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Autore: Blackbutterfly1994    04/08/2011    4 recensioni
Draco Malfoy non era mai stato un tipo facile.
[...]
Però Draco Malfoy sapeva di non essersi meritato tutto quello.

Ed Harry Potter - il Ragazzo Che E' Sopravvissuto, l'Eroe del fottuto Mondo Magico, il maledetto Prescelto - poteva essere agli occhi di tutti il miglior esemplare di correttezza e buonismo,
ma ai suoi occhi non era altro che un bugiardo maledetto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Love Is The Wound Of a Thorny Rose

Love Is The Wound Of a Thorny Rose



Draco Malfoy non era mai stato un tipo facile.


Davvero.

Nonostante non facesse altro che vantarsi con tutti della sua bellezza e della fortuna immensa toccata ad una sua ipotetica compagna, aveva sempre ammesso di non essere un tipo facile da gestire.


Però Draco Malfoy sapeva di non essersi meritato tutto quello.



Ed Harry Potter - il Ragazzo Che E' Sopravvissuto, l'Eroe del fottuto Mondo Magico, il maledetto Prescelto - poteva essere agli occhi di tutti il miglior esemplare di correttezza e buonismo,

ma ai suoi occhi non era altro che un bugiardo maledetto.





Urla, Draco.

Urla forte e a lungo, come non pensava che avrebbe mai fatto.


Urla come non ha fatto nemmeno alla notizia della morte dei suoi genitori,

notizia gentilmente riferitagli un mese fa da sua zia Bellatrix con uno scintillio orgoglioso negli occhi,

come se ritrovarsi orfano per le idee di un pazzo fosse qualcosa di cui andare fieri.


Grida come un disperato e vorrebbe che qualcuno lo sentisse.

Vorrebbe che Pansy o Blaise accorressero nella sua stanza e lo abbracciassero.

Vorrebbe che lo facessero solo perché così avrebbe poi una scusa per scacciarli via,

per urlare addosso a lei e prendere a pugni lui.




Non ha mai portato le unghie lunghe, Draco.

E' una cosa da donna, e poi a lui hanno sempre dato un enorme fastidio.


Eppure in questo momento vorrebbe avere dei veri e propri artigli;

vorrebbe potersi squarciare quel suo corpo pallido,

quello stesso corpo che adesso è l'altare fin troppo concreto di qualcosa che avrebbe dovuto essere piacevole e che invece è risultato essere solo l'ennesima scelta sbagliata.


Porta i suoi segni sulla pelle, Draco;

e mai come adesso capisce che in realtà i suoi marchi stanno sotto l'epidermide,

ferocemente attaccati a quell'anima che sarebbe disposto a gettare via pur di smettere di soffrire.




Vorrebbe avere accanto a sé la sua mamma,

l'unica donna nel cui abbraccio si è sempre sentito innocente come un bambino,

indipendentemente dal sangue che gli macchia le mani.


Vorrebbe riavere gli occhi duri e fieri di suo padre ancora su di sé, Draco;

vorrebbe poter ancora agonizzare sotto le frustate in fondo amorevoli con cui Lucius lo puniva per qualche sfacciataggine.


Vorrebbe davvero poter espiare con le piaghe la colpa immensa di essersi fidato ancora.


Vorrebbe essere in grado di rinascere come è stato costretto a fare, per riuscire ad andare avanti, tutte le volte che la costrizione a recidere una vita gli ha stappato un pezzo d'anima.




"I Malfoy non piangono, Draco. I Malfoy feriscono, uccidono, odiano; ma non piangono"


Draco crede che questa sarà la frase di suo padre che si porterà nella tomba;

forse è proprio per quelle parole che anche in questo momento si limita a gemere distrutto senza versare una lacrima.


No, decide, non verserà una lacrima fra quelle lenzuola bianche che di candido non hanno più nulla.

Non verserà nemmeno una lacrima per lui.




Draco Malfoy ha sempre saputo di essere destinato a vivere senz'amore.

Tutto, nell'educazione impartitagli, è stato mirato ad estirpare da lui ogni cosa capace di provare vero attaccamento per altri che non fossero i suoi genitori.


Sì,

ha sempre saputo che il massimo cui avrebbe potuto mirare sarebbe stato un matrimonio di facciata con una donna dal sangue pure come il suo.


E adesso si odia, Draco, per avere anche solo creduto di poter cambiare il suo destino.

Si odia perché ha permesso a sé stesso di credere alla luce viva di due occhi verde speranza.


Verde speranza, già...

quella Speranza di cui lui è sempre stato terribilmente affamato e che nessun Dio ha mai voluto concedergli.




Si alza in piedi lentamente e guarda alla finestra di casa sua.





- Ti amo, Draco. Ti amo davvero. E non guardarmi con quegli occhi, non sopporto di vederti così sperso. E' veramente tanto difficile credere che ti amo? -

- Credere che un Potter ami un Malfoy? Sinceramente sì, abbastanza -

- Ascolta - aveva fatto un profondo sospiro da uomo maturo, di quelli che lo facevano rabbrividire - Io non amo un Malfoy. Amo te. Amo il modo in cui ti muovi, il modo in cui non sei intimorito da me e mi tieni testa; amo le tue risposte acide e il modo in cui ti sciogli quando ti bacio -

Gli si era avvicinato, gli aveva preso le mani e lui si era perso dentro l'altro ancora una volta.

