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Autore: AngelOfSnow    02/08/2011    5 recensioni
" Shouta-kun "
Mi ridestai dai miei pensieri sentendo che le costava fatica parlare.
" Dimmi, come ti senti? "
" Shouta-kun… io "
Alzò la testa: vidi un lampo di lucidità e coraggio attraversare quei pozzi di cioccolata.
" Shouta-kun io ti amo… "
[ Sawako & Shouta Citazione Cap.4 ]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve ragazze!... Questo è il continuo del capitolo precedente, quindi non preoccupatevi se manca il titolo o altro. Come sempre Ringrazio TuTtE voi per avermi sempre appoggiata!... La MiA BeSt per avermi dato il permesso di mettere alcune poesie tue...
Dopo questa Storia, che NON è Assolutamente finita, ma continuerò più avanti con la 2° stagione. Per adesso voglio pubblicare qualcosa su altre categorie!... ( esperienza...esperienza) per ragiungere un buon livello di scrittura...
Mi metto in ginocchio, non LINCIATEMI ( non vi sto incorggindo scrivendolo in maiuscolo XD ) per come l'ho fatta finire... U.U non ho mai detto che sarebbe stata Love-love.. no?... XD
Buona lettura, confido in una recensione, anche piccola piccola!...Baci e un grazie Speciale a tutte!...

P.s EmY, I lOvE YoU!!!.. ;D

Portami via da tutto questo.
Stringimi forte per non lasciami andare.
Mi chiedo cosa succederà nel corso del tempo.
Siamo davvero destinati a questo?
Ti prego se dovrà essere, portami via dal rimpianto,
di quei giorni perduti.


( E. Abate. Estratto )


( parte)


<< Domani pomeriggio alle 3 di fronte alla stazione principale della metro. Dobbiamo scendere alla 6° fermata. Sarà un viaggio un po’ lungo, ma la serata, sarà delle migliori. Ne sono convinto..>>
Detto questo guardai quegli occhi al mio fianco, gli unici e i soli ad esser così profondi per me, che non badai al resto. Nessuno poteva sciogliermi dai suoi incantesimi, seppur buoni, che mi incatenavano a lei come se fossi davvero nelle sue mani. Strinsi un po’ la presa sulla sua mano per poi con la sinistra accarezzargli la guancia calda e rossa.

Com’è morbida e vellutata.

Fremevo ad ogni contatto con la sua pelle: anche prima, durante quel bacio appassionato, mi ero
lasciato andare davvero tanto, capendo che stavo divenendo più sicuro con lei.
<< Vuoi che ti accompagni a casa?..>>
Mi venne spontaneo vista l’ora, e secondo quanto detto poco prima, non aveva dormito per niente quella notte, non che io avessi fatto tanto, ma quelle due orette e mezza mi stavano facendo rimanere, in qualche modo, presente a me stesso.
<< Si ragazzi, io devo andare a dare una mano al locale. Chizu, mi accompagni adesso o vieni più tardi?...>>

Oh Ryuu, si nota che sei al settimo cielo… ma, un domanda del genere non me la sarei mai aspettato. Ti seguirà.

Lo pensai ironicamente, e ovviamente, la risposta affermativa di Chizu non si fece attendere.
<< Ryuu, vengo con te. Vi darò una mano con il locale… tanto non ho nulla da fare… ahahha!>>
Automaticamente la mano libera di Sawako si posò sulle labbra delicate soffocando un’altra risata. Trovai la sua espressione dolcissima: occhi caldi, guance rosate e labbra rosse come le ciliegie.

Riprenditi.

<< Ok, ragazzi andiamo. Tra poco farà buio…>>
Uscimmo da scuola, e appena varcai il portone, seguito da una Ayane isterica per colpa di Pin che, a senso suo doveva “riportare la bambina a casa”, risposi alla domanda che Sawako mi aveva posto nel corridoio.
<< Ah!... per i capelli… >>
Catturai la sua attenzione utilizzando quelle quattro parole, e appena vidi la sua curiosità crescere continuai la frase nel migliore dei modi.
<< Mi sono… fatto una doccia senza pensare all’orario, e quando mi resi conto, non riuscì ad asciugarli…>>

Bugia!

Scossi un po’ la testa cercando di nascondere l’imbarazzo e la tensione della mai voce. Odiavo mentire, eppure per la prima volta dopo tanto tempo, per nascondere l’imbarazzo, ero uscito fuori dai miei credi.

Tranquillo, non mentirle mai più.. nemmeno per questo.

