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Autore: Slayer87    06/08/2011    2 recensioni
“Oh Kurt, cosa dovrei dirti? Che mi piacciono tutti e tre? Che mi hanno insegnato che questo è sbagliato, sbagliatissimo, ma che io lo voglio con tutta me stessa? Che a volte chiudo gli occhi e immagino… cose che penso non siano nemmeno legali?”
Sequel di "Di prìncipi e principesse".
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Intermezzo
Autore: Slayer87
Beta: Duedicoppe
Fandom: Glee
Pairing: Kurt/Dave/Blaine e Rachel/Puck/Jesse/Finn accennato
Rating: pg13 (più per le tematiche trattate che per scene di sesso vere e proprie)
Wordcount: 1039(fdp)
Note: grazie a Duedicoppe per il betaggio e la conversazione di oggi su facebook, che mi ha aiutato a esprimere meglio quello che volevo dire in questa storia. Ecco, la storia è un Sequel di “Di prìncipi e principesse” da leggere se volete capire qualcosa, ed è anche un prequel di una Rachel/Puck/Jesse/Finn che voglio scrivere. Enjoy.

Intermezzo

“E così esci con Blaine e David”.

Rachel lo sapeva.
Tutta la scuola lo sapeva… forse l’intera città di Lima era a conoscenza di quel menage a trois, ma aveva bisogno di una conferma da parte di Kurt.

“Hai intenzione di rimproverarmi anche tu?”
Kurt era piuttosto sensibile verso quell’argomento.
Non aveva trovato molte persone disposte a cercare di capirlo veramente. Quando il suo piccolo affair era venuto alla luce (non che facessero molto per tenerlo nascosto, visto che nessuno dei tre si vergognava di quello che avevano) perfino alcuni membri del Glee Club si erano dimostrati ostili. Certo, aveva anche ricevuto i complimenti di Santana… ma insomma… era Santana.

“No Kurt. Sono qui per capire… oh beh lo sai… ma tu… ci fai quello con loro?”
“No. Ci guardiamo negli occhi per tutto il tempo, Rachel”.
“Uffa, non sei divertente Kurt”.
“Posso chiederti perché vuoi saperlo?”
“Curiosità…”

Quest’ultima parola venne pronunciata con lo sguardo basso e un velo di rossore sulle gote.

“Rachel! Non dirmi che tu hai pensato a quello che io penso tu abbia pensato…”
“Kurt…”

Kurt Hummel era un vanitoso egoista con manie di protagonismo, ma sapeva riconoscere quando un’amica aveva bisogno di lui. Prese la mano di Rachel.

“Chi?”
“Jesse… e Finn… e Puck.”
“Devi sempre fare di più di me, noto…”

Rachel continuava a non parlare, palesemente in imbarazzo.

“Scusa Rachel, non dovevo… dimmi tutto.”
“Oh Kurt, cosa dovrei dirti? Che mi piacciono tutti e tre? Che mi hanno insegnato che questo è sbagliato, sbagliatissimo, ma che io lo voglio con tutta me stessa? Che a volte chiudo gli occhi e immagino… cose che penso non siano nemmeno legali?”

Kurt sapeva di dover fermare Rachel-fiume-in-piena-Berry, prima che questa straripasse.

“Calma Rachel. Cosa pensi, che per me sia stato facile accettare tutto? Anch’io ho avuto i tuoi stessi dubbi.”
“E come li hai risolti?”

Kurt sorrise.

“Vieni con me, te lo spiegherò con i fatti.”
Rachel arrossì. “Cos-oh! No, non se ne parla nemmeno, non ho nessuna intenzione di vedere te e Blaine e Da-”
Kurt la bloccò, quasi arrossendo anche lui “Oddio Rachel, dobbiamo risolvere la questione al più presto, se fraintendi così facilmente. Diamoci una mossa.”

/****/

Andarono a casa di Kurt, e quando entrarono ed andarono in camera di quest’ultimo, Rachel rimase sulla soglia, bloccata da quello che stava vedendo. Blaine e Dave erano sul letto di Kurt, e si stavano baciando – e strusciando, nonostante avessero tutti i vestiti addosso.
Una cosa era sapere che quei tre condividevano una relazione: un’altra era vederli, specie considerando il loro passato.

“Uhm ragazzi… abbiamo ospiti”, intervenne Kurt.

