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Autore: valley    04/04/2006    3 recensioni
Dopo la sconfitta di Voldemort, Severus Piton si trova ad aiutare Lucius e Narcissa a risolvere la loro confusa situazione famigliare. Ma gli intrighi dei Serpeverde portano a volte a rivelazioni inaspettate e sconvolgenti
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Severus Piton
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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L’AMANTE

 

L’AMANTE

 

 

 

Disclaimer: tutti i personaggi e i luoghi citati appartengono a JKR..

Un ringraziamento speciale alla mia brava e paziente beta.

Grazie Anna.

 

 

Capitolo Primo.  Il marito infelice

 

 

- Se-ev! – Narcissa Malfoy stava piangendo sulla spalla del professore di suo figlio, - E’ già una settimana che non dorme più a ca-a-sa!

“E io cosa ci dovrei fare?” pensò professor Piton, cercando di calmare i suoi singhiozzi. Non aveva la più pallida idea come comportarsi in una simile situazione.

- Calmati, si sistemerà tutto.  - disse imbarazzato nel tentativo di consolarla.

- No, non si sistemerà niente! Questa volta fa sul serio! Mi vuole lascia-a-re!!!

“Se non la smette di strillare sveglierà tutti gli studenti, maledizione…”

- Sev!  Tu mi devi aiutare! Ti prego!

- Va bene, va bene, - disse Piton velocemente, pur di farla stare zitta, - Calma, calma, ci inventeremo qualcosa, ma per Merlino, smettila immediatamente di piangere!

 

***

- No, prima o poi mi farà diventare pazzo! – Lucius Malfoy era seduto nello studio del professor Piton e si teneva la testa tra le mani.

- Cosa è successo questa volta? – nel tono più neutro possibile chiese Piton.

- Ma ti rendi conto! No, non posso…

Piton rimane fermo e in silenzio.

- Sev, io non riesco neanche a parlarne!

- Allora cosa sei venuto a fare?

- E dove altro potevo andare? Tu… - Malfoy si alzo e cominciò a camminare nervosamente.

Anche il professore si alzò, si avvicinò alla scrivania e riempì due bicchieri porgendone uno all’amico.

- Bevi, e calmati.

Qualche minuto dopo Lucius era seduto nella stessa poltrona, molto più rilassato e quasi piangendo raccontava la sua difficile situazione familiare.

- Io non capisco… cosa le manca? Le ho dato tutto!

“ Perché mi racconta queste cavolate?  - pensò Piton, smettendo di ascoltarlo, - non è venuto per questo.”

- Sev, tu non capisci… lei…lei…no, non ce la faccio!

Il professore guardò Malfoy con tristezza. Sapeva con certezza cosa l’altro stava per dirgli. Stava riflettendo tuttora però sul modo migliore di reagire.

- Sev, lei… ecco, ha un amante! - disse Lucius velocemente.

- Ma come ti viene in mente?

“Sì, così va bene…” pensò Piton.

- L’ho visto. – Lucius aveva un’aria stanca e afflitta.

- Ma dai, sicuramente ti sbagli.

- Mi prendi in giro?

Sì, era esattamente quello che il professore stava facendo. Lo prendeva in giro. Ma non poteva certo confessarlo.

 

***

A Narcissa Malfoy

Malfoy Manor

31.01.1998

Narcy, è venuto da me oggi. E’ sicuro di aver visto il tuo amante. Era molto abbattuto. Sinceramente, questa storia non mi piace più.

S.

 

 

Al Professor Piton

Hogwarts

31.01.1998

Sev, è tutto a posto! Per la prima volta in dieci giorni ha passato la notte in casa. E anche nella mia camera da letto. Non abbiamo dormito, naturalmente. Ha continuato ad urlare come un pazzo fino all’alba, ma è già un passo avanti. Come tu mi avevi promesso.

N.

