Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: DumbledoreFan    05/08/2011    70 recensioni
"Darren Criss e Chris Colfer non avevano mai litigato. Dal primo momento in cui si erano conosciuti, era scattato qualcosa. Una sintonia, un’affinità, una complicità. Erano diventati amici affiatati legati da interminabili ore di maratone di Star Wars e altre decine di cose decisamente da nerd che condividevano. Quando erano insieme parlavano sempre fitto fitto e molto spesso le persone accanto a loro li guardavano confusi non riuscendo a capire cosa stessero dicendo e perché ridessero tanto quando erano insieme.
“Sei cretino?! Come fai a dire una cosa del genere?! LUI E’ UN EROE!”
“Tu sei cretino, proprio come lui! Ma quale eroe, è un incapace a cui qualcuno deve sempre salvare le chiappe!”
Darren Criss e Chris Colfer non avevano mai litigato, fino ad ora."

E se Chris e Darren venissero a conoscenza del delirante fandom CrissColfer? E se decidessero di fomentarlo volutamente ed entrare a farne parte? E se si facessero prendere un po' troppo la mano, presi dall'entusiasmo? FF ad alto tasso comico, lettore avvisato...
{Chris Colfer/Darren Criss}
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'CrissColfer? Cos'è, si mangia?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Wow. E così ci siamo miei adorati. E' arrivato il momento. E' arrivato questo ultimo capitolo...è stato davvero bello scriverlo, e non mi sento di dire altro se non preparatevi!
Enjoy!






Appena arrivò sul set la mattina dopo Chris si diresse a grandi passi verso il camerino di Darren.

Non era ancora sicuro di voler confessare al suo migliore amico quel pensiero che gli era vorticosamente frullato in testa per tutta la notte, ma non si sentiva nemmeno di tenergli nascosta una cosa simile, considerando che quella cosa riguardava entrambi.

Chris si fermò davanti alla porta del camerino di Darren e sospirò rumorosamente.

Si guardò intorno guardingo, controllando che non ci fosse nessuno spione nei paraggi, e poi entrò nel camerino del suo migliore amico.

“Ehi” lo salutò a bassa voce.

Darren alzò gli occhi in direzione del soprano che si stava chiudendo la porta alle sue spalle, e gli rivolse un ampio sorriso.

“Ehi” lo salutò a sua volta alzandosi dal divanetto dov’era comodamente spaparanzato.

Chris gli lanciò uno sguardo titubante e mentre gli sorrideva si morse appena il labbro inferiore.

Era l’evidente sintomo del fatto che il soprano stava attentamente ponderando se dire qualcosa o no.

Il ragazzo riccioluto intercettò immediatamente l’espressione dell’altro e si avvicinò di qualche passo a lui.

“Che succede? Sei preoccupato di qualcosa?” chiese immediatamente Darren con fare premuroso.

Chris rimase in silenzio e abbassò lo sguardo, così il ragazzo riccioluto lo raggiunse e gli poggiò entrambe le mani sui fianchi, attirandolo un po’ a sé.

Il soprano a quel punto rialzò lo sguardo e si immerse completamente negli occhi cangianti di Darren, senza dire niente, tanto sapeva che tutta la sua insicurezza era lì in bella vista agli occhi del suo migliore amico.

“Credi…credi che l’abbiano scoperto?” domandò esitante il ragazzo riccioluto, cercando di capire quale fosse la causa del turbamento che leggeva negli occhi dell’altro.

A quella domanda, l’espressione di Chris si distese, e le sue labbra si aprirono in un sorriso divertito.

Buttò le braccia al collo di Darren e scosse lievemente il capo, sempre con la solita espressione rilassata.

“Ma figurati! Non l’hanno scoperto in tutto questo tempo, non l’hanno scoperto quando i fan gliel’hanno sbattuto in faccia...non lo scopriranno mai”

Darren si aprì a sua volta in un sorriso raggiante, e si sporse appena per lasciare sulle labbra di Chris un dolce e lieve bacio.

Cercavano di evitare completamente quel tipo di attenzioni quando si trovavano sul set o nei paraggi dei loro compagni di cast, e specialmente nell’ultimo periodo, erano diventati più prudenti che mai.