Si era annullato volontariamente in quegli occhi che amava davvero troppo, con un'intensità sgradita eppure dolcissima.

- Draco, Voldemort mi cerca e la guerra incombe. Combattiamo su fronti diversi, ma io so che tu non credi, non vuoi, non condividi quello psicopatico. E so anche che non posso chiederti di tradire la tua famiglia. Però lascia almeno che io mi goda questo amore finché posso -

Quelle parole lo avevano spaventato, soprattutto perché sapeva quanto fossero vere: tutto era troppo effimero, troppo fragile e loro non potevano permettersi di sprecare attimi di preziosa felicità che nessuna, sebben sperata, Pace avrebbe ridato loro.


Ed era stato così che Draco Malfoy, nonostante andasse contro ogni suo principio, aveva accettato l'amore di Harry Potter.






I ricordi sono come lame incandescenti.

E' l'anta dell'armadio a pagare la sua rabbia, e pochi istanti dopo tutto ciò che rimane di un antico cimelio di famiglia sono poco più di anonime schegge.




La sua Speranza dagli occhi verdi è durata poco più di due mesi.

Due mesi di baci, carezze, passione, amore.

Due mesi di sorrisi e risate all'aria aperta, di scommesse scherzose e litigi insignificanti.


La sua Speranza dagli occhi verdi è finita proprio stanotte,

e non gli ha concesso nemmeno il diritto di dirle addio come si deve.




La sua Speranza si è infranta in modo così banale, così banale...


Pensarci fa bruciare il cuore.




Gli aveva giurato che sarebbe stato con lui per sempre.

Andrò con te anche all'Inferno, gli ha sussurrato una notte dopo aver fatto l'amore.


E lui ci ha creduto davvero, stupido ragazzino in cerca di qualcuno a cui dare tutto sé stesso.


Gli aveva giurato che sarebbero stati insieme nonostante tutto,

e invece è bastato un biglietto come tanti a distruggere ciò che nemmeno la Morte avrebbe dovuto spezzare.







Con poche parole scritte frettolosamente Harry lo ha informato che ha deciso di partire per raggiungere i suoi amici impegnati a combattere in prima linea contro il nemico,

spersi in qualche luogo che non gli è dato sapere.


Giusto perché così non lo possa raggiungere, chiaro.


In un'altra occasione sarebbe intenerito da questo tentativo di proteggerlo,

ma adesso lo odia.


Lo detesta perché così gli rende impossibile morire con lui,

perché in questo modo l'ha rifiutato ancora una volta.


Dice di averlo abbandonato perché non può procrastinare ancora ciò che è suo dovere fare,

perché non sopporta l'idea che contemporaneamente ad ogni momento in cui lui è felice della gente muore.



Harry alla fine del biglietto ha ripetuto di amarlo ancora e sinceramente,

e di essere dispiaciuto per come sono andate le cose.



Draco vorrebbe solo cavargli gli occhi per la rabbia e la sofferenza che sente.







Draco sa che non lo rivedrà mai più.


Se lo sente sulla pelle, sul cuore, sull'anima.


Se lo sente dentro la testa, che in questo momento scoppia di dolore.

Se lo sente nelle mani, scosse da un tremito che non riuscirà mai a domare completamente.

Se lo sente in gola, dove la sua voce ha ormai smesso di protestare,

tacitata da una realtà così pesante da essere opprimente,

e così incurante da cadergli addosso d'un tratto senza chiedersi se lui abbia o meno la forza per sostenerla.



"Ti amo, Draco. Ti amo davvero.", gli aveva detto quel giorno.



Ed è con un ultimo grido straziante che Draco urla il suo risentimento,

immerso in un silenzio fin troppo indifferente.


- Maledetto! Ti odio... -


E' con l'ultimo fiato rimastogli,

l'ultimo battito di cuore prima di iniziare la lunga apnea della vita senza lui,

che esala quell'ultimo bisbiglio,

un'inutile richiesta accorata che Harry non sentirà mai più.



- ...torna da me -





E tutto ciò che di quell'amore rimane,

infine,

è solo l'eco di singhiozzi disperati che presto il silenzio inghiottirà.












Note dell'autrice:


Ok, quando mi immaginavo la mia prossima shot Drarry non la pensavo esattamente così.

Me lo immaginavo più spigliata, allegra, fresca...


E invece mi è venuta questa cosa tristissima.


Non credo che per me ci sia proprio speranza...

dite che sono allergica alle non-angst?? XDXD


Vabbè, comunque io non rinnego mai una cosa che scrivo, quindi ve la sottopongo comunque.


Sarebbe davvero carino che mi lasciaste i vostri pareri, in fondo a voi bastano pochi minuti, ed io per ogni commento tocco il cielo con un dito.

Quindi fatemi contenta, ok?

Grazie!


Vi aspetto!



Un bacio,

Blackbutterfly.

   
 
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