A Farewell? No, This Is A Good Bye


Credevo che saremmo sempre stati assieme… dopotutto me lo avevi promesso.
Avevi giurato silenziosamente, o meglio, con un piccolo versetto, che mi saresti sempre rimasto vicino qualunque cosa sarebbe successa.

- Ty! TY!! Sia lodato il cielo… per fortuna sei vivo!!!
Il Pokèmon vulcano sorrise, cercando di far inutilmente leva sulle braccia nel vano tentativo di rialzarsi da terra. Vittima di uno scontro contro un feroce animale selvatico, aveva riscontrato numerose e profonde ferite sul torace.
L’allenatrice, con le lacrime agli occhi, abbracciò impulsivamente il suo amato compagno. Non erano state inutili tutte quelle dosi di Revitalizzante e di Ricarica Totale, allora.
Poco le importava di macchiare di sangue le sue vesti. Ciò che contava maggiormente era che il suo amico fosse ancora in vita, che potesse ancora starle vicino come sempre era successo.
Pianse, inzuppandogli la pelliccia con gocce salate. L’essere, con fare impacciato, cercò di confortarla con piccole e dolci pacche sulla schiena.
Questa alzò leggermente il capo, quel poco che le bastava per poterlo guardare negli occhi.
- Giurami che resteremo per sempre assieme, qualunque cosa succeda.
Lo aveva chiesto con fare disperato, supplichevole. Quel tono così macabro e triste aveva sciolto e smosso il cuore palpitante di Typhlosion.
Quest’ultimo, sorridendo come meglio poteva, annuì impercettibilmente.

Abbiamo affrontato numerosi pericoli assieme. Abbiamo fatto tesoro di numerose esperienze nell’arco della nostra avventura. Ci siamo allenati così duramente, pur di raggiungere il tanto agognato obiettivo della Lega Pokèmon.

Era notte fonda, ormai, e la luna risplendeva placida nei cieli sopra Borgo Foglianova.
La ragazza non riusciva a dormire. Si rigirò nel letto più e più volte, con la speranza di addormentarsi e cadere tra le braccia di Morfeo.
Sospirò, spalancando gli occhi nel tetro e morbido buio che avvolgeva la stanza. Si mise su un fianco, osservando con soddisfazione e tenerezza il centro della stanza.
Lì, sdraiato a pancia in su, giaceva il suo adorato Ty. Contemplava la bellezza delle stelle che luccicavano soavi al di fuori della finestra, silenziosamente, completamente immerso nelle sue riflessioni.
- Neanche tu riesci a dormire, amico mio?
Il Pokèmon sobbalzò, totalmente colto alla sprovvista dalla domanda dell’allenatrice. Si voltò di scatto, sfoderando un piccolo sorriso. Annuì impercettibilmente, in risposta al quesito postogli in precedenza.
Lei si mise seduta sul letto, osservando con incredulità la sua Scheda Allenatore.
- Ancora non ci posso credere… siamo Campioni della Lega! Ci hanno certificati come i migliori della regione di Johto!!!
Typhlosion emise un versetto compiaciuto, mentre le fiamme sulla sua schiena cominciarono a scoppiettare vivacemente. Una grande e calda sensazione di gioia lo travolgeva ogni qualvolta poteva godere di quegli attimi di contentezza della sua padroncina.
Sperò con tutto il cuore di poter assaporare altri dolci momenti assieme.

E, alla fine, siamo sempre usciti indenni e vittoriosi da ogni situazione. Per alcuni attimi ho pensato che lassù ci fosse qualche santo protettore che ci preservava dalle disgrazie.
Mi sentivo appagata assieme a te. Ogni fatica era resa lecita e obbligatoria dalla tua presenza e da quel tuo tipico “sorriso” ricco di gaudio e felicità.
Amavo poter far mia la tua contentezza, condividere ogni momento con te. Non potrò mai dimenticare tutti quei begli attimi passati in tua compagnia. Mai potrò scordare, inoltre, quante volte mi hai dato coraggio e mi hai degnata del tuo appoggio e della tua innata e sincera fiducia.