Nascondere del tutto una relazione del genere, una relazione tanto speciale e tanto escluvisa che erano sicuri gli altri non avrebbero potuto capire appieno e che volevano conservare gelosamente come qualcosa di unicamente loro, non era certo un’impresa semplice, ma loro comunque stavano tirando avanti, con più o meno successo, da mesi.

Due mesi e mezzo, per la precisione. 

Nessuno dei due si ricordava esattamente come, forse perché fino al momento della svolta entrambi avevano cercato di ignorare ogni segnale, ma il loro rapporto era cambiato.
 
Era successo gradualmente, senza che se ne accorgessero veramente, specialmente perchè sia Darren che Chris evitavano categoricamente di porsi delle domande.

Darren non si chiedeva come mai, ogni volta che arrivava sul set, la prima persona che cercava era Chris.

Chris non si chiedeva come mai Darren fosse l’unica persona che la mattina, nonostante il suo stato catatonico, era felice di avere accanto.

Entrambi non si chiedevano come mai i loro venerdì sera adibiti a maratone di film erano diventati venerdì e sabato, e poi venerdì, sabato e domenica.

Darren non si chiedeva come mai si presentava sempre più spesso la sera a casa di Chris con un po’ di pizza e un paio di Diet Coke, semplicemente per passare più tempo con lui.

Chris non si chiedeva come mai, dispiacendogli così tanto di lasciare Darren a dormire su divano, lo aveva semplicemente invitato a dormire nel letto con lui.

Erano migliori amici. Si volevano bene e condividevano un rapporto davvero speciale, quella era la verità e non avevano bisogno di interrogarsi oltre.

Così Darren aveva cominciato a rimanere sempre più spesso a dormire da Chris, insieme a lui.

E inizialmente entrambi se ne stavano alle estremità opposte del letto, come di norma.

Poi, piano piano, avevano cominciato a dormire più vicino.

E nessuno dei due aveva avuto il coraggio di chiedersi perché.

Una sera però, capirono che non avevano bisogno di farsi delle domande perché entrambi sapevano già la risposta.


*INIZIO FLASHBACK*



“Metto un po’ di musica?” chiese Chris avviandosi verso il mobile dove teneva lo stereo e tutta la sua collezione di CD e DVD.

“Certo, e tanto che ci sei tira fuori il film” acconsentì Darren, seduto comodamente sul divano di casa Colfer.

Stavano aspettando la cena a domicilio, e dopo avrebbero guardato insieme il film che avevano concordato quella mattina.

Un normale venerdì sera, come molti altri.

Chris annuì con il capo e premette play sul suo Ipod attaccato alle casse.

In quel momento una dolce melodia di chitarra si diffuse nella stanza e Chris sorrise riconoscendo immediatamente le prime note di “Lucky”.

Anche Darren sorrise e iniziò ad ondeggiare con la testa seguendo il ritmo.

Adorava quella canzone, la trovava dolcissima, e senza smettere di sorridere cominciò a cantare la prima strofa.

"Do you hear me,
I'm talking to you
Across the water across the deep blue ocean
Under the open sky, oh my, baby I'm trying"

Il sorriso di Chris si fece più ampio quando sentì la calda voce di Darren sovrastare quella della canzone, e senza voltarsi dalla pila di DVD che stava esaminando, iniziò a cantare la parte femminile.

"Boy I hear you in my dreams
I feel your whisper across the sea"

Si voltò verso il suo migliore amico e si portò una mano al petto, accostando le parole della canzone agli appropriati gesti scenografici, da brava diva da palcoscenico.

"I keep you with me in my heart
You make it easier when life gets hard"

Darren ridacchiò divertito e si tirò avanti sul divano, anche lui cominciando a cantare atteggiandosi come se fosse sul palcoscenico.

"I’m lucky I’m in love with my best friend
Lucky to have been where I have been
Lucky to be coming home again"

Mentre intonava il ritornello, Chris cominciò ad ondeggiare sui fianchi e a fare qualche giravolta, così Darren si alzò in piedi e lo raggiunse, iniziando anche lui a seguire il ritmo del suo migliore amico.

