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Autore: kappinias    03/08/2011    4 recensioni
Allora, in questa ff Blaine è il fidanzato di Rachel, e Kurt non lo conosce, almeno per ora :D Mi è venuta l'idea gurdando la 2x14, puntata bruttissima in cui Blaine e Rachel si baciano, e ho pensato: e se i ruoli fossero invertiti? é ambientata un po' in tutta la terza stagione, non ha una precisa collocazione! Spero che vi piaccia, non ho idea di quanti capitoli ne verranno fuori :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Allora, ecco l’ultimo capitolo :D
Ringrazio ancora una volta tutte le fantastiche persone che hanno letto la storia, che l’ha messa tra seguite e preferite e chi ha recensito facendomi sapere cosa ne pensava :)
Devo dire che non sono stata tanto ispirata nello scrivere questa storia, non ero neanche sicura che l’avrei finita e forse in alcune parti sono stata fin troppo riassuntiva. Spero comunque che non sia stata troppo brutta, e che in quest’ultimo capitolo anche chi l’ha letta in silenzio fin’ora lasci un commentino finale :D
La canzone da cui viene anche il titolo della storia per chi non la conoscesse è Never Knew I needed, di Ne-Yo, fatta per il film “la principessa e il ranocchio” della Walt disney. Io la adoro *_*
Bè, non aggiungo altro, buona lettura :)


Ormai erano passate varie settimane dal party alcolico.
Rachel e Finn avevano finalmente chiarito e si erano rimessi insieme.
Kurt e Blaine si vedevano quasi ogni giorno, e si può proprio dire che erano diventati migliori amici.
Qualunque scusa era buona per vedersi, e di solito s’incontravano al Lima Bean o in gelateria.
A Kurt piaceva tanto il gelato, e a Blaine piaceva anche di più guardare Kurt mangiare il gelato. Il ragazzo fin da subito non aveva avuto problemi ad ammettere con se stesso che forse gli piacevano i ragazzi, e più passavano i giorni più si abituava all’idea. Di una cosa era certo: Kurt lo faceva impazzire.
La sua innocenza, il suo arrossire a qualunque complimento.
E la noncuranza con cui leccava quel cono, non conscio dei pensieri che il suo semplice gesto suscitava nella mente di Blaine.
Il ragazzo moro aveva avuto paura. All’inizio si era vergognato dei suoi stessi desideri, che guardando Kurt si spingevano ben più in là dei semplici baci.
Non aveva mai pensato a un maschio in quel modo, prima.
Ma in fondo era stato sempre un ragazzo molto spontaneo e ben presto si convinse che non c’era niente di sbagliato in quello che provava, e che non avrebbe avuto alcun senso reprimere i suoi sentimenti.
Poi però era subentrata un’altra incertezza: chi poteva assicurargli che Kurt fosse attratto da lui allo stesso modo in cui lui era attratto da Kurt?
Non voleva rovinare la sua amicizia con il soprano per un dannato passo falso.
Del resto non era esattamente un esperto in questioni romantiche, Rachel era stata la sua unica ragazza.
E cosa avrebbe dovuto fare con un maschio, come avrebbe dovuto agire?
Non ne aveva idea, e la cosa lo terrorizzava.
Tutta la fiducia in se stesso, la sua maschera di ragazzo controllato e sicuro di sé crollava ogni volta che si trovava con Kurt.
Quel ragazzo aveva un grande potere su di lui, e per un certo verso la cosa era confortante, perché sentiva davvero di poter essere se stesso in sua compagnia, il ragazzo di sedici anni che affronta i classici problemi di un adolescente innamorato, e non  lo studente modello e figlio perfetto.
D’altra parte però era più vulnerabile, mostrava tutte le sue debolezze e insicurezze, e questo lo esponeva più di quanto avrebbe voluto.
Kurt avrebbe potuto spezzargli il cuore, questo lo sapeva bene.
Ma avrebbe potuto anche renderlo il ragazzo più felice del pianeta.
Era difficile  per Blaine nascondere la sua cotta ancora a lungo, e finalmente si decise: avrebbe fatto la cosa più pazza e ridicola della sua vita per conquistare il cuore di Kurt. Quelle morbide labbra, che troppo spesso si ritrovava a fissare, avrebbero toccato le sue, e allora tutto sarebbe stato finalmente perfetto. Gli avrebbe rubato il suo primo bacio, perché quello con Karofsky davvero non si poteva contare.
 
