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Nascita

Nessuno ricorda la sua nascita. Alcuni credono che la sofferenza provata sia tale da spingere l'uomo a rinchiuderla in una scatola e nasconderla nell'angolo più buio e nascosto della nostra mente. Dimenticandola.
Dean Winchester non era diverso da ogni altro uomo al riguardo. Non ricordava la sua nascita, sapeva solo ciò che i suoi genitori gli avevano detto: era piccolo, pesava pochissimo ed aveva grandi occhioni blu.
Nulla di più. Sapeva esattamente quanto le altre persone.
Dean non aveva mai pensato alla nascita, non si era mai soffermato a pensarci, non ne aveva mai avuto motivo, ma credeva di essere nato per uno scopo: proteggere suo fratello e la sua famiglia.
La prima volta non c'era riuscito molto bene.

Quando Dean Winchester fu riportato alla vita da un angelo, fu costretto a prendere atto della nascita, anzi ri-nascita a cui era stato sottoposto.
Faceva male? Molto, ma la gioia che si prova nell'aprire gli occhi e vedere di nuovo è talmente grande che la sofferenza del nascere viene rapidamente messa da parte.
Con la sua ri-nascita Dean era venuto a contatto con nuove realtà.
Angeli e demoni che si scontravano nell'epica battaglia che vedeva come obbiettivo il dominio sulla terra, e la distruzione dell'uomo.
Quando Dean era risorto aveva capito che una nuova missione gli era stata affidata.
Questa volta avrebbe protetto meglio suo fratello. Sarebbe stato forte, avrebbe lottato per la causa e avrebbe fatto ciò che doveva.

Da bambino sua madre gli ripeteva che gli angeli vegliano su di noi, e Dean spera nel loro aiuto per tener fede alla promessa che si è fatto.
Ma con sommo orrore alla fine si rende conto di aver fallito ancora, di aver perso Sammy nuovamente. Questa volta in modo definitivo.

Da bambino sua madre gli ripeteva che gli angeli vegliano su di noi.
La realtà si è dimostrata molto distante dalle aspettative.