Libri > Il diario del vampiro
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Autore: iosnio90    04/08/2011    15 recensioni
Nonostante i demoni siano stati sconfitti, le cose a Fell's Church non sono mai tranquille e un giorno, al pensionato, si scatena una furiosa lite.
Elena, confusa sui sentimenti che prova per Stefan e Damon, decide di lasciare Stefan e dare una chance a Damon.
Stefan la prende malissimo e, furioso, inveisce contro Elena e Damon.
L'unica che riesce a placarlo è Bonnie.
Stefan e Bonnie cominciano a passare sempre più tempo insieme finendo, addirittura, col diventare indifferenti alla relazione tra Damon ed Elena.
E se Stefan, deluso e arrabbiato a causa di Elena, scambiasse per amore il sentimento di grande affetto che lo lega a Bonnie?
E se tra Elena e Damon le cose cominciassero a prendere una brutta piega?
Riusciranno a riportare le cose alla normalità? Oppure arriveranno tardi e Stefan e Bonnie finiranno con l'innamorarsi per davvero? Damon riuscirebbe a sopportare una cosa del genere, se accadesse?
Qui non ci saranno mostri da combattere, ma solo loro e i loro sentimenti.
Naturalmente, da Donnie convinta, non può che essere una storia su di loro e chi mi conosce sa che adoro il lieto fine quindi...ma se avessi cambiato idea?
Leggete per scoprirlo....BACIONI...IOSNIO90!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…e tutto va bene!


Sei mesi dopo…..


“Damon non ti azzardare!” - minacciò Bonnie in preda all’isteria.
“Oh, andiamo, streghetta!” - fece il vampiro.
“Damon ti ho detto di portare quella cosa lontano da me!” - fece Bonnie.
“E’ mai possibile che ogni giorno è sempre la stessa storia con te?” - si lamentò Damon, scocciato - “Buttalo giù e facciamola finita una buona volta!”.
Bonnie lo guardò sdegnata, scuotendo la testa, da dietro il suo nascondiglio.
Che equivaleva a dire che Bonnie lo stava fissando con gli occhi fuori dalle orbite e con la bocca ostinatamente serrata da dietro il cuscino che adesso usava come scudo per proteggersi da Damon dopo essersi rintanata nell’angolo tra la scrivania e l’armadio.
“E io che pensavo che mi amassi…..” - piagnucolò  - “Come puoi fare una cosa simile proprio a….Smettila!” - urlò, interrompendosi, non appena si accorse che Damon se ne stava tranquillamente davanti a lei a fare il verso di ogni singola parola che diceva, come se fosse un copione già scritto e che ripetevano giorno dopo giorno.
“Perché questa è…una scena che ripetiamo giorno dopo giono, Bonnie!” - fece Damon avanzando di un passo.
“Oooohhh, ma perché mi perseguiti? Ti ho detto che non lo voglio! Il solo pensare che io devo…..mi fa schifo, Damon!” - obiettò Bonnie ancora una volta.
“Adesso non essere melodrammatica e, soprattutto, non essere bugiarda: lo sai bene quanto me che non ti fa affatto schifo!” - replicò Damon.
“Si, invece!” - s’intestardì Bonnie.
Damon scosse la testa e sbuffò: “Sai una cosa? Mi sono stufato!” - disse - “E io che pensavo che mi amassi!” - le rinfacciò.
“Ma è così, io ti amo!” - disse Bonnie.
“A me non sembra visto che vuoi lasciarti morire di fame!” - ribattè Damon.
“Ma io non voglio morire di fame, solo…..non c’è un altro modo per non morire di fame? Potrei fare come Stefan?” - tentò, ma in quello stesso istante si rese conto dell’enorme cretinata che aveva detto e subito Damon glielo fece notare.
“Bonnie, il sangue è sangue! Che sia di animale o umano…è sempre sangue ed ha lo stesso aspetto!” - disse Damon.
Bonnie abbassò gli occhi ad incontrare il pavimento e si morse un labbro.
“Lo so…..solo che…mi sento a disagio a bere sangue…” - tentò di spiegare.
“Bonnie? Non so se te lo ricordi, ma adesso sei una vampira e i vampiri bevono sangue, solo sangue! Sangue e nient’altro!” - fece Damon - “Oppure….oppure ti sei pentita di esserti lasciata trasformare da me?” - insinuò.