 

 

A Narcissa Malfoy

Malfoy Manor

31.01.1998

Ma perché proprio “lui”? E’ molto pericoloso. Dovevamo scegliere qualcun altro.

S.

 

 

Al Professor Piton

Hogwarts

31.01.1998

Nessuno di loro oserebbe attaccarlo se lo scoprissero, Sev. E’ la soluzione più sicura.

N.

 

“Eccola l’intelligenza femminile, cioè la sua mancanza! - penso Piton gettando la lettera nel camino. – Soluzione sicura! Ha! Come se Lucius non mi avesse accompagnato con una decina di ‘Avada’ dalla finestra mentre fuggivo per il parco!”

 

***

- Sev, - Malfoy non era neanche completamente uscito dal camino, - Ti rendi conto? Ho scoperto chi è!

“ Chissà come ha fatto?”- pensò preoccupato Piton.

- Beh, chi è?

- Potter!

- Non può essere, - il tono di Piton non era affatto sorpreso, ma per fortuna Malfoy non si era accorto di nulla nella fretta di condividere la sconcertante notizia.

- Sì, anche Lestrange lo ha visto a casa sua. E anche Goyle!

“ Qua si mette male…” – penso il professore tra se, ma ovviamente non disse niente del genere ad alta voce.

- Lucius, ma sei sicuro? Non mi pare che il ragazzo sia in vena di divertimenti! Dall’ultima caduta del Signore Oscuro, è messo proprio male. Non si è ancora ripreso del tutto, si addormenta durante le lezioni.

- Ma certo!! Dorme alle lezioni perché la notte se la spassa con le nostre mogli! Sev, sono sicuro. Credi che non riconoscerei quell’idiota sfregiato? E’ proprio un infame! E io per l’agitazione devo avergli tirato almeno quattro ‘Avada’! Immagina se lo avessi colpito!

“Lo immagino, - pensò l’infelice professore, ricordando come stava fuggendo quella notte per il parco, avvolto in un lenzuolo bianco, temendo che Lucius potesse accorgersi che l’idiota sfregiato sotto il lenzuolo era completamente vestito. - Sei tu che non immagini, cosa sarebbe successo, amico.”

- Che ci vuoi fare? E’ un eroe di guerra. Forse vuole vendicarsi così dei Mangiamorte. Nessuno di voi è stato condannato. E a lui secca.

- Ma tu immagini cosa avrebbe fatto quel demente se ci avessero condannato!

- Comunque, io penso che ti sbagli.

- IO L’HO VISTO!!

- Questo non dimostra niente. Poteva essere chiunque. Anche Hagrid, per esempio! – cercò di sdrammatizzare Piton.

Ma Malfoy non capì la battuta. Però si calmò.

- Questo cambia tutto, - disse Malfoy lentamente - Hagrid, lo posiamo semplicemente uccidere.

“Di male in peggio…” – il professore cominciò a preoccuparsi seriamente.

- Era solo un esempio. Non necessariamente Hagrid. Poteva essere chiunque.

- Sì, sì. – Malfoy si alzo e si diresse con decisione verso il camino, - Hai perfettamente ragione. Dobbiamo catturarlo, scoprire chi realmente è, e solo allora… Sev, tu credi che il vostro gigante tonto sia in grado di preparare una Pozione Polisucco?

“ Ecco. Ora mi uccide.”

- Anche uno studente del primo anno sarebbe in grado. E’ semplice. E poi la si può semplicemente comprare. O rubare.

- Sì, certo…

- Lucius, potrebbe essere chiunque dei nostri. Nott, Goyle, Parkinson, anche Lestrange!

- Si, ma servono anche i capelli di Potter, oppure le unghie! Se li può procurare qualcuno che lo conosce bene. E con Hagrid sono buoni amici!

- Non necessariamente… - disse Piton conscio che le cose si stavano mettendo male.

- Va bene. Lo catturiamo, poi si vedrà!

Con queste parole Malfoy scomparve nel camino.