Mentre i pensieri si accavallavano per prevalere l’un sull’altra, sentì tirare la manica della maglietta piano e con delicatezza. Solo lei poteva fare così.
<< Dimmi…>>
Sorrisi. Stava cambiando, ma ancora parti del suo carattere chiuso e introverso, abitavano nei suoi modi. Perché non chiamarmi semplicemente per nome, o muovere poco la mano che tenevo stretta?.
<< Ma non hai sentito freddo?.. cioè, si insomma… me ne sono accorta quando Pin-san ti ha rimproverato per la prima volta questa mattina…>>
<< Non preoccuparti. Sto bene. Stavo pensando… oggi non è proprio la giornata ideale, per certi aspetti… vero?..>>
Vidi che annuì, ma ognuno era perso nella propria coscienza, con i propri ricordi. Rinunciai subito all’idea di ricordare la giornata, e passai ad osservare l’ambiente a me circostante.
Gli alberi erano svariati, ma con una e semplice regola ad unirli, infatti in quasi ogni albero, mancava la metà delle foglie, che prendevano sfumature di rosso, verde, marrone e dorato. Arrivammo al bivio che precedeva il ponte, salutammo Pin e Chizu, e sempre in silenzio oltrepassammo anche il ponte.
<< Shouta, puoi lasciarmi anche qui se ti va…>>
Mi riscossi, cercando di apparire il più supplichevole del solito: volevo stare con lei ancora.
<< Se per te non è un problema, voglio accompagnarti…>>
<< Ok, ma non vorrei disturbarti..>>
<< Tranquilla, mi piace stare con te…non sai quanto…>>
Arrossì con lei, stavo davvero perdendo il mio auto controllo anche nel parlare.
<< Shouta, sono arrivata…>>

Il tragitto è durato troppo poco…

Sospirai, cadendo preda della mia testa, era vero, non volevo lasciarla.

Oh avanti, domani sarà tutta per te. E poi quando scoprirà La sorpresa… immagina!..

<< Ok, per questa volta ti lascio andare…però…>>
Le misi una mano sulla guancia dove avevamo messo il cerotto, coprendolo con il palmo. Sospirai, e sentì che stava premendo la sua mano sulla mia, per non far perdere il contatto. Risi della sua espressione felice, e naturale: non era più tesa come una corda di violino. Guardai la cioccolata fusa che cercava di studiarmi dal basso, e rimandando l’occhiata avvicinai le mie labbra alla sua guancia, cercando di essere il più pacato possibile, ma quando stavano per toccare la pelle, un suo movimento repentino mi fece centrare le labbra rosee in un bacio.

Voleva baciarti!

I miei pensieri divennero subito incoerenti, e misi una mano sulla sua nuca per non lasciarla andare. Si staccò piano, per non turbarmi credo, e imbarazzata si girò per entrare dentro il perimetro di casa sua. Appena chiuse il cancello, mi guardò in pieno viso.
<< Shouta… C-ci vediamo d-domani…>>
Mi salutò con una mano.

Domani sarai per sempre mia..

<< Ok a domani…>>
Mormorai cercando di apparire calmo.

Tu calmo adesso?!... ma per piacere…

Grazie mente datata, ma il rinfacciarmi la cosa non aiuta, sai?
Appena arrivai a casa venni accolto dal mio fratellino, e mi ricordai il roller, l’afferrai dalla scollatura della maglietta, ridendo della sua espressione afflitta da quella presa. Solo quando fui sazio misi la mano a pugno e con le nocche cominciai a sfregargli la testa.
<< Onii-chan lasciami!... nnnh, avantiiii!..>>
<< Ok ok, però sta più attento a dove lasci i giocattoli. Non vorrai mica distruggere la schiena del tuo vecchio fratello. No?..>>
Ammiccai seguito da un sorriso sornione, e continuai a giocare con lui, fino l’ora di cena, dopo salì esausto in camera mia, lasciandomi cadere in un sonno ristoratore. Mi sentì scuotere, dopo pochi minuti, lasciai perdere, ma mi ritrovai qualcosa di pesante sullo stomaco. Aprì gli occhi impastati, confuso.
<< Sveglia! Sveglia! Hai dormito tantissimo, sono le 2 del pomeriggio. Eh eh quasi 24 ore. Fratellone stai bene?... >>
<< Davvero?! Si sto bene grazie, ma adesso…>>
Guardai mio fratello inginocchiato sopra il mio stomaco e gli rivolsi un’occhiata infastidita
<< Ma adesso, potresti alzarti dal mio stomaco?...Grazie! >>
Si alzò ridendo e urlando paroline tipo – mio fratello è peggio di uno zombi – oppure – state attenti al passaggio del mio Onii-chan, è letale- e una risata riecheggiò per tutta la casa, seguita dalla mia. Feci il letto meccanicamente, entrai in bagno mi lavai la faccia e pettinai i capelli. Osservai l’immagine riflessa per alcuni minuti.

Su forza sennò farai tardi…

Uscì come una furia e mi posizionai di fronte all’armadio pensando ai vestiti da mettermi, trovandomi a pensare solo ed esclusivamente a lei.

Chissà se gli piacciono le camicie o le magliette.


Tirai ad indovinare non sapendo cosa pensare e optai per una camicia a maniche lunghe bianca, una giacca da mettere sulle spalle azzurra, jeans sul blu scuro e un paio di scarpe da ginnastica bianche.

E se non le piacessi?...