Bonnie cominciò a scuotere vigorosamente la testa: “No, no, no…” - disse mettendo letteralmente le mani avanti - “…non mi sono pentita di nulla, figurati! Assolutamente no!”.
“Beh, me lo auguro visto che…Numero uno: non puoi più tornare indietro! Numero due: è stata una tua idea! Io avrei aspettato per tutto il tempo che ci sarebbe voluto, ma tu hai insistito!” - le ricordò Damon.
Bonnie annuì: “Si, hai ragione! E ti ho già detto che non me ne pento, è solo che…insomma…devo ancora abituarmi alla faccenda del sangue, ecco!” - disse.
“Perfetto!” - fece Damon facendo un passo insietro - “Allora credo che per oggi dovrò rimandare ciò che avevo in mente per dopo!”.
E addio a tutta la determinazione di Bonnie!
Damon sapeva sempre quali tasti premere per scatenare la sua curiosità che, se da umana era immensa, da vampira lo era ancora di più.
“E cosa sarebbe questa cosa che avevi organizzato?” - chiese cercando di fare l’indifferente.
Ma Damon non si bevve la sua messa in scena neppure per un secondo perché ghignò e rispose: “Sai…dopo la tua trasformazione io e Stefan abbiamo pensato che era meglio per il bene di tutti tenerti segregata in casa il tempo necessario per farti abituare alla tua nuova condizione e alle tue nuove…preferenze alimentari, se così vogliamo chiamarle! Ma, adesso, dopo quasi due settimane, sembri totalmente padrona di te stessa ed hai un notevole autocontrollo, quindi avevo organizzato il tuo primo incontro ufficiale da vampira con tutta l’allegra brigata.” - spiegò - “Però tu non vuoi bere il tuo sangue ed io non posso correre il rischio di far venire i tuoi amici qui con te affamata! Insomma…non vorrai mica uccidere qualcuno di loro, no? Quindi l’incontro salta a data da destinarsi!” - finì Damon.
Le parole di Damon le si conficcarono nella mente e, se in un primo momento era stata felice di rivedere i suoi amici, poi era caduta nella tristezza più profonda quando Damon le aveva detto che l’incontro non ci sarebbe stato..beh…a causa del suo rifuito verso il sangue che lui le aveva portato.
E Damon aveva ragione perché lei non voleva fare del male a nessuno, ma cosa poteva saperne lei di quello che sarebbe potuto succedere se si ritrovava a stretto contatto con le sue amiche, umane e piene di sangue, mentre era a stomaco vuoto perché aveva fatto i capricci?
Già si vedeva con i canini conficcati nella gola di Elena, poi in quella di Meredith e poi in quella di Alaric…
No, lei non potreva esporli ad un rischio del genere!
Però li voleva vedere, voleva parlarci…..
Passare le sue giornate con Damon e, a volte, con Stefan era stato fantastico, ma le mancavano le sue amiche e, incredibilmente, le mancavano anche i racconti lunghissimi e noiosi di Alaric sulle sue spedizioni alla ricerca di mostri.
In un attimo, Bonnie decise: fece un passo avanti, strappò il bicchiere dalla mano di Damon e, dopo un bel sospiro, buttò giù tutto il sangue in esso contenuto e….beh…era buono!
Damon aspettò che lei finisse e poi la guardò con orgoglio.
Bonnie, impovvisamente, si sentì colma di vergogna dalla testa ai piedi per quello che aveva voglia di chiedergli e cominciò a mordersi il labbro inferiore e a passarsi le mani tra i capelli.
“Fammi indovinare: ne vuoi ancora!” - fece Damon.
Bonnie annuì, guardandolo con i suoi grandi occhioni da cucciolo impaurito.
“Come ogni giorno del resto!” - continuò Damon  - “Sinceramente, non capisco perché dobbiamo rifare ogni voltra lo stesso teatrino visto che alla fine il sangue che ti porto lo bevi comunque e poi me ne chiedi sempre di più! Risparmieremmo tutti e due tempo ed energie se tu rinunciassi alla tua patetica idea che, forse, un giorno bere sangue non sarà più di tuo gradimento, perché non avverà mai! E, per inciso, tutte le energie ed il tempo risparmiato…beh…potremmo utilizzarli in un modo decisamente più piacevole!” - finì lanciandole un’occhiata maliziosa e squadrandola dalla testa ai piedi.
