Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |       
Autore: saraanastacia    05/08/2011    0 recensioni
Solo 30 giorni, 30 giorni per cambiare una vita totalmente e per spegnerne un’altra.
Il tutore che sono obbligata a portare costantemente mi sta veramente facilitando le giornate ma è anche un pesante fardello da sostenere.
È come un marchio, riporta alla mente di tutti l’incidente e la perdita che ne è conseguita.
...Quando perdi un fratello è come perdere una parte di te, hai la netta sensazione che qualcosa si sia staccato come un arto amputato.
Genere: Dark, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
no Air
Come si può vivere senza respirare? Spesso me lo chiedo e non riesco a trovare risposta.
Eppure è quello che faccio io ogni giorno e come se non respirassi, mi manca qualcosa e questo vuoto è talmente forte che mi lascia senza fiato.
È una sensazione strana oserei dire fastidiosa, eppure se non sono ancora morta questo significa che i miei polmoni funzionano.
Funzionano perché sono le sei di mattina e sto correndo mantenendo un ritmo costante, sento i battiti del mio cuore regolari, sento il mio respiro rimbombarmi nelle orecchie nonostante il volume assordante della musica che porto sempre con me.
Il ginocchio mi fa male, ma sono costretta a continuare, è necessario che mi sforzi se voglio che guarisca completamente.
Solo un mese fa sono stata operata e mi è stata impiantata una protesi totale al ginocchio , in seguito ad un brutto incidente in moto, io sono sopravvissuta, mio fratello invece no.
Solo 30 giorni, 30 giorni per cambiare una vita totalmente e per spegnerne un’altra.
Dopo i funerali i miei sono partiti per l’ennesimo viaggio di lavoro, li capisco la cosa più semplice e quelle da fare è andare avanti, ritornare alla normalità.
Per questo io continuo a correre mentre il sole sorge, per questo tento con tutte le mie forze di andare avanti, anche se non riesco a respirare.
Quando perdi un fratello è come perdere una parte di te hai la netta sensazione che qualcosa si sia staccato come un arto amputato.
In quel momento il ginocchio cede e sono costretta a fermarmi l’unica cosa che posso fare e ritornare a casa zoppicando.
Mi faccio una doccia cercando di rilassarmi, maledetto ginocchio, molto del dolore sembra essere di origine psicosomatica, almeno così e quello che mi ha detto l’ortopedico.
Frequento il secondo anno del liceo Ryonan, mi chiamo Isobel Aizawa, e ho acquistato popolarità dopo l’incidente.
Inizialmente tutti mi chiedevano come stavo poi dopo poco tempo hanno smesso, dato le mie pessime risposte.
Sono piuttosto acida come ragazza, dopo l’incidente sono diventata ancora più irritabile e pungente.
Indosso la divisa scolastica e in un gesto automatico afferro il casco per poi riposarlo immediatamente, non credo di essere pronta a guidare la moto, preferisco andare a piedi, prendo la borsa e mi avvio verso il Ryonan.
Questa mattina non fa freddo,sono incredibilmente stanca dopo la corsa di poco fa, più che correre mi trascino ma a quanto pare è già molto quello che faccio.
Il tutore che sono obbligata a portare costantemente mi sta veramente facilitando le giornate ma è anche un pesante fardello da sostenere.
È come un marchio, riporta alla mente di tutti l’incidente e la perdita che ne è conseguita.
Odio gli occhi pieni di compassione che si posano sulla mia figura ogni volta che passeggio per il corridoio o sono in palestra ferma a guardare.
Inizio a detestare la scuola sta diventando un incubo ci vado soltanto per i miei genitori e per Maki la mia migliore amica.
Lei è l’unica che non ha detto una parola e frasi di circostanza come: mi dispiace posso comprenderti ma prima o poi passerà oppure come stai?se hai bisogno io sono qui.
Le voglio molto bene lei è l’unica ad avere capito come mi sento veramente e in qualche modo il dolore che ho dentro resterà per sempre, non si placherà mai.
Il dolore non sparisce resta nitido e denso come la prima volta, ci resta solo una cosa da fare:trovare il modo di conviverci senza farsi inghiottire da esso.
Quando mio fratello è morto non ho versato una lacrima, non ho urlato, non ho detto una parola semplicemente sono stata avvolta dal nulla e ora cerco di ripararmi sotto il mio fragile guscio di carta pesta sperando che non si spezzi.
Ho costruito pareti immense intorno al mio cuore eppure sembrano essere tutte così dannatamente fragili, pronte ad essere spezzate o scavalcate in qualsiasi momento.
Cammino a testa alta attraverso questi corridoi tutti uguali, cammino con sguardo di sfida sperando che nessuno colga veramente quello che ho nell’anima.
Mi attorciglio una lunga ciocca di capelli rossi henné al dito con fare indifferente cercando di assumere uno sguardo intimidatorio e glaciale a tutti quelli che incrociano i  miei occhi.
Non sono per niente alta anzi… dal mio metro e settanta non dovrei intimorire proprio nessuno ma non è così.
Da quando ho perso mio fratello sono arrivata a pesare 40 chili, non sto male assolutamente però ho dovuto ricomprare tutto.
In un mese ho perso 10 chili senza nemmeno accorgermene ma questo mi fa sembrare ancora più piccola e indifesa.
Maki dice che sono veramente una bella ragazza, molto particolare dato che ho preso moltissimo da mia madre che è di origini italiane, in verità di queste cose non me ne importa molto come dei ragazzi.
Ci tengo molto al mio aspetto questo è vero curo molto i capelli assicurandomi che siano sempre lisci e morbidi e mi trucco ogni mattina facendomi la classica linea con l’Eye liner ma niente di più.
Sono molto semplice da quel punto di vista lo ero anche prima dell’incidente, già l’incidente ogni cosa mi riporta a quei momenti, è morto fra le mia braccia senza che io potessi fare niente.
Non riuscirò mai a darmi pace per questo ma ormai non possa farci nulla, posso solo ricordare.
 Entro in classe sbattendo per terra la borsa con i libri in maniera non proprio fine.
“Buongiorno Isobel” Maki e la sua dolcezza non si smentiscono mai.
“buon giorno a te”non riesco ad assumere un tono diverso dal solido gelido che ho con il resto del mondo, è più forte di me.
“oggi c’è la palestra libera ti va di andare ad allenarti li?”
“certamente”Maki mi aiuta tantissimo nella riabilitazione è l’unica di cui mi fidi realmente da lasciarmi vedere in quei momenti di vera debolezza.
Tra una lezione e l’altra ho il permesso di alzarmi e di sgranchirmi il ginocchio ogni tanto mi si blocca letteralmente se sto tanto ferma, per non parlare delle fitte atroci.
Spero di guarire presto.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: saraanastacia