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Autore: bluemary    01/04/2006    9 recensioni
Un Demone, una Fanciulla, un rituale tramandato per anni che sta per essere riportato alla luce. Quando vita e morte si intrecciano in un passato di leggenda e magia che non è mai stato dimenticato.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Epilogo: Bagliore rosso-

Ed ecco l’ultimo capitolo di questa mia storia. Spero che non mi lincerete per il finale, comunque forse (ma solo forse) in futuro scriverò un seguito; per ora ho solamente qualche idea, se riuscirò a renderle concrete allora Aster & co. potrebbero tornare! Ringrazio un sacco Rowina per le sue belle recensioni, mi fa piacere che Haris (ho voluto renderla più umana rispetto alle eroine senza macchia o paura…in fondo era solo una ragazza di sedici anni) e Kayla ti siano piaciute, spero di non averti fatto attendere troppo per scoprire cos’era successo ad Aster; Damned88, i tuoi complimenti mi fanno arrossire, anche se mi dispiace di aver infranto le tue speranze su una resurrezione di Haris nel capitolo scorso; e Sharkie, spero che non rimarrai delusa da questo breve epilogo.

Grazie mille per il sostegno e grazie a tutti gli altri che hanno letto e recensito o anche solamente letto. Un bacione!

 

 

-Epilogo -

La donna si sedette lentamente su uno degli scranni appartenenti ai membri del Consiglio, lasciando che i suoi occhi stanchi, velati dai ricordi, vagassero sulla superficie cristallina del tavolo di fronte a lei. I posti dei Saggi adesso erano solo quattro.

Ramak era stato il primo ad andarsene, in seguito alle ferite inferte dal Demone, poi Ferhion l’aveva seguito, spegnendosi senza una lacrima in una notte più fredda delle precedenti; non si era mai ripreso veramente dalla morte di Haris ed era sprofondato in un’esistenza priva di scopo, accettando la fine con un sorriso.

Adesso al loro posto c’era una giovane maga dai capelli biondi, timida e silenziosa, che portava sempre con sé una vecchia spada, sfidando perfino le terribili occhiate di biasimo di Talok.

La donna sorrise. Il vecchio Saggio con l’età aveva peggiorato il proprio carattere, diventando perfino più severo di prima.

E poi c’era Thori. Quello che un tempo era il più giovane di loro, adesso era un uomo dal volto segnato, i suoi occhi si erano fatti più penetranti, scolpiti dagli anni e dalla sofferenza, ma in loro il bagliore della giovinezza era rimasto intatto, così come la sua generosità.

Una leggera raffica di vento s’intromise tra questi pensieri, disturbandoli.

La donna sollevò sorpresa lo sguardo dalle proprie mani, fissandolo su una figura incappucciata comparsa all’improvviso di fronte a lei.

Non l’aveva sentito arrivare.

Rimanendo nell’ombra, l’uomo si avvicinò lentamente, mentre gli occhi della donna si facevano castani, senza nascondere un lampo di sospetto.

-Chi sei?-

La maga intuì un sorriso nascosto dal cappuccio, al posto della risposta.

-Strana cosa la magia, non è vero, Kayla?- disse una voce dolce eppure vibrante di malinconia.

La donna trasalì leggermente nel sentire il suo nome, ma non si mosse.

-L’uomo non può servirsene finchè essa è completa, perché non gli ubbidirebbe, eppure è riuscito a trovare ugualmente un modo per usarla. Basta scegliere di utilizzare solamente la magia di Luce, separandola dal resto, ma prima bisogna trovare un corpo che contenga quella di Tenebra, un mago tanto ambizioso da desiderarne scioccamente il potere.- fece una pausa, lasciando che gli occhi azzurri luccicassero sul volto della donna -O un uomo abbastanza disperato da accettarlo.-

Kayla si alzò, turbata.

-Chi sei?- chiese per la seconda volta, con voce meno tranquilla rispetto a prima.

Lentamente, l’uomo tirò indietro il cappuccio, lasciando che alcune ciocche corvine dei suoi capelli gli ricadessero sulla fronte. 

-Aster!- sussurrò Kayla, riconoscendo stupefatta quel volto ancora giovane, nonostante fossero passati più di dieci anni dall’ultima volta che l’aveva visto.

Lo spadaccino sorrise.

-Non Aster.- per un attimo nei suoi occhi comparve un bagliore rosso come il sangue –Grelkor.-

 

   
 
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