“Vedrò di fare del mio meglio, allora!” - gli promise Bonnie.
“Va bene! Adesso scendo giù  per la tua ordinazione, ma…nel frattempo, che ne dici di metterti qualcosa addosso di più coprente?” - fece Damon avvicinandosi a lei e mettendole le mani ai lati delle braccia - “Non che a me dispiaccia questo tuo audace abbigliamento….” - continuò, riferendosi alla camincia da notte in seta nera che le arrivava a meno di metà coscia - “…ma preferirei che nessun altro ti vedesse così, neppure mio fratello che sarà qui tra poco insieme a tutti gli altri!”.
Bonnie gli sorrise e si illuminò.
“Come vuoi!” - rispose, alzandosi sulle punte dei piedi per sfiorargli appena le labbra con le sue.
Damon, a quel contatto, tentò di trattenerla, ma Bonnie sgattaiolò agilmente via dalla sua presa e gli si parò alle spalle.
Damon si voltò verso di lei con un sorrisino che non prometteva nulla di buono.
“Mi spetta soltanto questo? Un misero bacetto che non era neppure un bacetto? Dopo aver organizzato questo bell’incontro che ti prepari ad affronatare e che hai desiderato tanto?” - le chiese.
“Certo che no!” - fece Bonnie - “Il resto lo avrai dopo, quando se ne saranno andati tutti!”.
“La prendo come una promessa!” - disse Damon, saparendo oltre la porta diretto nella cucina di casa sua per prenderle altro sangue.
Bonnie scosse la testa, si avvicinò all’armadio e l’aprì.
Mentre tirava fuori un paio di jeans scuri e un maglioncino panna a collo alto, il suo sguardo cadde su una fotografia attaccata con del nastro adesivo ad una delle ante dell’armadio e sorrise.
Nella foto, lei e sua sorella Mary se ne stavano abbracciate su una spiaggia e facevano la linguaccia all’obbiettivo.
Mary…
Se avesse scoperto che la sua tenera ed ingenua sorellina era stava trasformata in una vampira dal suo ragazzo altrettanto vampiro, avrebbe dato di matto.
E, nonostante Bonnie sapesse che non poteva vedere spesso né lei né i suoi genitori e che prima o poi sarebbe giunto il giorno di lasciarli per sempre per evitare che si accorgessero del fatto che lei non cambiava con il passare degli anni, Bonnie era grata del fatto che non avevano dovuto farlo subito e che c’era ancora tempo, anni di visite ai suoi familiari.
Non come era successo ad Elena….
La situazione dell’amica la faceva sempre stare male, ma non poteva evitare di sentirsi felice per la propria.
Nell’esatto istante in cui Damon le aveva dichiarato il suo amore a quel ballo, Bonnie aveva deciso che sarebbe diventata un vampira al più presto.
L’unica cosa che le aveva fatto desistere dal farlo quella notte stessa era stato il pensiero dei suoi genitori, del finto funerale che avrebbero dovuto organizzare, della sua vita di reclusione nel pensionato per eviatre che qualcuno la vedesse….ma per fortuna era riuscita ad evitare tutto questo.
I suoi genitori, infatti, le avevano confidato circa un mese dopo che, dato che ormai le loro bambine erano diventate due donne forti ed indipendenti, il loro compito era finito e loro avevano deciso di trasferirsi in Texas nel nuovo ranch che avevano già comprato e restaurato senza che nessuno ne sapesse nulla.
E dopo appena un paio di settimane da quell’annuncio, i suoi genitori erano già partiti promettendo di tornare per le feste di Natale se ne avessero avuto il tempo.
Così Bonnie e Mary erano rimaste da sole, ma poi Scott, il fidanzato di Mary, le aveva proposto di sposarlo e di trasferirsi con lui a New York e, dopo un matrimonio lampo celebrato soltanto in Comune alla presenza di tre persone scarse, anche Mary aveva preso il volo e lei era rimasta da sola.
A quel punto, non avendo nessun ostacolo, Bonnie aveva chiesto a Damon di trasformarla e di tenerla con se per il resto dell’eternità e lui lo aveva fatto.