Si guardarono divertiti mentre dai loro sorrisi traboccava allegria, e continuarono imperterriti la loro performance.

"They don’t know how long it takes
Waiting for a love like this
Every time we say goodbye
I wish we had one more kiss
I’ll wait for you I promise you, I will"

Cantando le ultime parole, Chris stese il braccio in direzione del suo migliore amico, e questo lo afferrò al volo e lo strinse a sé, trascinandolo in un ballo un po’ confusionario.

Chris scoppiò a ridere, e intrecciò le dita con quelle di Darren, mentre la mano libera si poggiava sulla spalla dell’altro, e Darren appoggiava la sua sul fianco del suo migliore amico.

Così si misero a volteggiare per il salotto, cantando insieme il ritornello.

"I’m lucky I’m in love with my best friend
Lucky to have been where I have been
Lucky to be coming home again
Lucky we’re in love every way
Lucky to have stayed where we have stayed
Lucky to be coming home someday"

Darren fece fare un paio di giravolte a Chris e poi lo ritirò a sé facendolo girare su sé stesso, così che il soprano si trovasse con la schiena appoggiata al petto di Darren, e le braccia incrociate al petto mentre teneva le mani al suo migliore amico.

"And so I’m sailing through the sea
To an island where we’ll meet
You’ll hear the music fill the air
I’ll put a flower in your hair"

Darren poggiò il mento sulla spalla di Chris e gli cantò dolcemente nell’orecchio, facendo aprire il soprano in un sorriso intenerito, prima che riprendesse a cantare anche lui.

"Though the breezes through trees
Move so pretty you’re all I see
As the world keeps spinning round
You hold me right here right now"

Darren fece volteggiare di nuovo Chris per poi stringerlo ancora e tornare a ballare normalmente, i visi ad una spanna l’uno dall’altro, e gli occhi improvvisamente incatenati.

Sui volti di entrambi era sparita ogni nota di divertimento, ironia e allegria, per lasciare spazio ad un’espressione intensa e assorta.

I loro corpi erano vicini, si muovevano a tempo, insieme; i loro occhi erano calamitati, ed improvvisamente, sentirono qualcosa.

Percepirono quell’insolita sensazione di calore e completezza che li avvolgeva interamente, tipica di quando sei esattamente al posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta.

Improvvisamente, le parole che stavano cantando così soavemente cominciarono a rimbombargli in testa con prepotenza.

"I’m lucky I’m in love with my best friend
Lucky to have been where I have been
Lucky to be coming home again
I’m lucky we’re in love every way
Lucky to have stayed where we have stayed
Lucky to be coming home someday"

Si cantarono quelle parole guardandosi come se al mondo non esistesse nient’altro degno di essere guardato; si cantarono quelle parole guardandosi come se improvvisamente, tutto fosse chiaro e limpido come la luce del sole; si cantarono quelle parole guardandosi dritti nell’anima e sapendo, sapendo di aver trovato quella risposta a tutte le domande che non avevano mai avuto il coraggio di porsi.

Erano innamorati del proprio migliore amico.

Non si erano nemmeno accorti di aver smesso di ballare.

Si erano semplicemente fermati, uno davanti all’altro, le mani intrecciate e le labbra che continuavano ad intonare gli ultimi “oooh ohoh” della canzone, troppo presi dal rendersi conto che effettivamente, erano innamorati l'uno dell'altro in tutti i modi possibili.

Quando la canzone finì loro erano sempre lì, a guardarsi come non si erano mai guardati prima, il respiro più profondo e il cuore che aveva deciso di accelerare pericolosamente i battiti.

Chris fu il primo a riprendersi e a scuotere il capo come se si fosse appena svegliato bruscamente da un sogno.

Si allontanò di qualche passo da Darren e si voltò per tornare al mobiletto dei DVD, ma il suo migliore amico gli afferrò dolcemente il polso e lo riavvicinò a sé.

“Wow…non me n’ero mai accorto” sussurrò il ragazzo riccioluto osservando attentamente Chris, come se lo vedesse per la prima volta.

“Di cosa?” domandò confuso il soprano, anche lui con un fil di voce e uno strano groppo allo stomaco che si faceva sempre più pesante.

