Disclaimer: Glee
è della Fox.
La
storia invece appartiene a dorydafish.
L’originale potete trovarla qui.
Una
piccola drabble scritta
invece di revisionare le bozze come avrei dovuto…
Volevo solo qualcosa di tenero per Dave :P
Ambientata in un’ipotetica terza stagione che vede Kurt e
Dave quasi amici…
A
Friend
“Si
può sapere che problema hai?” domandò
Dave rivolgendo a
Kurt un’occhiata sospettosa anche se questo stava cercando di
fare del suo
meglio per non mostrarsi troppo a disagio “Pensavo avessi
smesso di farti paura.”
Il
ragazzo seduto accanto a lui rimase in silenzio. Era da
tutto il pomeriggio che aveva l’impressione che qualcosa non
andasse. Solo un
paio di giorni prima Kurt era sembrato entusiasta all’idea di
lavorare
all’organizzazione del primo incontro del PFLAG, ma adesso
aveva l’aria di uno
che avrebbe dato qualsiasi cosa pur di trovarsi da qualunque altra
parte che
non fosse quella stanza e dove non ci fosse Dave.
“Kurt?”
provò a chiamarlo nuovamente l’altro vedendolo
sussultare nel momento in cui pronunciò il suo nome.
“Ehm…
sì?”
Dave
fece per alzarsi, cercando di rivolgere a Kurt un sorriso
forzato, come se fosse tutto a posto.
“E’
solo che mi sembri a disagio all’idea di passare del
tempo insieme a me. Non preoccuparti, ho capito. Vado su un computer
lontano
dal tuo” minimizzò lui cercando di nascondere la
nota di delusione nella voce.
Avrebbe dovuto capirlo prima che, dopo tutto quello che gli aveva
fatto, Kurt
si sarebbe sicuramente sentito a disagio a trascorrere del tempo in sua
compagnia. Rimase però stupito quando si sentì
afferrare per un lembo della
giacca della squadra di football.
“Non
essere ridicolo Dave, non mi fai più paura. Nemmeno un
po’...” disse Kurt dandogli una leggera spallata,
giusto per sottolineare in modo
più chiaro il concetto. Dave incassò la testa
nelle spalle e, osservando
l’altro ragazzo, cercò di capire se stesse
mentendo solo per non farlo sentire
a disagio, senza però ottenere alcun risultato. Rendendosi
conto di essere
rimasto a fissare Kurt un po’ troppo a lungo,
riportò improvvisamente
l’attenzione sullo schermo, concentrandosi sulle pagine che
stava consultando
prima d’interrompersi.
“Allora
se non sono io, cos’è che ti preoccupa?”
domandò
casualmente mentre leggeva un articolo su Gareth Thomas, un giocatore
di rugby
gallese che Kurt aveva visto ospite da Ellen. Il ragazzo aveva pensato
che a
Dave sarebbe interessato sapere qualcosa in più sugli
sportivi
gay. Non che gli
piacesse ammetterlo, ma effettivamente Kurt aveva fatto centro: sapere
che era possibile conciliare sport e omossessualità lo aveva
rassicurato. Temeva che il PFLAG sarebbe
stato un tripudio di brillantini, nuvolette rosa e musical…
“Uhm” fu l’unica
cosa che disse Kurt, impallidendo appena.
Non
che Dave volesse mettergli pressione, qualcosa però lo
spinse a farlo ugualmente.
“Dai Hummel, sputa il rospo! Cos’è che ti sta assillando?” domandò.
Il
ragazzo lo sentì fare un respiro profondo e dirgli
“Credo di voler rompere con
Blaine.”
Dave
si voltò di
scatto alla sua sinistra e lo osservò stupito: quella era
decisamente l’ultima
risposta che si aspettava.
“Tu…
cosa?!”
Kurt
distolse lo
sguardo, rifiutandosi d’incontrare quello
dell’altro.
“Mi
hai sentito
Karofsky.”
Il
ragazzo lo
osservò mentre si torceva nervosamente le mani per poi
alzarsi dalla sedia.
Dave assottigliò lo sguardo con aria minacciosa.
“Ti
ha fatto
qualcosa? Ti ha obbligato a fare qualcosa che non volevi?
Perché se sì, giuro
su Dio che gli spezzo le ossa se-”
“Non
essere
stupido! Blaine non farebbe mai nulla che possa ferirmi. E’
solo che è… troppo
perfetto” disse Kurt che si era finalmente deciso a
guardarlo, senza però
sembrare minimamente impressionato.
“Sì,
beh… volevo
solo esserne sicuro” borbottò Dave non avendo idea
di come se ne fosse uscito
con un’affermazione del genere “Ma non credi che
sarebbe meglio parlarne con la
Jones o qualcun altro del Glee? Non per deludere le tue aspettative, ma
non è
che io e te possiamo definirci esattamente migliori
amici…”
Kurt
si risedette
girando la sedia in direzione di Dave, sfiorandogli involontariamente
la coscia
con le ginocchia.
“Sei
tu che me
l’hai chiesto.”