“Ma bene! – pensò sarcastico Piton. - Almeno Narcy ha avuto quello che voleva. Ora Lucius non uscirebbe di casa neanche sotto ‘Imperio’!”

***

Harry Potter stava camminando cautamente per il corridoio di Hogwarts. No, non aveva intenzione di fare niente di proibito. Semplicemente non voleva imbattersi in uno dei suoi amici e dover loro delle spiegazioni. Non aveva con se il mantello dell’invisibilità, perciò stava tornando nel suo dormitorio dalla torre di Corvonero, sperando di dormire almeno un paio d’ore, affidandosi semplicemente alla fortuna. Purtroppo le sue speranze non si realizzarono.

- Ti ho preso, bastardo, – gli sussurrò l’ex-Mangiamorte proprio nell’orecchio.

- Ma siete impazzito? – Harry stava cercando di far allentare la presa sul suo collo, - Lasciatemi immediatamente!

Lucius spinse violentemente Harry contro il muro.

- Pensi di poter fare tutto quello che vuoi ora? Pensi di essere il più furbo? Bastardo!

Harry schiacciato contro la parete guardava Malfoy allibito, cercando di indovinare il motivo di un comportamento a tal punto irragionevole. L’ultima partita di Quidditch? No, improbabile. La gita a Hogsmeade del fine settimana scorso?  Beh, avevano fatto un po’ di casino. Ma non può certo essere in motivo valido motivo per introdursi nella scuola e aggredire l’Eroe.

 “Eppure avrebbe delle grane serie se lo scoprissero qui adesso, - pensò Harry. – Cosa mai lo ha fatto arrabbiare così?”

- Mister Malfoy, ma cosa volete da me? Se è per Draco, è stato lui ad insistere per venire con noi. E io, tra l’altro non ero obbligato a riportarlo di peso a scuola. E neanche Ron. La prossima volta lo lasciamo direttamente lì, ai ‘Tre Manici’. Anche noi… non eravamo molto… ci siamo un po’ persi. Come potevamo sapere che sarebbe finita così?

Lucius prese mentalmente nota di chiarire questa storia assurda con Draco. Poi si accorse che Potter non aveva neanche tirato fuori la bacchetta e si rese conto di averla dimenticata pure lui.

Si avvicinò ancora di più al ragazzo guardandolo con odio negli occhi verdi.

- Te lo dico chiaramente. Apposta per il tuo cervello ritardato. Se ti vedo ancora una volta a casa mia, carogna, io ti uccido. E non mi importa di quello che succederà a me. Sono stato chiaro?

- Ma io…

- Mi hai capito?

“Ma cosa gli sarà successo? – pensò Harry, - E’ chiaro, la minaccia è assolutamente infondata. Non può farmi proprio niente.”

- Ma per carità, non c’è bisogno di minacciarmi. Se non volete che vengo a casa vostra non ci verrò più, capirai!

- Te lo faccio vedere io ‘capirai’!!

- Ci aveva invitati Draco! – Harry era quasi offeso. – E aveva invitato anche Hermione.

“Perché non so niente neanche di questo? – pensò Lucius. – Ah, Draco, ti faccio vedere io!”

- Io ti ho avvertito. – Lucius si era finalmente calmato. – Ucciderti forse non ti uccido, ma se ti prendo, giuro che te la faccio passare la voglia! Per sempre!

Con queste parole Lucius si girò di scatto e se ne andò velocemente lungo il corridoio.

“Ma che gli sarà preso? – Harry si stacco dal muro e si diresse verso il dormitorio. – Deve essere completamente impazzito. Come fa Draco a sopportarlo?”

Purtroppo non c’era nessuno che potesse spiegare al giovane Griffondoro, così strettamente impigliato nella rete degli intrighi dei Serpeverde, che cosa volesse davvero da lui Lucius Malfoy.

 

***

- Sev, sai, secondo me è proprio Potter, - Malfoy guardava pensosamente il caffé nella tazza. – Aveva uno sguardo troppo… innocente.