I due guardarono la porta con lo sguardo sfuocato, poi non appena videro chi era l’ospite cercarono frettolosamente di tirarsi in piedi, col pessimo risultato di inciampare ognuno nell’altro e ricadere uno addosso l’altro.
Kurt alzò gli occhi.

“Entra, Rachel. Tra un secondo saranno presentabili.”

Blaine e Dave gli rivolsero un’occhiataccia, mentre erano intenti ad alzarsi.

“Ecco, visto” disse Kurt confermando l’affermazione di prima, mentre si andava a sedere esattamente tra Blaine e Dave, guadagnandosi un bacio sulle gote da entrambi i suoi ragazzi.

Rachel sentì il cuore stringersi un po’ a quella vista, e sapeva che se avesse chiuso gli occhi avrebbe rivisto la stessa scena, variata solo nei protagonisti.
Si sedette su una poltrona vicino al letto, totalmente sconfitta.

“Ragazzi, Rachel sta passando lo stesso nostro problema,” esordì Kurt senza preamboli. “L’ho portata qui per darle un po’ di supporto”
“Oh! Fammi indovinare: Finn, Puck e Jesse, dico bene?” domandò Blaine.
Il cenno di assenso di Rachel fu quasi impercettibile.

Kurt si alzò e andò a raggiungere la sua amica.

“Amare, o anche solo desiderare più di una persona non è sbagliato, Rachel.”
“Ma…”
“Sì, lo so. È sbagliato. Dicono tutti che è sbagliato e che l’amore è solo fra due persone. Il resto è, al massimo, materiale buono per una fantasia. Ma non è vero. Ci sono persone che stanno bene con solo un’altra. Non c’è nulla di male nemmeno in questo. Ma se tu stai bene con più di un’altra persona, e a queste va bene, dov’è il problema? Non è facile. È complicato gestire una relazione fra due persone, figurati fra più di due, ma non è impossibile. Se ti innamori di più di una persona non sei una sgualdrina, e non vali di certo meno per questo. Potresti fare dal male alle persone che ami? Probabile. Ma non le feriresti di meno amando solo una persona. Sarebbero delle ferite diverse, ma la chiave dell’amore non è l’assenza di dolore, ma il saper dare e ricevere, anche nel dolore.”

Kurt aveva gli occhi lucidi a quel punto. Non sapeva se stava parlando solo per Rachel o anche per sé e i suoi due compagni. Blaine si avvicinò a loro.

“Kurt ha ragione. Siamo abituati ad amare solo una persona per volta, e ogni volta che il sentimento riemerge non facciamo altro che soffocarlo sotto altri nomi. Ammirazione, amicizia, sono solo alcuni dei tanti nomi che diamo al nostro essere naturalmente aperti all’amore, e del nostro essere culturalmente portati a reprimerlo. Ciò non significa che ogni tua amicizia sia un potenziale amore a cui stai mettendo la maschera, o che staresti assieme ad ogni persona che ammiri, ma a volte è più facile dare un altro nome alle cose, per paura delle conseguenze che ci potrebbero colpire se dessimo loro il nome che si meritano.”

A quel punto anche Dave si avvicinò al terzetto.

“Avevo paura, Rachel. A volte ne ho ancora. Ma anche solo un attimo di felicità vale bene un po’ di paura. Se puoi, non perdere nessuna occasione per essere felice, e per rendere felici le persone accanto a te.”

Kurt si sporse per dare un bacio a Dave. “Te lo sei meritato”.
Blaine si intromise: “Abbraccio di gruppo!”

Scoppiarono tutti a ridere, e dopo qualche minuto Rachel si alzò.
“Grazie ragazzi. Devo andare a riflettere su queste cose. Ed eventualmente a preparare un piano. Consideratevi già coinvolti. Mi farò sentire con Kurt.”

Quando se ne fu andata Kurt sospirò. “Mi sa che abbiamo creato un mostro.”

/*****/

La Chiamata Alle Armi arrivò un paio di giorni dopo.

“Nel pomeriggio vengo da te a discutere i dettagli”, diceva l’SMS di Rachel.

Kurt si sporse a baciare i suoi due uomini. Stavano per affrontare uno dei piani di Rachel Berry, era il minimo che potesse fare per loro.

The End.
   
 
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