 
 
 
“Ragazzi, calmatevi! Sto proponendo solo un’esibizione fuori dalla Dalton!” Blaine dovette urlare per ricevere finalmente l’attenzione degli altri usignoli.
“ Vedete, c’è questo ragazzo che mi piace tanto…”
“Si, Blaine, lo sappiamo, non fai altro che parlarci di lui!” sbottò Jeff esasperato.
Wes non tardò ad appoggiare l’amico.
“Kurt, ormai mi viene la nausea solo a sentirne il nome!”
Eh si, quando Blaine si innamorava per i poveri compagni del glee club era la fine.
Era stato tremendo quando si era trattato di Rachel, ma adesso era anche peggio. In ogni discorso doveva infilare il suo nome, in un modo o nell’altro, e non si stancava mai di raccontare agli amici dei lunghi pomeriggi passati insieme al suo amato Kurt.
“ Wes, non ti permettere!” intimò il ragazzo moro con aria vagamente minacciosa, per poi continuare il suo discorso:
“Dicevo, Kurt lavora qualche pomeriggio a settimana in un negozio di Gap a Lima e mi chiedevo se vi piacerebbe un’esibizione fuori da scuola…”
Nella stanza si creò il caos più totale.
 Solo dopo preghiere e minacce varie da parte di Blaine i ragazzi finirono per acconsentire a quell’assurda proposta, più per sfinimento che per altro. 
In vari provarono a farlo desistere, dicendogli quanto tutta la scena potesse risultare imbarazzante, ma il ragazzo si limitò a fare spallucce e andò avanti con il suo proposito. Si era convinto di essere un ragazzo estremamente romantico, e gli piaceva dire in giro che avrebbe fatto tutto per amore. 
E poi, gli piaceva essere teatrale, Insomma, come avrebbe potuto dirgli di no Kurt  dopo un gesto del genere? Praticamente impossibile. Blaine continuava a ripetersi queste parole, nella speranza di poter arrivare a crederci davvero.
 
 
Kurt stava piegando un maglione, indosso la sua nuova divisa di commesso, e intanto sorrideva compiaciuto al pensiero del pomeriggio precedente, passato con Blaine sul prato dei giardini pubblici. Era stato a un passo dal baciarlo, ma alla fine era riuscito a trattenersi, neanche lui riusciva a immaginare come. I loro visi erano stati così vicini… ma non aveva avuto il coraggio di prendere l’iniziativa perché… bè Blaine di sicuro lo avrebbe respinto. Non aveva ancora ben capito se fosse gay o no, comunque una volta aveva accennato a una persona che gli piaceva, ma non aveva voluto rivelargli niente di più. Kurt si era consumato nella gelosia per settimane chiedendosi chi mai potesse essere, ma da allora il ragazzo non aveva più detto niente a riguardo, quindi aveva creduto che fosse passato oltre. Certo non poteva immaginare che quella “persona” in realtà era lui, e che Blaine per tutto quel tempo fosse stato suo amico puntando sempre a qualcosa di più di una semplice amicizia.
Non li vide neanche entrare. Avrebbe dovuto sospettare qualcosa vedendo tante uniformi della Dalton aggirarsi furtivamente per il negozio, ma era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse di niente,
Almeno fino a quando girandosi trovò Blaine proprio dietro di lui che lo guardava con un sorriso imbarazzato e occhi sognanti. Poi partì la musica, e Kurt credette di stare sognando.
 