Darren si avvicinò quanto bastava per far si che i loro nasi si sfiorassero, e gli fece una morbida carezza sulla guancia.

“Di quanto sono fortunato”

Chris trattenne il respiro finchè Darren non si sporse del tutto per baciarlo.

*

“Ehi Chris! Chris aspetta” lo chiamò Darren mentre il soprano si stava avviando alla macchina.

Questo si voltò verso di lui e poi si guardò intorno controllando che non ci fosse nessuno.

“Mi hai fatto prendere un colpo prima!!” lo rimproverò Chris cercando di tenere il tono di voce basso.

“Prima quando?” domandò Darren quando ormai lo aveva raggiunto.

“Quando hai fatto finta di baciarmi davanti a tutti e di voler rivelare la nostra storia” rispose Chris a denti stretti scuotendo il capo mentre il ragazzo riccioluto scoppiava a ridere divertito.

“Hai fatto un viso meraviglioso” commentò piegandosi appena.

Chris lo guardò in cagnesco.

“Certo, e ho anche rischiato l’infarto, quindi fossi in te ci darei un taglio!” ribattè indignato il soprano, incrociando le braccia al petto.

Darren allora smise di ridere e gli sorrise dolcemente.

“Ok, ok, la finisco…e a proposito…” fece il ragazzo riccioluto guardandosi anche lui in giro prima di riprendere a parlare.

“La storia di fare impazzire le fan disseminando indizi su noi due…non è un po’ pericolosa?” chiese incerto tornando a guardare Chris negli occhi.
 
“Beh, no, non credo. Tanto i fan ormai hanno già capito, e paradossalmente questo è il miglior modo di nasconderlo agli altri…fingere di far finta. E’ come quando cade un fulmine. Il posto più sicuro dove mettersi è il punto dove è appena caduto” rispose il soprano stringendo appena le labbra.

Darren ci pensò un attimo e poi annuì con il capo.

“Vero…” acconsentì per poi rimanere un attimo in silenzio.

“Secondo te…come hanno fatto a capirlo? I nostri fan intendo” domandò dopo qualche momento, pensiero.

Chris si aprì in un sorriso allegro.

“E’ semplice…perché loro ci amano. E sanno distinguere l’amore nei nostri occhi”

*

“Non passare tutta la notte sul blog!” fece Lea ridacchiando.

Poi si voltò stranita verso la porta a vetri che dava sul terrazzo.

“Che c’è?” fece Chris interdetto.

“Mi era sembrato…boh, no niente, sono completamente ubriaca…buona notte Chris!” lo salutò prima di salire in ascensore e andarsene.

“Buona notte Lea!” le disse dietro il soprano, e quando le porte si chiusero si lasciò andare ad un sospiro sollevato.

“Puoi uscire ora!” fece ad alta voce voltandosi verso la porta a vetri.

Questa si aprì lentamente e da lì uscì Darren, che richiuse le tende e si avvicinò a Chris.

“Possibile che tu non riesca a stare fermo nemmeno quando ti nascondi?” chiese divertito il soprano, scuotendo appena il capo, mentre Darren gli rivolgeva un ghignetto soddisfatto.

“Eh beh, è stata una serata movimentata e piena di emozioni” rispose allegro il ragazzo riccioluto.

Chris lo prese per la mano e gli lanciò un sorrisino e uno sguardo decisamente malizioso.

“Vieni, ti sei meritato un’esibizione privata ed estremamente pornografica di Single Ladies” gli disse con voce un po’ strascicata prima di trascinarlo di nuovo in casa.

*

Darren afferrò Chris per i fianchi e lo sollevò facendolo sedere sul tavolo, così che lui potesse mettersi comodamente fra le sue gambe e continuare l’adorabile tortura che gli stava infliggendo al collo.

“Ah…ah…Darren…Darren sai che non dovremmo” disse Chris con un fil di voce, cercando di trattenere i gemiti, mentre con una mano artigliava una spalla di Darren e con l’altra i suoi ricci.

Senza neanche pensarci, cinse la vita dell’altro con le gambe e se lo tirò il più vicino possibile, così che i loro bacini fossero completamente a contatto.