Dopo tre giorni di sonno, Bonnie si era risvegliata nella sua stanza, con Damon a tenerle la mano e Stefan che, premurosamente come suo solito, le aveva portato un’intera brocca di sangue umano e l’aveva aiutata a berlo, evitandole il trauma di dover attaccare qualcuno per poter completare la trasformazione.
Poi erano cominciati i dieci giorni di lontananza forzata da chiunque non fosse un vampiro e, adesso, erano finalmente terminati.
Ma in quei dieci giorni Bonnie aveva avuto modo di scoprire molte cose sulla nuova se stessa….
Di notte, usciva con Damon ed andava dritta nell’Old Wood per imparare ad usare la sua nuova forza, la sua nuova velocità, l’udito ultra sviluppato, la vista da lince e Bonnie si divertiva da matti.
Un’altra cosa che trovava divertente era guardarsi allo specchio e vedere una ragazza che era lei, ma che non era lei.
Aveva sempre i capelli rosso fuoco e ricci, ma adesso erano leggermente più scuri ed erano sempre splendenti ed in ordine, non importava cosa lei facesse.
Aveva sempre gli occhi marroni, ma adesso avevano una leggera sfumatura nera tutt’intorno che le rendeva lo sguardo più profondo e..beh…seducente.
Aveva sempre la pelle morbida e traslucida, ma adesso era più pallida e più…solida: al tatto le dava l’impressione che niente potesse ferirla.
Aveva sempre una corporatura piccola e snella, ma adesso sembrava più atletica, scattante e tonica.
E poi le lentigini….lei ne aveva sempre avute poche, ma adesso erano praticamente scomparse.
Era come se l’immortalità ti portasse via ogni difetto fisico per renderti esteticamente perfetto.
Non che questo fosse un problema per Bonnie, ma era strano specchiarsi ed abituarsi all’idea che quella bomba sexy che aveva davanti era lei.
Ma si sentiva fiera di se stessa: se era diventata così bella allora era possibile che, già da umana, avesse avuto una buona base di partenza!
E, infine, c’era la magia.
Bonnie aveva creduto che, non appena fosse diventata una vampira, avrebbe perso ogni suo potere di strega e invece no….era sucesso esattamente l’opposto: non appena era diventata una vampira anche la strega che era in lei si era risvegliata e aveva portato con se tutto l’immenso potere magico che Bonnie portava dentro e di cui aveva sempre avuto paura.
Aveva cominciato a fare magie senza neppure volerlo, come se fossero una cosa del tutto naturale e senza nessuno sforzo.
Non le servivano più incantesimi e formule strane per farle levitare un oggetto perché bastava che lo guardasse perché quell’oggetto cominciasse a volare in giro per la stanza.
E adesso era, quindi, una specie di strega-vampira o di vampira-strega, come dir si voglia.
Aveva chiesto a Damon se era mai esistito qualcun altro come lei, ma lui non aveva saputo darle una risposta e neppure Stefan.
Bonnie allora si era appuntata mentalmente di fare delle ricerche e aveva piazzato quell’appunto in cima alla lista delle cose da fare non appena si fosse immersa completamente nella sua nuova vita.
Il rumore della porta della sua stanza che veniva aperta la distolse dai suoi pensieri e, dopo essersi riavviata i capelli all’indietro, sorrise al suo riflesso nello specchio.
“Sei perfetta…e coperta!” - disse Damon - “Sei perfettamente coperta!”.
Bonnie sorrise e gli si avvicinò.
Damon le porse un altro bicchierone stracolmo di sangue e Bonnie lo bevve senza fare storie, tutto d’un fiato.
“Visto? Così è molto più rapido e semplice e ci lascia del tempo per fare una cosa prima che arrivino gli altri…”.
“Cosa?” - chiese Bonnie.
“Questo!” - rispose Damon, attirandola a se per i fianchi e baciandola.
Bonnie gli portò le braccia dietro la nuca e si lasciò andare completamente presa da Damon, dalle braccia di Damon, dalle labbra di Damon, dal profumo di Damon e dalla sensazione inebriante di desiderio folle che le divampava dentro sentendo il sapore del sangue che dalla sua bocca passava in quella di Damon.
Come sempre, si staccarono troppo presto e pochi secondi dopo qualcuno bussò alla porta di casa.
“Sona già arrivati? Uffa!” - si lamentò Bonnie.
