Buonasera. Pubblico oggi questa shot scritta un paio di mesi fa, dedicata a Sailor Pluto (nonostante non nutra particolare simpatia per lei XD).
Questa storia ha partecipato al Contest sui Sentimenti e le Emozioni sul forum di Efp ed è stata giudicata da Reilin che ringrazio.
Ha ottenuto un punteggio di 86.50 su 100 e si è classificata terza.
Al di là del punteggio, spero che la storia vi piaccia nonostante sia dedicata ad un personaggio secondario.
Il sentimento che ho scelto per il contest è la Frustrazione.
Fatemi sapere cosa ne pensate. 

Un bacione a tutte voi,


Kate

Il confine

La sento mentre si allontana da me e corre verso il suo mondo fatto di cristalli lucenti, amore e felicità.

La guardo con gli occhi della mente, con il cuore di una seconda madre, con il sorriso di un'amica.

La guardo e piango per la mia lontananza forzata, per la mia missione così diversa e difficile.

A me è stato dato il compito più duro; per me è stata scelta la vita peggiore, fatta di solitudine, lontananza e soprattutto d'inutilità.

A che servo qui, alle porte del tempo se gli altri lottano e rischiano la vita per difendere qualcosa in cui credono?

Ho tre regole da rispettare, tre regole che se infrante annuncerebbero la mia esistenza e forse la mia utilità.

Sono proibiti gli spostamenti dalla porta del tempo.

Sono proibiti gli spostamenti nel tempo.

Non posso fermare il tempo.

Sono la sua guardiana ma non posso usufruire di questo mio potere.

Qual è la mia utilità se in piedi davanti a questa porta non sento la stanchezza, non posso usare il mio potere e non posso proteggere chi amo?

Lei è piccola, è indifesa, è il futuro di questo mondo ed è la mia migliore amica.

Pu giochiamo? Pu ho imparato a scrivere il mio nome! U s a g i!

Pu... perché tu il mio nome non riesci ancora a pronunciarlo o semplicemente non lo vuoi dire consapevole che quella parola, quella sillaba crea in me un'onda di calore.

Stare qui è frustrante, annienta la mia personalità e distrugge la mia essenza eppure non posso dirlo a lei, che ora dorme in una bara di cristallo, con delle punte lucenti ed un marito che attende il suo risveglio.

Lei. Regina di un mondo fatto di pace, devastato dalla smania di potere di qualche egocentrico ed io qui, con un'arma potente da non utilizzare.

Dov'è il mio potere Sailor? Dov'è la mia vera identità?

Vedo il nulla, il vuoto ed ascolto i suoni.

Ti aspetto piccola lady, ti aspetto insieme al sorriso che sempre ti caratterizza e mentre ti aspetto voglio fare una cosa mai fatta: voglio sedermi e capire se anche le mie gambe possono sentire la stanchezza del tempo, avvertendo gli arti indolenziti.

Sfioro il pavimento del tempo e dello spazio e poggio la schiena contro la porta ben chiusa, quella che non posso aprire senza la chiave che al momento non è in mio possesso. Ce l'hai tu mentre lotti.

Avverto le gambe che stese lungo il nulla reagiscono e sorrido: anche io posso essere stanca! Ho le gambe che fanno male ed avverto tutto insieme il dolore di anni passati in piedi, sempre lì a fare la guardia a quella porta che così piccola ed indifesa può far crollare ogni mondo.

Mi rialzo ed asciugo le lacrime perché il dolore ha lasciato spazio ad una grande consapevolezza: ho una parte umana e non posso usarla per aiutare la persona che amo.

Potrei viaggiare nel tempo ma non lo faccio e così resto qui in attesa.

Potrei fermare il tempo e correre a controllare che lei stia bene, ma non posso.

Potrei fare mille cose eppure batto i pugni contro questa porta e dentro di me urlo alla liberazione.

Tu puoi farlo. Io so che puoi.

Tu dalla tua prigione di cristallo puoi tutto perché hai un potere che noi neanche sfioriamo.

Tu sei la regina e puoi salvare me, il mondo e quella bambina che ami più di te stessa; dormi per lei, vero?

Oppure dormi un po' anche per me?

Chissà come sarebbe chiudere gli occhi, chissà se potrei addormentarmi come fai tu, chissà se potrei sognare come fa lei, chissà se oltre quella porta potrei correre insieme a quella dolce fanciulla, giocando con quella palla magica che le ho donato.

Pu se te la lancio tu poi la riprendi?

Pu, Luna P si trasforma! Tu lo sapevi?

Pu, mamma mi ha sgridata, sono una bambina cattiva?

Pu... io ti voglio bene.

Non farmi piangere, Piccola Lady, perché io ti amo come fossi mia figlia e quelle parole scombussola il mio essere, scuotono il mio animo.

Vorrei aiutarti in questa battaglia che stai affrontando da sola, stringerti e dirti che tutto passerà; sostenerti, consolarti e prometterti che riabbraccerai i tuoi genitori ma io non posso farti questa promessa.

Resto qui, in piedi davanti a questa grande porta, con la testa che pulsa per i troppi pensieri, il cuore in subbuglio per l'angoscia, le gambe doloranti per la stanchezza e la consapevolezza che non potrò muovermi e che lo stesso tempo che potrei scombussolare dovrà aiutarmi ad attendere il tuo ritorno.

Sarai bella come la tua mamma.

Sarai forte come il tuo papà.

Sarai semplicemente una Piccola Usagi che nuovamente inciamperà, parandosi con Luna P per non farsi male, ridendo delle ginocchia sbucciate e piangendo per l'abito rovinato.

Sarai la mia migliore amica ed io continuerò a sorridere in tua presenza, nascondendo il dolore e la frustrazione che provo nel rimanere qui, schiava del tempo, senza poter muovere un solo passo nella tua direzione, mia piccola Lady.

Attenderò qui il momento giusto, perché sono una guerriera Sailor e non posso essere destinata all'immobilità.

Sono Sailor Pluto e sono la guerriera che può riavvolgere il tempo per farti sorridere ancora, donandoti giorni felici.