Entrambi avvertendo la frizione dei loro corpi trattennero il respiro e Darren succhiò più voracemente la pelle di Chris, che mugolò di piacere.

Il soprano allora cominciò a muovere i fianchi istintivamente, strusciandosi contro Darren e facendolo gemere sommessamente.

“Questo non è il metodo migliore per convincermi a smettere” sussurò con voce strascicata e il respiro affannoso, visto che il soprano stava continuando a spingere il proprio bacino contro il suo.

“Sei tu che ti sei precipitato nel mio camerino e mi hai sbattuto al muro” bofonchiò Chris mentre mordicchiava il lobo dell’orecchio di Darren.

“Sei tu che giri con questi pantaloni indecenti addosso. Ultimamente che tutti sospettano di noi e non possiamo concederci proprio niente, la tensione sessuale mi sta uccidendo” rispose Darren accarezzando la coscia di Chris e assecondando i movimenti dei suoi fianchi.

“I fan hanno ragione, faremo esplodere il set un giorno di questi” acconsentì il soprano per poi dedicarsi completamente a baciare e leccare la gola di Darren e a sfilargli la maglietta velocemente, passandogli con avidità le mani sul petto.

Darren allora lo spinse contro lo specchio e si fiondò sulle sue labbra bramoso, affondando la lingua nella sua bocca mentre con una mano si infilava sotto la sua camicia per accarezzare quella pelle così morbida e lattea che lo faceva andare su di giri.

Chris gemette e abbassò una mano per cercare di sganciare i pantaloni di Darren.

In quel momento, con estremo orrore, si sentì qualcuno bussare alla porta.

Entrambi si pietrificarono all’istante, staccandosi l’uno dall’altro e guardandosi con puro terrore.

“Cazzo!” esclamò Chris fra i denti per poi allontanare Darren con un gesto secco e scendere velocemente dal tavolo.

Bussarono di nuovo, e Chri raccolse al volo la maglietta dell’altro da terra e gliela tirò addosso.

“Nasconditi sotto il divanetto, forza, veloce veloce” gli sussurrò indicandogli il divano attaccato alla parete.

Darren si buttò a terra e strisciò lì sotto, mentre Chris si sistemava la camicia e si guardava intorno in cerca di un’idea.

“Chris? Chris ci sei?!” lo chiamò la voce di Heather, bussando di nuovo.

Il soprano afferrò al volo l’Ipod e si infilò una cuffia all’orecchio, per poi fiondarsi ad aprire la porta.

“Scusa, aveva la musica a palla…allora, andiamo a pranzo?” improvvisò Chris cercando di allontanarsi il più velocemente possibile dalla stanza.

La bionda annuì e lui l’affiancò trattenendo un sospiro di sollievo.

*

“Aspetta” mormorò con voce impastata Chris.

Darren, che non aveva ancora chiuso la porta alle sue spalle, rientrò nella camera e lanciò uno sguardo curioso al soprano.

“Ti ho svegliato portandoti a letto?” domandò Darren un po’ dispiaciuto.

Chris aveva ancora gli occhi quasi del tutto chiusi, si vedeva che era molto stanco, ma comunque gli sorrise dolcemente.

“Figurati…è da quando ero piccolo che nessuno mi portava a letto in braccio, e lo adoro” rispose il soprano cercando di aprire il più possibile gli occhi.

“Non andare. Resta qui con me” gli disse lentamente dopo qualche istante.

Darren si aprì in un’espressione completamente intenerita e si avvicinò a letto, per poi levarsi le scarpe e stendersi accanto a Chris, che si accoccolò fra le sue braccia.

“Non so come tu abbia fatto ad addormentarti mentre quegli altri facevano tutta quella confusione in salotto. La tua uscita su io che ti ho scambiato per una ragazza ha fatto decisamente scalpore” sussurrò Darren all’orecchio del soprano, che sogghignò appena.

“Sono solo così stanco che mi addormenterei anche in mezzo alla strada” bofonchiò Chris passando un braccio intorno alla vita di Darren.

Quest’ultimo cominciò ad accarezzargli i capelli con dolcezza e gli posò un bacio sulla fronte.

“Fai tanti bei sogni” gli augurò il ragazzo riccioluto.

Chris sorrise di nuovo.