Damon sorrise sornione e la trascinò giù per le scale tenendola per mano e portandola davanti alla porta principale ancora chiusa.
“Dopo, streghetta…dopo!” - le sussurrò all’orecchio prima di spalancare la porta e lasciare che Stefan, Elena, Alaric e Meredith entrassero.
Stefan la salutò con un sorriso e si mise da parte per lasciare spazio ad Elena e a Meredith che la strinsero e l’abbracciarono forte.
“Wow, Bonnie sei….wow!” - fece Elena guardandola.
“Si, Bonnie sei bellissima!” - commentò Meredith - “Non che prima non lo fossi, ma adesso…..fantastica, assolutamente fantastica!”.
“Si, è come se non fossi tu, ma allo stesso tempo fossi tu! Non so se mi spiego!” - fece Elena.
“Oh, non sai quanto ti capisco! Ancora adesso mi fa strano guardarmi allo specchio!” - disse Bonnie.
“Ma….è tutto apposto? Tutto il resto, dico! E’ apposto? Ti senti bene? Ti va bene cosa sei diventata?” - le chiese premurosa Meredith.
“Sei sempre la solita, Meredith! Nonostante io adesso sia immortale tu sei ancora qui a preoccuparti per me!” - sorrise Bonnie.
“Io mi preoccuperò sempre per te!” - rispose Meredith.
“Lo so!” - fece Bonnie - “E, comunque, si…va tutto a meraviglia e non potrei essere più felice della mia scelta!”.
“Perfetto! Era quello che volevo sentirmi dire!” - disse Meredith.
“Adesso che ne dite di entrare in casa? Siamo ancora tutti sulla porta!” - fece notare Stefan.
“Stefan ha ragione e poi io non ho ancora salutato Bonnie!” - concordò Alaric facendo un passo avanti - “Ciao Bonnie!”.
Bonnie sorrise divertita: “Ciao Alaric!” - rispose.

Un’ora dopo erano ancora tutti insieme, seduti sul divano e le poltrone del salotto di casa di Bonnie, a chiacchierare del più e del meno.
Damon era seduto su una poltrona e Bonnie era seduta sulle sua gambe e gli teneva le braccia allacciate al collo, voltandosi ogni tanto a dargli un bacio.
Nel frattempo, guardava i suoi amici e ripensava a come si erano messe le cose per tutti loro dopo il ballo.
Meredith ed Alaric erano più innamorati che mai.
Lui continuava con i suoi viaggi avventurosi, ma non rimaneva mai via per tanto tempo come faceva prima. Adesso il massimo del tempo che era riuscito a resistere lontano da Meredith erano state due settimane tre mesi prima e dopo quella volta i suoi viaggi erano durati tre giorni o poco più.
Meredith era contentissima di quella nuova situzione, ma si sentiva impreparata.
Ormai si era abituata ad una relazione a folle distanza e che si poteva definire quasi platonica visto il pochissimo tempo che trascorrevano insieme, mentre adesso si ritrovava a dover fare i conti con una vera relazione amorosa, fatta di alti e bassi, di litigate, di cene in famiglia, di passeggiate mano nella mano, di baci, carezze e…notti infuocate, come le definiva lei! Anche se, guardando Alaric, Bonnie non ci vedeva proprio nulla di infuocato, ma….vabbè…che poteva saperne lei.
“La signora Flowers mi ha mandato un’ e-mail oggi e mi ha detto di dirvi che vi saluta tutti, che vi vuole bene e che si sta divertendo un sacco in Florida con la signora Stones!” - fece Meredith.
“La signora Flowers manda le e-mail?” - chiese Stefan, scioccato.
“Si! Ed ha un cellulare, ascolta musica rock dal suo i-pod ed ha persino un account Facebook che aggiorna regolarmente con foto, video e commenti strampalati! Se volete vi do l’indirizzo!” - aggiunse Meredith.
“Stai scherzando, vero?” - fece Stefan.
“Per niente! Prova a cercare Teophilia Flowers su Facebook!”- lo sfidò Meredith - “A proposito, Bonnie! La signora Flowers mi ha detto che ti ha inviato una richiesta d’amicizia su Facebook e che tu non l’hai ancora accettata!” - aggiunse.
Bonnie si stranì un attimo: “Ehm…provvederò al più presto!” - disse.
La signora Flowers era un mito e con lei anche la signora Stones.