Mi sentì combattuto, ma decisi di lasciare questo completo. Presi un panino a volo, e mi diressi verso la stazione al sud guardando con occhio critico l’orario 2. 45 in orario e netto anticipo. Osservai il capolinea della metropolitana semi vuota notando una persona all’in piedi, dapprima non riuscì a scorgere i dettagli, ma via via andavo avvicinandomi più vedevo: cappellino capelli lunghi e neri.. una gonnella sopra al ginocchio…

E’ lei!...

Sapevo che fosse lei da prima, ma vederla girare nella mia direzione con un sorriso a 32 denti, solo per me, mi fece esplose il cuore di felicità. Imposi calma, appena notai Ayane e Chizu accanto a lei.

Fosse stato per te, gli saresti corso contro….

<< Buongiorno!.. Ehi Kazehaya, sembri uno che si è appena svegliato!...>>

Mi limitai ad incenerirla del tutto con lo sguardo, ma avrei voluto dirle qual cosa del tipo -Ayane fottiti!- però rimase un desiderio nascosto, non avrei osato tanto mancando di rispetto anche a Sawako.
<< Buongiorno, no Ayane. Chizu buongiorno, e Ryuu?..>>
Mentre parlavo mi avvicinavo al mio punto di partenza, al mio sole.
<< Ryuu sta per arrivare, ha dovuto fare gli straordinari per poter venire… oggi è domenica! Uuuuuh povero, sarà stanco morto…>>
Piangeva! Infondo chi conosce Chizu, sa perfettamente che è in grado di cambiare umore al ritmo di un secondo. Sorrisi e mi girai verso il mio sole, notando il suo abbigliamento, cominciai ad osservarla dal basso: ballerine nere di camoscio con un piccolo tacco, gonnella corta rossa a scacchi neri e bianchi, una maglietta a maniche lunghe con un pericoloso scollo a V nera e semplice, una sciarpa rossa che cadeva nel lato destro, orecchini lunghi a catenina, un filo di trucco negli occhi, capelli sciolti senza frangetta divenuta ciuffo e un cappellino, sembrava estivo con l’unica differenza che il tessuto fosse lana rossa. Le guance rosee, consapevoli della mia accurata indagine su di lei, divennero rosso pomodoro, incantandomi ancora di più.

E’ bellissima.

< Giorno!..questa notte hai dormito bene?...>>
Mentre parlavo, le cinsi una spalla con un braccio., annuì e mi guardò di lato, cercando di mascherare il suo imbarazzo, senza successo.
<< S-si…e-emh grazie. >>

Che carina!... aspetta, devi telefonare a Schinici!...

A dire il vero, avrei dovuto telefonare la mattina e più precisamente 5 ore fa, poco importa. Stampai un bacio sulla guancia sinistra di Sawako e le cinsi un fianco con un braccio. Mi chinai al suo orecchio e parlai a voce bassa.
<< Sawako, sei davvero un incanto oggi. Mi avevi messo K.O. prima… mi perdonerai se faccio una telefonata?..>>
<< No, uffi… pff…>>

Cos’ha detto?..

Vidi chiaramente montare un finto broncio, accompagnato da un mezzo sorriso. Ma… ho capito. Con la coda dell’occhio ricevevo occhiate sfuggenti, senza però essere troppo corte, le lunghe ciglia sbattevano lentamente creando una danza magica: si stava divertendo davvero. Mi sentì battere una spalla, e vidi che Ryuu stava andando direttamene da Chizu, dopo quel saluto con un – Oi - soffocato, le cinse con un braccio le spalle avvicinandola a se e dandole un bacio leggero.

Ok è cotto!...

Non l’avevo mai visto così felice.
<< Buongiorno. Chizu sei davvero carina…>>
Divenne rossa e cominciò a ridere.
<< Giorno Ryuu.>>
<< Giorno >>
L’unica parola che si limitò a dire Sawako.

Telefona o non potrai più fare quello che volevi.

La spinsi delicatamente nelle braccia di Ayane, che non tardò a capire. Ammiccai gentilmente, misi la mano nella tasca sinistra del pantalone prendendo l’oggetto che mi serviva, nella tasca posteriore, avevo il borsellino con i biglietti. Composi il numero.
Tuuuu Tuuuu Tuuuu Tuuuu. Plik
<< Pronto?..>>
<< Oi Scinichi…>>
<< Shouta, ma che fine hai fatto oggi? Dovevi telefonarmi minimo 5 ore fa!..>>
<< Si scusami. Aahaha sai come sono fatto…>>
<< -sospiro- hai ragione, dimmi vuoi procedere ancora con il tuo piano?..>>

Che domande, certo!..