“Di che me ne faccio dei bei sogni quando ho te?”

*

“No ma ti sembra possibile che quei pazzi irrompano in casa mia così?!” si lamentò Darren dopo aver mandato via i suoi deliranti colleghi, i quali gli avevano appena perquisito tutta casa con la luce rubata sul set di NCIS.

“Io ci sono abituato ormai” mugugnò Chris, rigirandosi da una parte, ancora mezzo intontito dalla sbornia.

“Hanno perlustrato tutta casa! Sono da ricovero!” commentò indignato Darren sedendosi al bordo del letto.

Chris sogghignò appena.

“Meno male non sono andati a casa mia con quella luce, altrimenti si acciecavano” borbottò sarcastico il soprano facendo scoppiare a ridere l’altro.

“Già, meno male non lo facciamo quasi mai da me…” replicò Darren stendendosi di nuovo accanto a Chris e stringendosi a lui.

“Quando stai meglio però, possiamo rimediare” gli sussurrò all’orecchio complice, e l’altro annuì un paio di volte prima di rimettersi a dormire abbracciato a Darren.

*

Chris salutò Jonathan con un abbraccio per poi avviarsi all’entrata del palazzo dove abitava.

La serata era stata adorabile, il musical era stato strepitoso, e avevano riso un sacco insieme.

Ma per tutta la sera Chris non era riuscito a togliersi dalla testa Darren e quello che era successo in quegli ultimi tre giorni; non riusciva a non pensare a quanto odiasse che lui gli tenesse il broncio e che avessero litigato solo per quell’uscita.

Certo, capiva che Darrem non potesse essere proprio felice di vederlo uscire da solo con un suo caro amico, gay per giunta, e specialmente che lo facesse rimandando la loro serata speciale, ma Darren doveva fidarsi, non doveva nemmeno pensare che quell’uscita potesse compremettere il loro rapporto.

Doveva smettere di essere così infantile certe volte.

Chris salì in ascensore e sospirò rumorosamente.

Non si erano visti da soli per tre interi giorni e questo lo stava tormentando.

Non era proprio contento di ammetterlo, ma la sua vita senza Darren era tristamente incolore.

Quando arrivò all’ultimo piano e le porte dell’ascensore si aprirono, Chris rimase completamente stupito di vedere Darren a sedere accanto alla porta di casa sua, con le spalle al muro e le gambe raccolte al petto.

Il ragazzo riccioluto alzò immediatamente gli occhi verso il soprano, e quest’ultimo lo osservò interdetto, uscendo dall’ascensore.

“Che ci fai qui?” gli chiese confuso.

“Mi dispiace” rispose immediatamente Darren, senza neanche fargli finire di dire la frase.

Sì alzò in piedi di scatto e raggiunse Chris, prendendogli le mani tra le sue.

“Mi dispiace, mi dispiace, sono un totale idiota. Solo che...è davvero difficile dover rinunciare a te” continuò il ragazzo riccioluto, guardando fisso negli occhi azzurri del soprano, che dopo qualche secondo, annuì lievemente.

“Da quant’è che mi aspetti?” domandò Chris, stringendo un po’ più forte le mani dell’altro.

Darren sorrise dolcemente.

“Da tutta una vita”


*FINE FLASHBACK*


“Allora, che cosa c’è che non va?” domandò premuroso Darren, allontandosi quanto bastava dal viso di Chris.

Quest’ultimo sospirò profondamente.

“Forse abbiamo decisamente esagerato con la foto del bacio” rispose il soprano stringendo le labbra.

Darren lo osservò con attenzione per qualche istante, e poi gli posò una leggera carezza sul volto.

“Stai tranquillo, i nostri colleghi sono dei pazzi da rinchiudere, ma per queste cose sanno farci. Non si vede che sono io, si può solo immaginare, e la foto di te che baci un ragazzo non è niente di che. Non devi preoccuparti” lo rassicurò continuando ad accarezzargli la guancia.

Chris ci pensò su un attimo, poi si arrese e sorrise a Darren, sporgendosi ad abbracciarlo.

Si tennero stretti per un po’, beandosi del calore dell’altro, finchè il soprano non si staccò lanciando a Darren uno sguardo tra il dubbioso e il divertito.