Erano partite da cinque mesi oramai e non accennavano a fare ritorno perché dicevano che si stavano divertendo troppo.
Bonnie era grata ad entrambe per ciò che avevano fatto per lei e per Damon perché sapeva che, se non fosse stato per loro, adesso loro due non starebbero insieme e ne sentiva tanto la mancanza! Ma se loro erano contente, allora lo era anche lei e sapeva che avrebbero avuto tempo per recuperare…adesso di tempo ne aveva a sufficienza per fare di tutto e di più.
“Ah e poi lo sapete che Matt ha una ragazza? La porterà qui per le feste di Natale così potremmo conoscerla!” - disse Meredith.
“Ma si può sapere come fai a sapere tutto di tutti?” - le chiese Elena, meravigliata.
“No, Elena, la cosa più importante da sapere è: chi diavolo è quella povera pazza che sta con Mutt?” - intervenne Damon, guadagnandosi un’occhiata di disapprovazione da Bonnie.
“Ti ricordo che stai parlando di un mio caro amico!” - gli disse.
“Ed io ti ricordo che, prima che tu e Stefan arrivaste in città, Matt era il mio ragazzo! Quindi, secondo il tuo ragionamento, anch’io ero pazza!” - si accodò Elena.
“Ok, ok….calmatevi! Come se non avessi detto niente…!” - fece Damon alzando le mani in segno di resa.
Bonnie ed Elena si scambiarono un’occhiata complice e si sorrisero, felici per aver difeso l’amico lontano. Poi Elena tornò a guardare Stefan che le sorrideva seduto di fianco a lei, tenendole la mano.
Bonnie li guardò sorridendo.
Stefan ed Elena….
Erano troppo buffi ed era buffa tutta la situazione che avevano tirato su da quando avevano deciso di ricominciare tutto dall’inizio e per gradi.
Bonnie pensava che Elena, quando aveva accettato, non doveva aver capito di che grandezza erano questi gradi e quanto tempo ci sarebbe voluto per passare a quelli successivi, altrimenti si sarebbe tirata indietro.
Certo, però, che Stefan era fantastico….
Ormai era lui a dettare le regole del gioco nella relazione tra lui ed Elena, relazione che poi non era ancora una relazione vera e propria.
Avevano ricominciato dall’inizio, si, ma dall’inizio si erano spostati di poco, molto poco.
Tra loro due ora esistevano regole di comportamento, orari, cose che si potevano fare e cose che andavano eviatate, cose che si potevano dire e cose che andavano taciute ed erano tutte norme imposte rigorosamente da Stefan e spiegate con il fatto che lui doveva riacquistare la fiducia in Elena che aveva perso.
Ed Elena accettava ogni cosa pur di stargli vicino.
La situazione, agli occhi di Bonnie, si era totalmente capovolta e questo la divertiva.
Insomma, per essere precisi, Stefan ed Elena erano tornati alla fase dei primi appuntamenti fatti di sguardi, poche parole, imbarazzi e passeggiate mano nella mano.
Elena continuava a vivere in una stanza diversa da quella di Stefan ed erano severamente vietati i baci, nonostante lei si struggesse per averne uno.
Più volte era capitato che Elena le chiedesse di intercedere segretamente per lei con Stefan, in modo da farlo cedere almeno su quel punto.
Bonnie acconsentiva sempre quando sentiva la voce supplichevole dell’amica, ma ogni volta che entrava in argomento con Stefan, lui le rispondeva di dire ad Elena che i baci sarebbero arrivati più in là, che tra di loro tutto era cominciato con un bacio, un bacio troppo frettoloso che era arrivato quando nemmeno si conoscevano e che non aveva fatto altro che portare cose spiacevoli e che quindi lui preferiva aspettare e lei avrebbe dovuto fare altrettanto.
Elena, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, si era arresa e adesso aspettava con impazienza il giorno in cui Stefan avesse deciso che era arrivato il momento di passare al grado successivo della loro relazione che, appunto, ancora non era una relazione.
Perché? Perché Stefan ed Elena non erano ritornati insieme!
Adesso loro due si stavano "frequentando" per conoscersi meglio e per poter valutare in seguito la prospettiva di diventare una coppia a tutti gli effetti, come diceva sempre Stefan.