<< Certamente. E’ tutto pronto?....>>
<< Certo… verso che ore passate?...>>
<< Fammi pensare…>>
Osservai l’orologio d’acciaio che avevo nel polso: le lancette puntavano le 3 in punto. Calcolai il tempo di arrivare, che equivaleva a 60 minuti senza ritardi, del film e risposi sicuro.
<< Verso le 6 e mezza. Ok?..>>
<< Si certo. Hai con te il numero??...>>
<< Si.. –mi sentì chiamare- scusami Scinichi, mi stanno chiamando. Ci vediamo dopo, e grazie per tutto.>>
<< Ma che dici, in qualche modo dovevo restituirti il favore no?...-risata- >>
<< Ahahaha. Ti ringrazio di cuore. Ciao! >>
<< Ciao!!>>
Vidi Pin e la metro arrivare in contemporanea e senza indugi salimmo. L’odore che invase l’aria fu un misto di molte cose: sudore, sigarette, cafè, essenze di profumi e gomma. Un tanfo insopportabile quindi. Presi Sawako per mano accarezzandogli una guancia e la feci accomodare su una delle sedie libere.
<< Quanto ci vorrà?..>>
Fu la domanda di Chizu.
<< Minimo 60 minuti..>>
Ayane rispose annoiata. E Chizu si nascose sotto un braccio di Ryuu che aveva già iniziato a dormire sodo.
<< Già dorme, sarà stanchissimo…>>
<< Su Sawako. Non preoccuparti, lui è forte…>>
Stavano commentando le tre amiche. Mi venne un’idea.
<< Ragazzi, che genere di film vi piacerebbe guardare… ieri ho proposto l’horror…>>
<< Romantico!>>
Dissero Chizu e Sawako.
<< Azione!>>
<< Fantasy!..>
>

Pin e Ayane non si smentiranno mai..

Iniziarono a battibaccare come un coppietta. Mi rivolsi a Sawako per renderla partecipe, ma appena osservai la sua espressione, notai che era identica alla mia. Ci guardammo, uno, due, tre… ridemmo osservando quei due che non la finivano proprio.
<< Shouta, se gli altri sono d’accordo avrei un’idea…>>
Osservai il suo viso illuminato dall’entusiasmo e le diedi libero sfogo. In questi casi è la migliore.
<< Potremmo dividerci in coppie, e ognuno seguire il genere che più accomuna i gusti degli altri… o-ovviamente…se s-siete d’accordo!...>>

Non sarà che volesse stare sola con te?...

<< Yaiiiii!!... Sawakoooo!! Magnifico! Come, io e il mio Ryuu potremmo guardare qualche film romantico…e->>
La mano di Ryuu arrivò a coprire la bocca di Chizu con una muta soddisfazione.
<< No. Azione. E se ci fosse di lotta ben venga…>>
<< Ma Ryuuuuuu!!!! >>
<< Ok, allora dormirò durante tutto il film... Meglio, mi riposo…>>
Vidi l’espressione divertita che aveva preso Ryuu. Chizu non avrebbe potuto vederla, e di conseguenza non avrebbe potuto capire che stesse scherzando.
<< NO!... Action, action, action, action…suvviaaaaa!!... non essere cattivo! >>
<< Non sono cattivo, sono solo, tanto, tanto, tanto, tanto stanco e se tu dovessi farmi guardare un film strappa lacrime, bhè… la mia stanchezza si potrebbe notare...>>
La cabina era occupata solo da noi all’inizio, ma già dalla seconda, ci ritrovammo schiacciati contro una massa enorme di persone.
<< coff… Ragazzi…coff…ci siete?..>>
Eravamo sparsi per tutto il mezzo, la mia piccola era accanto a me, ma mi preoccupai per gli altri, non erano più nel nostro campo visivo. Notai che Sawako cercava le amiche preoccupata
<< Ci sono.. ahaha ci penso io alla bambina!..>>
<< Eh? A chi hai detto bambina?... tu razza…>>

Oh poveri noi!!

<< Ryuu e io ci siamo…>>
<< Bene, ricordate la fermata?...>>
<< SI!..>>
Risposero in coro. E non badai molto a nessuno, soltanto al contatto delle nostre mani.
<< Ehi, ho notato che hai le mani sempre fredde…>>
<< Già, e tu sempre calde…>>
Sorrise lasciandomi impacciato. Poi mi guardò con aria solenne.
<< Sai il motivo?...>>
<< No... ti va di spiegarmelo?...>>

Mi piace sentirla parlare!

<< Qualche tempo fa, ho comprato un libro che parla di leggende, miti e credenze popolari. Una che spiega questa, è le Teoria del cuore..>>

Teoria del cuore?. Mha..

Annuì concentrato cercando di non perdere l’equilibrio già precario di suo.
<< Allora, si dice, che quando la mano di una persona, ragazzo o ragazza che sia, abbia la mano calda, il suo cuore sarà automaticamente freddo come il ghiaccio… mente se si avesse la mano fredda, automaticamente il cuore sarebbe caldo. Adesso, non è sempre vero quello che dicono queste teorie, ma è romantico credere in qualcosa… no?...>>
<< Romant-…>>

Signori, siamo arrivati vicino la….
I Signori passeggeri, sono pregati di scendere tranquillamente, in ordine e senza spingere.

Grazie!.

