambi eravamo persi nei nostri pensieri, il silenzio era pesante e opprimente.
Se non fosse arrivato Booth che cosa sarebbe successo? Sarei stata investita probabilmente.
Già altre volte mi aveva salvato la vita nei sei anni precedenti, non aveva mai esitato a prendersi delle pallottole al mio posto, ma a quel tempo il nostro rapporto era differente: eravamo solo due partners nel lavoro e due migliori amici nella vita, niente incomprensioni, niente parole non dette.
Visto come si erano evolute le cose, sarebbe stato ancora disposto a dare la sua vita in cambio della mia?
Questa domanda meritava di certo una risposta, ma io non ce l’avevo e ciò fece montare delle lacrime trattenute a fatica.
Mi girai verso il finestrino e Booth lo notò.
“Bones..”
Non potevo rispondergli, se lo avessi fatto, le lacrime sarebbero scappate al mio controllo, ma Booth ignorò il mio silenzio e continuò.
“So che questo caso ti ha toccato molto da vicino..sì, insomma ti ha scossa e sembra che tu ti stia tenendo tutto dentro”
“…”
“ So anche di non essere stato molto presente da quando siamo tornati e me ne sono reso conto solo quando ho visto la tua faccia al Diner stamattina.. quando Hannah ha fatto quelle considerazioni sulla vittima.. Se ne vuoi parlare..”
A quel punto non riuscii più a trattenermi e i miei pensieri uscirono irruenti, come le lacrime.
“Dopo aver visto quello che è successo alla vittima ho capito che anche io avrei potuto fare la stessa fine..”
Una lacrima.
“.. avrei potuto essere dimenticata da tutti solo a causa della mia goffaggine nei rapporti con le persone..”
Due lacrime.
“..e per questo ho perso molte opportunità sul piano affettivo..”
Tre lacrime.
“Non voglio avere rimpianti. Ho perso la mia opportunità, ho fatto un errore”
Molte, molte lacrime.
“Mi riferisco a noi due, l’anno scorso..”
Non mi ero accorta che eravamo arrivati sotto casa mia e che Booth si era fermato. Ora mi stava guardando come se fossi un cucciolo che lui stesso aveva abbandonato e sembrava consapevole del suo errore; nel suo sguardo c’era comprensione e.. risentimento.
“Oh Bones”
Si sporse verso di me e mi abbracciò facendomi appoggiare il viso sulla sua spalla.
“non avrei avuto niente da perdere Booth, niente da perdere..mi dispiace”
“Shhh va tutto bene, tranquilla” continuava ad accarezzarmi la schiena per tranquillizzarmi, ma io continuavo a singhiozzare.
Forse sarebbe tornato tutto come un paio di anni prima o forse, chiuso il caso, ci saremmo allontanati di nuovo rialzando quel muro di ghiaccio che si era creato al nostro ritorno, lui sarebbe tornato a casa da Hannah e io sarei rientrata a casa mia da sola, ma ad ogni modo quell’abbraccio era un buon inizio.
   
 
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