Per questo motivo Elena era ancora di più sulle spine visto che Stefan stava valutando e poteva, alla fine, anche decidere di mollarla per sempre e tanti saluti.
Per il momento, quindi, si limitavano a: lui che l’andava prendere nella sua camera bussando alla porta e portandole cioccolattini o fiori, lei che sorrideva felice e che lo seguiva al piano di sotto dove, mano nella mano, passavano ore ed ore a parlare di argomenti non ancora noti a nessuno prima che lui la riportasse su per le scale e la salutasse con un bacio sulla guancia per poi tornarsene nella sua stanza a decidere la data del loro successivo incontro.
Tutto questo era e-si-la-ran-te!
Bonnie odiava dirlo e anche solo pensarlo, ma lei e Damon passavano ore ed ore a prenderli in giro e a ridere come pazzi a loro insaputa e, persino in quel momento, si stavano scambiando occhiate divertite e Damon si stava trattenendo dallo scoppiare a ridere nel vedere Elena che stringeva convulsamente la mano di Stefan con lo sguardo speranzoso di chi sta desiderando con tutto se stesso che qualcosa accada, mentre Stefan se ne stava lì tranquillo e solo di rado la degnava di uno sguardo o di un sorriso.
Bonnie diede una piccola gomitata a Damon: “Smettila di sghignazzare! Non è carino!”  - gli sussurrò.
“Senti chi parla!” - rispose Damon.
Bonnie dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere.
“Credo che sia arrivata l’ora di andare! Si sta facendo tardi!” - fece Stefan, guardando l’orologio e alzandosi con Elena.
Giusto! Stefan aveva dato anche degli orari e nei giorni infrasettimanali aveva deciso che avrebbe accompagnato Elena a casa non dopo le nove di sera ed erano già le otto e trenta: dovevano sbrigarsi!
Bonnie e Damon si alzarono e li accompagnarono alla porta.
“Allora da oggi Bonnie può uscire, vedere gente, vedere me?” - chiese Meredith.
“Direi di si!” - rispose Stefan - “Damon?” - chiese.
Damon annuì: “Si! E’ pronta!” - disse.
Bonnie sorrise ed abbracciò prima Meredith, poi Alaric, poi Elena ed infine Stefan che la tenne stretta a se per un bel pezzo.
Bonnie ricambiò la stretta e si lasciò cullare dal suo migliore amico.
“In tutta quell’orribile situazione che si era creata, una cosa bella c’è stata: io e te ci siamo trovati!” - le disse, dolcemente.
Bonnie annuì: “Io ci sarò sempre per te, Stefan! Sei importante per me!” - disse.
“E tu per me, Bonnie! Non sai quanto…” - rispose Stefan prima di sorriderle ed uscire, allontanandosi serenamente con Elena.
Bonnie rimase sulla porta a guardare i suoi amici che scomparivano nel buio.
Damon le arrivò alle spalle e l’abbracciò, allacciandole le mani sul ventre e poggiandole il mento su una spalla.
“Torniamo dentro?” - le proprose.
Bonnie sospirò ed annuì.
“Bonnie ma tu…sei felice? Con me, intendo!” - fece, improvvisamente dubbioso, Damon.
Bonnie si voltò verso di lui e si perse nel mare scuro dei suoi occhi.
“Certo che sono felice, immensamente felice!” - rispose - “E tu?” - gli chiese.
“Immensamente!” - rispose Damon, sorridendo.
“Perfetto, allora!” - fece Bonnie sciogliendo l’abbraccio e chiudendo la porta con un calcio - “A proposito….sai che non sono tanto sicura di riuscire a darti la ricompensa di cui stavamo parlando prima? Sono stanca e ho il mal di testa!” - disse fingendo uno sbadiglio e portandosi una mano sulla fronte.
Damon si allontanò di qualche passo e tornò all’istante ad essere lo sbruffone pieno di se con quello sguardo sempre malizioso e a doppio, triplo e anche quadruplo senso.
“Guarda che i vampiri non hanno il mal di testa!” - le disse.
“Ah no? Scommettiamo?” - lo sfidò Bonnie indietreggiando in direzione delle scale.
“Non provarci nemmeno, streghetta!” - fece Damon avanzando verso di lei.
Bonnie sorrise e si fermò un istante, quel tanto che bastava per sporgersi leggermente in avanti a dirgli: “Prova a prendermi!” - prima di cominciare a correre su per le scale, con Damon alle calcagna.