Il solito gracchiare del microfono elettronico, che annunciava le fermate. Questa era la quarta e terzultima, eravamo vicinissimi a una delle maggiori periferie di Tokyo, e come mi spettavo, la massa di persone aumentò a dismisura.
<< Shou-…Ah…>>

NO!.. LA MANO!...

Ci avevano divisi. Tristezza assoluta. Non potevo permetterlo, lei doveva stare con me oggi.

Su riprendila!.

Agì d’istinto e mi buttai contro il vetro, prima che quello spazio fosse occupato, tenendola tra le mie braccia. Le mani le avevo sulla vetrata per cercare di non batterle addosso, e nel mezzo spaesata, la testa si muoveva per cercare di capire. Mi schiarì la voce perchè la situazione era imbarazzante, e la posizione non aiutava.

Coraggio!

<< Scusa, ma non volevo che ti dividessero da me!.. se vuoi mi sp-…>>
Mi stava abbracciando. Non mi sarei aspettato una reazione del genere, sembrava davvero un’altra ragazza rispetto a prima, più sicura. Contraccambiai subito con una mano, l’altra doveva sorreggere sia me che lei in bilico.
<< No, grazie… mi sarei spaventata a stare da sola… sai è la prima volta che prendo la metro…>>
<< Non preoccuparti. Solitamente non è così affollato di domenica. Ma oggi è festa. >>
<< Non lo sapevo...>>
Baciai la testa attraverso il cappello, e sentì rilassarsi i muscoli uno per uno. Passarono altri 15 minuti prima di arrivare alla penultima fermata, e non avevamo parlato molto con gli altri, nemmeno tra noi per la verità, ma non importava, eravamo ancora in quel modo, e le accarezzavo continuamente la schiena attraverso i capelli.
<< Ragazzi, la prossima è la nostra vero?..>>
<< Ahahahah! Ragazzina ci penso io! Tu fa la brava e rimani ferma qui che mi scoccerebbe andarti a cercare! Hahahaha >>
<< PIN TU… MUORI! – Splat->>
Un rumore sordo, e ci girammo nella sua direzione, compresi gli altri passeggeri che iniziarono a ridere di nascosto; Pin era spiaccicato contro una delle vetrate, con una mano rossa stampata sulla guancia. Ayane si pulì le mani in modo maligno, come a dire: Embè? Che guardate? Se lo meritava quel cafone.
Avevo notato dopo che non aveva nemmeno un piercing all’orecchio, ma un brillantino piccolo. Che avesse cambiato pettinatura e taglio era evidente, ma così sembrava una ventenne. Gonna corta a sigaretta, stivali di pelle bianca con tacco, maglietta aderente a maniche lunghe di svariati colori, e una piccola borsa dello stesso tessuto delle scarpe.

Affascinante, ma non puoi nulla contro lei…

Signori, siamo arrivati vicino la….
I Signori passeggeri, sono pregati di scendere tranquillamente, in ordine e senza spingere.

Grazie!.

<< La nostra!..>>
Gridammo in coro. Presi per il polso Sawako, e cominciai a farmi largo tra la folla, che non voleva sapere ragioni di spostarsi con le buone.
<< Permesso. Scusate, potreste farci passare?..>>
<< Si per favore, potreste farci passare?..>>
Iniziarono a spostarsi con riluttanza, ma arrivammo in tempo con l’apertura delle porte, e ci ritrovammo incantati dal paesaggio: casette in stile giapponese, aiuole, alberi e fiori dappertutto curati al massimo, certo, non era di un verde abbagliante, ma dei colori dell’autunno, le strade pulite e senza traffico di una normale periferia e il tempo era a nostro favore: sole, azzurro e aria frizzante, pure a quest’orario. Chizu aveva sottratto Sawako dalla mia presa
Iniziando a indicare negozi e bancarelle…

Ma dove vanno?...

<< Ryuu, Shouta, Pin… noi andiamo per negozi, ci vediamo tra un po’ di fronte al cinema… >>
Ayane stava trascinando il mio piccolo sole per un braccio dentro un negozio fino a sparire del tutto. Sospirai.

Alla faccia del romanticismo, la prossima volta soli…

<< Shouta! Ci sei?...>>
<< Eh?..>>
<< Dicevo, che ne pensi si io distraggo quella maga perfida, facendo si che tu e Ryuu riusciate a salvare la “sacerdotessa del male” e “ la torcia umana dello sport”?...>>
<< Vuole dire di andarci a riprendere le nostre ragazze…>>
<< Andare contro un’Ayane malefica?...>>
<< Ricordati: se ti serve aiuto...quando tu combatti sul ring…. io sono nell’angolo pronto ad aiutarti….>>
Ryuu mi convinse solo con questa frase, non per niente era il mio migliore amico.

T’ha fregato questa volta!..

<< Ok ci sto!..>>
<< Ahauhahaaa Bene se non abbiamo obiezioni procederei al piano: “Prendi e distruggi”…>>

Macchè!..eh vabbè, oramai ci sei dentro fino al collo!..

