Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Miss Moony    04/08/2011    4 recensioni
Near continuò a non muoversi. Non ne aveva neanche la forza. Sentiva in sé una grande stanchezza, e quel dolore…non era un male fisico, no. Era quel dolore che l’aveva spinto a stare sotto la pioggia battente per ore, gli occhi rivolti al cielo bianco e impassibile, come lui, ma che come lui piangeva in quella triste giornata di dicembre. Tristezza, ecco cosa provava, sin da quella mattina, e non faceva che aumentare con il passare del tempo, dei minuti, dei secondi, scandita dal suono lugubre delle campane che sunonavano in lontananza…
(La storia è collegata a quel che succede nell'episodio 25 dell'anime, visto dagli occhi di altri due ragazzi...)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pioveva.
Le gocce fredde cadevano sul suo viso, sui capelli candidi, sul pigiama bianco, portando freddo e disperazione nel suo cuore. Aveva cominciato a piovere già da un bel po’, e tutti i bambini che giocavano nel cortile erano rientrati. Lui invece era uscito, solo, e nessuno se n’era accorto. Nessuno, ma era una cosa normale. Era rimasto solo ancora una volta.
 
- Near!
La voce arrivò inaspettata, ma Near non mosse un muscolo: sapeva già chi lo chiamava. Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Ma perché lui era lì? Era venuto a prenderlo in giro ancora, probabilmente. E sì che una volta era stato il suo migliore amico…
- Near che ci fai lì sotto la pioggia?
 
- Ma che cosa stai facendo qui sopra, Ryuzaki?
- …
 
Mello si avvicinò.
- Guarda che a stare qui nel fango sporcherai il tuo perfetto pigiamino bianco…
Near non si mosse e non parlò.
- Su, vieni dentro a finire il tuo puzzle bianco e a far vedere a tutti quanto sei bravo e geniale, signor erede di L…
- Che c’è, Mello?
- Non è il caso che tu muori di freddo qui sotto la pioggia per ore e ore, l’onore di farti fuori spetta solo a me. Alzati.
Near continuò a non muoversi. Non ne aveva neanche la forza. Sentiva in sé una grande stanchezza, e quel dolore…non era un male fisico, no. Era quel dolore che l’aveva spinto a stare sotto la pioggia battente per ore, gli occhi rivolti al cielo bianco e impassibile, come lui, ma che come lui piangeva in quella triste giornata di dicembre. Tristezza, ecco cosa provava, sin da quella mattina, e non faceva che aumentare con il passare del tempo, dei minuti, dei secondi, scandita dal suono lugubre delle campane che sunonavano in lontananza…
 
- Che stai facendo, Ryuzaki?
- Niente… non sto facendo assolutamente niente di particolare. Ascolto il suono delle campane.
- Le campane?
 
- Quelle campane…
- Quali campane, Near?
Il sorrisino di Mello svanì nel sentire la voce di Near carica di dolore. Si accucciò di fianco a lui.
- Stai bene? Non si sente nessuna campana…
Near gemette.
- Invece sì, sempre più forte… mi spacca la testa… basta, smettetela…
- Near…!
- L! L!! NOOOOOOO!!!
Near lanciò un grido e si coprì le orecchie con le mani, scuotendo la testa. Non ne poteva più… stava per succedere qualcosa, sarebbe successo presto, ma la sua testa si sarebbe spaccata prima, non riusciva più a sopportare quel dolore intollerante che veniva dal suo cuore. Non era mai stato bravo ad interpretare i suoi sentimenti, ma ora sentiva che non avrebbe retto un istante di più quell’attesa insopportabile. Per lo meno, non da solo.
Urlò ancora il nome di L. Perché così, a un tratto, sentiva di volerlo lì vicino, vedere se stava bene, farsi consolare da lui?
 
- Già… oggi però devo dire che fanno davvero un baccano assordante.
- Io… non sento niente.
 
- Cosa c’è? Cos’è successo a L?
- Quelle campane…
Lui e Mello erano cresciuti insieme fin da piccoli, erano stati amici, grandi amici, prima che Mello cominciasse a diventare invidioso di lui. Quindi era certo che anche Mello riuscisse a sentire quel suono.
- Anch’io sento… sento qualcosa.
- Che ti ricorda?
- E’ un suono tristissimo…
Mello fu preso all’improvviso da una gran voglia di buttarsi per terra, finchè l’acqua non avesse sciolto la tristezza che nasceva dentro di lui.
 
- Dici sul serio? Eppure è tutto il giorno che vanno avanti. E’ impossibile ignorarle. Dev’essere una chiesa. Forse c’è un matrimonio, o forse…
 
-…un funerale…
Mormorò Mello, senza neanche sapere perché lo diceva. Era un lamento che non poteva controllare.
 
Rimasero lì per ore, Mello sdraiato sul prato a fissare il cielo e Near accucciato su un gradino, le gambe strette al petto. Secondi che sembravano secoli, ognuno di essi colpiva i due ragazzi come ogni goccia di pioggia che veniva giù dal cielo. E ad un tratto…tutto finì. Le campane cessarono di suonare con un’ultimo, lungo, battito, che andò pian piano ad affievolirsi fino a scomparire del tutto: regnò il silenzio. Faceva male alle orecchie più di qualunque altro suono. Tutto finito.
Mello si rialzò lentamente. Sentiva un’insopportabile voglia di piangere, di battere i pugni per terra, di urlare al mondo tutta la sua rabbia e il suo dolore; ma non lo fece. Si avvicinò piano a Near, e vide che anche lui aveva gli occhi lucidi.
- E’…è morto, vero? - disse l’albino.
- …sì.
Mello si sedette di fianco a lui, ma non lo guardò.
- Near, diventerai tu il nuovo L. Io me ne andrò: se ci rivedremo, in quel momento sarai mio nemico. Ma per oggi… solo per oggi… posso chiederti di essere di nuovo mio amico?
Near sorrise tristemente.
- Tutte le volte che vorrai.


__________________________________________
Non ho deciso io di scrivere questa storia, diciamo che è lei stessa che mi ha obbligato a farlo. Però sono stata io a decidere di pubblicarla, quindi mi prendo le mie responsabilità se non vi dovesse essere piaciuta, e sarebbe bello se mi lasciaste un commentino, in positivo o in negativo ^____^
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Miss Moony