for the way you changed my plans
for being the perfect distraction
for the way you took the idea that i have
of everything that i wanted to have
and made me see there was something missing…

 
Blaine stava davvero cantando una canzone… a lui?? Nel cuore di un centro commerciale? Non era possibile, eppure era proprio ciò che vedevano i suoi occhi, e quella voce tanto melodiosa e perfetta di certo non poteva essere un’illusione. Gli altri usignoli intanto facevano il coro di sottofondo, muovendosi nel locale con studiate coreografie.
 
 
for the way you’re something that i never choose
but at the same time something i don’t wanna lose
and never wanna be without ever again (oh oh)
you’re the best thing i Never Knew I Needed
so when you were here i had no idea
you’re the best thing i never knew i needed…

 
Adesso Blaine lo aveva preso per mano e lo stava coinvolgendo nei suoi strani balletti. Tutta l’incertezza iniziale era scomparsa non appena era partita la musica. Se avessero potuto avere una forma, in quel momento gli occhi di Kurt sarebbero stati senza ombra di dubbio due cuoricini palpitanti.
 
 
now it’s so clear i need you here always…
 
Dette quelle ultime parole Blaine finalmente si fermò, rosso come un pomodoro per la fatica, ma soprattutto per l’emozione. Ora i due ragazzi si tenevano per mano e l’espressione di Kurt era un chiaro segno di come avesse amato quella pazzia. Anche il resto del pubblico sembrò aver gradito l’esibizione. In molti applaudivano e osservavano la scena quasi commossi. Qualcuno li chiamò finocchi, ma i due ragazzi avevano ben altro a cui pensare, probabilmente non sentirono neanche. Erano così presi da quel momento magico, i loro occhi immersi in quelli dell’altro, e tutto ai loro occhi sembrava favoloso. Nulla avrebbe potuto essere meglio quegli attimi.
Per Kurt era l’inizio del suo primo amore, quello veramente ricambiato, e per Blaine era come se lo fosse. Nulla avrebbe potuto scalfirli, il mondo era perfetto perché loro erano perfetti, e tutto il resto non contava.
Si dice che il primo amore non si scorda mai: loro non avrebbero mai dimenticato quel giorno in cui si erano trovati, e da adulti avrebbero spesso ripensato con un sorriso alla loro innocenza, al fiume di emozioni che li invase in quegli istanti.
 
 
Kurt uscì dal negozio, e trovò Blaine seduto su una panchina che lo aspettava.
“Blaine…” non riusciva a trovare parole adatte a quello che stava provando in quel momento. Cosa avrebbe dovuto dire, forse qualche frase ad effetto? Non ne aveva in serbo neanche una, così scelse il modo più semplice per esprimersi.
“Mi piaci..” non fece neanche in tempo a finire la frase perché Blaine, con gesto di grande coraggio, prese il suo viso tra le mani e lo attirò verso di se.
Avrebbe baciato tante altre volte quelle labbra morbide, trovandovi sempre il profumo delicato di Kurt, e assaporando il dolce gusto della sua pelle.
Ma quel pomeriggio, seduti in una panchina di Lima, Kurt e Blaine si scambiarono il loro primo bacio, e per un attimo il tempo di fermò. Nulla nella loro vita sarebbe mai stato comparabile alle emozioni suscitate da quel piccolo gesto.  
in quel momento i due furono sicuri di una cosa: Non sapevano di aver tanto bisogno l’uno dell’altro, ma non avrebbero potuto desiderare di meglio.
 
Anni dopo, sentendo alla radio quella canzone, tanti ricordi sarebbero affiorati alla mente dei due giovani uomini, e si sarebbero divertiti a raccontare ancora una volta alla piccola Susie di come si erano messi insieme i suoi due papà.
   
 
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