Pin si diede un buffetto sulle spalle, e con noncuranza entrò nel negozio, lo seguimmo poco dopo. Il negozio era lussuoso e in perfetto stile inglese, con una luce che risaltava i vestiti. nei manichini e quelli negli appositi espositori. Le ragazze erano ferme dietro una tendina azzurra. Mi girai verso Ryuu che stava cercando una via meno affollata , nel negozio c’erano i saldi. Afferrai Sawako di peso correndo via dal negozio ridendo come un pazzo, seguito da Ryuu che stava lottando, letteralmente, contro Chizu.

Che bella sensazione!...

<< Shoutaaaa!!.. Riportami Sawakoooo!!... Grrrrr!!... Ryuuuuuu!!! Ridammi Chizuuuuu!!...>>
<< Ahahahah mi spiace Ayane ma è Mia!..>>
Sentì grugnire ancor Ayane, ma preferì studiare un poco il suo viso: sorpresa, dolcezza, felicità, adrenalina. Con tutto questo tempo, seguire gli schemi sarebbe stata una condanna a morte. Meglio seguire l’istinto!
<< Posso portarti in un posto?...>>
Annuì spaesata e notai che le persone ci stavano fissando: non l’avevo messa ancora a terra. Divenni paonazzo e l’adagiai a terra, la presi per mano constatando che il calore delle nostre mani era neutro: il ghiaccio sopiva il fuoco, ma esso scioglieva l’altro in una danza eterna e senza fine.
<< Andiamo..>>
<< Aspetta!..>>
<< Di-..>>
i stava baciando rossa in viso. Quando ci staccammo da qual magico momento, si attaccò al mio braccio.
<< Andiamo?..>>
<< Ok..>>
Mandai un messaggio d’avvertimento a Scinichi avvisandolo dell’anticipo. Erano le 4 e 20, e dovevamo ancora vedere il film.

Ciao! Cambio di programma, stiamo venendo prima da te.
Mi raccomando.
Shouta

Vidi da lontano Scinichi salutarmi con una mano dietro una bancarella di bigiotteria e bigliettini per la fortuna e amore. Come da copione Sawako fu attirata a dare un’occhiata agli oggetti: orecchini bracciali, collane, portachiavi e cose varie numerati. Un ragazzo dagli occhi grandi e verdi, capelli dorati, che servivano ad incorniciare un viso sorridente e affabile: Scinichi

<< Signorina, vuole tentare la fortuna?...Sicuramente il tuo , posso darti del tu visto che abbiamo quasi la stessa età?.. comunque dicevo, sicuramente il tuo ragazzo ti offrirà un tentativo. O mi sbaglio?..>>
Bene. Stava andando benissimo.
<< Shouta non…>>
<< Shh. Certo che credi. Vuoi provare?...>>

<< Si, ma non devi preoccuparti, ci penso io a pagare…>>
<< Ah! Su forza pesca!..>>
Pagai Scinichi sorridendogli consapevole che avrebbe dato lei il bigliettino che avevo comprato, prese una cesta di numerini e gliela pose di fronte sempre sorridendo. Mi guardò per cercare una risposta e le feci un accenno positivo.

Ti amo e sono pazzo di te! Forza diglielo!...

NO! L’avrebbe letto!..Mise una mano e tirò fuori con calma un numerino: 28
<< Signorina, lei ha vinto un premio assolutamente fantastico!...>>
Sorrise furbo lui, avrei messo una mano sul fuoco che avesse riempito la cesta di 28.Ridacchiai e Sawako prese in mano il mio biglietto iniziando a sgranare gli occhi.
Sapevo a memoria il contenuto.

Ti amo, perché tu sei il sole che mi illumina le giornate.
Quando ti sto accanto, mi sembra impossibile resistere,
alla tua bocca dolce come il miele e delicata come seta.
Il mio cuore ormai non mi appartiene più,
è tuo prendilo, lo affiderei sempre alle tue gentili cure.
Io non chiedo niente in cambio, vorrei solo avere la certezza
che tu ci sia. Perché , per me, tu sei oro, il mio tesoro,
il mio rifugio e la mia forza.
Voglio solo te Sawako.
Ti amo


osservai la reazione assorta di Sawako per svariati minuti. Poi un sussurro e aloni sul cartoncino rosa, si perché avevo pensato a tutto…
<< ……>>
Muoveva le labbra in cerca di aria, quasi mi preoccupai, ma poi ruotò la testa nella mia direzione strabuzzando gli occhi.

Ma quant’è carina?...

Scinichi rideva entusiasta per quello che stava vedendo. Infatti dorava vedere una ragazza felice, e io ero al settimo cielo vedendo lei buttarmi le braccia al collo e poggiando la testa nell’incavo dello stesso singhiozzando felice. Abbracciai il corpo minuto, creando una scena da manuale!..

Se esagerato!..