In quel momento, tra le risate, gli scherzi e l’amore che lei e Damon stavano condividendo, Bonnie percepì la sensazione forte, chiara e distinta che quello non sarebbe stato un avvenimento temporaneo e riuscì persino a vedere, nella sua mente, uno squarcio di quella che sarebbe stata la sua vita con Damon, la sua vita eterna con Damon…..e le piaceva un sacco!
                                                                 


                                                                      FINE





NOTE:
E così siamo arrivati alla fine anche di questa storia!
Quando metto la parola FINE ad una della mie fanfictic mi sento sempre triste e malinconica!
Mi era successa la stessa cosa al terminare della serie de "Il linguaggio ndella resa", ma questa volta sento che quella sensazione si è evoluta maggiormente e la cosa mi abbatte ancora di più.
Se penso che all'inizio questa doveva essere una storia breve di appena sei capitoli mi viene quasi da ridere.....e penso: Ma come diavolo mi era venuto in mente di renderla così breve?
Ho adorato questa storia, ho adorato ogni singolo personaggio ed ogni singolo rapporto che ho creato tra di loro.
Ma se devo dire quale coppia mi mancherà di più...beh....Stefan e Bonnie, assolutamente.
Prima di scrivere questa storia, l'idea di creare questa sorta di rapporto d'amore platonico tra loro due mi ronzava in testa già da parecchio tempo, ma solo mettendola per iscritto mi sono resa conto di quanto la cosa, almeno ai miei occhi, funzionasse, avesse un senso e mi piacesse!
Per questo motivo mi dispiace un sacco doverli lasciare, ma almeno, con il loro breve scambio di battute finali, spero di avervi fatto capire che il loro fantastico rapporto non è cambiato e non cambierà mai!!!
Passando ai ringraziamenti di rito....
Naturalemte ringrazio di cuore tutti coloro che hanno inserito questa storia nelle seguite, nelle preferite e nelle ricordate!
Ringrazio tutti i lettori silenziosi che, vi assicuro, sono parecchi!!!
Ringrazio tutti coloro che hanno lasciato anche soltanto un breve commento in questi mesi: mi avete dato la spinta per andare avanti!
Ritornando ai commenti....ringrazio tutte le mie commentatrici più fedeli che non hanno mai mancato di farmi sapere la loro ad ogni capitolo.....siete fantastiche, ragazze!!!XDXDXDXD
Un grazie speciale a luna nueva 96: se non fosse stato per la tua insistenza non avrei reso questa storia una long!!!!
E, per finire, una dedica: dedico quest'ultimo capitolo ad Amy In Wonderland che è una vita che mi chiede di trasformare Bonnie in una vampira e, finalmente, l'ho accontentata e spero di non averla delusa!!!XDXDXDXD
Che dire....vi ringrazio di tutto cuore!!! Ma......
......ma morto un Papa se ne fa un altro!XDXDXDXDXD
Ebbene si, dopo una pausa di poco più di un mese, verso gli inizi di Settembre, comincerò a pubblicare la mia nuova storia rigorosamente Donnie e Stelena!!!!
Spero di non annoiarvi con questi miei incessanti ritorni...ma...non ce la faccio a stare senza di voi!!!XDXDXDXDXD
Questa volta, però, non vi lascerò nessuno spoiler sulla nuova storia in questa nota!
Ma....durante tutto il mio mese di pausa lascerò spoiler vari sul mio blog quindi vi consiglio di seguirlo! Lì vi lascerò il titolo della nuova storia, la nuova trama, le varie schede dei personaggi nuovi che inserirò e che saranno fondamentali....e tante altre piccole cosucce in attesa del "postaggio" del primo capitolo!
Spero, quindi, di rivedervi spesso lì e ricordate che...nel caso vogliate commentare gli spoiler inerenti alla nuova storia potete farlo direttamente sul blog oppure potete lasciarmi un messaggio privato qui su Efp!!!!
E dopo questa infinità di informazioni nuove.....Vi lascio!!!
Per questa storia è tutto.....ci rivediamo già in questi giorni sul blog per i nuovi spoiler oppure direttamente qui a Settembre!
Grazie ancora....BACIONI...IOSNIO90!!!

   
 
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