- E’ l’ultima medaglia. In questa palestra ci giocheremo il tutto per tutto. Ed è giunta l’ora di darci dentro…
La giovane sfoderò uno sguardo di sfida nei confronti dell’ultima Capopalestra, la quale attendeva con espressione beffarda la scelta del pokèmon. Un grazioso e letale esemplare di Kingdra ondeggiava placido davanti a lei, come se la volesse incalzare a fare la mossa successiva.
- Hai paura, ora?
- NO! Non mi arrenderò così facilmente!
- Così mi piacciono gli sfidanti… aggressivi e decisi.
L’allenatrice lanciò con furia la sfera di Typhlosion, il quale, attraverso un fascio di luce rossa, si mostrò dinnanzi a loro in tutta la sua forza.
L'essere infuocato ruggì, e il suo urlo riecheggiò tra le pareti marmoree di quella calda palestra ricca di lava.
Quel grido carico di grinta e decisione da parte del pokèmon riscattò la tempra della sua compagna. Ella sorrise, mettendosi in posizione di attacco in perfetta sincronia col suo amico.
- Hai ragione. È ora di agire. Nessuno potrà fermarci, né ora né mai!!!

Eppure sei volato via, lasciandomi qui, con lo sguardo rivolto verso il cielo turchino, da sola. Te ne sei andato, silenziosamente, con un’espressione beata dipinta sul volto. Mano nella mano con la morte, sei scivolato via dalle mie spire, avviandoti verso il tuo destino.
Credevo che saremmo rimasti per sempre fino alla fine, l’uno di fianco all’altra.
Il tempo ci ha consumati entrambi, questo lo riconosco. Ormai anche io sono vecchia ed i segni dell’età non danno tregua al mio corpo. Zoppicante, ancor oggi mi avvio alla tua tomba. E ancor adesso piango la tua scomparsa.
Mi manchi davvero tanto, amico mio. Quando sei scomparso, una parte del mio cuore ti è rimasta appresso.
Ti posso ancora sentire, posso ancora percepire la tua presenza…

L’anziana sorrise, accarezzando la lapide del suo amico. Immersa nella quiete della Casa della Memoria, pregò con tutto il cuore per il benessere dell’anima del defunto, con la speranza che esso fosse stato alleviato dei dolori delle sue fatiche e fosse stato benedetto con le gioie più pure.
Una lacrima scorse lungo il suo stanco viso, fino a precipitare a terra.
Un piccolo soffio di aria calda, bollente come il fuoco, la carezzò con immane dolcezza, confortandola dal dolore.
- Amico mio… quante ne abbiamo passate assieme. E quante ne passeremo ancora, io e te. Prometto che un giorno ti raggiungerò, com’è giusto che sia. La mia storia non è ancora finita, però, e temo dovrai pazientare ancora un po’… Dopotutto il nostro non è stato un "Addio", no? Era un puro e semplice "Arrivederci", Ty...
Con un piccolo e impacciato inchino, la donna si avviò verso l’uscita dell’edificio, dove la aspettavano degli impazienti nipotini.
E a terra, accanto alla stele della tomba del pokèmon, giaceva una Scheda Allenatore ornata di stelle e di luccicanti medaglie, decorata con una foto rappresentante una giovane ed esuberante ragazzina abbracciata ad un piccolo Cyndaquil.

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La Tana del Drago:
Ho scritto questa One shot in 15 minuti netti, in ricordo del mio Ty, il primo pokèmon che abbia mai avuto in assoluto. L'idea mi era balzata alla mente mentre stavo rigiocando a Cristallo, in preda alla nostalgia.
Ironia della sorte, il mio personaggino si trovava proprio nella palestra di Ebanopoli. Ho sempre adorato quel posto, ancor più la sua Capopalestra (DRAGONSHIPPING FOR EVER!).
Non sono capace di scrivere fic senza un briciolo di tristezza e malinconia, a quanto pare. Cavolo, devo sforzarmi a lavorare in un altro contesto, sennò il mio pessimismo vi ucciderà tutti quanti... X°D
Spero davvero vi sia piaciuta. Per me significa davvero tanto!!!
(Per via delle scene di battaglia mi sono basata sul manga. Lì le lotte sono molto... cruente)
Aspetto tanti vostri commenti!!!
Akemi The Dragon Tamer