Oh testa, ancora non capisci vero?
<< Shouta ti amo tanto…>>
<< Lo so…>>
Alternavo le parole alle carezze, carezze e parole. Mi resi conto di stringerla forte dopo che si mie a ridere piano biascicando un – soffoco – timido, ma non mollai la mia presa.
<< Shouta, non immaginavo che potessi farmi una cosa così….così Speciale… io… sono contenta di poter stare al tuo fianco, di poterti essere d’aiuto nelle situazioni complicate, di stare egoisticamente con te… perché se fosse per me, parlerei in modo Egoista con tutti… vorrei dire, sai lui è mio…>>
E arrossendo, si fermò per pensare.
<< Una volta l’ho fatto, anzi no due… ieri… >>
Mi raccontò in due parole che aveva schiaffeggiato Hio per il semplice fatto che aveva pronunciato questa frase – Non lascerò ad una così il mio Shouta - ..

Brutto affare la gelosia di una donna!..Eh! Eh!

detto questo con l’emozione più strana che avessi mai provato, mi avvicinai a Scinichi.
<< Amico mio, davvero ti ringrazio… e per il disturbo, ti ho…>>
Vidi il ragazzino catturato dalla curiosità.
<< Ti ho fatto un piccolo regalo…il numero di Yukino Shirai … ti interessa ancora vero?.. e sono felice di dirti che anche lei è interessata a te, quindi fa la prima mossa ok?...>>
Spalancò gli occhi con un rossore allarmante, sembrava un pupazzo con quei rubini accesi. Porsi il tanto agognato indirizzo, al ragazzino incosciente e, in questa circostanza, allucinato.
<< Ha detto davvero..?>>
Annuì sapiente e divertito. Era la sua vecchia compagna di classe durante le medie, nonché mia, ma divisi durante il primo anno di superiore. Infondo, assomigliava caratterialmente a Sawako.

Sarai felice con lei ne sono sicuro...

<< Shouta, siamo in ritardo con gli altri!...>>
Osservai l’ora: 5:00, avevamo parlato per tanto.
<< Ok si… Scusa Scinichi, ma adesso dobbiamo proprio andare… grazie, per l’aiuto…>>
<< Grazie davvero..>>
Disse Sawako felice, facendo arrossire l’altro, che non riuscì a comporre una frase che seguisse un
Filo logico.
<< Ok, Shouta Grazie per la storia di Yukino…>>
Detto questo trascinai Sawako per mezza città, ridendo e scherzando, prima di arrivare di fronte al cinema dove ci stavano aspettando con aria severa. Ovviamente il sorriso mi morì nelle labbra.
<< Pivello!...>>
Sibilò Pin furioso. A primo impulso misi dietro Sawako per un eventuale “attacco”.
<< Dacci quei biglietti omaggio che stanno per iniziare i film che abbiamo scelto.>>
Consegnai con sospetto i rispettivi “ingressi omaggio” e ci avviammo nelle rispettive sale.

L’hai scampata bella!..

L’odore di popcorn e sedili di camoscio arrivò ancor prima di trovare l’ingresso. Comprai due sacchetti di popcorn e una lattina di coca-cola. Non avrei bevuto comunque molto. Ayane e Pin avevano deciso per un film di animazione che racchiudeva i desideri di entrambi. Chizu e Ryuu uno di quei pidocchiosissimi film su arti marziali del vecchio Giappone. E noi, una storia.. com’era il titolo?..
<< Sawako com’era il titolo?...>>
<< Arrivare a te…sembra carino…>>
Spente le luci e passata la pubblicità, si intravide una ragazza un ragazzo. Tipiche persone complessate fino al midollo osseo e spinale. Ridacchiai un po’ al pensiero delle nostre mani intrecciate al buio, ma mi resi conto che la “storia” poteva avvicinarsi molto alla nostra: una ragazza emarginata e isolata, con buoni propositi, incontra per caso, un ragazzo solare e al centro di ogni minima attenzione. I due divennero amici, e pian piano entrambi cominciavano a provare qualcosa di più dell’amicizia. Si rincorrevano per poi allontanarsi, e anche al primo appuntamento, non si poteva dire che fosse andato tutto rose e fiori. Ma comunque alla fine i due finirono insieme sorretti l’una all’altro.
<< Come l’hai trovato?...>>
<< Uguale alla nostra storia sotto molti punti non credi?...>>
<< vuol dire che siamo molto romantici!..>>
Rise con una punta di malizia che rischiava di mettermi K.O. baciai poco e piano quelle labbra, anche se ne volevo ancora..

We calma!

Ok Ok hai ragione.
<< Andiamo?...>>
<< Si..>>
<< Ragazziiiii!! Allora è finita in contemporanea il nostro film! Evvivaaaa!!...>>
Teneva per mano Ryuu, ma nulla poteva fermarla. Risi piano.
<< Oi!...è finito anche il nostro.. ahahaha pivelli vi siete divertiti?...>>
Ci girammo vero Pin, notando Ayane pallida.
<< Ayane Chan, tutto bene?..>>
Fu Sawako a parlare per tutti i presenti.
<< Si…anf…voglio solo…anf…andare via da questo Qui!..>>
Detto fatto, avremmo preso la metro delle 7:00…
<< Shouta, sei molto silenzioso…>>
Chizu investigava divertita, e Ryuu divenne complice.
<< No, ma che dici?..>>
<< Problemi?..>>
<< No, mi sto solo… controllando..>>

Potrei comportarmi in un modo a dir poco… innamorato?...