Il professore svegliato alle cinque del mattino dall’irruzione di Lucius Malfoy nella sua camera da letto sospirò.

“Questa famiglia di idioti mi farà diventare pazzo.” - pensò con tristezza.

- E quando tu avresti visto il suo sguardo innocente?

- Ma appena adesso…

- Dove?! – Piton si era completamente svegliato. – Lucius, sei stato nel dormitorio dei Griffondoro?! Ma sei matto? E se ti hanno visto?

- Non urlare. Non sono stato da nessuna parte. Il vostro eroe stava sgattaiolando fuori dalla torre di Corvonero.  E poi dorme alle lezioni. Mi ha raccontato tante cose nuove…

- Dovevi trascinarlo qui. – disse Piton deluso.

- E se non fosse voluto venire? E se si fosse messo a strillare? Te lo immagini, mi trovassero a trascinare Potter, alle cinque del mattino, nel sotterraneo!

- Ma non si sarebbe messo a strillare, - Piton sorrise ricordando come sabato notte Potter e Weasley avevano trascinato Draco, completamente ubriaco, e lo avevano lasciato davanti alla sua porta. – Non avrebbe voluto dare un dispiacere a Draco.

- E cos’è questa storia dei ‘Tre Manici’? Perché non mi hai detto niente?

- Non ne ho idea. Perché?

- Ah, niente. Sev, cosa dobbiamo fare?

- Con chi? Con Draco?

- Con Potter!!

- Io dico che non è lui.

- Come non è lui?

- Avevi detto che lo avresti preso e verificato.

- Ma come faccio a prenderlo! Quell’infame! Sembra che sappia dove mettiamo le trappole!

“Certo che lo so, - pensò compiaciuto il professore, - Non sono mica Potter!”

- Non riuscite proprio a prenderlo?

- Ieri per esempio, avevamo preparato un’imboscata a casa mia e da Crabbe. E il bastardo è andato da Goyle!

- Come fai a sapere che è stato da Goyle?

- Lo hanno visto gli elfi.

“E che diavolo! – pensò il professore, - Li ucciderei tutti quegli elfi cretini. Non avrei dovuto aiutare Narcy. Mancherebbe solo che mi prendessero per sfiga. Saranno anche degli idioti, ma…”

- Ecco quando lo prendete e stabilite che è effettivamente Potter ne riparliamo. Così non è serio. Può essere chiunque.

- Lo prenderemo senza meno. Sono davvero arrabbiato.

Malfoy si diresse deciso verso il camino, lasciando Piton alquanto preoccupato. La sua vita privata tranquilla e pianificata era in pericolo.

“Maledetti Malfoy! – pensò con rabbia. – Mi creano solo problemi!”

 

***

Nel frattempo Harry aveva raggiunto senza ulteriori incidenti il proprio dormitorio. Dopo la spiacevole discussione con l’ex-Mangiamorte non aveva più sonno, quindi svegliò Ron e gli raccontò dello strano incontro. Pensare insieme a cosa mai volesse il padre di Draco dal celebre eroe era alquanto divertente.

- Dobbiamo assolutamente dirlo a Malfoy. Avresti potuto creargli dei problemi. Il padre non sapeva niente del festino a casa sua. – disse Ron preoccupato.

- Ora lo sa. – Harry si senti leggermente in colpa.

I due si avviarono verso la sala comune, decisi a trovare Draco e avvertirlo delle possibili complicazioni.

 

- Accidenti! – Draco era sorpreso dal racconto di Harry. – Ma da te cosa voleva?

Dopo aver capito che Potter non aveva la minima idea di cosa aveva spinto il genitore a comportarsi in modo così irragionevole, Draco divenne molto pensieroso. Poi si alzò e fuggì via, senza spiegare nulla. Ron e Harry ci rimasero anche un po’ male.

 

 

 

 

Continua…

  
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