Dave
alzò un
sopracciglio cercando di apparire indifferente al contatto tra la sua
coscia e
il ginocchio di Kurt, nonostante gli fosse difficile ignorare la
sensazione del suo cuore che aveva iniziato a battere più
velocemente del normale.
“E’
quello che
vuoi? Vuoi che ti diano la conferma che Blaine è il ragazzo
giusto per te?”
“A
dire il vero
no. Vorrei solo un consiglio imparziale da una persona
obiettiva.”
“Senza
offesa, ma
credo tu stia prendendo un granchio. Sono l’ultima persona in
grado di darti un
consiglio imparziale sul rapporto tra te e il tuo ragazzo”
ammise Dave
sorprendendo se stesso e Kurt.
“Oh,
davvero? E
perché mai?” domandò Kurt con finta
innocenza senza però riuscire a ingannare
Dave che scosse la testa, non capendo per l’altro fingesse di
non sapere.
“Kurt,
sai
perfettamente il perché.”
Il
ragazzo sbatté
le palpebre apparentemente perplesso, chiaramente in attesa di una
spiegazione.
Dave volse lo sguardo altrove, sentendosi intrappolato al pari di un
elefante
in un negozio di cristalli.
“Ok,
se vuoi un
consiglio imparziale, eccolo! Blaine è quello giusto per te:
ti fa star bene e
ti fa le serenate. E’ intrigante, carino e, anche se non mi
piace, lo vedo
anch’io che è stracotto di te. E’ stato
gentile persino con me, nonostante io
mi sia comportato da stronzo. Magari lui non sogna altro che spaccarmi
la
faccia, ma-”
“Dubito
che
Blaine possa volerti spaccare la faccia” lo interruppe Kurt,
facendogli alzare
gli occhi al cielo.
“Ti
ho rubato il
tuo primo bacio, fidati… vorrebbe spaccarmi la faccia
eccome!” disse lui
facendo però segno a Kurt di non interromperlo di nuovo
“Ma mi sta bene. Alla
fine state bene insieme… non ti dirò di certo di
scaricarlo perché è troppo
perfetto!”
“David,
io-”
“Meriti
di essere
felice Kurt. Lo so che l’anno scorso ti ho reso la vita un
inferno, ma giuro
che non lo farò mai più” disse Dave
credendo fermamente in quello che stava
dicendo. Non avrebbe saputo dire per quanto tempo rimasero in silenzio
e Dave,
senza abbassare lo sguardo, non fece altro che fissare gli occhi di
Kurt
illuminati dalla luce dello schermo. Voleva che l’altro
capisse che le sue
intenzioni erano serie e di fatti vide Kurt annuire lentamente per poi
alzarsi
e andare a cingergli il collo con le braccia, facendogli venire i
brividi.
Karofsky sentì uno strano calore espandersi sulle guance e
trattenne il respiro
fin quando Kurt non si allontanò da lui.
“E
questo
cos’era?”
“Un
grazie perché
ti preoccupi per la mia felicità” rispose Kurt
sorridendogli dolcemente “E per
avermi confermato che mio padre si era sbagliato su di te.”
“Oh”
fece Dave,
conscio che il rossore sulle guance non stava facendo altro che
aumentare. Tra
i due calò nuovamente un silenzio, questa volta privo
però d’imbarazzo, ed
entrambi ripresero a lavorare sulle loro ricerche da dove le avevano
interrotte. Mezzora dopo Kurt osservò l’orologio a
muro e iniziò a raccogliere
le sue cose.
“Devo
andare. A
quest’ora Blaine mi starà aspettando nel
parcheggio” disse il ragazzo
mettendosi la borsa a tracolla “Mi fa piacere che finalmente
siamo riusciti a
chiarirci. O quanto meno a parlarci. Chi l’avrebbe mai detto
che Dave Karofsky
sarebbe diventato mio amico?”
Dave
fu solo in
grado di rispondergli con un cenno del capo.
“Ci
vediamo
domani, Kurt.”
“A
domani, Dave.”
Guardando
fuori
dalla finestra, e cercando al tempo stesso di ignorare quella strana
sensazione
al petto, Dave non poté fare a meno di osservare Kurt
avvicinarsi a Blaine con
un sorriso per poi dargli un leggero bacio a fior di labbra.
Kurt
era felice e
a lui bastava.
Non
avrei
dovuto scriverla, avrei dovuto revisionare il mio lavoro, ma che ci
posso fare…
Avevo bisogno di vederli almeno amici!
PER
FAVORE, COMMENATE! Non mi sento molto in un periodo pro Dave, quindi
è
probabile che siano andati entrambi OOC, ma non m’interessa
particolarmente…
Doveva semplicemente essere una storia felice, QUINDI FATEMI SAPERE
COSA NE
PENSATE =)
Note
della
traduttrice:
Qui
siamo sulla bella
(si spera) e infedele andante.
Diciamo che mi sono presa qualche licenza su certe frasi, cercando un
equivalente italiano forse meno letterale ma più gradevole
da leggere. Questa
storia ha un seguito che sto già traducendo (a dire il vero
l’ho tradotto prima
di tradurre questa, dettagli u.u)… Spero vi sia piaciuta.
Grazie a nome di
dorydafish per chiunque legga e abbia voglia di commentare quello che
scrive =)