<< E da che?...>>
Stavolta fu Sawako a parlare, credo preoccupata...
<< Niente di importante…>>
<< Okay …>>
Strinsi la mano, e le circondai le spalle. Avevo imparato i movimenti che amava che le facessi. E l’atmosfera di pace che si sentiva, ma eravamo di fretta, e non ci potemmo godere quel posto così bello e magico.
<< Torneremo qui... >>
Dissi, animando gli animi, se si potesse di più, delle ragazze. Ne uscimmo ridenti e spensierati puntando diritti alla metro.
<< Arriveremo in tempo?..>>
Chiesi a Pin.
<< Ahahaha saremo lì per l’ora di punta…>>
<< Ora di punta? Davvero?!..>>
<< Sì, quello delle 7 è il più affollato. In pratica saremo sardine! Ahahah!..>>
Come volevasi dimostrare, Pin aveva ragione. Ma in mezzo alla folla, avvenne l’imprevedibile: le spinte delle persone, divisero le nostre mani, togliendola dalla mia visuale, appena misi piede dentro il mezzo.
<< SAWAKO!...>>
<< SHOUTA! >>
Spingevo contro la calca di persone che premevano per entrare, spintonando oppure sgusciando da parte a parte, in preda al panico.

Non la vedo!

Paura, una paura che offusca la mente, invadeva tutto me stesso. Non avrei sopportato di non sapere dove fosse. Poi la vidi nella calca piangente.
<< SAWAKO!!...>>
Mi sbracciai, e finalmente, riuscì a trovare uno spiraglio, ma, proprio quando stavo per raggiungerla le porte di vetro si chiusero lasciando me dentro e lei fuori. Avvenne tutto in pochi secondi che a sembravano ore.
<< sawako…sawako…sawako…>>
Avrei potuto ripeterlo in eterno, quel nome, e di impulso misi una mano sul vetro a palmo aperto, dove subito mise la sua.
<< Aspettami lì, ti vengo a prendere!..>>
Mimai il più possibile quell’unica frase, puntando sugli occhi impauriti e sconcertati che fino a qualche secondo prima ridevano spensierati. Mi si strinse il cuore e una lacrima mi rigò il volto. Le sorrisi il più possibile e quando questo dannato affare partì, osservai la sua figura di continuo sparire.

Com’è potuto accadere… non può esser rimasta li sola! Dannazione, ma perché?...

<< Shouta, Sawako, Dove siete???...>>
Mi stavano chiamando, ma non me ne preoccupai, tanto preoccupato com’ero, aspettai solo l’aperture delle porte. Lei è mia, e ame spetta proteggerla!. E dopo 10 minuti che a me parvero ore, le porte si aprirono facendo si che la mia corsa ebbe inizio. Dovetti fermarmi 4 volte, solo per riprendere respiro, il dolore alle gambe passava in secondo luogo ogni volta che pensavo che fosse sola in un luogo sconosciuto per lei.

Corri, sbrigati!...

Le uniche cose che in quel momento riuscivo a pensare, con il cuore in gola che batteva ad una velocità anomala. Il telefono inizio a vibrare e dopo il 5° presi la conversazione.
<< DANNAZIONE! Dove siete finiti?...>>
Ayane e Chizu..
<< Sto andando a riprendermi Sawako!...>>
<< Cosa? Perché dov’è?..>>
<< L’ho persa mentre le porte si chiudevano ed è rimasta fuori…>>
Niente, nessun rumore dall’interlocutore. Controllai la mia posizione. Mi trovavo fuori dalla stazione, e con passo spedito entrai.
<< Scusate, adesso stacco…>>
<< Cioe, ma n-…>>
Plik.
<< SAWAKOO!..>>
Girai la testa in modo convulso e con il cuore in gola, ma non la vidi subito.
<< SAWAKOO >
>
Poi dietro una colonna, il mio cure cominciò a frantumarsi in modo lento. Se mi avessero tagliato le vene, nemmeno una stilla di sangue sarebbe uscita dal mio corpo, perché la scena davanti a me mi gelò all’istante.
<< Sawa…ko…>>
Piangeva abbracciata da un ragazzo che non conoscevo. Fino a qui continuai a camminare, ma poi la testa del ragazzo, si spostò lentamente fino a essere di fronte alla sua e poi accadde: un bacio…

Chi è?...

Fermo immobile, con un freddo pungente e il cuore distrutto in mille pezzi di vetro che riflettevano il mio dolore. Osservavo la scena, con una sola domanda nella mente: Cosa vuole adesso che l'ha baciata?...

   
 
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