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Autore: Veronique.    03/08/2011    1 recensioni
Come deve aver reagito Petunia Evans alla notizia della sorella strega?
Come deve essersi sentita?
Isolata forse, sola.
Ma scoprirà di non essere davvero sola.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Petunia Dursley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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  1. Lei è perfetta, non sarò mai come lei.

 

“Abbiamo una strega in casa” aveva detto tutta fiera.

Eh si, mamma era fiera di lei. Solo io la consideravo un mostro.

Non era umano fare quelle cose.

Lei e il suo amico dalla giacca sempre grande facevano quelle cose di continuo e mi escludevano.

È brutto essere esclusi, soprattutto dalla propria sorella.

Lei era così carina anche da piccole e ora era pure speciale.

Non la odiavo veramente.

Ero solamente gelosa. E ricordo perfettamente quel giorno.

Un gufo, una lettera e una strana signora erano arrivati. Tutti insieme.

Nessuno si aspettava che quella donna sconvolgesse la nostra, o meglio sua vita così.

“Sua figlia è una strega” spiegò sorridendo e, precisando che non si trattava di un insulto, spiegò il perché Lily fosse…magica.

E io?
Io non ero niente, non avevo qualità speciali

Ero semplicemente stata messa in secondo piano.

No, non sarò mai sul suo stesso piano, non sarò mai come lei.

 

  1. Tentar non nuoce? No, nuoce a me.

 

“Siete due mostri”.

Si l’avevo urlato, non l’avevo solo pensato.

Ormai non lo pensavo più.

Li avevo beccati ancora, insieme che ridevano e facevano quelle magie.

Ero così gelosa che loro potessero farle, ero gelosa di vedere mia sorella al centro dell’attenzione. Ed io, perennemente esclusa.

Dovevamo accompagnarla a prendere i libri, pure quello!
Dovevamo andare nel suo mondo, dove vivevano altri spostati.

Mi aveva chiamataBabbana” il suo amico, quel Piton.

Risposi a tono, nonostante non sapessi il vero significato di quella parola. L’avevo preso come un insulto.

Capii solo dopo che voleva dire “senza poteri”.

La ferita si aprì ancora e sanguinò.

No, non una ferita fisica, una morale.

La ferita nel mio cuore. Ero delusa e gelosa, eppure le volevo bene, davvero.

 

  1. Non nascosi l’imbarazzo.

Si, ci provai.

Provai, supplicai il preside della nuova scuola di Lily di poter entrare.

Nascosi la sua, seppur cordiale, risposta, tentata di strapparla.

Era stato gentile, ma non mi voleva nella sua scuola.

Non ero speciale come mia sorelle e non lo sarei mai stata.

Sarei sempre stata una comune Babbana, mai amata da nessuno come tutti amavano lei.

 

“Ho letto la sua risposta” mi disse un giorno Lily.

Mi sentii tradita, quella lettera era personale per me.

Era un rifiuto, ma era mia.

“Lily vai via!” le urlai furiosa. Anche io volevo essere speciale come lei.

E invece non lo sarei mai stata.

 

  1. Final Chapter

Prese tutti i libri e li ripose nel grande baule.

Tutto venne caricato nella vecchia auto di papà.

Non le rivolsi la parola finchè non arrivammo alla stazione.

      “Binario nove e tre quarti” lesse lei poco dopo.

     Un’altra presa in giro, quel binario non esisteva insomma. Nove e tre quarti?

Non si era mai sentito!

Poi, l’attenzione di tutta la famiglia venne catturata da delle persone che correvano verso un muro,

tra i binari 9 e 10 e allora capimmo.

Mamma si strinse a Lily e papà a me. Insieme corremmo verso il muro e ci ritrovammo

in un mondo nuovo, diverso.

Famiglie come Lily, suoi simili.

Ed io, così diversa.

Mia sorella salii sul treno e le corsi incontro: “Mi mancherai” le dissi.

Lei sorrise e mi strinse.

Forse non ero speciale come lei.

Ma ero speciale per lei.

 

   
 
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