“Credi…credi che dovremmo dirlo prima o poi ai pazzi?” chiese Chris sogghignando.

Darren lo guardò negli occhi altrettanto divertito e restò in silenzio per qualche secondo, semplicemente intercettando il pensiero del soprano.

“Naaah!” esclamarono all’unisono i due ragazzi, per poi scoppiare a ridere di gusto.

Uscirono entrambi dal camerino e si avviarono verso la saletta relax per sapere i resoconti del pandemonio che stavano per scatenare nel fandom CrissColfer.

Ad un certo punto videro sfrecciare Mark verso un corridoio e lo chiamarono a gran voce per attirare la sua attenzione.

“Ehi! Ehi Mark!! L’avete pubblicata la foto?!” urlò quasi Darren in direzione del collega.

Questo si voltò di scatto e aprì le braccia verso di loro, con in volto un’espressione decisamente sovreccitata che non preannunciava niente di buono.

“Oh mio Dio ragazzi!! Cercavo proprio voi!! Dovete CORRERE!! Vi dico solo questo… “CrissColfer is real” è appena diventato TT” fece Mark saltellando elettrizzato e facendogli segno con il braccio si seguirlo.

Quando si voltò, Darren e Chris si scambiarono un occhiolino d’intesa.


FINE.







Spazio dell'Autrice.




...
...
...

Oddio non ci posso credere di aver concluso questa FF! Mi sento strana, un po' combattuta in effetti...da un lato, finire una storia così lunga è sempre triste, perchè è lasciare andare via una piccola parte di te. Da un lato però ne sono estremamente soddisfatta, perchè fino a questo ultimo capitolo, la storia non era completa.

Sì, gente, l'ho fatto davvero. Vi ho fatto credere per 29 capitoli che Darren e Chris erano solo amici, lamentandomi pure, e invece non lo erano. Ci hanno preso tutti per il culo, hanno finto di far finta.

Ammettetelo, non ve lo sareste mai immaginato un finale del genere!

Vi consiglio di ricollegare accuratamente tutti i piccoli flashback ai determinati momenti della storia, e a rileggervi i capitoli collegati...noterete tante piccole piccole cose che in un primo momento non avete notato ^^

Chi mi segue su FB sa che da un po' di tempo a questa parte avevo una lancinante fissa per Lucky. Bene, ora sapete perchè. Non riuscivo a togliermi dalla testa la scena di Darren e Chris che ballano per il salotto cantando Lucky. E' una delle cose più belle che abbia mai immaginato.

E poi quest'ultimo pezzo, che sì un finale, ma sa tanto di inizio. Perchè, se credete di liberarvi di me e di queste mie follie, vi sbagliate di grosso. Ora comincio bene bene subito a scrivere il continuo, ambientato durante il Glee Live! Tour. Ce ne saranno delle belle anche lì mi sa!

E c'ho infilato anche un po' di lime, siete contenti?! xD Mi avete assillato per settimane!

Altri chiarimenti non mi vengono in mente, quindi che posso dire?

Quando ho cominciato a scrivere questa FF non avrei mai e poi potuto immaginare che riscuotesse tanto successo. Il vostro supporto, tutti i vostri complimenti e l'attaccamento che avete dimostrato a questa mia piccola grande follia è stato la gioia di questi miei giorni, credetemi.

Questa FF, per quanto comica e buffa e sclerotica, è una parte di me, e il fatto che l'abbiate apprezzata mi rende felicissima, più che felicissima. Non saprei nemmeno come spiegarvelo.

E mi dispiace, mi dispiace davvero potervi solo dire grazie, perchè grazie non è abbastanza in questo caso. Vorrei abbracciarvi singolarmente uno ad uno e poter ricambiare concretamente quello che avete significato per me.

Mmmh alle tre di notte divento romantica xD Ma sì, ve lo meritate, eccome se ve lo meritate!

Dunque ringrazio con tutta me stessa tutti voi, che mi avete letta, seguita e recensita durante la stesura di questa FF!

Spero vivamente che continuerete a seguirmi!

Un bacione gigantesco! Vi amo <3
   
 
Leggi le 70 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: DumbledoreFan